Diocesi Di San Miniato Da La Domenica Del 27/11/2011 ______

Diocesi Di San Miniato Da La Domenica Del 27/11/2011 ______

Diocesi di San Miniato da La Domenica del 27/11/2011 ________________________________ Avvento di Carità Quest’anno le offerte che la Caritas Diocesana riceverà in occasione dell’Avvento di Carità saranno devolute a sostenere la nascita e la crescita del Consultorio Familiare «Alberto Giani», aperto presso i locali della Misericordia di San Romano. Il Consultorio Familiare rappresenta un progetto concreto di aiuto alle persone e famiglie in difficoltà e crisi di relazione attraverso la consulenza di operatori esperti nei seguenti ambiti: sostegno psicologico; counseling psico-pedagogico; mediazione familiare; consulenza legale; consulenza ginecologica; insegnamento del Metodo Ovulazione Billings; orientamento scolastico; sostegno alle famiglie con anziani non autosufficienti. Dialogare con le religioni: una sfida imprescindibile per la politica di Chiara Lapi* Sabato 19 novembre alle ore 17.30, nella sala del Consiglio comunale di San Miniato, il senatore Vannino Chiti ha presentato il suo libro Religioni e politica nel mondo globale. Le ragioni di un dialogo. Alla presenza del sindaco Vittorio Gabbanini e dell’assessore alla Pace e Cooperazione Internazionale Giuditta Giunti, il professor Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira, e mons. Fausto Tardelli, vescovo di San Miniato, hanno commentato il lavoro di Chiti, coordinati dal professor Pierluigi Consorti, docente di Diritto ecclesiastico all’Università di Pisa. Le religioni rivestono nel mondo contemporaneo globalizzato un ruolo di primo piano. Alcuni studiosi hanno descritto questo fenomeno attraverso le espressioni «La rivincita di Dio» (G. Kepel) o «Le religioni alla riconquista della sfera pubblica» (J. Casanova). I motivi per cui oggi le religioni costituiscono una presenza forte sono molti e complessi. Tuttavia, uno fra tutti è quello che meglio può spiegare il fenomeno. L’attuale società europea è multiculturale e le persone che, nella maggior parte dei casi sono dovute emigrare dal proprio paese di origine per cercare le condizioni minime di sussistenza, hanno portato con sé la propria cultura e la propria religione. Sovente accade che queste siano un modo per marcare la propria identità. Il libro di Vannino Chiti coglie l’importanza delle religioni nell’Europa attuale, sostenendo che le forze politiche progressiste devono costruire con queste una relazione che sia basata sul dialogo. Il momento attuale richiede di seminare bene; i frutti cresceranno lentamente – è possibile che non tutti noi riusciremo a vederli – e daranno un raccolto abbondante e di qualità. C’è ancora bisogno di ricucire, nonostante siano trascorsi dieci anni, la ferita profonda causata dall’11 settembre, superando la diffidenza. La città dell’uomo ha bisogno di essere alimentata dal contributo di tutti i suoi componenti, oggi non più soltanto cittadini, bianchi, cattolici, ma anche immigrati che professano la religione islamica, induista, buddista o altre. Tutti questi soggetti sono la linfa vitale di una comunità se vengono messi in grado di dialogare tra loro in modo sereno, in modo che possano arricchirsi vicendevolmente. Posto che la religione, come ha fatto notare mons. Tardelli, è una realtà che accompagna l’umanità fin dalle sue origini e che il desiderio di Dio è inscritto nel cuore umano fin dalla nascita, gli individui vogliono esprimere e manifestare le loro credenze. Lo stato, quindi, tutelando adeguatamente i bisogni religiosi di ciascuno, realizza, come si legge nel testo, «un nuovo umanesimo, fondato sulla consapevolezza che la persona umana non esiste nella sola dimensione della fisicità, ma ha anche una dimensione spirituale, un bisogno ed un’aspirazione alla trascendenza». Inoltre, secondo l’articolo 19 della nostra Costituzione la libertà religiosa è diritto di tutti, e non solo dei cittadini. Lo stato, di fronte alle problematiche derivanti dai rapporti con le confessioni religiose, ha evidenziato il prof. Consorti, deve pretendere che le religioni si impegnino su tre fronti: queste non devono giustificare l’intolleranza e la violenza; devono impegnarsi nella città dell’uomo; devono accettare lo stato di diritto. Werner Menski, uno dei massimi esperti europei di diritto indù, paragona la società in cui viviamo ad un cielo in cui volano molti aquiloni. Ogni aquilone rappresenta una diversa cultura, una diversa religione, e, perfino, in alcuni casi, un diverso sistema giuridico (posto che, in molti paesi extraeuropei, alcune religioni, come l’islam o l’induismo, hanno elaborato, nel corso dei secoli, norme giuridiche per regolare gli istituti del diritto di famiglia, quali il matrimonio, il divorzio, l’eredità, che sono tuttora vigenti). Compito dello stato è permettere che questi aquiloni possano volare contemporaneamente, evitando che il filo che lega uno tagli quello che lega un altro, come accade nella battaglia degli aquiloni descritta da Khaled Hosseini nel Cacciatore di aquiloni. La politica, se vuole essere veramente la più alta forma della carità, deve impegnarsi profondamente nel dialogo con le religioni: solo così, nel futuro, potremo raccogliere il frutto del seme gettato oggi. Il contenuto del libro di Chiti rappresenta un incoraggiamento a camminare in questa direzione. *Avvocato, dottoranda di ricerca in Diritto canonico ed ecclesiastico Università degli studi di Milano dalla diocesi A Le Melorie inaugurato il campo sportivo parrocchiale di Nilo Mascagni Domenica 20 novembre, solennità di Cristo Re, mons. Vescovo ha concluso l’Anno liturgico nella parrocchia delle Melorie (Ponsacco). Il parroco, don Romani Chenouda, ha fatto di questa straordinaria giornata liturgica una festa tutta speciale coinvolgendo in particolare le famiglie che hanno battezzato i figli negli ultimi due anni. Queste famiglie, insieme a molte altre, erano presenti alla Messa «per rendere grazie a Dio e ricevere la Sacra Scrittura» - ha detto mons. Vescovo. Al termine della celebrazione eucaristica, trenta bimbi si sono presentati all’altare con i genitori per ricevere dalle mani del Vescovo il volume della Bibbia: una pregevole edizione con in copertina la foto del Battesimo del bimbo con i genitori e il parroco e sulla quarta di copertina l’immagine di mons. Tardelli con il suo messaggio per il piano pastorale dell’anno 2011-2012. Attimi di gioia, in cui qualche lacrimuccia di commozione ha solcato il volto di molti genitori vedendo il sorriso del Vescovo e la sua mano benedicente sfiorare il volto dei bimbi. Poi in processione i fedeli si sono recati, con don Romani e mons. Vescovo, all’edicola della Madre di Misericordia (molto venerata in parrocchia) per affidare i propri piccoli all’intercessione materna della Madre di Dio. Hanno quindi raggiunto il grande spazio verde dove è stato ricavato il nuovo campo sportivo. Mons. Tardelli, con il sindaco di Ponsacco Alessadro Cicarelli (parrocchiano di Le Melorie), hanno tagliato il nastro tricolore di inaugurazione, dopodiché una marea di bimbi e ragazzi ha invaso a gran voce il campo sportivo. Lo stesso mons. Tardelli si è portato al centro del campo per dare il calcio d’inizio di una partita simbolica per i tempi futuri. Decine di bimbi si sono precipitati in simultanea a rincorrere il pallone. Si è trattato di un evento atteso da tanto tempo per la carenza di strutture sportive. Le Melorie fino a pochi anni fa era un territorio improntato all’agricoltura, poco urbanizzato, una striscia di case, lungo una via provinciale molto transitata da auto e camion. Negli ultimi dieci anni si è rivelata una zona industriale doc, che continua ad essere in forte espansione. Centinaia di famiglie risiedono ora a Le Melorie, in case realizzate con celerità, appunto per l’aumento dei posti di lavoro. Don Romani, un sacerdote venuto dal lontano Egitto, comprese a suo tempo, certo prima di molti altri, il possibile evolversi della parrocchia e si preoccupò di indirizzare le famiglie alla luce del Vangelo in un itinerario catechistico cristiano. Profuse il suo zelo sacerdotale anche per il tempo libero delle famiglie e dei giovani. Come è riuscito a farcela? Don Romani è un salesiano, nessuna difficoltà lo ha mai spaventato, ha sempre confidato nella divina Provvidenza. Oggi ha una sala parrocchiale, all’occorrenza anche multimediale, una biblioteca con centinaia e centinaia di volumi e uno spazio aperto con un centro sportivo che per i giovani ed i più piccoli è un vero e proprio oratorio. Certo non ha fatto tutto da solo, diverse famiglie gli si sono strette intorno fin dal suo arrivo, non facendolo sentire mai solo. Iniziò con Roberto Montagnani, suo infaticabile e fidato collaboratore (ritornato ora alla Casa del Padre) a tracciare quel solco che al momento molti stanno percorrendo con fede e carità. Domenica scorsa abbiamo visto tanti bimbi e famiglie percorrere quel solco, divenuto una via maestra. «Sotto lo stesso tetto»: il seminario nazionale Acr su Famiglia e Vita di Marco Foggi* Sabato 19 e domenica 20 novembre si è svolto presso la «Domus Mariae» di Roma un seminario di studio cui hanno partecipato dalla nostra diocesi tutta l’equipe dell’Acr, due seminaristi e un membro del settore Giovani. È stata un’occasione per riflettere sull’«alleanza educativa» a servizio dei più piccoli, che può e deve unire genitori e formatori, e un tempo per ridire insieme l’impegno che l’Azione Cattolica da sempre pone per la famiglia, sia con riferimento alla centralità e all’importanza che la stessa assume nel cammino di crescita della singola persona, sia per il contributo che offre all’intera società. Tra i relatori: Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Roma «La Sapienza» che ha parlato dei ragazzi e la società liquida; Riccardo Grassi, ricercatore dell’Istituto Iard di Milano che ha evidenziato la discrepanza tra i modelli di famiglia proposti dai media e le famiglie in cui ragazzi si trovano realmente a vivere. Domenico Simeone, presidente della Conferenza italiana dei Consultori di ispirazione cristiana ha parlato delle sfide del rapporto tra le generazioni; Guido Chiesa ha presentato il film «Io sono con te» di cui è regista e autore. Hanno partecipato anche Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana e S.E.

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