(G.N. Faenza, Battaglione Unico, 2ª Compagnia, Elenco dei Cittadini inscritti al Controllo del servizio ordinario. 1863?). C CADET ARISTIDE Nato a Roma il 2.10.1841, morto a Faenza il 12.08.1868, direttore dell'Orfanotrofio Maschi lascia In morte del professor Girolamo Tassinari , 1865. (A. Zecchini, Preti e cospiratori nella terra del Duce ). CADUTI Vicenza: Grossi Antonio, Lama Angelo, Liverani Giuseppe, Merendi Andrea, Querzola Achille, Servadei Giovanni, Toschi Pietro, Violani Orazio. Roma 1849: Ancarani Andrea, Ghigi Clemente, Della Vedova Marta, Fenati Cesare, Galvani Paolo, Liverani Antonio, Massari Marco (Sante), Minghetti Agostino, Padovani Francesco, Pezzi Antonio, Savini Francesco. San Martino: Castaldi Federico, Castellani Orlando, Melandri Sante, Merendi Settimio, Sangiorgi Angelo. 1860: Morini Luigi, Toni Marco, Montanari Domenico, a Borgoforte Castelfidardo: Sangiorgi Francesco. Milazzo: Samorini Dionisio. Mola di Gaeta: Gaddoni Francesco, morto 18.01.1861 di febbre tifoidea, Bezzecca: Argnani Achille, Gheba Giuseppe, Marchetti Ferdinando, Monti Ulisse.1859, “Dei Giovani Valorosi del Comune di Faenza che nell’ultima guerra combattendo rimasero mutilati od invalidi, e delle Famiglie.” Merendi Settimio, volontario 6° Rgt. Aosta, 1° btg., 2ª Comp., morto a Solferino. Castaldi Federico, 2° Rgt. Brigata Aosta, morto il 26.06.59 in seguito alle gravi ferite riportate a Solferino. Melandri Sante, milite volontario, 11° Rgt. Fanteria, 12ª Comp., morto a Solferino. (A.S.F.). 1868, 4 marzo: “Elenco de’ Giovani Faentini caduti nella campagna del 1866” : Montanari Domenico di Giuseppe, condizione famiglia miserabile, luogotenente RR.CC., Gheba Giuseppe, fu Lorenzo, condizione famiglia miserabile, Corpo dei Volontari, Argnani Achille, fu Antonio, condizione famiglia miserabile, Corpo dei Volontari, Campi Salvatore, fu Natale, condizione famiglia miserabile, Corpo dei Volontari, Drei Giacomo, di Antonio, condizione famiglia miserabile, Corpo dei Volontari. Feriti: Verna Luigi, di Andrea, condizione famiglia miserabile, Corpo dei Volontari, Liverani Ferdinando, di Paolo, condizione famiglia miserabile, Corpo dei Volontari.(A.S.F.).Ferdinando Marchetti morto a Bezzecca (Sottoprefettura di Faenza, 03.06.1868). “Armata dei Volontari Italiani, Servizio sanitario, Ufficio dell’ospedale di S. Giustina. Salò 29.08.1866. Faccio Fede io sottoscritto d’aver visitato, nel mese di Luglio il volontario Garibaldino Gheba di Faenza ferito da arma da fuoco, al disopra del gran Trocantere con sortita del projettile dalla regione inguinale sinistra con perforazione d’intestini, dichiaro pure d’averlo assistito fino alla morte avvenuta il giorno doppo l’entrata nell’Ospedale del Caffaro. Antonio Farina medico chirurgo S. M. ora direttore Ospedale S. Giustina in Salò, 6° Rgt.” (A.S.F.). Gaddoni Francesco, morto il 18.01.1861 a Mola di Gaeta per febbre tifoidea, 15° Rgt. Fanteria. (A.S.F.). Melandri Sante, estratto di Servizio del 17.11.66. Di Giacomo e Sassi pasqua, soldato 11° Rgt. Fanteria Volontario 23.04.1859. disperso a S. Martino il 24.06.1859, trasferito 23° Rgt. Fanteria 01.12.1859, disperso 1.12.59. (A.S.F.). Montanari Domenico di Giuseppe. Luogotenente RR.CC. “a Borgoforte con coraggio e valore indescrivibile tentava di isolare un edificio dal fuoco, nulla curando il continuo grandinare della mitraglia tedesca, rimase schiacciato da una tettoia che ruinò per i colpi di cannone nemico”. (A.S.F.). Marini Luigi, fu Natale, 14.03.1866: volontario morto ospedale militare di Caserta il 12.10.1860, l’Ospedale non ha più documentazione. Morto in seguito a ferite riportate nella battaglia di S. Maria di Capua. (A.S.F.). Commissione incaricata a distribuire le offerte pei Faentini morti e feriti nei fatti di Vicenza (B. 393): Violani Orazio, comune, sc. 8,00. Ferita d’arma da fuoco al capo accompagnata da frattura dell’osso, in assoluto pericolo. (Ricevuta firmata da Violani Gaetano). Liverani Giuseppe, comune comp. Cacciatori, sc. 10,00. È rimasto morto sul campo dell’onore nell’ultimo combattimento a Vicenza per cui la sua indigente famiglia merita di essere soccorsa. (Ricevuta firmata con X di Teresa Liverani). Toschi Pietro, di Giovanni, comune comp. Granatieri, sc. 10,00. È rimasto vittima di un colpo di fucile nel primo fatto d’armi a Vicenza per cui merita di essere assistita con ogni premura e sollecitudine la povera sua famiglia. (Firma X per Toschi Giovanni). Grossi Antonio, comune, sc. 10,00. È morto giorni sono a Vicenza e questo mi viene assicurato dai suoi fratelli. (Firma ricevuta Grossi Faustina). 1848 ricevono sussidio dopo Accademia a Teatro: Scardavi Antonio, comune, ferito senza pericolo sc. 1,50 – Conti Giuseppe, comune, come sopra sc. 1.50 – Fagnocchi Filippo, comune, come sopra – Utili Pasquale, comune, come sopra – Donati Antonio, comune, come sopra – Liverani Francesco, comune, come sopra – Bassi Pietro, comune, ferito con qualche pericolo, sc. 4,00 – Babini Antonio, comune, come sopra – Dal Pozzo Pellegrino, comune, come sopra – Savioli Giovanni, caporale, ferito con assoluto pericolo, sc. 8,00 – Violani Orazio, comune, come sopra – Famiglia Liverani Giuseppe, morto, sc. 10.00 – Famiglia Toschi Pietro, morto, sc. 10,00 – Famiglia Grossi Antonio, morto, sc. 10,00 (ASF b. 393). CAFFÈ AL TEATRO 1875: fra i “caffettieri del circuito della Piazza”, condotto da Masini Paolo (ASF) CAFFÈ BERTI PIETRO Caffè Berti Pietro, Piazza Maggiore Portico de’Signori N° 48. ( Nota degli Esercizi esistenti in Faenza, i conduttori de’quali devono essere formalmente diffidati della chiusura in caso di qualunque nuova mancanza, e di sinistri rilievi a loro carico. 1854 ). CAFFÈ BERTONI MICHELE Caffè Bertoni Michele, Duomo N° 358. ( Nota degli Esercizi esistenti in Faenza, i conduttori de’quali devono essere formalmente diffidati della chiusura in caso di qualunque nuova mancanza, e di sinistri rilievi a loro carico. 1854 ). 1 CAFFÈ BOLOGNINI GIUSEPPE Caffè Bolognini Giuseppe, Piazza Maggiore Portico del Municipio N° 48. ( Nota degli Esercizi esistenti in Faenza, i conduttori de’quali devono essere formalmente diffidati della chiusura in caso di qualunque nuova mancanza, e di sinistri rilievi a loro carico. 1854 ). 1838: Caffè Bolognini gioco d’azzardo. È detto anche il Caffè del Greco. (Atti del Governo B. 2). CAFFÈ DEL CIRCOLO 05.02.78: Gulmanelli Antonio, in sobborgo San Giuliano. (A.S.F. b. 737). CAFFÈ DEL CORSO 1844: “Certifica che passato all'altra vita Giuseppe Mazzotti marito della supplicante [Catterina] lasciò dopo si sé sei figli, due maschi cioè, e quattro femmine. Che non altro possedeva di beni stabili, se non che una casa posta sul Corso di Porta Imolese, nella quale si contengono (oltre la parte riservata alla famiglia, un Caffè al pian terreno, ed un piccolo Teatro nel piano superiore denominato del Corso con analoghi proservizj, che infra l'anno ..... si è aperto a diversi pubblici trattenimenti, fra cui si annoveravano nel Carnevale anche le Feste di Ballo con Maschera in tempo di giorno....” (ASF b. 356). CAFFÈ DEL GRECO 1838: Caffè Bolognini gioco d’azzardo. È detto anche il Caffè del Greco. (Atti del Governo B. 2). CAFFE' DELL’ALBA 05.02.78: Argnani Maria, via Marescalchi, sotto l’insegna dell’Alba. (A.S.F. b. 737). CAFFÈ DELLA COSTANZA 29.03.1843: il tenore riminese Luigi Fantini ha dato “nella sala del Caffè della Costanza una Accademia di canto unitamente alla di lui figlia Franceschina d'anni 12 circa”. (ASF b. 345). Caffè Novelli Pasquale, Corso N° 87, detto della Costanza . ( Nota degli Esercizi esistenti in Faenza, i conduttori de’quali devono essere formalmente diffidati della chiusura in caso di qualunque nuova mancanza, e di sinistri rilievi a loro carico. 1854 ). CAFFE' DELLA MINERVA 05.02.78: Andrea Mamiani, c.so Porta Imolese 66. (A.S.F. b. 737). CAFFE' DELLA SPERANZA 1823, 4 giugno: il sottodirettore di polizia di Faenza non può più esimersi dallo scrivere a Sua Eminenza il card. Rusconi, che i liberali mettono fuori voci allarmanti a proposito delle operazioni insurrezionali dei liberali di Spagna "per avvilire gli amici del Governo” . Aggiunge il sottodirettore che, per togliere velleità a codesti liberali faentini i quali hanno il loro ritrovo nel Caffè della Speranza, si è fatto chiudere uno di essi, e cioè il c.te Cesare Severoli, in una casa religiosa del contado. "Uno dei più franchi parlatori" scrive il funzionario, è l'ex colonnello Sercognani, il quale "non ha difficoltà di recarsi talvolta nella Spezieria Ubaldini, frequentata dagli amici del Governo, a solo oggetto di esagerare le operazioni dei Costituzionali Spagnoli." La Farmacia Ubaldini e il Caffè della Speranza (il nome è un programma, e ricorda i giovani Speranzini dei primi mesi della Cispadana) sono spesso segnalati nelle carte di polizia come luoghi di convegno di rivoluzionari. Caffettiere della Speranza era Domenico Profili (vedi). Nel 1825, il 25 agosto, il commissario Domenico Razzi denuncia, fra gli altri, don Antonio Gardi, parroco di Ronco, come frequentatore del Caffè della Speranza. (P.Z.LMSR) CAFFE' DEL PASSEGGIO 05.02.78: Vespignani Achille, caffè fuori porta Montanara detto del Passeggio . (A.S.F. b. 737). CAFFÈ DELLA PIAZZETTA fra i “caffettieri del circuito della Piazza”, condotto da Michele Balardini (ASF) CAFFE' DEI FRATELLI CALZI Ora Caffè Nazionale. Vi si ritrovavano gli elementi più moderati. (G.E.) Caffè Calzi ove nel 1909 è il caffè dell'Europa convenivano nel 1848 i liberali dell'elemento borghese medio e popolare insieme con i repubblicani. (M&C). Nel 1849 lo stato maggiore dei repubblicani si ritrovava qui,
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