221 AQUILEIA NOSTRA - ANNO LXXVII - 2006 222 PIERLUIGI BANCHIG MAPPA DI DOUINO. AQUILEIA E LA COSTA DEL TIMAVO IN DOCUMENTI INEDITI DI LUIGI FERDINANDO MARSILI (1658-1730) Le rappresentazioni della città conoscenza, sia pure parziale e di seconda mano, della situazione in cui si trovava l'area della città La topografia di Aquileia è argomento che affiora antica4. Porta la· data del 1693 e la dedica al patriar­ nei più diversi studi storiografici riguardanti la città. ca cardinale Delfino la prima fedele pianta della Alla importanza del nome e delle vicende riferite al città, dipinta a olio da pittore ignoto con incerta centro altoadriatico si è cercato spesso, nel corso dei mano, ma in base a precisa e diretta conoscenza dei secoli, di associare l'immagine cartografica, come luoghis. Gian Domenico Bertoli, nella prima metà emerge dall'interesse di eruditi, o semplici viaggia­ del XVIII secolo, realizzò la pianta conservata tori, che ne hanno lasciato descrizioni e mappe. nell'Archivio Capitolare di Udine6. Alla seconda All'età antica appartengono la nota vignetta della metà del Settecento appartengono le due mappe, Tabula Peutingeriana e la miniatura delle Alpi tracciate a fini catastali, dal geometra Padoan nel orientali contenuta nel Tractatus Italiae circa Alpes, 17607 e da autore ignoto anteriormente al 1799s. conservato nella Bodleyan Library e attribuito alla Quale ulteriore contributo alle descrizioni note fine del IV secolo, che riproduce la prospettiva aerea dell'immagine offerta dai resti dell'antico centro di una città murata, la cui posizione fa ragionevol­ adriatico e delle coste limitrofe, presentiamo il con­ mente supporre si tratti di Aquileia 1• Ciriaco de' tenuto di alcuni fogli manoscritti, compilati da Luigi Pizzicolli venne ad Aquileia nel 1439 per copiare Ferdinando Marsili e conservati nella Biblioteca varie epigrafi; ad anni vicini a questa data è stata Universitaria di Bologna. La Biblioteca ha sede nel attribuita, suscitando molte e fondate perplessità, la cinquecentesco Palazzo Poggi, che ospita anche redazione della veduta a volo d'uccello Civitatis l'Accademia delle Scienze dell'Istituto e il Museo Aquileiae quemadmodum nunc iacet fidelissima Marsiliano, tutte e tre istituzioni legate al nome del topographia, ritenuta la più antica veduta della conte Marsili: l'Accademia sorse in seguito alla sua città2. Hartmann Schede! (Hartmannus Schedelius) iniziativa per riunire le più dinamiche istituzioni di nel suo Chronicon de temporibus Mundi, stampato a ricerca; il Museo documenta con le raccolte i suoi Norimberga nel 1493, elabora una immagine di pura interessi enciclopedici; la Biblioteca conserva l'im­ fantasia, sui modelli nord-europei delle città fluviali ponente mole dei suoi manoscritti, ordinati in oltre murate3. Lontana dalla realtà è anche l'incisione che centocinquanta cartolari e rotoli di mappe9. In que­ Johann Georg Graevius (1632-1703) riporta nel sta raccolta, catalogata come Fondo Marsili 1044, al Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, nella n. 102.A, si trova un fascicolo composto da 56 carte quale però sono presenti alcuni elementi, il campa­ manoscritte, con disegni a matita, inchiostro ed nile, i resti di una cerchia murata, le rovine sparse acquerello; sul frontespizio è scritto: Antichità ben al di fuori del nucleo abitato, che indicano una d'Aquileia. Promontorio di Douino. 223 PIERLUIGI BANCHIG 224 Luigi Ferdinando Marsili anche un disegnatore e topografo tedesco. Il con­ fronto con la potenza ottomana è risolto da Eugenio Prima di sfogliare le carte dal titolo così promet­ di Savoia nella battaglia di Zenta e composto con la tente, diamo alcuni cenni riguardo alla vita avventu­ pace sottoscritta a Carlowitz nel gennaio 1699. rosa di questa vivace figura di studiosoio. Marsili, ora colonnello, è nominato commissario per Nasce il 20 luglio 1658 a Bologna, figlio del la definizione dei confini sul territorio, incarico che conte Carlo Francesco e della contessa Margherita lo impegnerà per altri due anni. Hercolani. Non segue studi regolari, ma per dimesti­ Rientra nel 1703 a Vienna, dove riceve la nomina chezza familiare illustri scienziati frequentano la a generale, indi si trasferisce con il suo reggimento casa e divengono suoi maestri: il biologo Marcello di reclute a Breisach, sul Reno, per fronteggiare gli Malpighi, il botanico Lelio Trionfetti, il matematico attacchi delle truppe di Luigi XIV. La piazzaforte, Geminiano Montanari. Inizia presto a viaggiare: quasi senza difese, investita da soverchianti forze, è Venezia, Roma, Napoli, Pisa, Livorno; nel 1679 costretta alla resa; Marsili, dopo un sommario pro­ accompagna la missione diplomatica inviata da cesso, è degradato ed espulso con infamia dall' eser­ Venezia a Istanbul, poi rientra da solo, lungo l 'itine­ cito. Si reca in Svizzera, poi in Francia, a Cassis in rario terrestre attraverso le penisola balcanica. È pre­ Provenza, per dedicarsi agli studi di oceanografia sentato a papa Innocenzo XI e frequenta il circolo che confluiranno nel trattato Histoire physique de la della regina Cristina di Svezia, alla quale offre il mer. Rientra a Bologna e si dedica a rivitalizzare, manoscritto delle sue osservazioni sul Bosforo nello spirito di libera ricerca e sperimentazione pro­ Tracio. prio delle Accademie, la tradizione degli studi, Raggiunge Vienna nel 1681, per arruolarsi come offrendo la propria abitazione come luogo d'incon­ moschettiere nell'esercito di Leopoldo Id' Asburgo, tro e ottenendo il patrocinio del Papa per fondare impegnato nella guerra contro gli Ottomani. l'Accademia Clementina, inaugurata nel 1710. Dona Assegnato alla guarnigione di Giavarino, l'odierna alla città la sua biblioteca, gli strumenti astronomici Gyor in Ungheria, durante una ronda di perlustra­ e matematici, le raccolte naturalistiche e antiquarie; zione viene attaccato da un drappello di Tartari, feri­ il Senato della città individua nel palazzo Poggi una to e fatto prigioniero. Assiste impotente all'assedio sede adeguata che ospiti, oltre alle raccolte e alle di Vienna, incaricato di preparare il caffè in una bot­ sale di studio, anche gli alloggi per studenti e pro­ tega da campo. Dopo lo scontro di Kahlenberg, 12 fessori: il 27 agosto 1711 è inaugurato l'Istituto delle settembre 1683, e la successiva disfatta turca, è con­ Scienze. Nel 1714 l'Accademia Clementina si fonde dotto a Sarajevo; nella primavera successiva è paga­ con l'Accademia degli Inquieti in un nuovo organi­ to il riscatto e riacquista la libertà. Riprende servizio smo che assume la denominazione di Accademia nel 1685; durante la conquista di Buda si preoccupa delle Scienze dell'Istituto. di raccogliere codici e manoscritti. L'esercito asbur­ La sua opera di studioso riceve riconoscimento gico avanza lungo il Danubio sino a Belgrado e nelle ufficiale con la nomina, nel 1715, a membro stranie­ trattative di pace richieste dai Turchi Marsili è nomi­ ro della Reale Accademia di Francia; nel 1722 si nato commissario per i confini, con il mandato di reca a Londra ove la Royal Society, presieduta da enucleare presso Sirmio (Sremska Mitrovica), fra Isaac Newton, lo promuove all'unanimità membro Danubio e Sava, un regno che il principe Odescalchi di diritto. Raggiunge quindi l'Olanda e si accorda intende acquistare dall'Imperatore d'Austria. Nel per la stampa della sua opera enciclopedica sulle 1691 si reca a Istanbul, per nuove trattative condot­ regioni balcaniche, il Danubius Pannonico-Mysicus. te con la mediazione degli ambasciatori inglesi; Si trasferisce a Maderno, sul lago di Garda, ove entra in contatto con la Royal Society, di cui è nomi­ compone le Osservazioni fisiche intorno al lago di nato fellow. Non si ottiene alcun risultato e la guer­ Garda detto anticamente Benaco. Cerca di attivare a ra riprende; Marsili raggiunge il suo reparto sul Bologna una tipografia multilingue, in grado di Danubio, prosegue le rilevazioni topografiche come stampare con i caratteri dell'alfabeto latino, greco, ingegnere militare, ma raccoglie anche una ricca ebraico e arabo, ma questa nuova impresa non è documentazione sulla geologia, l'idrografia, la sostenuta dai pubblici poteri, che fanno mancare fauna, i pesci e registra ubicazioni e caratteristiche anche i finanziamenti promessi ali' Accademia delle dei resti antichi che incontra, assoldando a tal fine Scienze dell'Istituto. Amareggiato, Marsili ritorna in 225 MAPPA DI DOUINO 226 Provenza, a Cassis; rientra nella sua città dopo un precipite sul mare. La linea d'orizzonte molto bassa anno, per la morte del fratello. Qui spirerà il I e l'immediatezza del tratto fanno pensare ad un novembre 1730. appunto preso durante la navigazione, motivato dalla curiosità per la particolare morfologia degli strati rocciosi. Gli interessi geologici di Marsili Il manoscritto appartengono alla sua multiforme ansia di cono­ scenza e sono documentati da numerosi studi, editi e La raccolta dei documenti qui esaminati si presen­ non, nonché dal cospicuo carteggio epistolare con ta come una serie di appunti di viaggio, su carta di studiosi e scienziati dell'epoca11. qualità fine di mm 284 x 416, con, in filigrana, il Il singolare toponimo "Valle di Kaim" (o marchio "N" o un fiore a calice; i fogli sono in gene­ "Caim"), località ubicata fra le bocche del Timavo e re piegati a metà, eccetto due libretti composti da Duino, resta misterioso, in quanto non è presente fogli ripiegati in sedicesimo. Gli argomenti sono ete­ nella cartografia, della fine del XVIII secolo e del­ rogenei, accomunati dal solo criterio geografico: la l'inizio del XX, da me
Details
-
File Typepdf
-
Upload Time-
-
Content LanguagesEnglish
-
Upload UserAnonymous/Not logged-in
-
File Pages15 Page
-
File Size-