23SPO03A2302 ZALLCALL 12 21:40:18 02/22/97 IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Domenica 23 febbraio 1997 l’Unità pagina IIIIIIISport IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII 2 11 SCI. Nella libera di Garmisch, l’azzurro battuto solo da Alphand. Terzo posto di Ghedina SCI NORDICO Di Centa: E nel parterre «Belmondo Vitalini tra i big Kristian fa la pace con Tomba stai zitta» Non si sono scambiati La vendetta è stata servita fred- Rischia, vola vistosi abbracci, ma —da, sul gelido piatto norvegese: inevi- Kristian Ghedina ed tabile che la vittima accusasse lanci- Alberto Tomba si sono nanti dolori di stomaco per la vele- stretti la mano, parlati e nosa frecciatina («Troppo facile vin- chiariti dopo le cere saltando tutta la stagione, giusti- polemiche dei giorni zia è fatta») della nemica azzurra. e arriva secondo passati. A scatenare un Torna violenta la guerra Di Centa- putiferio era stato il Belmondo dopo la 15 km di venerdi liberista: «Avete scritto che ha regalato l’argento alla pie- LA CLASSIFICA che io sono arrivato montese e un mortificante ventesi- Pietro Vitalini è secondo nella libera di Gar- ”solo” terzo nella mo posto alla campionessa friulana. Classifica generale di Coppa del discesa dei campionati La replica della Di Centa è ancora misch, superando di un centesimo Ghedina. Mondo: mondiali mentre con lo più pungente e vale uno sfogo senza 1) Luc Alphand (Fra) 937 punti stesso piazzamento freni: «Quando una persona ignora L’azzurro rischia di investire uno spettatore che 2) Kjetil Andre Aamodt (Nor) 799 Tomba è stato trattato significa che è ignorante sui fatti che 3) Kristian Ghedina (Ita) 722 da eroe. E poi quella riguardano un’altra persona, quindi invade la pista durante la sua discesa e lo ob- 4) Thomas Sykora (Aut) 668 storia dell’influenza dovrebbe stare zitta». Va a ruota libe- 5) Josef Strobl (Aut) 645 durante lo slalom ra la regina di Lillehammer, più velo- bliga a ripetere la prova. Vince Alphand. 6) M. Von Gruningen (Svi) 622 speciale..., chissà se ce della gara che ha sostanzialmen- 7) Hans Knaus (Aut) 580 23SPO03AF01 Alberto l’aveva te inaugurato una annata mai limpi- 8) Werner Franz (Aut) 569 veramente». Il da. E mettendosi comoda, racconta i DAL NOSTRO INVIATO campionissimo mesi di buio per gli infortuni che ne MARCO VENTIMIGLIA bolognese si era hanno condizionato l’intera stagio- GARMISCH (Germania). L’incre- to in goffa posizione supina. E giù, questa volta per ventitreesimo. limitato ad incassare in ne: «I migliori allenamenti li ho svolti —dibile giornata di Pietro Vitalini si mentre l’esterrefatto italiano ha ”Vita” ha riaffrontato la pista come silenzio l’attacco, ma di in clinica, sui corridoi, tra lettini, am- chiude con una bella foto di gruppo completato la sua manovra d’e- niente fosse, filando persino di più certo non aveva molto bulanze e medici. Tutto questo mi sul podio della discesa libera di Gar- mergenza sugli sci, l’anonimo in- che nella prima ed abortita disce- gradito. Tomba è giunto ha fatto vivere dei momenti psicolo- misch. Accanto a lui, felicissimo se- vasore si è rialzato in fretta e furia sa. Ne è scaturito un incredibile se- a Garmisch per gici difficili. Dopo l’incidente di Kiru- condo classificato, ci sono il solito per darsela a gambe in mezzo ai condo posto, solo un centesimo partecipare ad uno na ho vissuto una condizione men- Luc Alphand, formidabile francese boschi. Una scena che poteva an- davanti ad un Ghedina sì dispia- slalom benefico. tale mai affrontata, la paura. Paura che con questa vittoria si avvicina al- che apparire comica, se non fosse ciuto ma almeno confortato dal Alberto ha incontrato dello sci, della pista e del movimento la conquista della Coppa del mondo per il tremendo rischio di un im- fatto che a beffarlo sia stato un Kristian al termine della che mi procurava dolore: e quando assoluta, e Kristian Ghedina, eccel- patto a cento all’ora corso dai due connazionale. discesa libera. Infine, questi problemi si sono riflessi sull’a- lente terzo dopo la figuraccia del protagonisti, e per il sinistro ricor- La gara è stata vinta dal formi- tanto per cambiare, il spetto tiroideo, da sempre latente, giorno prima in supergigante. do che fa scattare questa pista ri- dabile Luc Alphand, il quale sfrut- bolognese ha dichiarato stavo per alzare le mani e arrender- Pietro Vitalini sorride, ma se pen- cavata sul pendio del Kreuzjoch,la tando anche la pessima esibizione chiuso il caso dando la miMa non ho mollato, amo troppo sa a quello spettatore che gli ha in- ”Cima della croce”. Proprio qui, di Kjetil-André Aamodt ha posto colpa alla stampa: me stessa. Costretta a rimanere inat- credibilmente attraversato la pista tre anni fa, morì, per una terribile ben 138 punti di distacco fra sé ed «Ormai non mi stupisco tiva mi sono sottoposte a nuove cure ancora si sente un buco nello stoma- caduta, Ulrike Maier. il norvegese, l’unico rivale che or- più di niente. Al per la tiroide sulle quali avevo sorvo- co... «Mettiamola così, io non posso «Dopo essermi fermato - ha pro- mai si frappone fra lui e la Coppa Sestriere hanno cercato lato e per questi motivi ho cambiato contentarmi di fare “solo” un buon seguito Vitalini - mi hanno riporta- del mondo assoluta. Ed oggi (ore di mettermi contro Von allenamenti e la vita di tutti i giorni. risultato, se non concedo un po‘ di to su con l’elicottero. E anche lì 10.30) Lucho può aumentare il Grünigen, adesso è Non è una pillolache ti fa cambiare». spettacolo non mi diverto». Il valtelli- me la son vista brutta. Abbiamo margine nel secondo supergigante saltata fuori questa Parole addolorate che ripercorrono nese Pietro - che dopo anni di ro- fatto un atterraggio pessimo, poco di questo week-end agonistico. Se faccenda con Kristian..., un passato triste da cancellare solo cambolesche cadute sulle piste di ci è mancato che la pale toccasse- poi riuscisse ancora a vincere, Al- manca solo che con una medaglia mondiale. Manu mezzo mondo si è guadagnato so- ro la neve. E allora altro che Nan- phand collezionerebbe il terzo cerchino di aizzarmi ha immediata la possibilità della ri- prannomi quali “Alitalia” e “Bipla- nini...». Infine, dopo questa serie di successo consecutivo in altrettanti contro pure Deborah scossa, oggi nella 5 km tc. «Cercherò no” - la butta sul ridere, ma di sicuro emozioni assolutamente non ri- giorni. Cose del genere le faceva Compagnoni!». di impostare la gara nel giusto mo- lo show di cui è stato protagonista chieste, il buon Pietro si è ributtato un certo Jean-Claude Killy... L’azzurroVitaliniduranteladiscesalibera F. Leonhardt/Ansa M.V. do, sarà comunque un altro salto nel sul tracciato della Kandahar se lo buio e non posso fare altro che orga- sarebbe volentieri risparmiato. - nizzare il fisico e la mente nel modo È piombato a valle con il nume- Assoluti indoor migliore». Ma davanti ha una ragaz- ro 5 di pettorale, l’azzurro, ed i BASKET. Esperimento nella sfida tra gli All Stars e l’Italia, battuta 131-127 za d’argento, dalle condizioni di for- suoi intermedi sono risultati a quel di atletica ma eccezionali e la lingua lunga se- momento i migliori. Sembrava condo le affermazioni della Di Cen- l’occasione giusta per centrare un Record di D’Urso ta. La Belmondo scalda già il suo risultato d’eccellenza dopo una e Fiona May Tre arbitri, la «prima» è una stecca motore perfetto e lancia inconsape- stagione a corrente alternata, nella volmente altre frecciate. Non ha quale il miglior piazzamento era paura delle avversarie, norvegesi o stato il quarto posto nella libera Il catanese Giuseppe D’Urso ket, ha sostenuto convinto che del Barcellona per riunire le stelle azzurre che siano, ma «del freddo della Val Gardena. Ed invece... (Fiamme Azzurre) ha battuto ieri LUCA BOTTURA l’hanno fatto fuori dalla Korac “per- (appunto) Djordjevic e Danilovic, perchè a meno dieci accuso dolori «Sono uscito da un salto - rac- sera a Genova il primato italiano del PESARO. Troppe stelle. Troppe Usa, dove i “grigi” sono tre e le cose ché a Treviso non potevano dire di la prende con filosofia: “Mi candi- al piede che mi limitano nella sciata. conta Vitalini - che mancavano 1500 metri con il tempo 3’37’’05. —stelle sulla maglia della Nazionale, vanno benone, a responsabilità no”. Chi non poteva? Perché? Forse do per il 2004, a Roma. Almeno Certamente le norvegesi saranno una trentina di secondi all’arrivo. Lo ha fatto nella finale dei tanto da cambiare in fretta e furia la meglio distribuite. Così, poco im- che Roma, in Europa, non sanno non avremo bisogno di qualificar- motivate perché corrono davanti al Fortunatamente ho guardato subi- campionati italiani assoluti indoor nuova, e bella, divisa. Perché sennò porta se l’esperimento di ieri al Pa- dov’è? La peggiore della giornata, ci”. loro pubblico, la russa Vjalbe ha am- to avanti, perché di fronte a me, di atletica leggera individuali e di la scritta “Italia” - le due A erano ap- las - sarà la norma dalla stagione insieme a certe ruvidezze del pub- Chissà se Messina troverà birra a pie possibilità di replicare dato che a non saprei dire a che distanza, ho società. Il precedente primato era di punto a guisa di astro - si leggeva prossima - qualche problema l’ha blico di Pesaro (di una sua parte) sufficienza. C’è riuscita, sicuro, la Kiruna mi ha battuta in tecnica clas- visto un’ombra che passava in 3’38’’58 ed apparteneva a Gennaro poco. Troppe stelle, in meno, nella dato. I cambi di posizione erano che ha diviso stelle e azzurri secon- Confindustria dei canestri.