I Perché Di Un Periodico Delle Colline a Piedi Tra Lari, Usigliano, Santermo

I Perché Di Un Periodico Delle Colline a Piedi Tra Lari, Usigliano, Santermo

2 I perché di un periodico A piedi tra Lari, delle colline Usigliano, Santermo e la CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA Madonna de’Monti Faremo un viaggio nel passato facendoci Chi oggi si muove da un paese all'altro delle guidare da ciò che riusciremo a leggere nel colline lo fa usando le strade asfaltate che per territorio, ma ci fermeremo a fare anche lunghi e importanti tratti sono relativamente qualche considerazione sul presente. Non nuove (costruite soprattutto nel XX secolo, vorremmo essere una pubblicazione di storia o ovvero nell'epoca delle macchine a motore). archeologia. Per questo, al momento, non Prima però, e per millenni, sulle colline ci si siamo preparati: la professione dello storico, spostava essenzialmente facendo altri dell’archeologo e del divulgatore di storia e percorsi, seguendo il tracciato di colli e corsi archeologia non si improvvisano. Saremo più d'acqua. Sono quelle che oggi chiamiamo che soddisfatti se riuscissimo ad aprire qualche "sentieri". Un tempo però, la stragrande finestra sul nostro territorio, la nostra storia, le maggioranza di tali "sentieri" erano delle nostre tradizioni, le nostre narrazioni, e allo "strade" vere e proprie, ben curate e belle da stesso tempo offrire uno spazio di discussione vedere e da percorrere. democratica e seria sul presente e il futuro delle Oggi questi sentieri vengono proposti da nostre colline. autorità e operatori economici del settore turistico come possibile “risorsa”, come Quale futuro per le nostre colline? dicono loro, da “sfruttare” per produrre Inceneritori? Discariche? Edilizia selvaggia? ricchezza. Per esempio, qualche anno fa, Turismo? Turismo per chi? Per tutti? Per pochi? nell’ambito del prestigioso progetto “Lari – Cultura? Cultura e Turismo? Cultura come Comune Bandiera Arancione”, il Touring Club riempimento di una serata afosa d’estate? Italiano di Milano (abbreviato TCI) e il Cultura per chi? Cultura da chi? Con chi? Con i Comune di Lari hanno fatto realizzare al soldi di chi? Forse alla fine faremo tante “CNE – Centro Naturalistico Europeo” di domande, non avendo sempre la risposta (a Montecatini Terme una bella carta, colorata, volte, anzi sempre, son meglio giuste domande in scala 1:10.000 intitolata “Itinerari senza risposta che risposte sbagliate o fuorvianti). Beh, per adesso basta. Non vogliamo abusare della pazienza del lettore. Vi invitiamo quindi, oltre che a leggerci, a scriverci per proporre argomenti, criticarci, darci dei consigli. Se poi avete voglia e tempo di scrivere un articolo, un appunto, due righe (in qualsiasi lingua: italiano, pisano, larigiano o santermino, tedesco o inglese, goto o longobardo, etrusco o fenicio, arabo o ebraico, albanese o serbo, rumeno o ungherese, polacco o russo, francese o occitano, friulano o siciliano, latino o persiano, va bene tutto – magari vi diremo in quale lingua mandarci in allegato la traduzione). All’interno trovate tutti i recapiti dove inviare i vostri contributi. Buon divertimento (speriamo)! _______________________________________ 3 escursionistici delle ciliegie”. Questa carta 1 ITINERARIO N. 1 (vedi foto ) poi è stata anche stampata su dei COLLINE TOSCANE - COLLINE PISANE pannelli di compensato e messi un po’ in giro Comunità di Lari, Usigliano e Santermo per il territorio comunale (vedi foto ) così da renderla fruibile ad un più vasto pubblico (così si dice no?). Più recentemente un club alpino Da Lari alla Madonna (così ci è sembrato di capire) di qualche altra illustre città (magari assediata dal traffico, dallo de’Monti senza metter smog, dalle polveri sottili) ha messo degli utilissimi cartelli che indicano la direzione e il piede sull’asfalto chilometraggio di questi sentieri. Insomma le vecchie strade su cui Etruschi, Romani, Carattere : ambientale, storico e culturale. Longobardi e altri famosi popoli delle colline hanno scritto la storia godono di ottima salute. Difficoltà : facile. A parte il primo e l’ultimo Così almeno sembra e sembrava a noi. tratto (brevissimi, alcune centinaia di metri), Il nostro giornaletto, che non ha grandi mezzi il percorso è buono e adatto a qualsiasi né grandi ambizioni, nell’aprile del 2010 si è andatura ed esigenza (dai bambini di tre anni preso il facile (sembrava) incarico di verificare in su). Nonostante siano segnati nella carta la correttezza della suddetta “cartelloneristica” del Touring Club Italiano (il primo) e nella e cartografia “sentieristica”. cartelloneristica in loco (il secondo), il tratto Seguendo le indicazioni fornite dal TCI e dalla che si percorre scendendo nella valle della segnaletica esistente, ci siamo quindi portati, a Crespina da Santa Caterina, nel centro storico piedi e in bicicletta, lungo questi itinerari sulle di Lari (Itinerario n. 1 nella carta “bandiera orme dei vari Aulo Persio Flacco, poeta satirico arancione” del TCI), e quello che si percorre in lingua latina di Volterra, e Matilde di per andare dalla Piazza della Chiesa di Canossa, regina di Toscana nata forse a San Santermo al Santuario della Madonna Miniato (ma più probabilmente a Mantova), de’Monti potrebbero presentare difficoltà di appartenente ad uno dei clan longobardi più percorrimento per alcune persone. In potenti dell’epoca e molto legata ai Bagni di particolare il tratto larigiano è problematico: Casciana (oggi Cascina Terme). ripido, ricoperto di erbacce e sterpaglie Qui di seguito riportiamo la descrizione di uno (sembra che qualche proprietario di terreno degli itinerari più belli che abbiamo fatto in usi il sentiero come discarica per de- quella iniziativa primaverile. incentivare il passaggio), potrebbe fermare il Il detto percorso è stato successivamente turista, il quale potrebbe anche non trovare la presentato alle autorità civili e religiose e alle strada. Il tratto santermino, invece, presenta associazioni culturali e sportive delle località alcune difficoltà perché recentemente interessate nella speranza che questa riattivato dopo decenni di abbandono e passeggiata possa diventare un’abitudine quindi bisogna aspettare che il terreno si sempre più comune tra gli abitanti delle colline toscane. _____________________________ 1 Sulla prima pagina della pubblicazione c’è una foto di Lari dall’elicottero. È stata fatta prima del 2001 e nella foto (magari in quelle versioni più grandi, meglio leggibili) si vedono in cima alle scale del castello due persone. Molti in paese da allora si chiedono chi siano quei due indivui. Ecco, “in anteprima per i nostri lettori” (si dice così, no?), sveliamo l’arcano: sono M.T. e R.B. che salutano (beh, diciamo così) l’elicottero che sta facendo le foto. 4 assesti e si ricopra di vegetazione (magari nel oculari. Gli anni del duce dichiarava essere “non momento in cui leggete la natura ha già fatto il fascista ma risorgimentale”) e chi siano i veri suo lavoro… :-) antifascisti, sarà bene ricordare a chi non lo sapesse che il fascio littorio è, in origine, un simbolo di origine etrusca (vedi il fascio di Distanza (solo andata) : 4,6 km circa Vetulonia) che nella Repubblica Romana era il simbolo della sacralità dello Stato e che ancora oggi è di moda, per esempio, in Descrizione dell’itinerario (con Francia (dove addirittura è il simbolo dello integrazioni non necessariamente indispensabile, Stato francese), negli Stati Uniti d’America ma non completamente inutili) (dove campeggia in bella vista nel Senato) o in Norvegia (dove è nel simbolo della locale I NUMERI SI RIFERISCONO ALLA CARTA DI polizia). Da noi, purtroppo, è ormai PAGINA 20 inevitabilmente e inscindibilmente legato alla triste memoria del regime fascista di Benito Lari (Se avete fretta potete passare al n. 1). Mussolini che – nonostante le sue grandi Partiamo dalla piazza del mercato (oggi Piazza promesse di dare un grande compimento al Giacomo Matteotti, vittima della violenza “risorgimento” dell’Italia dei Cesare, dei fascista, e - fino al 1944 – “Piazza del Littorio”) Comuni e del Rinascimento - cadde tra 1943 di Lari. Su questa piazza vediamo le logge del e 1945 tra una serie monumentale di tragedie, mercato costruite al tempo in cui la Toscana tradimenti e falsità, dopo aver trascinato il era ancora uno stato indipendente sotto la paese in una serie di anacronistiche “gloriose dinastia dei Medici, potente famiglia fiorentina vittorie” in Africa e nei Balcani. Ed è quindi di banchieri che era riuscita a comprarsi il trono giusto che oggi la piazza sia intitolato a di Firenze prima e di Toscana poi. Sopra le Giacomo Matteotti (nella foto ), il socialista logge del mercato l’edificio del Consiglio nato a Rovigo, in Veneto, che cadde vittima comunale, che potremmo definire il della violenza politica perché si era opposto, “parlamento larigiano”, simbolicamente uno dei molti (anche se non abbastanza), al insediato dove un tempo c’era la “Casa del movimento fascista (nazional-socialista) Fascio” (con annesso bar e balera). Sopra il italiano che era appena salito al potere con la balcone (dove magari ai tempi di Benito copertura della monarchia e dei capi Mussolini qualche “ducetto” di turno, tipo dell’esercito, abituati a “by-passare”, come si Lando Ferretti di Pontedera, fatto “conte della dice, il parlamento (era dai tempi della firma - Valdera” da Vittorio Emanuele III nel 1941 - segreta - del trattato di Londra del 1915, che faceva il suo discorso) si vede ancora porterà l’Italia a dichiarare guerra all’alleata l’impronta – dovuta al diverso tipo di intonaco Austria-Ungheria, che il re e il suo consiglio che con il tempo crea incrostazioni e muffe di guerra era abituato a decidere senza diverse – dei tre fasci littori. L’edificio chiedere il permesso al parlamento…). “fascista” in realtà non è poi così fascista, nel Ma lasciamo stare questi argomenti ancora senso che le sue forme non hanno la tipica troppo sensibili per poterne discutere senza (spesso inutilmente opprimente) presunzione di rischiare di accendere l’astio di qualcuno e grandiosità (anche se i larigiani sanno che torniamo ad ammirare quel che offre l’agorà dietro a quella facciata da palazzo di città c’è di Lari. solo un paio di stanze e una scala sospesa su via Sulla sinistra delle logge abbiamo il “Sotto gli orti”).

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