Simone Campanozzi, * Il Pensiero Politico E Giuridico Di Meuccio Ruini, Milano, Giuffrè, 2002, Pp

Simone Campanozzi, * Il Pensiero Politico E Giuridico Di Meuccio Ruini, Milano, Giuffrè, 2002, Pp

Simone Campanozzi, * Il pensiero politico e giuridico di Meuccio Ruini, Milano, Giuffrè, 2002, pp. 345, Euro 24 Il volume colma una grave lacuna nel campo degli studi storico-politici e giuridico-costituzionali ricostruendo, per la prima volta in modo esaustivo, il pensiero politico e giuridico dell'uomo che ha svolto «la funzione individuale di maggior rilievo nel processo di formazione della carta costituzionale». La storicizzazione delle idee e dell'attività multiforme svolta da Ruini, nel corso di oltre cinquant'anni, negli ambiti giuridico, politico, amministrativo, economico, ha permesso di evidenziare le influenze culturali di interlocutori quali Ivanoe Bonomi, Leonida Bissolati, Filippo Turati, Francesco Saverio Nitti, Vittorio Emanuele Orlando, Giovanni Giolitti, Giovanni Amendola. Attraverso la ricostruzione del dibattito giuspubblicistico e politico si può così cogliere la matrice risorgimentale e mazziniana dell'Autore, l'adesione alla massoneria, la cultura radicale e riformista, sorretta sempre da una concezione al tempo stesso etica e liberaldemocratica dello Stato. Assertore di un radicalsocialismo attento ai problemi del mondo del lavoro in un'ottica solidarista, Ruini ritiene che i diversi e confliggenti interessi organizzati della società debbano essere ricomposti nella superiore unità dello Stato e, pertanto, egli avanza nel corso degli anni, prima come alto funzionario dei Lavori pubblici, poi come parlamentare e sottosegretario, significative proposte di riforma della pubblica amministrazione (tra cui l'idea di rappresentanze di interessi nei corpi amministrativi), del Consiglio superiore del lavoro (da organo consultivo a organo deliberativo), del Senato (da intendersi quale Camera delle rappresentanze economiche e professionali), attraverso il costante confronto con il mondo politico, sindacale, economico. Dopo il lungo «esilio in patria», patito durante il fascismo, Ruini rinnova il suo impegno nella vita pubblica, attraverso la partecipazione alla Resistenza, gli incarichi ministeriali nei Governi di unità nazionale e, soprattutto, la nomina a Presidente della Commissione dei 75 all'Assemblea costituente, contribuendo in modo assai significativo alla stesura della carta costituzionale. * dottore di ricerca in Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche .

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