Brighenti Maura Tesi L'orizzonte Della Nazione

Brighenti Maura Tesi L'orizzonte Della Nazione

ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA DOTTORATO DI RICERCA IN EUROPA E AMERICHE: COSTITUZIONI, DOTTRINE E ISTITUZIONI POLITICHE “NICOLA MATTEUCCI” XXI CICLO ANNO 2009 TITOLO DELLA TESI DI RICERCA: L’ ORIZZONTE DELLA NAZIONE. DOTTRINE POLITICHE E SCIENZE SOCIALI IN ARGENTINA (1830-1880) SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE : SPS /02 CANDIDATA : Maura Brighenti COORDINATRICE TUTOR Prof.ssa Raffaella Gherardi Prof. Sandro Mezzadra INDICE Introduzione 1 Capitolo I UNA NUOVA GENERAZIONE 1. Dalla Revolución de Mayo alla Nueva Generación 17 2. Dal «pubblico» al «segreto»: dichiarare guerra al Despota 32 3. Letteratura e società: alla scoperta della Storia argentina 48 4. La nazione argentina tra storia, costituzione e progresso 67 5. La Repubblica delle capacità 82 Capitolo II LA BARBARIE AMERICANA 1. Tra biografia, romanzo e storia: il Facundo di Sarmiento 102 2. Tra la pampa e il Sahara con la maschera dell’orientalismo 116 3. Il popolo di campagna e il padrone dell’ estancia 132 4. Due cartografie a confronto nei conflitti dell’epoca post-rosista 146 Capitolo III DALLA BARBARIE ALLA CIVILTÀ 1. Tra modernità e decadenza: l’annuncio della «catastrofe» europea 174 2. Dalla natura alla proprietà: ¡Yankeelandia ! 191 3. A misura della civiltà: donne libere e «angeli del focolare» 210 Capitolo IV I CONTI CON LA STORIA 1. Formare l’individuo, educare il cittadino 231 2. Popolare la terra: ferrovia, proprietà e colonizzazione 245 3. Dalla terra alla metropoli: bianchi, negri e napoletani 261 I Bibliografia 1. Fonti primarie 278 2. Altre fonti 280 3. Letteratura secondaria 284 II Introduzione Non è semplice intervenire su una questione come quella della formazione nazionale argentina. La lunga stagione di conflitti che portano al consolidamento dell’unità nazionale (1880) rende particolarmente complesso districarsi all’interno di trame discorsive che si muovono continuamente dal livello della polemica politica più immediata al disegno più generale di un progetto di sviluppo nazionale e di modernizzazione del paese. Nel tentativo di ricostruire quest’intricato proceso di elaborazione politica ci affidiamo in particolare alle opere di Domingo Faustino Sarmiento e Juan Bautista Alberdi, considerati da buona parte della storiografia come i protagonisti del processo di formazione nazionale: il primo per avervi preso parte attiva attraverso l’implementazione del sistema di educazione pubblica e una lunga carriera politica che lo porta fino all’elezione alla presidenza della Repubblica (1868-1874); il secondo per aver ispirato – con le sue Bases y punto de partida para la organización política de la República Argentina – la costituzione nazionale (1853; 1862). Un secondo motivo che rende complesso muoversi all’interno della loro amplissima produzione politica sono anche i molteplici livelli narrativi che si sono edificati sulle loro opere. Questa seconda ragione ci spinge a ritenere necessario dedicare poche pagine di questa premessa alla ricostruzione delle tappe più significative dell’enorme dibattito storiografico 1. Alejandro Korn e José Ingenieros 2 sono tra i primi a intraprendere un'analisi delle idee elaborate in Argentina nel corso dell'Ottocento. Profondamente permeate dalla cultura positivistica del periodo, le loro opere presentano Alberdi e Sarmiento come «uomini rappresentativi » della loro epoca, i primi «sociologi scientifici » che accedono alla conoscenza delle leggi universali dello sviluppo storico e alle modalità con cui si realizzano nel peculiare ambiente latinoamericano. Lo sviluppo storico è concepito come il 1 Fondamentali, per una ricostruzione del dibattito storiografico argentino sulla formazione nazionale, sono i saggi raccolti in T. Halperin Donghi, Ensayos de historiografia , Ediciones el Cielo por Asalto, Buenos Aires, 1996, nonché i saggi critici raccolti in R. Hora, J. Trímboli (a cura di), Discutir Halperin , Ediciones el Cielo por Asalto, Buenos Aires, 1997. Per una ricostruzione del dibattito storiografico su Alberdi e Sarmiento: E. J. Palti, El pensamiento de Alberdi (1989), Tesi di laurea conservata nella Biblioteca de Filosofia y Letras de la Universidad de Buenos Aires; E. J. Palti, Sarmiento. Una aventura intelectual , «Cuadernos del Instituto Ravignani », n. 3, novembre 1991. 2 Cfr. A. Korn, Influencias filosoficas en la evolución nacional (1936), Solar, Buenos Aires, Ediciones Solar, 1983. Il primo capitolo del saggio è pubblicato per la prima volta nel 1912. J. Ingenieros, Las evoluciones de las ideas sociales (1918-20), in Id., Obras Completas , rivista e annotata da Anibal Ponce, vol. 16, tomo IV, Ediciones L. J. Rosso, Buenos Aires, 1937; J. Ingenieros, Sarmiento, Alberdi y Echeverría. Los iniciadores de la sociología argentina (1915-1916), in Id., Sociologia argentina , Obras Completas , cit., vol. 8. 1 risultato del conflitto tra due tappe distinte dell’evoluzione sociale, una rappresentata dalle «città » e l'altra dalle «campagne barbare », una «lotta ingenua, franca e primitiva tra gli ultimi progressi dello spirito umano e i rudimenti della vita selvaggia »3; tale visione è già precedentemente sostenuta da Paul Groussac che, in numerosi articoli pubblicati nella rivista La Biblioteca (1896-1898) e negli Anales de la Biblioteca Nacional (1900-1916), rimanda a una concezione della storia come conflitto «eterno dell'innovazione contro la tradizione », un conflitto che «è la legge stessa della storia »4. Negli anni Trenta, nel corso di una profonda cesura antipositivistica, ritroviamo l'opera di Coriolano Alberini 5, il cui principale contributo risiede nella ricostruzione dell'influenza dello storicismo tedesco nel pensiero della generazione argentina del 1837. Dall'altro lato, sulla spinta di influssi spengleriani e del nazionalismo francese, nasce la corrente storiografica revisionista 6 che, se non dedica studi specifici all'analisi del pensiero di Alberdi e Sarmiento 7, lascia comunque un contributo importante nella ricostruzione delle fonti e, in particolare, degli scritti di Juan Manuel Rosas, figura che si vuole riscattare come principale fautore della costruzione di un ordine politico nazionale 8. All'interno dell'ambito revisionista e a partire da 3 J. Ingenieros, Sarmiento, Alberdi y Echeverría... , cit., pp. 269-270. 4 P. Groussac, La dictatura de Rosas , in Id., Páginas de Groussac , L. J. Rosso, Buenos Aires, 1928, pp. 159- 175; Id., Las Bases de Alberdi y el desarrollo constitucional, in Id., Estudios de historia argentina , Jesus Menendez, Buenos Aires, 1918, pp. 261-371; P. Groussac, Sarmiento , in Id., El viaje intelectual: impresiones de naturaleza y arte , Libreria general de Victoriano Suárez, Buenos Aires, 1904. 5 Cfr. C. Alberini, La metafisica de Alberdi (1934), in Id., Problemas de historia de las ideas filosoficas en la Argentina, Secretaría de la Cultura de la Nación Argentina y Fraterna, Buenos Aires, 1994, pp. 33- 49; C. Alberini, La filosfia alemana en la Argentina (1930), in Id., Problemas de historia ..., cit., pp. 51-90. In questi scritti, Alberini rimprovera a Groussac di intravedere una sorta di «materialismo morale o storico» nell'opera di Alberdi che, al contrario, si presenterebbe come un «cultore della metafisica spiritualista della sua epoca». Per lo studio della ricezione dello storicismo in Argentina, come del pensiero di Saint-Simon, fondamentali sono anche i saggi di R. Orgaz, Echeverría y el Saint-Simonismo (1934), Alberdi y el historicismo (1937), Sarmiento y el materialismo historico (1940), raccolti in R. Orgaz, Sociología argentina , in Id., Obras Completas , vol. II, Asandri, Córdoba, 1950. Cfr. anche il saggio di Barranechea dedicato al pensiero del giovane Sarmiento: A. M. Barranechea, Las ideas de Sarmiento antes de la publicación del Facundo , in «Filología», Año 5, N. 3/1960, pp. 193-210. 6 Cfr. in particolare: J. R. Irazusta, La Argentina y el imperialismo británico (1934), Independencia, Buenos Aires, 1982 e Id., J. R. Irazusta, Vida política de Rosas a través de su correspondencia , 8 vol., Editorial Albatros, Buenos Aires, 1943; R. Scalabrini Ortiz, Historia de los ferrocarriles argentinos (1840), Plus Ultra, Buenos Aires, 1983 e Política britanica en el Río de la Plata (1940), Plus Ultra, Buenos Aires, 1981. 7 Fa eccezione uno studio monografico su Sarmiento: R. Doll, G. Cano, Las mentiras de Sarmiento: por qué fue unitario , Renacimiento argentino, Buenos Aires, 1939. 8 Halperin Donghi sostiene che il proposito del revisionismo non sia tanto quello «di esplorare la struttura e il ritmo della storia argentina», ma, piuttosto, di individuare al suo interno «un modello per il presente e il futuro che si offra come alternativa a quello che ha guidato le tappe più recenti della vita nazionale». (T. Halperin Donghi, El revisionismo historico argentino como visión decadentista de la historia nacional , Siglo XIX, Buenos Aires, 2005, p. 16). Va segnalato come già a partire dal 1910, nelle pubblicazioni realizzate per la celebrazione del centenario dell’Indipendenza, la figura di Rosas sia profondamente rivisitata. Cfr. A. Saldías, Buenos Aires en el centenario de la revolución de Mayo , 3 vol., 2 una definizione della storia come «scienza morale e politica »9, Ernesto Palacio muove il proprio appello alla necessità di una storia nazionale che dia conto di tutti quei fatti e quegli uomini che rimasero taciuti nella tradizione storiografica liberale e positivistica, da cui trarrà impulso la sua Historia de la Argentina 10 . La storiografia revisionista si concentra sulla denuncia del ruolo dei governi successivi al regime di Rosas (1835-1852)

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