sPAZIO 211 via Cigna 211 - Torino phone: 011 19705919 www.spazio211.com [email protected] ufficio stampa MARIO MARTINI mail: [email protected] phone: (+39) 349 8312172 COMUNICATO STAMPA SPAZIO211 - CONCERTI – MARZO 2016 VENERDI 4 MARZO 2016 J.C. SATÀN opening: SLOKS doors ore 21:29, ticket up to you VENERDI 11 MARZO 2016 IL TEATRO DEGLI ORRORI doors ore 21:29, ticket 15€ SABATO 12 MARZO 2016 BLOU DAVILLE doors ore 21:59, ticket 5€ LUNEDI 14 MARZO 2016 JON SPENCER BLUES EXPLOSION doors ore 21:29, ticket 15€ VENERDI 18 MARZO 2016 CALCUTTA doors ore 21:29, ticket 8€ SABATO 19 MARZO 2016 OZMOTIC + SENKING doors ore 21:59, ticket 10€ SABATO 26 MARZO 2016 C+C=MAXIGROSS + INDIANIZER + GIULIA'S MOTHER doors ore 21:29, ticket 6€ biglietteria online: http://toptix1.mioticket.it/Spazio211/ www.spazio211.com J.C. SATÀN opening: SLOCKS VENERDI 4 MARZO 2016 DOORS ORE 21:29 – TICKET UP TO YOU Continua ad espandersi il sound di questa band, travolgente su disco e soprattutto sopra il palco, come si saranno accorti i molti presenti all’ultimo Beaches Brew Festival. Il progetto nasce nel 2010 dall’incontro tra il bordolese Arthur e la booker torinese Paula. Canzoni scritte senza alcuna particolare intenzione, che mischiano un mordente sound garage ad un animo pop e che verranno stampate nel Satan EP. Il primo e il secondo album, Sick of Love e Hell Death Samba segnano l’inizio della collaborazione con l’americana Slovenly Records. Ma è il terzo disco, Faraway Land (2012), uscito per l’etichetta franco/belga Teenage Menopause Records, a portare la band all’attenzione della stampa e della critica, tanto da venir proclamata come una delle formazioni più in#uenti nel panorama rock francese dalla rivista Technikart. I JC Satàn portano il loro sound unico ed esplosivo in molti importanti festivals continentali (Transmusicales, Eurockeennes, Rock en Seine, le Guess Who?), lunghi tour per l’Europa (supportando anche il tour di Ty Segall nell’autunno 2014) e per#no un tour negli USA. Son passati ovviamente molte volte nella nostra penisola, l’ultima volta nell’estate 2015 per partecipare al già citato Beaches Brew Festival di Marina di Ravenna. Il nuovo album, intitolato semplicemente J.C. Satàn (Born Bad Records), registrato già nel 2014, segna un ulteriore crescita nella scrittura e nelle sonorità, come se gli Swans stessero suonando i brani dei Pixies sotto massicce dosi di lsd. www.jcsatan.com www.facebook.com/jcsatan SLOCKS Un nuovo gruppo è emerso dalla grigia, bigia, funesta nebbia che soffoca Torino. Gli SLOKS suonano punk. Blues. Garage. Peter Chopstick litiga con la batteria. Buddy Fuzz usa la chitarra come una sega elettrica. E Ivy Claudy vomita bile e maledizioni. Suonano in giro, gli SLOKS, ma pure in studio. Ci sono appena stati, in effetti. Al Boto’s Farm, “guidati” Mano e la collaborazione di Walter Bruno, a novembre hanno messo su nastro la loro prima incisione ufficiale, “ONE UP”. A breve è facile che la possiate pure trovare in giro. www.facebook.com/SLOKSBAND IL TEATRO DEGLI ORRORI VENERDI 11 MARZO 2016 DOORS ORE 21:29 – TICKET 15 EURO Il Teatro degli Orrori nascono nell’Aprile del 2005. Pierpaolo Capovilla, Gionata Mirai, e Francesco Valente, Giulio Ragno Favero. Nel 2007, esce il loro primo album, Dell’ Impero delle Tenebre, per La Tempesta Dischi. Il successo di critica è immediato. Forte è la sorpresa per l’ uso della lingua italiana nelle canzoni. Nel 2008 realizzano uno “split” in vinile con i romani ZU: 666 copie numerate, per La Tempesta Dischi. Un tour massacrante di un centinaio di date, prima di rinchiudersi nuovamente in sala prove, per elaborare le nuove canzoni che faranno parte del secondo LP, A Sangue Freddo, che verrà dato alle stampe sempre per La Tempesta Dischi, nel 2009. Il successo dell’album questa volta non riguarda unicamente la critica: giovani e meno giovani si accorgono dell’esistenza di qualcosa di nuovo e dirompente nel rock italiano, e premiano gli sforzi della band riempiendo le sale di tutta l’Italia. Sempre nel 2009, esce Raro EP, sei brani in download gratuito per XL (La Repubblica). In “Il Paese È Reale”, progetto compilazione degli Afterhours in occasione della loro apparizione a San Remo, Il Teatro degli Orrori pubblicano “Refusenik”, canzone dedicata ai quei militari israeliani che si rifiutano di combattere nei territori occupati della Palestina. Dopo una dozzina di show del tour di A Sangue Freddo, Giulio Ragno Favero, per motivi personalissimi, si allontana dal gruppo. Viene temporaneamente sostituito da due nuovi membri: Tommaso Mantelli, al basso, e Nicola Manzan, alla chitarra, tastiere e violino. La tournée “impazzisce”. I locali si riempiono a dismisura. Con il rientro di Giulio, Il Teatro degli Orrori si reca al S.A.M Recording Studio di Lari, magnifico borgo medievale nelle colline pisane, a registrare Il Mondo Nuovo, terza fatica full-lenght. Il gruppo registra ben sedici tracce, tutte originariamente scritte da Giulio, ma interpretate collettivamente da tutta la band, con il successivo contributo di numerosi artisti, fra i quali anche Michele Salvemini, alias Caparezza. Il Mondo Nuovo sarà un “concept album” dedicato alla figura del migrante. Un disco politicamente impegnato, e schierato dalla parte di quell’umanità dolente che lotta per il diritto a un futuro. Il tour dell’album sarà fra i più belli e gratificanti della storia de Il Teatro degli Orrori, e verrà documentato con Dal Vivo, album edito da La Repubblica XL. È in questo periodo che prendono parte alla formazione Kole Laca, alle tastiere, e Marcello Batelli, alla chitarra elettrica. Ed eccoci all’oggi. Il Teatro degli Orrori, in compagnia della sempre amata Tempesta Dischi, stringe un accordo di produzione e distribuzione con Artist First, e si barrica in studio per cinque mesi. Nessun titolo, per il nuovo album de Il Teatro degli Orrori, che è uscito quindi omonimo lo scorso 2 Ottobre. www.ilteatrodegliorrori.com BLOU DAVILLE SABATO 12 MARZO 2016 DOORS ORE 21:59 – TICKET 5 EURO Blou Daville, entità dall'animo blues che mescola il calore della soul music e i tratti più scuri della lounge. Bloudaville, entity with a blues soul mixing gypsy music, the warmth of soul music and the blackest features of lounge music. The idea arises within the velvet walls and the raucous melodies of a small club in Turin, as a desire to embark on a new journey and write its soundtrack after 20 years on Italian and European stages with other combos. The first studio work "Red Velvet Motel", vynil record (limited edition), with unique covers in hand-crafted serigraph, is released in May 2013 (in co-production with "Fattore k Sofa Café productions" and "AncheNo"). www.facebook.com/BlouDaville JON SPENCER BLUES EXPLOSION LUNEDI 14 MARZO 2016 DOORS ORE 21:29 - TICKET 15 EURO New York City è una megalopoli estremamente rumorosa, molti dei suoi artisti si sono proprio formati all’ombra di quello stesso rumore. Il ritorno della The Jon Spencer Blues Explosion è in pratica un morso feroce alla stessa cultura di strada della Big Apple, uno slancio vitale che prende il nome di ‘Freedom Tower – No Wave Dance Party2015’, un titolo che già denuncia i suoi intenti rivelando certo la fascinazione per una delle più discusse correnti del dopo-punk, ma anche per la disco mutante che ha animato le sale del Danceteria e dello Studio 54. Tutti i personaggi di serie b che hanno animato il cinema di genere e definito le frontiere culturali della grande mela sono presenti nella narrazione: lo spaccone e la bambola di fiducia, il celebre cuoco, il poliziotto corrotto, gli artisti in sofferenza, ‘the sucker MC’ (come da slang locale), le prostitute dimenticate e la cenerentola alla sua ultima occasione. Una galleria vitale fatta di ritratti radicali, gli stessi omaggiati da Spencer/Bauer/Simins. Dall’inizio alla fine il disco ha un incedere nevrotico, è cucinato nella sporcizia e bagnato nella pioggia acida. E poi quelle rime montate su groove irresistibili, che del trio sono la specialità. In tempi non sospetti la Blues Explosion aveva già flirtato con l’hip-hop, giusto in occasione di quei remix sperimentali che nel 2005 videro scendere in campo non solo Beck e Moby ma anche i due poco raccomandabili Wu-Tang Genius e Killah Priest. Il rock’n’roll sotto le mentite spoglie del rhythm’n’blues, nei mille volti di un gruppo che da sempre si pone ai vertici stilistici dell’underground, fiero nel ribadire i suoi trascorsi garage-thrash (con i suoi Pussy Galore Spencer ha definito i contorni del noise, riportandolo al suo stato primordiale). Registrato presso i leggendari Daptone House Of Soul di Bushwick e mixato da un personaggio influente nel circuito hip-hop come Alap Momin (Dalek) in quel di Harlem, ‘Freedom Tower’ è uno dei più provocatori stati del pathos urbano. Ci sono milioni di storie nella città nuda, ma c’è una sola Blues Explosion! La musica da protesta con cui danzare non è mai stata così ammaliante. www.thejonspencerbluesexplosion.com CALCUTTA VENERDI 18 MARZO 2016 DOORS ORE 21:29 – TICKET 8 EURO “Mainstream è un gran disco, uno di quelli capaci tanto di raccontare la realtà quanto di chiamarsene fuori [… ] sarà la nostra coperta per mettere al riparo il languore dall’inverno.” Rolling Stone – 5 su 5 “Che sapesse scrivere si sapeva già, ma qui si è superato senza perdere un grammo della sua irriverente poetica bordeline, fragile e sgualcita […] Calcutta crea dipendenza e Mainstream non è più una parolaccia” Il Mucchio Selvaggio – 8 su 10 “La sensazione è che Calcutta sia uno di quei pochi dotati di un talento istintivo, di quelli che riescono a tirare fuori tantissimo dal poco che hanno tra le mani: lo dimostrano non solo i tre pezzi già citati, ma anche la canzone di non-amore Cosa mi manchi a fare e l’altro mezzo inno Milano.
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