Le Passeggiate di Maggio 2021 DOMENICA 2 MAGGIO - ORE 10.30 SABATO 22 MAGGIO - ORE 10.30 Quattro passi nel Settecento Le Torri medievali di Roma con Cagliostro, Goethe e Casanova e il mistero irrisolto del marchese del Grillo Per Goethe, l’incontro con la Città Eterna fu l’appagamento di un desiderio a Nel Medio Evo le paragonarono a spighe di grano, sembra che fossero lungo coltivato. Per Casanova, fu la tappa imprescindibile di una vita trecento, moltissime per una città di gran lunga più piccola dell'attuale. errabonda. Quanto a Cagliostro la città gli fu fatale: la giustizia pontificia riuscì Ne sopravvivono una cinquantina, alcune ancora svettanti, come la Torre ad acciuffarlo,venne arrestato e finì i suoi giorni in carcere. Attraverseremo le delle Milizie, altre nascoste tra le facciate dei palazzi. La passeggiata sarà strade del centro di Roma…. percorrendo un secolo alla ricerca di tracce e un'occasione per evocare la vita della città medioevale, dominata dalle ricordi di tre personaggi celebri del Settecento: Goethe, il grande scrittore e famiglie baronali in contesa perenne. Nel nostro itinerario incontreremo drammaturgo tedesco, soggiornò in Via del Corso. Casanova, scrittore, poeta, la Torre del Grillo che ci permetterà di parlare di questo irriverente filosofo, alchimista, più conosciuto per la sua movimentata vita amorosa, personaggio la cui identità, a dispetto dell’abbondante aneddotica e della soggiornò nella zona di Piazza di Spagna. Cagliostro, figura controversa e persistenza nella memoria dei romani, resta misteriosa. Lo conosceremo tragica: discreto disegnatore, mago, alchimista, guaritore che alloggiò in una inframmezzando i dati storici con il racconto delle micidiali burle che gli locanda in piazza di Spagna. E tra via Margutta, la strada degli artisti, e via del vengono attribuite conosciute, anche grazie ad Alberto Sordi che ce lo ha Babuino la leggenda vuole che si aggiri la figura della bellissima Lorenza raccontato, in un film del 1981 di Mario Monicelli Feliciani, moglie e complice di Cagliostro Appuntamento: davanti a Torre dei Capocci, Piazza S. Martino ai Monti Appuntamento: Colonna dell’Immacolata a Piazza Mignanelli A cura della dottoressa Valeria Danesi A cura della dottoressa Giulia Pollini Quota di partecipazione: € 12,00 inclusi auricolari Quota di partecipazione: € 12,00 inclusi auricolari SABATO 8 MAGGIO - ORE 10.30 SABATO 29 MAGGIO - ORE 10.30 Per vicoli e traverse. Testaccio… sotto la Lupa Toponomastica e curiosità tra Via Giulia e Corso Vittorio Cuore di Roma, anima della città, “core giallorosso”. Testaccio è un punto Nel bestiario toponomastico della zona figurano un Cefalo, una Scimia (la nevralgico della città eterna. L’enorme lupa selvaggia sulla parete di un emme è una sola), un Pavone. Vi si inframmezzano Cartari e Cimatori, e palazzo di via Galvani è un murales dello street artist Roa. A pochi passi dal toponimi coloriti originati da avvenimenti grandi e piccoli o dicerie di popolo. quel che resta del leggendario campo della Roma, ne raccoglie il ricordo, La passeggiata, che oscilla tra il racconto minuto e saporito e l’osservazione di anche se appare lontanissima dall’iconografia classica della Lupa romana e architetture e scorci urbani, chiese e palazzi aristocratici, è dedicata alla anzi, sradicata come è dall’immagine “accademica”, è piuttosto l’eclatante rinascimentale Via Giulia, nel medioevo denominata via Magistralis, e alla segnale urbano della rinascita giovanilista di Testaccio. Noi la assumiamo rete delle strade minori comprese tra Corso Vittorio Emanuele e via Giulia. come soglia tra presente e passato per partire all’esplorazione del rione nato Appuntamento: piazza dell’Oro, chiesa San Giovanni dei Fiorentini per gli operai delle industrie della via Ostiense sulla base di un preordinato A cura della dottoressa Maria Clara Bartocci piano urbanistico. Il percorso terminerà a piazza Testaccio dove, in seguito Quota di partecipazione: € 12,00 inclusi auricolari allo smantellamento del mercato, è stata recentemente ricollocata la Fontana delle Anfore, che dal 1935 era stata trasferita a piazza dell’Emporio. SABATO 15 MAGGIO - ORE 10.30 Appuntamento: Piazza Orazio Giustiniani (ingresso del Mattatoio) A cura della dottoressa Andreina Ciufo Quota di partecipazione: € 12,00 inclusi auricolari Alberi parlanti: Storia e Botanica al Gianicolo C'è una quercia. Nota come quelle del Tasso. E fin qui, tutto nella norma, tutto nostrano. Ma c'è anche un faro. Noto come quello degli argentini. E già le cose si INFORMAZIONI TECNICHE complicano. Se poi aggiungiamo che andiamo in cerca di phytolacca e ginko è ovvio, - Le visite si effettueranno con un minimo di 6 persone e un massimo di 18 penserete che stiamo delirando. E invece no! Perchè tutti questi elementi endogeni - Per il pagamento chiediamo la cortesia di consegnare alla nostra storica ed esogeni convivono in uno spazio speciale, un luogo con un clima e dell’arte una busta contenente l’esatto importo della visita. Chi lo desideri un'esposizione tutta particolare, nel centro di Roma. Questa volta, noi di AURA, vi potrà anche effettuare bonifico o accredito con PayPal. portiamo al Gianicolo. Per scoprire cosa c'entri l'America Latina con il Risorgimento, - Tutte le visite prevedono l’utilizzo di auricolari monouso e sanificati. le palme e i podocarpi con l'antico granaio della città e le ville nobiliari con i cedri, - E' obbligatorio l'uso della mascherina per tutta la durata della visita ed è del Libano, che ormai sappiamo essere i grandi profili del nostro panorama necessario prestare attenzione all'opportuno distanziamento tra i cittadino. Vi portiamo di nuovo a parlare con gli alberi. Questi giganti generosi che partecipanti sono sempre al nostro fianco, anche quando non li riconosciamo - L’eventuale ANNULLAMENTO delle prenotazioni alle visite va effettuato Appuntamento: davanti al Faro del Gianicolo (Piazzale del Faro) non oltre 4 giorni dalla data della visita. Quota di partecipazione: € 17,00 per persona (inclusi auricolari) Dopo tale termine le quote di partecipazione e eventuale biglietto dovranno comunque essere versate. A cura di: Roberto Valenti (Botanico) - Caterina Brazzi Castracane (storica) - Gabriele Manili (attore) LE NUOVE DATE DOPO LA RIAPERTURA Mostra | Il Centenario – Alberto Sordi 1920 - 2020 “La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L'ho sempre ricalcata sulla realtà del momento.” (Alberto Sordi) Per festeggiare i 100 anni dalla nascita di “Albertone nazionale”, come viene affettuosamente definito dai suoi ammiratori,la Fondazione Alberto Sordi apre finalmente a tutti, romani e appassionati, la sua magnifica villa arroccata sul tratto urbano dell’Appia Antica, dirimpetto alle Terme di Caracalla. L’edificio, progettato da Clemente Busiri Vici, venne acquistato nel 1958 da un giovane Sordi, che si innamorò dell’architettura rigorosa, scrigno di sale preziose dagli arredi sontuosi. Attore indimenticato innanzitutto, ma anche collezionista raffinato e filantropo generoso: un ritratto a tutto tondo dell’uomo e dell’artista emerge dalla retrospettiva, che per la prima volta ripercorre le tappe della sua intensa biografia.Grazie a contributi video, foto e agli oggetti disposti nelle innumerevoli stanze della sua casa sarà possibile ritrovare un brano di storia di ieri, ancora vividissimo nel presente. Appuntamento: Via Druso 45 (P.le Numa Pompilio) Quota di part.: € 11.00 a persona inclusi auricolari – ospiti € 13,00 Biglietto : € 10.00 Lunedìì 17 Maggiio - Ore 17.15 Mercolledìì 26 Maggiio - Ore 16.15 Domeniica 30 Maggiio - Ore 11.15 VISITE A DOMICILIO - MAGGIO 2021 LUNEDI’ 3 MAGGIO - ORE 18.15 MERCOLEDI’ 5 MAGGIO - ORE 18.15 L’Abbazia di S. Maria di Cerrate. Suggestioni del Medioevo. Palazzo Farnese a Caprarola. Dal Dado al Pentagono A pochi chilometri dalla leggiadria e dalla esuberanza del barocco fiorito Nato come fortezza e poi trasformato in residenza signorile per il Cardinale leccese questa suggestiva chiesa abbaziale isolata nella campagna ci trasporta Alessandro divenuto poi papa Paolo III, lo splendido “pentagono” dei in pieno Medioevo. E’ davvero una sorpresa questo gioiello nascosto del Farnese, costruito dal Vignola nel XVI secolo, è certamente uno dei risultati romanico pugliese, tornato all’antico splendore dopo numerosi restauri. più brillanti della civiltà artistica del Rinascimento. Accanto alle seduzioni Costruzione del XII secolo, deve, secondo la leggenda, il suo nome “Cervate” a dell’architettura le splendide decorazioni pittoriche: sontuosi cicli di affreschi Tancredi d’Altavilla, conte di Lecce a cui, durante una battuta di caccia, apparve a tema storico e mitologico, eseguiti, tra gli altri, dai fratelli Zuccari. E poi i la Madonna tra le corna di un cervo. Fu uno dei centri monastici più importanti Giardini all’Italiana, un esempio spettacolare dell’arte topiaria, realizzati dal dell’Italia meridionale. Sobria ed elegante la sua struttura architettonica. Vignola e dal Rainaldi, un vero complesso monumentale, quasi una Bellissimi e preziosi gli affreschi duecenteschi di influenza bizantina. Di grande continuazione dell’architettura con sculture, fontane, siepi e alberi secolari. interesse anche il doppio ruolo che ebbe nel passato: luogo di culto e masseria Utilizzati dal Cardinale per i momenti privati all’aria aperta e per accogliere e con stalle, alloggi per contadini e due frantoi ipogei tipici del Salento sbalordire i suoi ospiti sono ancora oggi un luogo che riesce ad incantare. A cura della dottoressa Giulia Pollini A cura della dottoressa Maria Clara Bartocci
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