DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art.1 comma 1 delle Libertà DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale QUOTIDIANO LIbERALE PER LE gARANzIE, LE RIfORmE ED I DIRITTI UmANI Direttore ARTURO DIACONALE Fondato nel 1847 - Anno XXI N. 232 - Euro 0,50 Mercoledì 14 Dicembre 2016 Sussurri in Aula e grida in piazza Paolo Gentiloni presenta il nuovo Governo con toni sommessi e quasi rassegnati mentre di fronte al Parlamento l’opposizione di Lega e Movimento Cinque Stelle avvia di fatto la loro campagna elettorale Un Governo al servizio del Matteo delirante Verso le mitiche di ARTURO DIACONALE citando la parte di Cincinnato ma quella di Cesare che si prepara a ri- convergenze parallele? a cosa sarebbe successo se, in- passare il Rubicone. Basta un poco Mvece di isolarsi a Pontassieve di realismo ed onestà intellettuale, di PAOLO PILLITTERI come sostengono i suoi più adoranti quelle caratteristiche che mancano ai sostenitori, Matteo Renzi fosse ri- tromboni stonati del renzismo, per na nuvola di ipocrisia avvolge i masto a Roma a preparare la pro- rilevare che l’ex Premier è più pre- Upoliticanti di questa Terza Re- pria rivincita politica? Oltre a sente che mai. E ha imposto a Sergio pubblica, peraltro abortita, e con- pretendere che Paolo Gentiloni Mattarella ed a Gentiloni la nascita fonde il pero col melo, anzi, la realtà avesse dato vita ad un Governo-fo- di un Governo che ha il solo compito con il sogno. Con l’aggravante di far tocopia di quello precedente ed di spianargli la strada per la conqui- passare per sogno, al povero elettore, avesse piazzato nei punti chiave del- sta definitiva del partito in occasione Padrone dell’Italia, l’ex Premier con- l’imminenza, il quasi subito, il fra un l’Esecutivo i fedelissimi Lotti e Bo- del prossimo congresso e per la ri- danna la società italiana ad una attimo - o meglio - il subito dopo la schi, avrebbe forse chiesto l’uso proposizione della sua candidatura a nuova fase di stallo in nome della Corte costituzionale, le elezioni anti- dell’appartamento di Palazzo Chigi Premier al momento delle prossime propria forsennata ambizione perso- cipate. Ben sapendo, gli spacciatori anno, anzi. Per carità, i tempi cam- visto che il nuovo Presidente del elezioni anticipate. nale di conquistare il potere e con- dello speciale metadone elettorale, biano e, forse, si accorceranno anche Consiglio lo lascia libero e preferisce Dopo aver imposto la paralisi del servarlo il più a lungo possibile. che per fare le elezioni ci vuole una quelli per una legge elettorale che si- vivere nel palazzo di famiglia di Paese nei mille giorni della campa- In questa luce quello di Gentiloni legge e che per fare una legge nes- stemi qua e là Camera e Senato, ben Piazza Santa Susanna? gna referendaria per dare vita ad una è un Esecutivo di transizione... suno, dico nessuno dei sessantasette sapendo gli spacciatori di cui sopra... In realtà non ci vuole l’ironia per riforma costituzionale che insieme governi in settant’anni (un record sottolineare come Renzi non stia re- all’Italicum lo avrebbe incoronato il Continua a pagina 2 mondiale) ci ha messo meno di un Continua a pagina 2 POLITICA PRIMO PIANO ESTERI ESTERI CULTURA La disgregazione Crisi in Venezuela: Alcune considerazioni “Media”: un conclamato Braga, invincibile della Francia ora Maduro sulla legge elettorale fallimento socioculturale “pasionaria” in Aquarius davanti ai nostri occhi chiude le frontiere MELLINI A PAGINA 2 PEZZANI A PAGINA 3 MAMOU A PAGINA 4 SERAFINI A PAGINA 5 GALLO A PAGINA 7 2 L’OPINIONE delle Libertà Politica mercoledì 14 dicembre 2016 Alcune considerazioni sulla legge elettorale di MAURO MELLINI è qualcosa di comico nella si- C’tuazione venutasi a creare con la sonora sconfitta di Matteo Renzi sul referendum sulla sua sciagurata riforma elettorale. Il voto degli ita- liani è stato chiaro: “No” alla ri- forma “ad personam” di Renzi, Renzi a casa, a casa la maggioranza che lo ha sostenuto e che si propo- neva di farsi legittimare dal “Sì” che non c’è stato. A casa! A casa! Ma, intanto, è venuto fuori che non c’è una legge elettorale con la quale votare. C’è, ma è uno schifo, una trappola “ad personam” non meno della riforma costituzionale e, poi, sottoposta a giudizio di costitu- zionalità, essendo stati aggravati con tale legge i vizi che avevano portato la Consulta a rottamare quella pre- cedente. Non abbiamo una legge elettorale. È questa una situazione inconcepibile in un Paese che si pro- clama una Repubblica democratica. Ma a questo dato già in sé clamoro- samente allarmante se ne aggiunge un altro che definire grottesco è vate, da sfruttare al meglio secondo poco. gli interessi della maggioranza e, con Dal 1994, quando fu abolita la la distribuzione di briciole di soprav- proporzionale rimasta in vigore dal vivenza a partitini più o meno im- 1948, sono state cambiate la bellezza maginari, è uno scempio di ogni di quattro leggi elettorali, cui si sono principio di onestà pubblica, un mer- date nomi anch’essi grotteschi: Tata- cimonio inconcepibile, emblematico rellum, Mattarellum, Porcellum, Ita- di un vuoto morale e politico sem- licum. Questo per la Camera. Poi le plicemente spaventosi. modifiche di quella per il Senato. E questo baratro, questo letamaio Tanti cambiamenti, tante leggi e, al è oggi quel che resta della forza di un momento di dover votare con ur- tiramolla ambizioso e rissoso. Forte genza, in presenza di un Governo, delle sue (e degli altri) malefatte e del una maggioranza cui il voto diretto disastro del Paese che ha tanto effi- referendario cui essi si erano sotto- cacemente contribuito ad ingigantire. posti per avere un’investitura spe- E allora, quali che siano le difficoltà, ciale, ha dato una sonora pedata, non c’è che da ripetere quello che gli non c’è uno straccio di legge con cui italiani si sono proposti il 4 dicem- votare. Il modo in cui si è proceduto bre: A casa! A casa! Ed al più presto. a redigere le leggi elettorali per lo più Con Renzi non si tratta. C’è di me- alla scadenza delle legislature, sulla glio dovunque. È insinuante, arro- base delle previsioni di voto già rile- gante, bugiardo. segue dalla prima il vitalizio si eleveranno fino al cielo e saranno, abrupto grillini e salviniani che si sono chia- alla Dc - finita isolata - una maggioranza di Un Governo al servizio c’è da giurarci, il leitmotiv più belluino che mati fuori da tutto, pur avanzando censure a centrosinistra o qualcosa del genere. Indiffe- nella giungla di salgariana memoria. Che fare? questo o a quel ministro, il che la dice lunga rente alle critiche interne, sordo agli insulti del Matteo delirante Che dire? E, soprattutto, dove andare per tro- sul loro concetto di dichiararsi estranei - con le dell’allora Partito Comunista Italiano non an- vare un antidoto al metadonismo che im- mani nette - da qualsiasi pasticcio promosso cora associato all’intesa, non sfiorato nem- ...destinato a portare dal Renzi uno dell’ascesa pazza? E lasciamo perdere le battute da da quelli che, peraltro, definiscono con toni meno dall’insuperabile maestro di ironia e di e della sconfitta al Renzi due, quello della ven- talk-show di quart’ordine sulla “bellezza fun- soft e distensivi i “soliti farabutti al servizio sarcasmo come Indro Montanelli, Moro riu- detta. zionale” - hanno detto proprio così - dell’as- dei poteri forti”; “Mentre noi siamo dalla scì a compiere il miracolo, anzi, più di uno. Il disegno è fin troppo lucido. Ma è anche senza di “qualsiasi governo come in Spagna parte del popolo”, chiosano, ça va sans dire. “Mi spezzo ma non mi spiego” lo sopranno- ostentatamente egoista. A Renzi non importa dove le cose sono andate benissimo”, dimen- L’unico leader dell’opposizione, degno di que- minarono. Tuttavia... nulla della situazione generale del Paese che i ticando il piccolo dettaglio che nel Paese delle sto titolo anche perché ha vinto col “No”, te- PAOLO PILLITTERI suoi tre anni a Palazzo Chigi hanno aggravato corride non c’era un governo perché non c’era nendosi di più dello zoccolo duro del suo a causa sempre del proprio interesse personale. una maggioranza per metterlo in piedi. Ma elettorato, è Silvio Berlusconi il cui “No” a Interessa solo che l’Esecutivo-bis e bus faccia tant’è. Renzi conteneva un’altra negazione in dire- da apripista, con nomine e provvedimenti ad Procediamo con ordine, anche perché zione di quel Matteo Salvini rappresentante hoc, al congresso del Partito Democratico in adesso è in vigore da noi un Governo, sia pur non solo una minaccia alla leadership per via cui regolerà una volta per tutte i conti con i dis- avatar di Matteo Renzi, con l’aggravio di una delle primarie, ma una divaricazione struttu- sidenti interni. E che al momento opportuno Maria Elena Boschi letteralmente dissepol- rale politica, sol che si pensi che all’uscita dal- Quotidiano liberale per le garanzie, le riforme ed i diritti civili proceda ad un autoaffondamento, magari uti- crata e sia pur dalla venustà intatta, ma che l’Euro con l’aggiunta dell’obbligo a un Registrazione al Tribunale di Roma n. 8/96 del 17/01/’96 lizzando il Verdini di turno, per costringere poteva benissimo restarsene in disparte per un federalismo secessionistico che se non entusia- Direttore Responsabile: ARTURO DIACONALE Mattarella a sciogliere le Camere e andare ad attimino. Ah, le debolezze della carne (politica, sma il Cavaliere figuriamoci Giorgia Meloni. [email protected] elezioni anticipate in cui riproporre la propria beninteso). E che dire di un Renzi che aveva Dunque, l’interlocutore renziano, seguendo Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI candidatura a Premier “uomo solo al co- fatto un ottimo discorso di congedo, salvo nei questa ipotesi, sarebbe Berlusconi con la sua mando”.
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