Piero Angela Viaggiare Per Scoprire Le Donne Dei Sogni Italiani #Cibookiamo Dagli Anni ‘50 a Oggi

Piero Angela Viaggiare Per Scoprire Le Donne Dei Sogni Italiani #Cibookiamo Dagli Anni ‘50 a Oggi

RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 28 - anno 89 13 luglio 2020 Quark 40 anni Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 dicembre del 16 673 n. Trib. Reg. ©Assunta Servello Piero Angela Viaggiare per scoprire Le donne dei sogni italiani #cibookiamo dagli anni ‘50 a oggi DAL 2 LUGLIO IN LIBRERIA @RaiLibri @RaiLibri railibriofficial QUALE FUTURO PER I NOSTRI RAGAZZI? Ci siamo interrogati su quali siano i danni che il post lockdown ha lasciato nei nostri giovani? Il tema mi è sembrato sottovalutato, o trattato con tanta, forse troppa superficialità. Eppure, quell’inquietudine giovanile sembra essere riesplosa prepotentemente. Forse perché i nostri giovani, oggi, si sentono più insicuri, abbandonati e alla ricerca di quelle certezze che nessuno è in grado di offrire. I nostri ragazzi rischiano di entrare in quel vulnus chiamato depressione che, anche se appare nascosto e può trarre in inganno, può compromettere la loro crescita. Quelli che gli specialisti hanno segnalato sono dati allarmanti e riguardano il sempre crescente ricorso all’utilizzo di farmaci e, dove non basta, al supporto medico specialistico. La scuola, come al solito, è apparsa lontana anni luce. Troppo intortata sulle riaperture, sul distanziamento e sulle mascherine. E intanto i ragazzi chiusi per mesi in casa, lontani dal mondo se non da quello virtuale, hanno iniziato a far registrare patologie sempre più preoccupanti. Dai disturbi alimentari alla crescita nell’utilizzo di sostanze stupefacenti, all’immersione in mondi immaginari e ossessivi. Il loro guardare al futuro rischia di essere compromesso se non si interviene subito. Bisogna mettere in campo tutti quei mezzi che permettano di poter recuperare il tempo perduto e proiettare i giovani consapevolmente verso il futuro, con strumenti idonei per costruirlo, rendendoli attori principali della propria vita. Bisogna addolcire il pessimismo che da mesi ci portiamo dentro e che arriva puntuale come un orologio svizzero. I giovani di oggi saranno gli adulti di domani, ma non possiamo vietare loro di avere adesso un peso specifico per le decisioni sul futuro, sia in contesti scolastici che lavorativi. Dobbiamo recuperare, ora, quelli che saranno i cittadini da strada Vita di un nuovo mondo al quale, purtroppo, dovremo abituarci. Buona settimana Fabrizio Casinelli FILIPPO CORSINI RADIO1 SOMMARIO PLOT MACHINE Il conduttore di “Tutto il Anteprima della puntata calcio minuto per minuto” e N. 28 caporedattore della redazione 24 sportiva ci illustra il palinsesto 13 LUGLIO 2020 sportivo estivo di Rai Radio1 20 VITA DA STRADA 3 RAIPLAY La Rai si racconta in digitale 26 CULTURA LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR LA MIA PASSIONE L'arte, la musica, la storia, ROBERTO VICARETTI MARIA BOLIGNANO la danza, il teatro, i libri, la Tutto il meglio della Roby Facchinetti, ospite della bellezza raccontati musica nazionale e I fatti, l’analisi, i commenti. In “Made in Sud” su Rai2 è puntata in onda sabato 18 luglio dai canali Rai internazionale nelle “Agorà Estate” racconta al Romilda, una donna che vive il su Rai3, racconta i difficili mesi classifiche di AirPlay grande pubblico l’Italia post conflitto della sua età. L’attrice dell’emergenza Covid e spiega 34 lockdown napoletana si racconta al come la musica gli ha dato la 42 nostro giornale forza per reagire e comporre un 12 messaggio di speranza 16 18 RAGAZZI CINEMA IN TV GRAZIE A TUTTI Tutte le novità del palinsesto Rai dedicato ai più piccoli Una selezione dei film in programma LA GRANDE STORIA Gianni Morandi protagonista PIERO ANGELA sulle reti Rai di un best of dello show che 38 In occasione del 28° ha segnato il suo ritorno al THE RESIDENT STRIKE BACK 44 “Quark” festeggia i 40 anni anniversario della strage di Via varietà. Con lui, sabato 18 Torna con i nuovi episodi il ANTONELLA con una nuova edizione di D’Amelio, domenica 19 luglio luglio su Rai 1, Alessandra Il venerdì in seconda serata su Rai4 medical-drama ambientato FRONTANI “Superquark” su Rai1 dal 15 su Rai3 uno speciale di Peter Amoroso e tanti grandi ospiti la nuova stagione dell’acclamata al Chastain Park Memorial luglio. Intervista al decano Freeman serie action Hospital di Atlanta. Da martedì della divulgazione televisiva 18 ALMANACCO 14 luglio alle 21,25 su Rai1 “Dopo la solitudine”, il nuovo SPORT 14 romanzo di Antonella Frontani. 28 Le storiche copertine 8 Il direttore Fabrizio Casinelli 19 Obiettivo vincere, del RadiocorriereTv intervista l’autrice sempre: Giampiero Boniperti 46 22 DONNE IN PRIMA LINEA 40 Intervista a Iolanda Rolli, prefetto di Reggio Emilia 30 RADIOCORRIERETV DIRETTORE RESPONSABILE www.radiocorrieretv.rai.it Capo redattore Grafica SETTIMANALE DELLA RAI FABRIZIO CASINELLI www.rai-com.com Simonetta Faverio Claudia Tore Vanessa Somalvico RADIOTELEVISIONE ITALIANA Redazione - Rai www.ufficiostampa.rai.it In redazione Reg. Trib. n. 673 Via Umberto Novaro 18 Cinzia Geromino TUTTI I PROGRAMMI del 16 dicembre 1997 00195 ROMA Antonella Colombo Numero 28 - anno 89 Tel. 0633178213 Ivan Gabrielli 13 luglio 2020 Tiziana Iannarelli SONO DISPONIBILI SU RadiocorriereTv RadiocorriereTv radiocorrieretv Uno dei marchi più amati e apprezzati dal pubblico PIERO ANGELA televisivo festeggia un importante compleanno. Il RadiocorriereTv incontra il decano della divulgazione televisiva, che di “Quark” è ideatore e conduttore: “Con il nostro lavoro dobbiamo svegliare le coscienze sul ruolo fondamentale di tecnologia ed energia”. E ancora: “Se non ci diamo una mossa le cose andranno male” ome nacque il progetto “Quark”? Questo è il quarantesimo ciclo, sono tanti anni, il primo andò in onda nel 1981, ma lo stavamo preparando già nel 1980. “Quark” nacque perché Un viaggio Cnel decennio precedente facevo dei documentari, nell’am- bito del telegiornale, non potevo farne tanti in un anno e andavano in onda in ordine sparso. Non c’era un appunta- mento fisso con la scienza e, proprio per questo motivo, pensai di creare una rubrica con la collaborazione di altri lungo divulgatori. Misi in moto questa macchina. Perché scelse proprio questo nome? Avevamo un lunghissimo elenco di titoli, ognuno aveva messo quelli che gli sembravano più interessanti, alla fi- ne venne fuori questo “Quark”, che è la più piccola parti- cella conosciuta all’interno dell’atomo, significava andare 40 anni dentro le cose. A proporlo fu Marco Visalberghi, il primo collaboratore del programma insieme a Lorenzo Pinna e a ©Max D'Angelo ©Max Giangi Poli. Due sono andati in pensione, Visalberghi an- cora lavora. Quando iniziò l’avventura, pensava che “Quark” sarebbe di- ventato un punto di riferimento per tante generazioni di te- lespettatori? Ho sempre pensato che la scienza sia così interessante, piena di conoscenze utili, straordinarie, per cui qualunque persona un po’ curiosa non può non esserne interessata, anche se nella vita fa altre cose. È andata molto bene, anche perché “Quark” è un marchio che si è differenziato in tantissimi altri programmi, come “Il mondo di Quark”, “Quark economia”, “Quark Europa”, “Quark musica”, e ancora l’enciclopedia, le serie, gli speciali. Abbiamo fatto 200 pil- lole di “Quark” e poi “Superquark”, quando nel 1994, la pri- ma serata, per essere vincente, doveva durare con lo stesso programma fino al telegiornale della notte. Un progetto capace di adeguarsi al passare del tempo… Una volta i programmi di prima serata della Rai durava- no un’ora. Nella prima edizione andammo in onda alle 21.30, subito dopo il famoso telefilm “Dallas”, che andava benissimo. La prima puntata di “Quark” fece 9 milioni di 8 TV RADIOCORRIERECORRIERE 9 telespettatori. Grazie a tutti i collaboratori facemmo 18 ap- tratta di un pacchetto composito, dove chi si impegna e in- puntamenti. veste funziona bene, chi non lo fa funziona male e perde. “Quark” è da sempre un osservatorio privilegiato sulle scoperte Lei e “Quark” ci avete insegnato tanto, ma Piero Angela che scientifiche e tecnologiche, sull’evoluzione della nostra società. cosa ha imparato dal suo lavoro? Come siamo cambiati noi umani e come è cambiato il mondo Ho avuto la fortuna di potere incontrare migliaia di per- che ci ospita nel corso di queste quattro decadi? sone interessanti, non solo scienziati, di mettere insieme Un anno prima che io nascessi, Lindbergh attraversava l’At- tante esperienze e di capire un po’ le connessioni tra le lantico per la prima volta. Molti non hanno capito come il cose. Ho scritto 38 libri su argomenti completamente di- mondo stia cambiando rapidamente. C’è una grande caren- versi, ogni volta mi interessava capire come un nuovo pez- za di scuola e di informazione, il nostro programma cerca zo si collegava agli altri. Questo lavoro mi ha consentito proprio, così come faccio personalmente con i libri e con le di avere un panorama e delle connessioni, facendo anche conferenze, di aiutare a colmare questo buco. Pensi come il programmi di economia, di demografia. mondo è cambiato nell’arco della mia generazione. Quando Negli ultimi mesi, nel dibattito sul Coronavirus, abbiamo sono nato, nel 1928, la speranza di vita era di 52 anni. Io ascoltato sui media le opinioni, spesso tra loro discordanti, di quest’anno ne compio 92, ho fregato 40 anni alle statistiche uomini di scienza. Come può accadere questo? (sorride). Le tecnologie figlie della scienza, che sono alla ba- Gli scienziati, quando affermano qualcosa, devono sempre se dello sviluppo economico e della capacità di competere, provarlo. La diversità di pareri nasce là dove ancora le co- oggi sono sottofinanziate, sono l’ultima ruota del carro. Se se non si sanno. In quel caso è doveroso essere prudenti, non ci diamo una mossa le cose andranno male, come già bisogna dire: “Secondo me la situazione potrebbe evol- stanno andando male. vere così, ma potrebbe essere anche in altro modo”. Può Cosa possono fare la politica, le istituzioni? forse accadere, in una situazione di dibattito, di contrap- La politica non ha mai creato ricchezza in tutta la storia posizione, che qualcuno vada un po’ fuori dal seminato, dell’umanità, tutti sono rimasti poveri, analfabeti, malati.

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