lunedì 22 luglio 2002 lo sport 15 La Ferrari F2002 di Michael Schumacher da ieri cinque volte campione del mondo Schumi nella storia per un po’d’olio Raikkonen «scivola» e cede al tedesco che diventa campione con sei gare d’anticipo Lodovico Basalù l’olio senza saperlo, rischi come mini- mo di andare dritto. Dopo essermi tro- vato in testa ho percorso i cinque giri MAGNY-COURS Una leggenda, un’apo- più duri della mia carriera: avevo pau- teosi. Per oltre due ore parzialmente ra di sbagliare ad ogni metro». Poi l’elo- rovinata da un reclamo McLaren, che gio alla Scuderia più famosa al mondo: ha accusato Schumacher di aver supera- «Sono uomini incredibili. Sarebbe in- to con le bandiere gialle Raikkonen. Gli giusto fare dei nomi: tutti hanno avuto uomini della Ferrari hanno forse trema- un merito in questo trionfo. Grazie è to, Montezemolo in testa, ma poi le solo una parola piccolissima. Un’ulti- urla e i brindisi sono ripresi: assoluzio- ma cosa: non paragonatemi a Fangio, ne piena da parte del commissari di non lo trovo giusto, né per me, né per percorso. Non riusciamo dunque, co- lui». A completare il trionfo, scartabel- me capita spesso in queste occasioni, a lando la tabella dei record, va registrato trovare la parole giuste per il pilota te- come Schumacher sia stato l’unico pilo- desco. D’accordo, è perfetto, freddo, ta della storia a laurearsi campione del calcolatore, una macchina nella mac- mondo già nel mese di luglio. In ogni china, ma qualcuno, lassù, nel cielo, caso chiude il mondiale con 6 gare an- sembra proteggerlo, paradossalmen- cora da disputare. E qui gli amanti del- te… pilotarlo. Come è successo appun- le statistiche possono divertirsi ricor- to ieri, quando il giovane e bravissimo dando che anche Mansell fece altrettan- Kimi Raikkonen con una McLa- il fattaccio to nel ‘92, ma all’11˚ prova sulle 16 in ren-Mercedes rinata, è andato dritto calendario, contro le 17 di adesso. Qui- sull’olio perso da una Toyota mentre squilie, pinzillacchere, direbbe Totò. già assaporava la prima vittoria in F1, Perché ormai sono pochi gli obiettivi complici i commissari di percorso che che il kaiser deve raggiungere. Chi po- le bandiere le hanno sventolate blanda- Per Barrichello una giornata da dimenticare trà fermare un pilota, un uomo, che mente. È un piccolo episodio, ma signi- dal 1991, anno del debutto, mantiene ficativo sulla buona stella che protegge una costanza di rendimento a dir poco sempre la pur incredibile Ferrari F2002 La sua Ferrari non si accende e resta al via impressionante? Ieri i soli Raikkonen e di quello che è ora un 5 volte campione Coulthard ci hanno provato. E la guer- del mondo. È solo una considerazione, ra dichiarata in prova dalla Williams si beninteso. Perché Schumacher avreb- MAGNY-COURS In pratica erano gli ultimi due sfidanti (teo- gara». Poi il paulista è scappato dal circuito in direzione è rivelata un bluff. «Abbiamo capito be comunque vinto questo mondiale, rici) di Michael Schumacher. Parliamo di Juan Pablo Mon- dell’albergo e del più vicino aeroporto. Insomma di festeg- subito che avevamo tra le mani una prima o dopo, al di là dell’odio mostra- toya e Rubens Barrichello. Il primo è scomparso giro dopo giare insieme a Schumacher e a tutta la squadra non ci ha, macchina incredibile – ha spiegato Lu- to anche ieri da Ron Dennis, capo della giro – dopo aver avuto l’illusione del comando – per proble- in un primo momento, nemmeno pensato. Poi il richiamo ca Baldisserri, ingegnere di macchina McLaren. Con le parole, va detto, non mi di assetto e di gomme sulle sua Williams, il secondo, per all’ordine dal bunker rosso: «Barrichello torna, gli abbiamo di Schumacher -. Però va anche detto ha mai mostrato quell’arte che sa mette- l’ennesima volta, non è partito. Se alla poca consistenza del telefonato, tra un po’ sarà al circuito». Comunque la pensia- che simili stagioni vanno incorniciate e re in evidenza con un volante tra le colombiano in gara siamo abituati (ma non certo per colpa te, è evidente che si tratta di un colossale gaffe andata in tenute come esempio: perché è molto mani. Però ieri, dopo essere anche sta- sua), non c’è che da restare perplessi per l’ennesimo bidone diretta mondiale. Resta difficile, d’altronde, capire perché difficile ripetersi allo stesso livello». Se to penalizzato da un “drive through” ai tirato al povero Calimero in rosso. Non ce ne vogliano gli qualcosa si rompa sempre sulla Ferrari numero 2. A meno è vero, come ha detto Berger, da casa box (per aver toccato la linea bianca uomini della Ferrari, specie considerando il trionfo mondia- che Barrichello non sia usato come cavia, cavia miliardaria, BMW, che la Ferrari ha un anno di all’uscita dagli stessi, al pari di Coul- le. Però la telenovela l’abbiamo vista tutti: Barrichello che beninteso, ma pur sempre cavia. Come è anche vero che la vantaggio su tutti, allora Baldisserri thard e di suo fratello Ralf) abbiamo resta sul cavalletto al pari di un pollo sulla griglia e tutti gli miriade di centraline elettroniche che gestiscono oggi una può dormire sonni tranquilli. Lo ha forse ascoltato lo Schumacher più sin- altri che se ne vanno: come in Spagna, come a Silverstone. F1 ma anche una macchina di serie neanche troppo sofisti- ammesso anche Coulthard, che con cero degli ultimi anni, una volta messe Solo che a Magny-Cours la sua F2002 è rimasta del tutto cata, possono andare in tilt senza alcun preavviso. Nessuno, Schumacher ha litigato più di una vol- vie le bottiglie di champagne, le coppe muta. Così, dopo pietosi tentativi da parte dei meccanici di ovviamente, ci dirà di cosa si sia trattato, ma il dato di un ta in pista nel corso degli ultimi anni: e accantonate le tensioni: «Io non sono sostituire il volante (un eufemismo visto che è una sorta di secondo pilota Ferrari sempre bersagliato dalla sfortuna, «Non c’è che dargli atto della sua forza. mai stato bravo a trovare le parole giu- joistick del valore di quasi 200 milioni di vecchie lire) il resta. Ora, tra l’altro, Barrichello è terzo nel mondiale, In pratica è entrato nella storia, batten- ste. Sono sempre sopraffatto in queste povero Rubens si è alzato di scatto dalla macchina mandan- insieme a Ralf Schumacher e dietro all’altra Wil- do quasi tutti i record». Schumacher situazioni da qualcosa che non riesco a do al diavolo un po’ tutti quanti. Barrichello non parla, si è liams-BMW di Montoya. Che ieri sera era non poco arrab- vince, si consacra, trionfa nel Gran pre- controllare. Non credevo davvero di prima appreso dal box Ferrari e dai telecronisti che cercava- biato con la sua squadra: «Hanno provato a variarmi l’inci- mio più antico della storia, essendosi poter conquistare il titolo in Francia. no disperatamente di contattarlo. Poi il “collegamento” si è denza dell’alettone anteriore dopo il secondo pit stop – le disputata la prima edizione nel 1902 a Poi, quando ho visto Montoya in crisi, ripristinato: «Che devo dirvi? Il motore si è spento e non c’è parole del colombiano - ma è stato un disastro totale, visto Le Mans. Schumacher lo ha vinto 6 ho cominciato a crederci. In ogni caso stato verso di riaccenderlo: assolutamente muto. Credo si che la macchina non stava più in strada. È finita per il volte e solo Senna e Prost hanno fatto una gara piena di colpi di scena, con tratti comunque di un guasto diverso da quello di Silversto- mondiale 2002 ma, come ho detto, la F1 è fatta di cicli e altrettanto in altri circuiti. Piloti che ha Raikkonen che ha disputato una prova ne, dove ho poi rimontato dall’ultimo al secondo posto. È quello della Ferrari, prima o poi, si dovrà pur chiudere». comunque sfidato quando il titolo straordinaria. Purtroppo se finisci sul- ovvio che sono deluso. E allora pensiamo alla prossima l.b. mondiale per lui era ancora un sogno. Intervista a Gerhard Berger, già pilota del Cavallino e ora team manager della BMW-Williams: «La forza della Ferrari? Jean Todt e la sua capacità di aggregare il meglio» «Del tedesco mi piace la preparazione, detesto il suo strapotere» MAGNY COURS Il prossimo 27 ago- kenheim. Nessuno meglio di lui dra, mettendo gli uomini giusti al in moltissime occasioni di poter fa- liamo dei compagni di squadra, è tanta. Sono arrivate delle vittorie se in qualche squadra che uti- sto compirà 43 anni. Ma l'aria è può giudicare l'attuale situazione posto giusto.In più lui e Schuma- re la differenza, specie quando le davvero difficile poter vincere con ma non abbastanza da motivare tut- lizza motori tedeschi? sempre quella del ragazzino spensie- della Ferrari, questo dominio che cher costituiscono una accoppiata condizioni della pista si fanno diffici- Schumacher accanto. Ne sanno ti i nostri uomini. Il successo fa lavo- «A questo punto mi sembra qua- rato e guascone. Esattamente lo stes- ha aperto un vero e proprio ciclo perfetta, insieme a Rory Byrne e li. In più ha il merito, pur in una F1 qualcosa sia Irvine, sia Barrichello, rare meglio, ti senti più carico. E poi si impossibile vedere Schumacher so che si cimentava al volante di destinato a durare a lungo. Ross Brawn. Questi ultimi due sono gestita dai computer, di saper dare per citare gli ultimi due». è inutile che io vi parli di tutte le in qualsiasi altro team che non sia la una Ferrari spesso poco competiti- Nella sua carriera lei ha otte- gli stessi che hanno permesso a sempre delle indicazioni giuste ai Perché un team come la Wil- variabili che ci sono in una monopo- Ferrari.
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