
I Parchi marini Area Marina Protetta Capo Gallo Isola delle Femmine Balneazione Navigazione Ancoraggio Pesca sportiva Immersioni Zona A Zona B Consentita A vela o remi Regolato Se autorizzata Visite guidate a motore condizionata Zona C Consentita A vela o remi Regolato Se autorizzata Visite guidate a motore condizionata AMP Capo Gallo Isola delle Femmine Tel. 091.584802 ampcapogalloisolaalice.it infoampcapogallo-isola.org direzioneampcapogallo-isola.org Capitaneria di Porto di Palermo Via Crispi 153 - 90133 Palermo Tel. 091.6043111 / 091.584802 asta allontanarsi di poco dal cen- In precedenza Mondello era un borgo di a ponente lo sperone di Capo Gallo. Qui ha La denominazione di vermeti deriva dal fat- Sala operativa: tro di Palermo per arrivare alla pescatori, ed ospitava una delle numero- inizio l’Area Marina Protetta, e il panora- to che su queste rocce prolificano dei mi- 091.6043110 - 091.6043165 spiaggia di Mondello, una località se tonnare che punteggiano le coste sici- ma cambia bruscamente: le spiagge sono nuscoli organismi che costruiscono tortuo- Comune di Palermo B INFORMAZIONI GENERALI turistica col sapore di altri tempi, caratte- liane, testimoni di un antico rapporto col sostituite da coste a picco, alte falesie su si tubetti di calcare. Assessorato Ambiente ed Edilizia rizzata da ampie spiagge, acque cristalli- mare. Questo piccolo gioiello è incastona- cui si rompono le onde del mare. Col passare del tempo le concrezioni dei Servizio Ambiente Il Ministero dell’Ambiente con decreto del 24.07.2002, ne, eleganti villini e storici stabilimenti to tra due imponenti montagne: a levante Il faro di Capo Gallo dà il benvenuto al visi- nuovi individui si saldano su quelle prece- e Tutela del Territorio pubblicato nella G.U.R.I. n.285 del 05.12.2002, ha istituito l’area Gruppo Parchi e Riserve marina protetta di capo Gallo-Isola delle Femmine, ricadente nei balneari in stile liberty. il Monte Pellegrino che domina Palermo, tatore che proviene da Mondello, e domina denti, dando luogo a quello che sembra, in Via dello Spirito Santo, 37 Comuni di Palermo e Isola delle Femmine. questo panorama di confine tra il mondo Tel. 091.6127511 - 091.333304 L’area della riserva è suddivisa in zone A, B e C in riferimento urbanizzato e la solitudine selvaggia. www.comune.palermo.it ai diversi livelli di protezione; in particolare le zona A di massima palermoguardiacostiera.it protezione sono due e localizzate nel tratto di mare Sembra che il nome Gallo derivi da un’e- gcpalermoinfrastrutturetrasporti.it comprendente il settore nord occidentale e nord orientale spressione punica (Gal) che significa www.palermo.guardiacostiera.it dell’Isola delle Femmine e nel tratto di mare a ovest di Capo Gallo collina. Comune di Isola delle Femmine tra la Puntazza ed il Faro di Capo Gallo. Mentre le zone B Poco prima delle grandi pareti a picco sul Tel. 091.8677260 - 091.8617111 di riserva generale sono tre due delle quali circostanti le due zone A, mentre la terza è compresa tra Punta Catena e Punta Matese. mare si incontrano i cosiddetti “marciapie- Ufficio Locale Marittimo di a vermeti”, considerati ormai una rarità Isola delle Femmine Infine la zona C di riserva parziale comprende la restante parte nel Mediterraneo sempre più invaso dalla Tel. 091.8677775 di mare all’interno del perimetro dell’area marina protetta. cementificazione delle coste. Si tratta di Ufficio Locale Marittimo Le dimensioni di queste aree sono le seguenti: una fascia di scogli bassi sul mare, che Mondello (Palermo) Zona A – Superficie/ettari 77 – Linea di costa/metri 2.246 vengono alternativamente coperti e sco- Tel. 091.455313 Zona B – Superficie/ettari 242 – Linea di costa/metri 4.487 perti dalla marea e dalle onde, dove cre- AIPIT (Palermo) Zona C – Superficie/ettari 1.854 – Linea di costa/metri 9.291 scono colonie di alghe bruno-rossastre. Tel. 091.6058111 TOTALE – Superficie/ettari 2.173 – Linea di costa/metri 16.024 6 Marinai d’Italia Novembre 2013 Marinai d’Italia Novembre 2013 7 I Parchi marini apparenza, un intrico di vermi, ma che è inconsueto hanno sviluppato a volte ca- I PERCORSI TERRESTRI in realtà una solida concrezione di gusci ratteristiche diverse da quelle che vivono calcarei. Questo micro-ambiente costitui- OBIETTIVI altrove, come un tipo di spugna bianca, 1. Sentiero Piano dello Stinco dalle ripide pendenze. Il sentiero arriva a ridosso del- sce il rifugio di numerosissime piccole Gli obiettivi che la riserva marina vista l’assenza delle abituali microscopi- Il sentiero inizia da un cancello forestale, posto a le case di Mondello in prossimità della Via Tolomea mezza costa, raggiungibile anche in auto dalla stra- sbarrata da un cancello privato. creature. Capo Gallo-Isola delle Femmine persegue sono: che alghe simbionti che solitamente con- da che dalla Via Tolomea sale sul Monte, si procede TEMPO DI PERCORRENZA: h.= 1,00 min.= 10 Basta proseguire di pochi metri verso il feriscono una colorazione rossastra, o il all'interno di un bosco di conifere e sulla sinistra ol- DIFFICOLTÀ: Media alta mare che, sott’acqua, lo scenario cambia a. la protezione ambientale dell’area marina interessata; piccolo gambero vinaio, con un carapace tre il vallone è possibile scorgere i resti della Torre LUNGHEZZA PERCORSO: Mt. 2.050 bruscamente, con esplosioni di colori do- fittamente maculato in nero e giallo. Amari, chiamata comunemente Dammusu. Arrivati al b. la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche Piano dello Stinco il sentiero prosegue per tutto il 4. Sentiero Pietra Tara vuti al coralligeno e a colonie di spugne. della zona; Le falesie di Capo Gallo ospitano un com- pianoro tra piante di Lentisco, Pini, Cipressi, Carrubi, Inizia dal punto accoglienza, si sviluppa tra il litora- Qui iniziano le grandi praterie di Posido- plesso sistema di cavità carsiche, forma- le e le pendici di Monte Gallo. Il sentiero è caratteriz- c. la diffusione e la divulgazione della conoscenza dell’ecologia e della bio- oltre all’Ampelodesma, Asparago spinoso, Straccia- nia Oceanica, che possono dare l’idea di tesi per erosione nel calcare. brache. Passato il pianoro prosegue in discesa e si zato da diversi nuclei di arbusti e cespugli, come logia degli ambienti marini e costieri dell’area marina protetta e delle pe- l’Euforbia arborescente, la Ruta d'Aleppo e gruppi di come si presentava il Golfo di Palermo La Grotta dell’Olio è un tipico esempio di incrocia con il percorso che scende verso Bauso ros- culiari caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona; so (sentiero n° 2), girando a sinistra prosegue per alberi, Pini, Ulivi, Carrubi. Lungo il sentiero è possi- una cinquantina d’anni fa, prima che l’e- questo ambiente. una vasca dove finisce ed inizia il percorso del sen- bile scorgere un’antica Calcara, una vasca chiamata d. l’effettuazione di programmi di carattere educativo per il miglioramento tiero Coda di Volpe. Urico, diventata rifugio di una celata fauna minore e della cultura generale nel campo dell’ecologia e della biologia marina; TEMPO DI PERCORRENZA: h.= 2 - min.= 00 del Rospo Smeraldino. Giunti alla baia Puntazza, il sentiero prosegue lungo un viottolo tra le rocce fino e. la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica nei settori del- DIFFICOLTÀ: Media LUNGHEZZA PERCORSO: Mt. 3.130 a giungere alla Pietra Tara. l’ecologia, della biologia marina e della tutela ambientale, al fine di assi- TEMPO DI PERCORRENZA: h.= 00 min.= 55 curare la conoscenza sistematica dell’area; 1a. Sentiero Semaforo DIFFICOLTÀ: Bassa Inizia da una biforcazione del sentiero n°1 a quota LUNGHEZZA PERCORSO: Mt. 1.150 f. la promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rile- 457 mt. circa, e conduce al Semaforo, costruzione vanza naturalistico-paesaggistica dell’area, anche privilegiando attività utilizzata un tempo come punto di avvistamento dai 5. Sentiero Costa Sparavento tradizionali locali già presenti. Nell’ambito dell’azione di promozione di militari e che potrebbe diventare in futuro un osser- Inizia dal sentiero Pietra Tara e si sviluppa su una pi- sta aperta negli anni sessanta, tra una vegetazione uno sviluppo compatibile con le predette finalità, la disciplina delle atti- vatorio ornitologico. Entrando all’interno della co- struzione, il visitatore troverà un singolare e laborio- costituita da Leccio, Olivastro, Alaterno, l’aspra e te- vità relative alla canalizzazione dei flussi turistici, alle visite guidate e ai so lavoro: quasi tutte le pareti dell’edificio sono rico- nacissima Stracciabrache, l’Asparago spinoso e mezzi di trasporto collettivi, potrà prevedere che le predette attività ven- perte da mosaici realizzati da uno strano personag- grossi nuclei di Ampelodesma. A circa 1190 m il sen- gano svolte prioritariamente o esclusivamente dai residenti e da imprese gio del luogo, chiamato l’eremita; già dal cancello e tiero si biforca in due direzioni: uno arriva in prossi- mità della valle Sparavento al punto panoramico, avente sede nei Comuni ricadenti nell’area marina protetta. lungo tutto il sentiero che conduce all’edificio si no- tano tracce di tale lavoro nei piccoli mosaici che fan- l'altro prosegue verso il basso e si congiunge in un no da cornice a figure di Santi. pianoro con il sentiero n° 5a. TEMPO DI PERCORRENZA: h.= 00 min.= 20 TEMPO DI PERCORRENZA: h.= 1,00 min.= 30 DIFFICOLTÀ: Media bassa DIFFICOLTÀ: Media bassa LUNGHEZZA PERCORSO: Mt. 470 LUNGHEZZA PERCORSO: Mt. 1.560 5a. Sentiero del Gabbiano 1b. Sentiero Punto Panoramico Il sentiero si sviluppa da una biforcazione del sentie- Dopo il sentiero Semaforo (n° 1a), a circa 160 mi. si ro Pietra Tara a circa 130 metri dall'ingresso e si inol- incrocia un secondo percorso lungo il quale, talora, tra tra piante di Agave americane, Pini, Euforbia ar- sono visibili tracce di conigli e orme di cinghiali.
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