il primo quotidiano della moda e del lusso Anno XXXII n. 132 Direttore ed editore Direttore MFmartedì fashion 7 luglio 2020 MF fashion ParigiPaolo Haute Panerai Couture - Stefano RoncatoI 07.07.20 ) N I U Q O M E I L S E L LESLIE MOQUIN , O T O F FOTO, ( R O I D I D E R U T U O C A L L U S M L I F L E D F O G N I K A M L E D E N I G A M M I ’ N U UN’IMMAGINE DEL MAKING OF FILM SULLA COUTURE DI DIOR ( IIll mmitoito DDiorior NNinfe,infe, ssireneirene e sstatuetatue ddii VVenereenere ppopolanoopolano llaa sscenacena ddelel ccortometraggioortometraggio rrealizzatoealizzato ddaa MMatteoatteo GGarronearrone pperer llaa ccoutureouture ddellaella mmaisonaison ddii LLvmh,vmh, pprodottarodotta iinn mminiatureiniature ddestinateestinate a vviaggiare.iaggiare. ««ArteArte e ccreativitàreatività ppossonoossono aaiutareiutare a uuscirescire ddaiai mmomentiomenti ddifficili»,ifficili», hhaa ssottolineatoottolineato MMariaaria GGraziarazia CChiuri,hiuri, ddirettoreirettore ccreativoreativo ddelel wwomenswearomenswear e creature del mito diventano interpreti del mate qualche settimana fa tra luoghi magici della reinterpretato l’essenza del lavoro di Maria Grazia mito dell’alta moda. Un mondo incantato città di Roma come il Bosco del sasseto, dove il plu- Chiuri, direttore creativo del womenswear della mai- popolato da ninfe, sirene, statue di Venere ripremiato regista, autore di Gomorra e Pinocchio, son di Lvmh, sulle note di Paolo Buonvino. Un lavoro Lanimate e creature metamorfiche incastonate girò alcune scene de Il racconto dei racconti, l’antico che incanta l’occhio delle protagoniste del mito, nella corteccia di un albero prende forma attraverso cappellificio Pieroni, immaginifica sede degli atelier distratte dal loro essere statue, dai baci roman- il racconto inscenato visivamente da Matteo Garrone Dior, e i Giardini di ninfa. È qui che, di getto e con la tici e dalle immersione nell’acqua della fonte. per la couture di Dior. Le sequenze sono state fil- sua squadra di sempre, Garrone ha metaforicamente continua a pag. II BLACKSTAGE di Giampietro Baudo Kenneth vs Karl Che di lui si sarebbe sentito parlare non c’era alcun fesa dell’artigianato locale, un progetto speciale: la lo di creare nuove opportunità di lavoro», ha spiegato dubbio. Bastava scrutare il line-up del suo primo show, maison Karl Lagerfeld l’ha chiamato per realizzare in una recente intervista. «Voglio che il mio lavoro ser- andato in scena nella giornata inaugurale della fashion una capsule collection che sarà in vendita dal prossimo va da piattaforma per il nostro patrimonio culturale. week parigina dello scorso febbraio, per capire che aprile (vedere MFF del 26 giugno). Un progetto im- Dare un forte messaggio politico al governo nigeriano. questo giovane designer nigeriano di strada ne avrebbe portante per Ize, che si è sempre detto un grand fans Vorrei sensibilizzare i governanti proprio sul valore, fatta. Perché ad aprire lo show di debutto di Kenneth di Kaiser Karl («Voglio combinare l’estetica chic pari- in particolare economico, delle produzioni artigiana- Ize era stata la top model Imaan Hammam mentre gina di Lagerfeld con elementi della tradizionale arte li in Nigeria». Un manifesto in difesa dell’handmade la chiusura era stata affidata a Naomi Campbell. Lui, africana»). Perché il cuore del suo marchio è legato a africano. Una rivoluzione per difendere un artigianato 29enne, si era già fatto notare nel 2019 come finalista doppio filo con la sua Africa di cui ha sempre difeso va- che oltre a Ize vede in primo piano altri nomi cool co- dell’Lvmh prize, scelto dopo una sola sfilata, uomo e lori e iconografia. Tanto da aver reso un suo trademark me Thebe Magugu o Wales Bonner ma anche realtà donna, durante la Arise fashion week di Lagos. A in- il tessuto Aso-Oke, tipico della popolazione africa- come Duro Olowu o Stella Jean. Che negli anni si so- coronarlo sul palcoscenico internazionale, oltre al suo na degli Yoruba, in un racconto estetico che diventa no battuti per difendere un patrimonio incredibilmente show supercolorato e con un’impronta legata alla di- messaggio politico e sociale. «Il mio obiettivo è quel- importante. (riproduzione riservata) II Parigi Haute Couture MF fashion martedì 7 luglio 2020 La promenade parigina LA COLLECTION IMAGINAIRE di Giambattista Valli DI SCHIAPARELLI Un’ode alla Ville Lumière, all’alta moda e agli atelier. Il designer ripercorre il Dna della maison in un video interpretato da Joan Daniel Roseberry racconta in un Smalls. «È l’abbecedario del mio stile», ha raccontato. Chiara Bottoni film l’esegesi di una couture che i sono chiesto ne è una promenade attraverso la chestra di un sottobosco fatto di prenderà forma nei prossimi mesi chi sono, per Ville Lumière. Ci sono poche de- grande artigianalità». Joan Smalls a pandemia ha in- cosa sono rico- corazioni, tutto ruota intorno ai incarna così una donna che ritrova vertito tutto quello «Mnosciuto. Sono suggerimenti dati da volumi del il piacere di vestirsi per se stessa che sapevamo. tornato allo stato embrionale della tessuto», ha aggiunto Valli, «per attraverso una formula che Valli «LAl posto di una mia passione per Parigi, definisce: «Non lon- squadra per realizzare questa per la moda, per la haute tana da quello che ho collezione, ho solo la mia imma- couture che ho cono- fatto le ultime due sta- ginazione». Daniel Roseberry, sciuto attraverso grandi gioni con exhibition per direttore creativo della maison maestri come Yves Saint condividere la couture di Diego Della Valle, racconta Laurent, Hubert de anche con un pubblico così il lavoro degli ultimi mesi Givenchy e Emanuel che spesso viene tenuto racchiuso in un video diffuso su Ungaro con il quale ho fuori dal mondo asfitti- schiaparelli.com e sul sito della avuto la fortuna di la- co della moda». Fédération de la haute cou- vorare». Giambattista Giudizio. «Sono dav- ture et de la mode ad avviare Valli racconta così il vero felice che nella mia la prima giornata dell’alta mo- cuore della collezione società non sia stato li- da virtuale parigina. Ripreso couture della maison, cenziato nessuno». Valli mentre esce dal suo apparta- frutto di un percorso di chiude con queste parole mento per raggiungere il parco introspezione durante il l’incontro su Zoom orga- di Washington Square lo scor- lockdown e presentata nizzato con la stampa. so 29 giugno, Roseberry dà vita Due schizzi Schiaparelli attraverso un video che Un messaggio positivo a una «collection imaginarie». ha come protagonista che si accompagna al «Tutto è cambiato, ma la voglia di creare non è mai stata più rilevante, Joan Smalls. La top dà ringraziamento verso né più profonda. Questa collezione è un omaggio a questo impulso. È anima ai gown dai volu- tutti coloro che hanno anche il motivo per cui il mondo di Schiaparelli non si è mai sentito più mi scenografici che sono Tre look couture Giambattista Valli lavorato per la maison coinvolto dal nostro tempo». Gli schizzi non rimarranno pura immagi- diventati nell’immagina- e alle clienti della stes- nazione. Una parte di loro si trasformerà in abiti destinati a compiere rio collettivo la firma del couturier, raccontare il lavoro degli atelier e sa. Raccontando un mondo fatto un tour intorno al mondo. Una delle tappa sarà Los Angeles a gennaio accanto a frame di video, scorci di rendere omaggio alla maestria del- di cultura, gesti e rituali i cui valo- (vedere MFF del 2 luglio). In attesa di tornare a veder sfilare la couture Parigi, realizzati dallo stesso Valli le petites mains. Perché lo stilista ri sono oggi più preziosi che mai. a Parigi nel gennaio del 2021. «A suivre», come recita l’ultimo frame con il suo iPhone. «La collezio- non è altro che il direttore d’or- (riproduzione riservata) del video. (riproduzione riservata) Chiara Bottoni segue da pag. I re alle clienti della maison, impossibilitate a raggiungere gli atelier di Parigi. «Il perio- Matteo Garrone: «La sfida più grande è A conquistare il loro sguardo sono due do che abbiamo attraversato ci ha portati stata far convivere l’immagine con l’abito» giovanotti che portano tra le fronde una a ripensare il nostro modo di fare moda. meravigliosa scatola, copia perfetta del Per noi la sfilata è un elemento essenziale, Come è nata questa collaborazione? palazzo Dior in avenue Montaigne, al cui è un modo per condividere un’esperienza, Poche settimane fa mi ha chiamato Maria per vedere i tessuti, i fit, le Grazia (Chiuri, ndr.) e mi ha proposto questa lavorazioni», ha racconta- sfida. Da giocatore l’ho colta subito. Sono par- to Maria Grazia Chiuri. tito da una sua idea molto bella, quella degli «La sfida legata alla cou- abiti in miniatura e di un baule che farà il gi- ture virtuale consisteva nel ro del mondo. Una dimensione fiabesca, che ci cercare di trasmette, attra- ha spinto a immaginare un viaggio per ripercor- verso una forma alternativa, rere le origini della cultura occidentale, quindi il sogno dell’alta moda». Da il mito greco, in maniera ironica e giocosa. Il qui l’idea di coinvolgere tutto senza troppi ragionamenti. L’aver avuto Matteo Garrone, romano pochi giorni e lavorare di getto è stato il pun- come Chiuri, e artigiano del to di forza. grande schermo. «Lavorare Qual è stata la più grande sfida? con lui è stato bellissimo e Esplorare nuovi territori cercando di far convivere l’immagine con l’abito spontaneo, come se ci co- in maniera organica. Ma la nostra collaborazione è nata in maniera molto noscessimo da una vita», spontanea, ci siamo trovati subito per gusti comuni. Io vengo dalla pittu- ha sottolineato la stilista. ra ed era un modo per tornare alle mie origini. Ho portato sullo schermo i «Tutto è nato da una sem- quadri visti nei musei.
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