COMUNE DI DUINO AURISINA OB ČINA DEVIN NABRE ŽINA CAPITOLO 4 ANALISI DEL PRGC DEL COMUNE DI DUINO AURISINA 4.1 IL PRGC DEL COMUNE DI DUINO AURISINA L’integrazione tra pianificazione territoriale - urbanistica e programmazione commerciale è uno dei principi fondamentali della nuova disciplina del commercio per questo la pianificazione urbanistica comunale diviene uno degli strumenti di orientamento del settore commerciale. Lo strumento urbanistico vigente è la Variante n. 24 – 25 di reiterazione dei vincoli (L.R. n.52 del 19.11.1991) al P.R.G.C. Di seguito vengono riportate le parti del P.R.G.C. che sono state analizzate: a) La relazione: per la descrizione delle più rilevanti caratteristiche dell'ambito territoriale considerato, per l'analisi del sistema della mobilità, e per l'esplicitazione degli obiettivi, delle strategie e delle scelte specifiche. b) Gli elaborati grafici di progetto: per la conoscenza della definizione delle disposizioni strutturali afferenti le limitazioni specificamente finalizzate alla tutela dell’integrità fisica del territorio; la definizione delle disposizioni strutturali, afferenti le trasformazioni fisiche ammissibili e le utilizzazioni compatibili dell'intero territorio comunale; la definizione delle disposizioni strutturali, afferenti l'attribuzione a determinate categorie delle unità di spazio assoggettate a particolari discipline. c) Le norme, le schede relative agli ambiti di progettazione unitaria e le schede relative alle unità edilizie site nell'insediamento urbano storico ed alle unità edilizie meritevoli di tutela site in altre parti del territorio: per l’individuazione delle zone in cui è prevista la possibilità di insediamenti commerciali. Le Norme del PRGC configurano un assetto del territorio coerente con le finalità di tutelare l’integrità fisica e l’identità culturale, di promuovere azioni di valorizzazione delle qualità presenti e del ripristino di quelle perse e/o deteriorate. Ciò avviene mediante la definizione delle trasformazioni fisiche ammissibili e/o prescritte, nonché delle utilizzazioni compatibili, degli immobili del territorio e delle destinazioni d'uso, tra cui anche quella commerciale. Le Norme dettano le disposizioni in riferimento a tutto il territorio comunale operando una prima differenza tra territorio non urbano e territorio urbano , nello specifico: A. le disposizioni strutturali relative al territorio non urbano, sono contenute nel Titolo 1.1 delle Norme del PRGC e prevedono la divisione del territorio nelle seguenti zone: Componenti della morfologia, della vegetazione e del paesaggio suddivise in : Aree di tutela della complessità degli ecosistemi naturalistici (F2a) Aree agricole di connessione biologica e funzionale del sistema naturalistico (E3) Aree agricole di controllo dei caratteri del paesaggio (E4) Aree di preminente interesse agricolo (E5) Elementi e complessi di interesse naturalistico Complessi vegetazionali e faunistici (F2e) Depressioni doliniformi (F2c) PIANO DI SETTORE – COMUNE DI DUINO AURISINA 145 Dicembre - 2008 COMUNE DI DUINO AURISINA OB ČINA DEVIN NABRE ŽINA Cavità carsiche (F2b) Cave dismesse (F2d) Componenti del sistema insediativo Strutture insediative periurbane (Ba). Aree già dotate di opere di urbanizzazione ed edificate con sostanziale continuità, le quali, per consistenza complessiva, assetto morfologico, densità territoriale degli edifici e degli altri manufatti, gamma di funzioni, non presentano caratteri tipicamente urbani. Aree di escavazione e di lavorazione della pietra (D4a) Aree suscettibili di escavazione (D4b) Strutture insediative specialistiche portuali (L2) Strutture insediative specialistiche per la fruizione turistica (G1). Aree, già dotate di opere di urbanizzazione ed edificate, anche con assai difforme continuità, le quali, per consistenza complessiva, assetto morfologico, gamma di funzioni, si configurano come atte ad utilizzazioni specifiche, anche plurime ma comunque fortemente interconnesse, e riconducibili alla fruizione turistica del sito interessato e/o di quelli ad esso collegati. Servizi ed attrezzature collettive e verde pubblico (S1) Elementi e complessi di interesse storico Elementi e complessi di interesse archeologico (A1a) Aree di accertata e rilevante consistenza archeologica (A1b) Elementi e complessi di interesse testimoniale (A1c) B. le disposizioni strutturali relative al territorio urbano 1, sono contenute nel Titolo 1.2 delle Norme del PRGC, e prevedono la divisione del territorio nelle seguenti zone: 1 Il territorio urbano è così definito dall’art. 1.2.0.1 delle Norme del PRGC: Articolo 1.2.0.1. Individuazione ed articolazioni del territorio urbano 1. Il territorio urbano si identifica con le parti del territorio già dotate di opere di urbanizzazione ed edificate con sostanziale continuità, le quali, per consistenza complessiva, assetto morfologico, densità territoriale degli edifici e degli altri manufatti, elevata intensità di interrelazioni, suscettività ad accogliere una ricca e complessa gamma di funzioni anche tali da servire il restante territorio secondo ampli raggi di influenza, presentano caratteri tipicamente urbani, nonché con le parti del territorio contigue alle prime che si prevede debbano essere urbanizzate ed edificate assumendo i medesimi suddetti caratteri.” 2. Il presente strumento di pianificazione urbanistica attribuisce le aree che compongono il territorio urbano a quattro categorie, distinte esclusivamente in ragione delle caratteristiche dell'organizzazione morfologica delle aree considerate, cioè delle caratteristiche riconoscibili e distintive dell'organizzazione territoriale, dell'assetto della rete viaria, dell'impianto fondiario, della configurazione degli isolati e dei lotti. Tali categorie di aree sono le seguenti: A) Aree urbane ad organizzazione morfologica complessa, per esse intendendosi quelle la cui configurazione fisica realizza un modello insediativo di per sé atto ad una marcata compresenza, seppure a diversi livelli di complessità, di pluralità di utilizzazioni, tra le quali, accentuatamente e di norma, nell'insieme, prevalentemente, quella abitativa; tra le aree urbane ad organizzazione morfologica complessa il presente strumento di pianificazione urbanistica distingue, e distintamente perimetra e disciplina, gli insediamenti urbani storici, così di seguito sinteticamente denominati, altre aree urbane caratterizzate dall'unitarietà del disegno originario e dal suo sostanziale mantenimento, cioè i nuclei dei villaggi istriani, e le altre aree urbane ad organizzazione morfologica complessa, costituenti addizioni urbane; B) Aree urbane ad organizzazione morfologica specialistica, per esse intendendosi quelle la cui configurazione fisica realizza un complesso di spazi geneticamente e connaturatamente atti ad PIANO DI SETTORE – COMUNE DI DUINO AURISINA 146 Dicembre - 2008 COMUNE DI DUINO AURISINA OB ČINA DEVIN NABRE ŽINA Aree urbane ad organizzazione morfologica complessa da mantenere Gli insediamenti storici (A) sono intesi come le aree urbane che conservano, nelle caratteristiche dell'organizzazione territoriale, dell'assetto urbano, dell'impianto fondiario, nonché nelle caratteristiche strutturali, tipologiche e formali sia dei manufatti edilizi che degli spazi scoperti, i segni delle regole che hanno presieduto alla vicenda storica della loro conformazione. Nuclei dei villaggi istriani (A3) Addizioni urbane (Bb) Addizioni urbane contigue a componenti di pregio paesaggistico ambientale (Bc) Aree urbane ad organizzazione morfologica specialistica da mantenere Aree urbane ad organizzazione morfologica specialistica per la produzione di beni da mantenere (D3) Aree urbane ad organizzazione morfologica specialistica per la produzione di servizi da mantenere (H/Ia) Aree urbane ad organizzazione morfologica specialistica per la fruizione collettiva da mantenere (R) utilizzazioni specifiche, anche plurime ma comunque fortemente interconnesse; esse sono a loro volta articolate in: b1- aree urbane ad organizzazione morfologica specialistica per la produzione di beni, per esse intendendosi le aree la cui complessiva configurazione risponde soltanto ad una loro coerente utilizzabilità a fini di produzione di beni, materiali, ma anche immateriali, in via, se non esclusiva, principale, prevalente e comunque dominante, talché le altre possibili utilizzazioni, quali quelle di esposizione/commercializzazione di prodotti, di produzione/erogazione di servizi, ricreative, abitative, e simili, si pongano necessariamente come collaterali, derivate e residuali; b2- aree urbane ad organizzazione morfologica specialistica per la produzione di servizi, per esse intendendosi le aree la cui complessiva configurazione risponde soltanto ad una loro coerente utilizzabilità a fini di produzione e/o erogazione di servizi, pubblici e/o privati, in via, se non esclusiva, principale, prevalente e comunque dominante, talché le altre possibili utilizzazioni si pongano necessariamente come collaterali, derivate e residuali; b3- aree urbane ad organizzazione morfologica specialistica per la fruizione collettiva, per esse intendendosi le aree la cui complessiva configurazione risponde soltanto ad una loro coerente utilizzabilità a fini di fruizione collettiva, potendo indifferentemente essere sia pubblica che privata la proprietà e/o la gestione dei relativi spazi, considerando per fruizione collettiva principalmente quella a fini ricreativi, che condiziona l'organizzazione degli spazi, ma in possibile integrazione con altre utilizzazioni, quali strutture