
RegioneLombordia Comune di Esine Settore Trasparenza e Cultura Servizio biblioteche e beni librari e documentari Una “libraria” nel turbine della Storia: Giansenismo, Classicismo e Risorgimento nella Biblioteca Parrocchiale di Esine Introduzione di Ugo Spini Catalogo e note a cura di Vittorio Volpi Milano, 1996 Premessa La pubblicazione del catalogo della Biblioteca parrocchiale di Esine (BS) si inse- risce efficacemente nell’ambito degli interventi promossi dal Servizio Biblioteche e beni librari e documentari della Regione Lombardia volti a diffondere la conoscenza del pa- trimonio documentario delle biblioteche lombarde. La raccolta libraria descritta consta di 1219 opere stampate prevalentemente nei secoli XVIII e soprattutto XIX; la maggior parte dei volumi risultano essere appartenuti – come testimoniato da note di possesso e postille manoscritte - ai religiosi che a vario titolo ebbero rapporti con la Parrocchia di Esine fra Settecento e Ottocento. Il fondo ne rispec- chia dunque i diversificati interessi culturali che emblematicamente si intrecciano e si saldano con le fasi salienti dello sviluppo della storia e dell’evoluzione del pensiero. Il pa- trimonio documentario disponibile presso la Biblioteca parrocchiale può così essere oggetto di differenti “chiavi di lettura” a seconda che si soffermi l’attenzione sul contenuto delle pubblicazioni piuttosto che sulle caratteristiche editoriali degli stampati o si intenda in- vece approfondire la ricerca nell’ambito della storia locale. Il catalogo qui pubblicato - curato da Vittorio Volpi - è il risultato del lavoro di catalogazione intrapreso alcuni anni fa, finanziato dal Comune di Esine. Contiene le descrizioni delle opere appartenenti alla Biblioteca parrocchiale nel formato standard ISBD, con intestazioni secondo RICA e riporta con particolare ampiezza e dettaglio le note relative all’esemplare. Ove possibile, le notizie di tipo prettamente catalografico sono state corredate da informazioni di riferimento sull’autore, su altre edizioni dell’opera e da segnalazioni di collegamento con altri titoli presenti nel catalogo. Ornella Foglieni Dirigente del Servizio Biblioteche e beni librari e documentali Milano, novembre 1996 II INTRODUZIONE La comunità di Esine non è nuova alla realizzazione di imprese editoriali di sicuro rilievo. Per limitarci agli anni recenti, la ristampa delle Poesie e prose di Francesca Laf- franchini, curata da Oberto Ameraldi ed il volume di E. Ludovico Maschietto sulla figura di Fortunato Federici benedettino (1778-1842) bibliotecario dell’Università di Pa- dova, entrambi patrocinati dalla Cassa Rurale ed Artigiana nel 1988; lo stesso Istituto di credito ha realizzato nel 1989 il volume di Franco Mazzini su La chiesa di Santa Maria Assunta a Esine. Gli affreschi di Giovan Pietro da Cemmo (con le fotografie di Livio Nodari, splendide per luce e colori); il Comune e la locale Biblioteca hanno invece re- alizzato, a cura di Giannetto Valzelli, due grandi monografie sui pittori Giovanni Bat- tista Nodari e Antonio Guadagnini, rispettivamente nel 1989 e 1991, ed è annunciato un profilo storico-critico su Giambattista Guadagnini, fra poche settimane in libreria. Un nuovo importante tassello nella ricostruzione della sua storia, della ricchezza del suo patrimonio - in questo caso bibliografico - è dato da questa ultima pubblicazione. L’esperienza maturata in oltre dieci anni di rassegna della produzione editoriale di tutta la Provincia di Brescia conferma l’idea che ci troviamo senz’altro di fronte ad uno di quei lavori apparentemente “umili”, ma in realtà solidi, duraturi, traboccanti di dati e informazioni, insomma l’opposto delle opere dei troppi dilapidatori di carta stampata e patinata che affliggono la provincia tutta con una profluvie di inutili e costose pubblicazioni. Per contro il lavoro di Vittorio Volpi, nell’estrema puntualità dei dati catalografici delle oltre duemila schede ravvivate da un curioso “commento perpetuo”, va assimi- lato, sempre per limitarci agli ultimi anni, a quello di Giuseppe Vavassori sul Fondo Stefano Antonio Morcelli di Chiari (1987) o anche, e cade qui assai a proposito la cita- zione, a quello di Oliviero Franzoni sulle Lettere di G. Battista Guadagnini a Giam- battista Rodella (1989). Cade a proposito quest’ultima notazione perché alcuni di questi libri appartennero (come provano note di possesso, scritte autografe e precisi rimandi desunti dall’epistolario del religioso camuno) a G. Battista Guadagnini (1723-1807), mentre molti altri appartennero ad un sacerdote del secolo successivo, don Paolo Federici (1805-1878) e le annotazioni che il curatore riporta di volta in volta quando abbia individuato volumi riferibili ad uno dei due religiosi costituisco- no forse la parte più funzionale del commentario approntato. Ciò perché (questo vale principalmente per il secondo religioso) esse consentono di delineare, pur tra le ine- III vitabili lacune, le scelte culturali di un preciso ceto religioso del secolo scorso, nel fi- lone di quegli studi portati innanzi proprio, per quanto riguarda la Valcamonica, da Oliviero Franzoni. L’immagine complessiva che ricaviamo dallo scorrere le centinaia di titoli è quella di una biblioteca parrocchiale sufficientemente organica, ben conservata, come si di- ceva, pur tra le inevitabili lacune operate dal tempo e dagli... amatori. Ciò è conso- lante, se richiamo alla memoria quella specie di “cronicario cartaceo” che ebbi occa- sione di vedere in una Biblioteca di Seminario dove, fianco a fianco, lungo le corsie (gli scaffali) giacevano dimenticati i resti di molte biblioteche parrocchiali estinte. L’immagine abbastanza ben delineata che possiamo ricavare circa coloro che que- sta biblioteca costituirono è espressione di una sensibilità compassata propria di un clero colto e tradizionalista, dove dominano le edizioni - ottocentesche - di classici greci ed ancor più latini, e naturalmente quelle specificamente religiose, nell’infinita casistica che spazia dal trattato teologico alla vita dei santi, dalla storia della Chiesa all’eloquenza sacra e ai predicabili. Notiamo peraltro una particolare ricchezza di testi letterari nel solco classicista (Giordani, Monti) e purista (Orazio tradotto dal Cesari) e molti di questi libri sono di destinazione scolastica, appartenenti a collane come la “Biblioteca dei giovani colti ed onesti”, la “Biblioteca ricreativa”, la “Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole”, le “Operette di istruzione e di piacere di celebri Italiani antichi e moderni”, dove abbondano edizioni “emendate”, “purgate” “ad uso della gioventù”. Assoluta è la preponderanza di opere stampate nel secolo XIX: ben 822 su un totale di 1219 e assai curiosa la considerevole presenza di raccolte di testi teatrali: i dodici volumi delle Opere di Carlo Goldoni (nell’edizione 1811-1817), i volumi del Teatro completo di William Shakespeare (1858-59) e gli inopinati quaranta (!) volumi del tea- tro di August Kotzebue (edizione del 1840-41). Numerosissimi sono gli spunti che la lettura del catalogo suggerisce: tra gli itine- rari di lettura vi sarebbe anche quello della presenza di editori e tipografi bresciani e, sempre per rimanere nel secolo XIX, quella della Tipografia del Pio Istituto, fondata da Ludovico Pavoni, qui presente tra l’altro con i dieci volumi di una delle ricorrenti edizioni (fin dal ’600) dell’Esercizio di perfezione e di virtù cristiane di Alfonso Ro- driguez (1841-42) o i sedici volumi della Collezione completa di tutte le opere di San Francesco di Sales (1829-32). Ma preferiamo ora soffermarci su una caratteristica di questo prezioso lavoro, che non lo fa apparire l’arida (se pure utilissima) sequenza di schede per la consultazione di specialisti cui solitamente questo genere di improbe fatiche si riduce. Intendiamo parlare del “commentario” allestito dal curatore, che si mostra assai istruttivo ed in- teressante, alternando dati bibliografici sulle successive edizioni e traduzioni a dati biografici e curiosità su autori, talvolta poco o punto noti: esemplare in questo senso la “scheda” approntata dal Volpi circa la figura dello storico americano George Ban- croft (1800-1891), del quale troviamo nella Biblioteca di Esine una Storia degli Stati Uniti d’America in sei volumi (1856-59). Naturalmente la vastità dell’impresa e la ne- cessaria soggettività della scelta fa sì che il lettore rinvenga nel commentario notizie IV curiose e inaspettate, ma talvolta per contro non vi trovi quanto avrebbe potuto, non infruttuosamente, esservi: noi ad esempio, a proposito dei due volumi di viaggio del vescovo Geremia Bonomelli (Un autunno in Occidente 1897 e Dal Piccolo San Ber- nardo al Brennero 1903) non avremmo tralasciato di accennare a questa peculiare predisposizione per la prosa di viaggio da parte del prelato bresciano, che diede alle stampe ben sei libri di questo genere tra il 1895 e il 1914. Ma, come dicevamo, infiniti sono gli itinerari che sarebbe possibile percorrere in questa selva di libri, disposti alfabeticamente per autore, dove potremmo raggruppare famiglie di autori, appunto, o generi letterari, individuare la presenza di editori e ti- pografi e ricomporre collane. Certo è un piacere trovare descritti con criteri di estrema analiticità - che siamo soliti vedere riservati alle cinquecentine - i volumi del secolo scorso, recentemente compressi e compattati in quella sterminata “guida telefonica” che è il Catalogo dei libri italiani dell’Ottocento (CLIO), cui forse meglio si sarebbe adattato il titolo trovato da Leo Longanesi e Giovanni
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