Caliò-Asty-Studi-Sulla-Città-Greca-Breve.Pdf

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Thiasos Monografie 2 «THIASOS Monografie» Direttori: Enzo Lippolis, Giorgio Rocco Redazione: Luigi Maria Caliò, Monica Livadiotti Anno di fondazione: 2011 L.M. Caliò, Asty. Studi sulla città greca Il contenuto risponde alle norme della legislazione italiana in materia di proprietà intellettuale ed è di proprietà esclusiva dell'Editore ed è soggetta a copyright. Le opere che figurano nel sito possono essere consultate e riprodotte su supporto cartaceo o elettronico con la riserva che l'uso sia strettamente personale, sia scientifico che didattico, escludendo qualsiasi uso di tipo commerciale. La riproduzione e la citazione dovranno obbligatoriamente menzionare l'editore, il nome della rivista, l'autore e il riferimento al documento. Qualsiasi altro tipo di riproduzione è vietato, salvo accordi preliminari con l'Editore. Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l., via Ajaccio 41-43, 00198 Roma (Italia) http://www.edizioniquasar.it/ Progetto grafico di Monica Livadiotti ISBN 978-88-7140-494-3 Tutti i diritti riservati Come citare il volume: L.M. Caliò, Asty. Studi sulla città greca Thiasos. Monografie, 2, 2012. Le Monografie pubblicate nella Collana sono sottoposte a referee nel sistema a doppio cieco. Asty Studi sulla città greca Luigi Maria Caliò Edizioni Quasar ad Ilaria Sommario E. Lippolis, G. Rocco, Presentazione p. 9 L.M. Caliò, Nota dell'Autore p. 10 L.M. Caliò, Asty. Studi sulla città greca p. 11 Introduzione p. 13 1. La città nel mondo classico. Modelli di analisi p. 23 2. I modelli arcaici. Forme di conurbazione preclassica p. 39 3. I Greci e la città. La visione delle città orientali nel V secolo p. 75 4. La pianificazione urbana. Teorie e Utopie p. 105 5. La città quantificata. Demografia e partecipazione p. 127 6. La città misurata. Economia pubblica. Il tempo. La gestione comunitaria p. 143 dello stato 7. La città malata. Cultura medica e urbanizzazione in età classica p. 169 8. Abitare la città p. 199 9. Urbanistica del mondo ateniese p. 231 10. La città greca p. 269 11. L’esportazione del modello. La Caria p. 309 Conclusioni p. 379 Abbreviazioni bibliografiche p. 389 Indice dei nomi e dei luoghi p. 439 Presentazione Enzo Lippolis, Giorgio Rocco Nell’ambito delle iniziative editoriali annesse alla rivista Thiasos, recentemente varata, è una collana di Monografie tematiche di cui questa di Luigi M. Caliò, Asty. Studi sulla città greca, che abbiamo il piacere di presentare, fa seguito al volume di Aldo Borlenghi sul Campus. La trattazione comprende diversi capitoli, alcuni dei quali costituiscono una revisione di la- vori già apparsi in altre sedi, mentre molti altri sono invece inediti e costituiscono un prezioso ag- giornamento sullo stato degli studi riguardo ad un tema complesso, quale quello della nascita della polis. Le singole parti capitoli sono strutturate in modo autonomo, in una sorta di antologia per temi, ma un serrato sistema di rimandi interni rende la trattazione omogenea. Filo conduttore della narrazione è il racconto degli scrittori antichi - Tucidide, Erodoto, Senofonte, Aristotele, Strabone, Vitruvio, Pausania - il cui contributo costituisce per Caliò un apporto fondamentale per una ricerca su un argomento così articolato. Il tema della città è affrontato con una non comune apertura culturale, che fa trovare all’Au- tore spunti di riflessione e confronti non solo nei sistemi urbani del mondo orientale, soprattutto persiani, ma anche nella più recente storia della formazione della città europea nel Medioevo. La trattazione inizia con un capitolo interamente dedicato all’analisi e alla definizione del- la terminologia di base, esaminando lemmi largamente ricorrenti nella letteratura specifica - città, polis, asty, chora - nella consapevolezza che “La civiltà greca nella sua prima fase si organizza come società politica più che urbana”. Con rigore metodologico si analizzano i diversi criteri in base ai quali gli studiosi hanno cercato di determinare non solo un’esatta definizione terminologica, ma an- che il momento esatto in cui la città è andata formandosi, a partire dai pionieristici lavori di Childe, Weber, Burckardt, Mumford, di cui l’Autore apprezza gli apporti innovativi, pur riconoscendone i limiti, fino alle ultime ricerche di Hansen - intese a sottolineare il duplice significato, fisico e politi- co, che il termine polis può rivestire in età arcaica e classica - e alle analisi di Bintliff, che declinano nelle diverse aree della Grecia il fenomeno dell’urbanizzazione, in parallelo con quelle scuole regio- nali, che pure trovano diretti riscontri nella produzione architettonica di età arcaica. Infine, Caliò elabora una definizione di città come segno, come luogo fisico fatto di monumenti e di percorsi che diventano anche percorsi della memoria, in cui le forme architettoniche sono finalizzate ad accen- tuarne la visibilità: la città di Atene, così come emerge dal discorso di Pericle riportato da Tucidide, viene quindi analizzata con i criteri della moderna sociologia urbana mutuati dalle analisi dell’am- biente urbano elaborate da Linch. Il testo comprende poi una dettagliata analisi del fenomeno dello sviluppo della polis in età ar- caica a partire dalle esperienze tiranniche: il processo è ripercorso sempre attraverso l’interpretazione delle fonti ed evidenziando l’influenza dei contatti esterni, sia che si tratti dei rapporti di Policrate di Samo con la Persia e l’Egitto, sia di quelli di Pisistrato e dei suoi figli con le aree dell’Egeo setten- trionale. La forma della città arcaica, non pianificata ma a sviluppo spontaneo, è illustrata attraverso numerosi esempi di conurbazione - Atene, Argo, Corinto, Thasos, Mileto, Samo, ma anche nella pre- sentazione di realtà urbane indagate e definite più recentemente, come Gortina e Azoria, a Creta –ad attestare la fluidità e la complessa articolazione del fenomeno. Successivamente l’Autore indaga il rapporto tra culture diverse, con un’inedita analisi dell’impressione che l’immagine labirintica di città del Vicino e Medio Oriente come Ninive, Ecba- tana e Babilonia deve aver esercitato su storici e viaggiatori greci - Erodoto, Polibio, Senofonte, Ctesia di Cnido -, traendo conclusioni sulle prevalenti finalità culturali e politiche che informano nella gran parte dei casi le descrizioni delle fonti, da cui la contrapposizione con le poleis greche, espressione di un modello culturale antitetico. Caliò evidenzia a tale riguardo come il nesso tra organizzazione dello spazio urbano e strutturazione politica della società attraversi d’altronde il mondo antico e arrivi fino a Leon Battista Alberti, attestando la realtà e continuità di un fenomeno già chiaramente identificato dalle fonti classiche. Presentazione 9 Naturalmente, molto spazio è dedicato al dibattito sulla progettazione della città, discus- sione teorica che avviene sullo sfondo di un’Atene di V secolo tutt’altro che pianificata, ma, come la definisce ancora nel III secolo Eraclide di Creta,archaiotes , caotica e antiquata. Proprio Atene, però, diventa il luogo privilegiato dove si può approfondire il significato della pianificazione urbana e dove, per la prima volta, si comprende che, in un rapporto serrato tra teoria e prassi, l’atto della pianificazione deve connettere strutture e funzioni, investendo l’intera gestione dellapolis e, in de- finitiva, la sua politica, sociale ed economica. Appare quindi rilevante l’apporto di Ippodamo da Mileto, figura controversa di filosofo politico e urbanista, pure con le problematiche connesse alla sua cronologia ancora oggi al centro del dibattito. A tal riguardo, Caliò riprende l’analisi delle fonti, in particolare di Aristotele, riesaminandone la terminologia, anche sulla base di contributi recenti, quale quello di Vanessa B. Gorman, e pervenendo alla conclusione che, almeno nelle fasi iniziali del progetto del Pireo, il ruolo quasi di ecista di Ippodamo debba essere letto nella direzione di una realizzazione di tipo isonomico, riconducendola quindi alla fase temistoclea-cimoniana. Il tema della pianificazione urbana del Milesio, viene inoltre riletto in relazione alle parallele ricerche in campo medico-sanitario e matematico, evidenziando da un lato il tema della proporzio- nalità - criterio importante nella matematica del V secolo che trae la sua origine nei sistemi matema- tici orientali e viene approfondito in particolare nelle città della costa ionica - e dall’altro l'impatto della medicina ippocratea e dei suoi dettami sull'igiene urbana. Ne discende il ruolo centrale svolto dalle regioni greche micro-asiatiche, e specialmente di quelle costiere e mercantili, che divengono il luogo delle sperimentazioni urbanistiche del tardo V e IV secolo, spinte anche dal grande sviluppo demografico del periodo. In questa fase, infatti, diversi importanti centri vengono fondati o ristrut- turati attraverso sinecismi e metoicismi, soprattutto nell’Egeo meridionale. Alicarnasso, Rodi, Kos, diventano città importanti, anche con il sostegno della dinastia caria degli Ecatomnidi e proprio al fenomeno dell’urbanesimo della Caria e all’influenza della personalità di Mausolo, riscontrabile ben oltre i confini della regione, è dedicato nel volume un approfondito saggio. Nel complesso lo studio, affrontato in modo multidisciplinare, secondo loshotgun method teorizzato da Mogens Herman Hansen, fornisce un importante aggiornamento sullo stato degli studi riguardo al tema della città antica, argomento che l’Autore conosce bene e a cui ha dedicato numerosi contributi negli ultimi anni, venendo a costituire un utile e valido strumento per chiun- que voglia approfondire

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