COCQUIO TREVISAGO Verso Il Nuovo Millennio

COCQUIO TREVISAGO Verso Il Nuovo Millennio

COMUNE DI COCQUIO TREVISAGO COCQUIOCOCQUIO TREVISAGOTREVISAGO versoverso ilil nuovonuovo millenniomillennio 1 COMUNE DI COCQUIO TREVISAGO Commissione editoriale: Adriano Biasoli Gian Paolo Maraggi Alberto Palazzi Autori: Francesca Boldrini Nuccia Ventura Cassarà Mario Chiodetti (fotografo) Consuelo Farese Amerigo Giorgetti Federica Lucchini Romano Oldrini Alberto Palazzi Gianni Pozzi Luigi Stadera Ricerche d’archivio: Maryse Ribolzi Gianni Pozzi Francesca Boldrini Coordinatore Culturale: Marco Bonavia Progetto grafico e impaginazione: Isabella Gregorini Stampa: Reggiani, Varese Fotografie: Archivio fotografico comunale: 99, 158, 265; archivio fotografico Menta e Rosmarino: 35, 36, 41, 52, 82, 89, 96, 103, 105, 109, 111, 115, 175, 179, 183, 238, 248, 258, 282, 290, 291, 292, 297; archi- vio fotografico Giancarlo Cassani: 42, 221, 228, 229, 231, 232, 234; archivio fotografico Luigi Piatti: 251; archivio fotografico Piero Costantini: 257, 269; Bruno Bertagna: 173; Mario Chiodetti: 12, 23, 26, 29, 50, 55, 68, 73, 76, 80, 87, 107, 147, 149, 152, 155, 156, 159, 161, 164, 168, 171, 179, 180, 184, 187, 193, 195, 199, 200, 204, 206, 209, 211, 212, 215, 216, 218, 219, 226, 241, 253, 262, 271, 281, 287, 301, 305; collezione famiglia Anessi Diego: 32, 35, 92, 94; collezione famiglia Presbitero: 71, 97, 279, 288, 295; Paolo Zanzi: 243, 246. Un particolare ringraziamento a Bruno Bertagna, Alessandro Brunella, Giulia De Maddalena, Barbara Palazzi, Giuseppe Cassarà. In copertina, Scalinata alla chiesa di Cocquio Trevisago (foto MARIO CHIODETTI) Copyright © 2006 by Comune di Cocquio Trevisago. è vietata la riproduzione, anche parziale non autorizzata COCQUIO TREVISAGO verso il nuovo millennio Cari cittadini, il secondo volume della storia del nostro Comune, “Cocquio Trevisago: verso il nuovo millennio” è la prosecuzione del lavoro iniziato qualche anno fa con il volume dal titolo “Un paese di antico regime - Cocquio Trevisago”, già di per sé ricco di materiale e notizie ma che si fermava a fine Settecento. Avvicinandosi ai nostri giorni la documentazione diventa più abbondante e più organica. C’è la possibilità di avere maggiori riscontri e di attuare controlli incrociati sulle notizie, di entrare più in profondità nella materia e di andare nello specifico degli avvenimenti. Di fronte a tanta abbondanza il lavoro di chi scrive diventa notevole. Agli autori delle singole parti e all’Associazione Menta e Rosmarino va il mio più sentito ringraziamento e riconoscimento per la pazienza, la cura ed il lavoro corale con cui hanno affrontato questo impegno. Di fronte all’abbondanza di documenti e di fonti è però anche necessario fare delle scelte, con letture a volte personali degli avvenimenti, soprattutto quando questi hanno a che fare con la politica, l’economia o la vita delle istituzioni. Questo è inevitabile e d’altra parte su molti fatti dell’Ottocento e del Novecento il giudizio storico non è unanime. Non c’è la pretesa di una adesione acritica alle scelte del libro ma la sua lettura vuole essere la possibilità di un confronto, la scoperta di fatti, notizie ed informazioni, senz’altro uno stimolo per la curiosità di ciascuno. Infine mi piace ricordare che in questo volume si riscontrano storie del nostro vissuto, che magari fanno parte della nostra storia personale e famigliare. Nel libro ci sono fatti, personaggi ed avvenimenti che ci sono stati raccontati dai nostri padri e dai nostri nonni con quel tocco di fantasia che rendeva le loro storie affascinanti. Ci sono personaggi che noi abbiamo conosciuto o di cui abbiamo sentito parlare in famiglia. Ci sono delle realtà sociali come le cooperative di consumo o le Società di Mutuo Soccorso ancora oggi così presenti e vitali sul nostro territorio. Ringraziando ancora tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera, auguro a tutti una buona e proficua lettura. Claudio Molinari sindaco 7 “Cocquio Trevisago: Verso il nuovo millennio” Questo è il titolo del secondo volume della storia del nostro comune, edito dall’Amministrazione Comunale. Al suo interno troviamo un ritratto fedele e storicamente documentato di quel che è stata la storia di Cocquio nel XIX secolo e agli inizi del secolo XX. Grande attenzione è stata dedicata dall’Associazione culturale “Menta e Rosmarino” - a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti - alla ricostruzione degli eventi, degli usi e costumi che hanno caratterizzato questo nostro recente passato. Accurato e lodevole è stato il lavoro di documentazione svolto, in particolare per quanto riguarda il reperimento di informazioni presso gli archivi storici delle province di Varese e di Como, della Diocesi, del Comune, dei Cronicari parrocchiali, dalle emeroteche esistenti in Provincia, nonché di materiale fotografico presso privati, biblioteche, musei. Un ultimo sentito ringraziamento va agli estensori dei vari capitoli e al tecnico grafico che hanno saputo conferire al presente volume una leggibilità non comune a questo genere di testi. Non mi resta che augurarvi: buona lettura! Gian Paolo Maraggi Assessore alla Cultura 8 Meraviglioso paese, il nostro. Vivere nella certezza dei suoi luoghi, in contatto quotidiano con la sua gente, ci trasmette da sempre un senso di vaga “nobiltà”. Queste pagine documentano come i nostri paesi, anche nella loro storica indigenza, abbiano saputo conservarsi dignitosi e, con un’opera costantemente intessuta dalla negletta religione del lavoro, siano stati abili nel traghettare i nostri nonni attraverso i secoli bui della fame e della miseria; dapprima con piccole economie agricole fatte di gioie godute di fronte ad un focolare e marchiate di pene sopportate con stoico sacrificio, poi, in anni successivi, con attività economiche più redditizie fino a ricavarne meritati frutti. Oggi i nostri paesi vivono momenti non facilmente decifrabili, respirano affannosamente incrociando denari e solitudini, fermenti e noie, piaceri e insicurezze. Anche per meglio comprendere questo stato di cose abbiamo chiesto soccorso alla memoria. Perché la memoria prima di tutto. Perché la memoria permette alla cultura di renderci partecipi delle iniziazioni dei padri e di rinnovarle in essi, comunicando loro la forza di sempre nuove iniziative. Nella memoria è dinamismo; nell’oblio è stanchezza, decadimento, interruzione di movimento, declino e inerte immobilismo. Nella memoria troviamo quindi il sedime intellettuale per andare avanti perché l’obiettivo è pur sempre questo: “andare avanti!”, con l’impegno, la felicità e la fantasia che ci hanno trasmesso i nostri padri. Alessandro Brunella Alberto Palazzi Presidente Associazione Direttore del periodico Menta e Rosmarino Menta e Rosmarino 9 INDICE PREFAZIONE di Amerigo Giorgetti 13 STORIA DELLE ISTITUZIONI di Gianni Pozzi 23 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE di Nuccia Ventura Cassarà 87 UN VIAGGIO NELLA CRONACA di Francesca Boldrini 115 I NOMI DEI LUOGHI di Luigi Stadera 147 I LUOGHI DEL PAESE di Amerigo Giorgetti 161 UN ITINERARIO ARTISTICO di Paola Viotto 193 I PERSONAGGI FAMOSI di Federica Lucchini 221 di Romano Oldrini 242 di Alberto Palazzi 248 ESPERIENZE DI VITA di Consuelo Farese 253 UN PAESE CHE SCOMPARE di Amerigo Giorgetti 305 PREFAZIONE di Amerigo Giorgetti Qualcuno aveva suggerito, un po’ provocatoriamente di intitolarlo QCocquio2, come per i film di successo. Altri volevano imitare L’antico regime del primo volume, proponendo il titolo Il nuovo comune: Cocquio Trevisago, insieme alla variante francamente troppo sottile Da Cocquio e Trevisago a Cocquio Trevisago. Altri ancora volevano che ci fosse nel titolo un qualche Percorso nella modernità. Alla fine è prevalsa Cocquio Trevisago verso il nuovo millennio, un titolo certamente suggestivo, che però potrebbe dar luogo a qualche ambi- guità, che qui è il caso di chiarire preliminarmente. La storia di questo nuovo volume è la memoria non di una continuità, ma di una rottura con il passato. Fra Cocquio e Trevisago e Cocquio Trevisago non è sparita solo la congiunzione e, ma un intero universo, declinato nelle sue ordinate sfere della politica, della società, dell’econo- mia, della lingua, dei costumi, della cultura in genere. Questa rottura, annunciata nel volume sull’antico regime, è l’oggetto, consapevole o meno, di questa seconda tornata di ricerche. Cambiano gli archivi, si specializzano le competenze, si diversificano le fonti: in una parola, non si poteva proseguire a raccontare l’Otto Novecento come se nulla fosse cambiato. L’Archivio Comunale ha sostituito il Diocesano o il Fondo Notarile, i dati statistici demografici ed economici diventano quantità numerabili, la stampa periodica e la fotografia ci guardano. La rottura dell’Otto Novecento non riguarda solo il passato, ma soprattut- to le testimonianze con cui si vorrebbe ricostruirlo. Eppure in tutti gli autori del libro c’è la volontà di costruire un secondo volume, e non un altro volume; cosa che è facilmente realizzabile a livello tipografico, ma che è assai difficile nello spirito. Un compito che abbiamo voluto accet- tare. La storia contemporanea del paese Nessuno potrebbe dubitare che l’oggetto di questo secondo libro di sto- ria del paese sia il comune unificato di Cocquio Trevisago, nato nel 1927, anche se questo evento rappresenta il punto di arrivo di un processo par- tito molto prima, sicuramente nella seconda metà dell’Ottocento. Ma nella storia i punti di arrivo sono anche punti di partenza: ciò che sarà Cocquio Trevisago nel suo futuro è l’interrogativo implicito, e quasi taciuto, che accompagna le indagini che gli autori hanno compiuto. Meridiana di Intelo realizzata

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