ARN ALDO D' AD DA RI O QUADERNI DELLA RASSEGNA DEGLI ARCHIVI DI STATO 37 GLI ARCHIVI DEL REGNO DEI PAESI BASSI ROMA 1968 ·; A Niccolò Rodolico, che celebra il novantacin­ quesimo compleanno nell'inesauribile fervore delle iniziative e degli studi, con animo ami­ chevolmente augurale. SOMMARIO Prefazione l Le pubblicazioni archivistiche neerlandesi dei secoli XIX e XX e l'organizzazione attuale 3 Problemi di storia istituzionale dei Paesi Bassi nell'età moderna 12 Precedenti storici e problemi metodologici del lavoro archivistico neerlandese 17 L'Algemeen Riiksarchief. La prima sezione: gli archivi degli organi centrali dell'Unione delle Sette Province 21 La seconda sezione: gli archivi degli organi centrali dello Stato unitario dal 1795 al secolo XX 28 La terza sezione: gli archivi della provincia d'Olanda (dal 1839 Zuid-Holland) 43 L'Archivio del Noord-Holland 57 L'archivio dello Zeeland 61 L'archivio dello Utrecht 67 L'archivio del Gelderland 72 L'archivio dell'Overijssel 79 L'archivio del Friesland 82 L'archivio del Groningen 86 La formazione e l'ordinamento degli archivi delle regioni storiche 89 Gli archivi del Drente, del Noord-Brabant e del Limburg 93 Problemi generali degli archivi neerlandesi 102 Indice analitico l 09 PREFAZIONE Questa rassegna è conseguenza di un viaggio di studio negli archivi dei Paesi Bassi, compiuto nel 1960 per incarico ricevuto dall'Amministrazione archivistica italiana - cui rin­ novo un vivo ringraziamento, - durante il quale ho potuto anche dedicarmi ad una ricerca nell'Archivio generale dell'Aia su Il riconoscimento dell'unità italiana da parte dei Paesi Bassi, argomento suggeritomi dal prof. Niccolò Rodolico, poi oggetto di un saggio pubblicato nell' Archivio storico italiano, CXIX (1 961 ), pp. 413-427. Idealmente, il viaggio si ricollega all'altro compiuto nel medesimo Paese da un archivista toscano, Luigi Pagliai, che ne pubblicò le impressioni nel breve scritto Una visita ad alcuni archivi dell' Olanda, in Archivio storico italiano, s. V, XLVII (1 911 ), pp. 130-143 . Il Pagliai si era recato nel1910 a Bruxelles per prendere parte ai lavori del primo congt'esso internazionale degli archivisti e dei bibliotecari. In quella circostanza volle rendersi conto dell'efficienza degli archivi dei Paesi Bassi, attua­ li allora in Italia per la recente pubblicazione (T orino 1908 ) del manuale di Ordinamento e inventariazione degli archivi, di S. Muller, ]. A. Feith, R. Fruin, curata da G. Bonelli e G. Vit­ tani. Il saggio del Pagliai è ispirato da profonda ammirazione per l' ord:ine e per l'efficienza notati nell'organizzazione e nel metodo di lavoro dei colleghi ne1erlandesi. E' curioso tuttavia vedere come, pur ammirando, l'archivista fiorentino non avesse potuto sottrarsi alla soddisfazione di un confronto positivo - anche se fatto su di un piano del tutto esteriore - tra la mag­ giore antichità della documentazione italiana e quella degli archivi dei Paesi Bassi. l « Lo stesso Archivio della Haia », scrive compiaciuto, « che è insieme archivio di Stato e del Regno, non supera qt:telli di Lucca o di Modena»; e continua: « Gli è che la storia delle nostre antiche repubbliche ha riempito di sé tutta l'Europa; e la civiltà italica ... può dirsi e fu veramente civiltà universale. Men­ tre nei nostri Archivi... si trovano serie complete di atti e scrit­ ture le quali illuminano in ogni sua parte la storia del Medio Evo, in Olanda, ordinariamente, si comincia solo col secolo XV, LE PUBBLICAZIONI ARCHIVISTICHE NEERLANDESI più spesso col XVI e XVII ». Ma ciò non gli impedisce di DEI SECOLI XIX E XX E L'ORGANIZZAZIONE ATTUALE descrivere con entusiasmo la « cura veramente religiosa» che i colleghi neerlandesi hanno dei « loro tesori archivistici», di parlare con rispetto dei « buoni inventari», della cautela usata Una rassegna dei principali aspetti organizzativi degli archivi nell'impiego dei mezzi moderni - allora - di restauro delle neerlandesi e l'esame - sia pure sommario - della documen­ carte (ma deplora il bagno di alcuni documenti nello zapon per tazione che essi conservano può giovarsi di alcune pubblicazioni facilitarne la lettura). Inoltre, giudica « veri modellz del genere» che di quegli archivi illustrano le strutture, l'organizzazione, il gli archivi costruiti ex nova e dotati (L'Aja e Rotterdam) già a funzionamento. quel tempo di scaffali metallici (quale confronto con gli analoghi Già nel 1854, il conservatore dell'Archivio reale dell'Aja, mezzi di conservazione cui era abituato il Pagliai!). Pieno di R. C. Bakhuizen van den Brink, aveva dato uno sguardo d'in­ fiducia, il fiorentino concludeva: « Con questo sistema [degli sieme alla situazione archivistica dei Paesi BassF, a cui, però scaffali metallici], che fortunatamente, a quanto pare, verrà or­ non seguirono - com'era nelle intenzioni dell'autore - la mai adottato anche da noi per ogni nuova scaffalatura negli seconda parte della rassegna e gli aggiornamenti, pur previsti Archivi di Stato, si è raggiunto il massimo della semplicità, pur con un ritmo annuale. Solo nel 1866 il suo successore, L.Ph. non trascurando una sobria eleganza e la solidità degli impianti». van den Bergh, compilò il primo di una serie di rapporti an­ Considerazioni positive, queste, che ritornano in gran parte nuali (sull'attività svolta nel 1865) al ministro dell'Interno da 2 alla mente anche nel ricordo della nostra recente esperienza*. �ui allora dipendevano gli archivi ; dal 1878 in poi la compi­ lazione di quei rapporti fu regolarmente curata dal Conservatore generale degli archivi e dai capi dei singoli Archivi del regno. Si formò così la grossa collezione dei Verslag en omtrent's Rijks oude Archieven [Rendiconti sugli antichi archivi del regnoT. La prima serie di questa importantissima collana a carattere u:ffi- '� Con viva riconoscenza ringrazio il dr. H. Hardenberg, archivista generale dei Paesi Bassi, che con perfetta cortesia - insieme agli altri funzionari dell' Algemeen Rijksarchief - mi accolse nel suo Archivto e che con altrettanto amichevole atteggiamento ha accettato di rileggere 1 Overzigt van bet Nederlandscbe Rijksarcbief. Eerste stuk [Pano­ questo scritto e mi ba inviato con liberalità alcune fotografie di depositi rama dell'Archivio del regno dei Paesi Bassi], 's-Gravenhage 1854. arcbivzstici del regno. 2 Pubblicato, come i successivi, nello Staatsblad [Giornale ufficiale Ugualmente grato sono alla gentile signora Fernande Bramanti Nieu­ del regno]. L'intera serie fu ristampata nel 1914. wenkamp, direttrice dell'Istituto olandese di Firenze, che ba accolto la 3 L'attività svolta nel periodo 1854-1865 fu esaminata da R. FRUIN mia preghiera di rivedere il lavoro, particolarmente per quanto concer­ nel volume dedicato a De Gestie van dr. R.C. Bakhuizen van den Brink •teva i non facili problemi a me derivanti dalla superficiale conoscenza als archivaris des Rijks. 1854-1865, 's-Gravenhage 1926, in cui descri­ della lingua olandese nella lettura dei testi adoperati per la documenta­ vendo l'opera dell'insigne archivista, capo del principale archivio dei zione del saggio. Paesi Bassi, tracciava indirettamente la vicenda degli Istituti che da lui avevano ricevuto impulso organizzativo e guida tecnica. 2 3 Gli Archivi del Regno ùei Pae�i Bassi Le pubblicazioni archivistiche neerlandesi dale va dal 18 78 al 192 7; vi furono pubblica ti centinaia di Un primo saggio di descrizione sistematica dei fondi archi­ inventari sommari, di notizie su nuove acquisizioni, etc., com­ vistici conservati nell'Archivio generale, considerati in relazione pilate dagli archivisti come appendice al resoconto dell'opera allo svolgimento storico degli organi politici ed amministrativi, svolta ogni anno nei vari istituti. Dal 1914 la pubblicazione degli uffici e delle magistrature centrali e provinciali, dal secolo si articolò in due volumi, il primo dei quali fu di regola dedi­ XVI al XX, fu pubblicato nei Verslagen del 1926', attuandosi cato alla rassegna di quanto si era fatto nell'Archivio generale solo allora, anche se in parte, ciò che si era pensato già nel dell'Aja e il secondo trattava dei problemi risolti nelle altre sedi. Ancora, col 1928, il metodo della pubblicazione subì un mutamento; nei Verslag en si stamparono le relazioni consun­ ralmente storico, che si stampano nei Paesi Bassi dagli inizi del secolo tive, mentre i risultati del lavoro di ordinamento e di inventa­ XIX. La rassegna sistematica di questi periodici è stata curata dalla WESTDEUTSCHE BIBLIOTEK, Bibliographie historischer Zeitschriften, riazione trovarono posto nei volumi di una nuova collana, quella per opera di H. KRAMM, II, Marburg 1953 (a quelle neerlandesi degli Inventarissen van Rijks en andere archieven [Inventari sono dedicate le pp. 103-110, con particolare riguardo - pp. 103-104 · degli archivi dello Stato e degli altri archivi], pubblicata a cura alle riviste di contenuto archivistico). Importante, fra le altre, il trime­ strale Nederlands Archievenblad [Giornale degli archivisti dei Paesi dello Stato ed aperta non solo alla descrizione delle carte di Bassi], organo della associazione professionale degli archivisti (Vereenigin g proprietà statale ma anche degli archivi di altri enti e di privati. van Archivarissen in Nederland, fondata in Haarlem nel 1891), che La lettura dei Verslagen e la consultazione degli Inventa­ tratta i problemi tecnici e scientifici interessanti la categoria, favorendo i contatti fra gli archivisti e il mondo culturale. Questa rivista si pub­ rissen introducono - pur con la comprensibile difficoltà oppo­ blica dal 1892; nel 1939 ne fu compilato
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