FUTURISMO 100 E + Antidizionario Del Futurismo Contemporaneo (2009) a Cura Di Roby Guerra

FUTURISMO 100 E + Antidizionario Del Futurismo Contemporaneo (2009) a Cura Di Roby Guerra

WWW.MYSPACE.COM/EDIZIONIFUTURISTE FUTURISMO 100 e + antidizionario del futurismo contemporaneo (2009) a cura di Roby Guerra FUTURISMO OGGI Enzo Benedetto Antonio Fiore Kraftwerk ENZO BENEDETTO RECORD Enzo Benedetto: l’ultimo degli artisti futuristi autenticamente legato al Movimento fondato da Filippo T. Marinetti e da Umberto Boccioni nel 1909. Nato a Reggio Calabria nel 1905, Benedetto si avvicina al Futurismo nel 1924. E’ a lui che si deve la costituzione di un polo futurista a Reggio Calabria su incarico di Mino Somenzi. In quegli stessi mesi Benedetto pubblica a Reggio Calabria la rivista «Originalità», con in prima pagina un editoriale di Marinetti in cui si fa la cronaca della contestazione fatta dal capo del Futurismo alla XIV Biennale di Venezia- Benedetto si fa anche promotore della sala futurista in seno alla IV Biennale d’Arte Calabrese di Reggio Calabria, curata nel 1926 da Alfonso Frangipane e in cui espongono, fra gli altri, Depero, Dottori, Tato, Fillia, Pozzo, Benedetta Marinetti e lui stesso. Trasferitosi a Roma nel 1931 aderisce al Manifesto dell’Aeropittura, che rappresenta lo sviluppo della poetica futurista, dalle cosiddette «velocità terrestri (cavallo, automobile, treno)» alle «velocità aeree». Punto di riferimento della nuova percezione futurista è l'aeroplano. Nel 1951 partecipa a Bologna alla collettiva "Mostra Nazionale della Pittura e della Scultura futurista (Palazzo del Podestà), rilancio ufficiale del futurismo dopo la seconda guerra mondiale (con Benedetto,Acquaviva, Balla, Primo Conti, Tullio Crali, Fortunato Depero, Gerardo Dottori e numerosi altri futuristi "storici"). Negli anni 50 e fino al 1993, dirige-da lui fondate le riviste Arte Viva e poi dal 1967 Futurismo Oggi, da lui lanciata assieme all’omonimo manifesto nel 1967 per ribadire la sopravvivenza dell’ideale futurista. A Futurismo Oggi aderiscono quasi tutti i futuristi del secondo novecento o quelli viventi del cosiddetto Secondo Futurismo prima della morte di Marinetti: A Futurismo Oggi, aderirono tra gli altri, il ... Moma di New York e il Centre Pompidou di Parigi: coinvolse noti critici d'area quali Francesco Grisi, Marzio Pinottini, Gino Agnese, Luigi Tallarico, Mario Verdone, Giovanni Lista, Giorgio Di Genova e altri. LIBRI DI ENZO BENEDETTO: "FUTURISMO CENTO X 100" (1975-R 1991, Arte Viva), "Viaggio al Pianeta Marte" (1930-R 1971-Arte Viva) "Tanti Anni" (1966-Arte Viva) "Racconti del tempo perduto" (1968-Arte Viva),Vita e miracoli di un ente pubblico" (1969-Arte Viva)"Parole sotto vuoto" (1969-Arte Viva),"Malmerendi futurista” (1970-Arte Viva), "IV dimensione (1973, Arte Viva), "Controvento" (1974, Arte Viva), tutte con illustrazioni o tavole grafiche di Benedetto. http://www.toninosicoli.it/maonhome/benedetto/benedetto_futu rismo.htm ANTONIO FIORE UFAGRA' Antonio Fiore è nato il 1° agosto 1938 a Segni, Roma, dove risiede. In seguito all’incontro con Sante Monachesi, negli anni ' 70/80 aderisce al Movimento Agrà. Successivamente, alla metà degli anni ‘80, aderirà alla Dichiarazione di “Futurismo Oggi”, redatta da Enzo Benedetto e firmata dai futuristi viventi. Fu “battezzato” da Monachesi con lo pseudonimo di UFAGRA’, dove U stava per Universo, in quanto il Movimento Agrà è universale, F per Fiore, che è il suo cognome, e Agrà, il Movimento stesso. Alla fine degli anni ’70 ha avuto contatti anche con altri futuristi come Francesco Cangiullo, Mino delle Site, Osvaldo Peruzzi e appunto Benedetto. Tiene la prima personale presso la Galleria d’Arte “La Gatta” di Colleferro, con presentazione di F. Caporossi e P. Broussard ed una testimonianza di Sante Monachesi. In seguito ha tenuto varie personali ed è stato invitato a varie rassegne in Italia e all'estero. Sue opere sono esposte in permanenza presso diversi musei italiani e stranieri, persino al Museo Vaticano. Ha tenuto mostre personali, in gallerie private, a Roma, Castrovillari, Antwerpen, Pisa, Rieti, Perugia, Milano, Porto Ercole, Carrara, Trieste, Maddaloni. Tra le più recenti e prestigiose si segnalano: Complesso del Vittoriano (2005-Roma), Ufagrà – Opere 1978- 2008 – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (2008-Roma) e 1909-2009: il Futurismo ha cento anni” (a cura di Giorgio Di Genova) Galleria Vittoria - Via Margutta, ROMA (2009). E' presente inoltre nelle seguenti pubblicazioni: Francesco Grisi “I Futuristi”, Editore Newton Compton, Luigi Tallarico “Sironi - gli anni del consenso e del primato tra futurismo e metafisica”, Editrice Belriguardo, Ferrara, Luigi Tallarico “Boccioni dal Meridione all'Europa”, Editrice Belriguardo, Ferrara Giorgio Di Genova, “Storia dell'Arte Italiana del ' 900 - per generazioni, Generazione anni trenta, Vol.5,” Edizioni Bora, Bologna, Leo Strozzieri (a cura di) “Futurismo e sua eredità” “Museo d'Arte C. Barbella” - Chieti (PE), Renato Civello “Arttisti del Novecento a Roma”, Rendina Editori, Roma, Gabriele Simongini “Astrattismo Italiano”, De Luca Editori d'Arte – Roma. Così scrive Giorgio Di Genova sul futurista Antonio Fiore: “Dopo i “quadri-messaggio” ha avviato un duplice processo di approfondimento linguistico che dapprima l’ha portato a ricongiungere le forme cromatiche a quel disegno sovrapposto secondo una libera reinterpretazione delle linee-forza, e poi a considerare l’intera superficie del quadro come “campo” di pittura, o se si preferisce, come “campo totale” pittorico sottratto alle zone lasciate bianche per poter far meglio risaltare su di esse le scritte. Questo nuovo stile si è consolidato con il contornare le forme in virtù di una linea nera che ne ribadisce i contorni. E’ seguita la serie dei “quadri su legno sagomati”. Infatti, Fiore ha voluto dar sostanza oggettiva alle sue dinamiche forme, inserendole al vivo nello spazio. Si è avuta poi la produzione delle “pitture cosmiche”, delle “procelle su Marte”, delle “foreste cosmiche segnaletiche” e dei “paesaggi Ufagrà segnaletici. Sulla scorta delle esperienze sagomate e tridimensionali ha riveduto e corretto la sua pittura cominciando a inserire elementi che creassero effetti di rilievo nel contesto della sua collaudata ottica bidimensionale. Sulla scia del superamento della stesura piatta attraverso l'illusione della tridimensionalità è giunto ad arricchire il suo lessico Ufagrà per intrinseco approfondimento delle radici fumettistiche del suo linguaggio saldato a soluzioni da cartoon" (G. Di Genova). www.antoniofiore.it TERZO FUTURISMO Baldo Savonari BALDO SAVONARI Baldo Savonari è nato ad Erice (TP) il 15/11/42. Ha vissuto in diverse città della nostra penisola e qualche anno all' estero. Fino al 1975 subisce l'influenza di tutti i pittori astrattisti o comunque non figurativi. Nel 1976 viene fulminato dall'esperienza futurista di Giacomo Balla e allestisce a Faenza una mostra dove tutte le tele sono un omaggio al maestro. Palazzo Gessi viene fasciato da uno striscione di 100 metri alto un metro, di un materiale allora nuovissimo e d’avanguardia. Nel 1986 proclamò assieme ad altri artisti di cui i nomi qui di seguito, il primo manifesto del Terzofuturismo (v. “L’arte è guerra”, da non confondere con l’arte della guerra, che ci è molto ma molto lontana: noi vogliamo fare guerra con l’arte”). Piero Abate, pianista-compositore istantaneo-fotografo sperimentale (Roma) Pietro Ales, fotografo-creatore di audiovisivi (Palermo) Luciano Bartolini, pittore (Pisa-Roma) Carlo Bolotta, musicista (Roma) Buccellato, fotografo sperimentatore (Castellammare del Golfo – TP) Valerio Casali, architetto (Rieti-Roma) Mariano Cassarà, scultore (Alcamo – TP) Matteo D’Ambrosio, filologo- ricercatore (Napoli) Ezio Fiorenza, grafico-fotografo (Castelvetrano – TP) Claudio Lombardino, poeta (Roma) Mauro Mamini, scultore (Faenza – RA) Dario Mariantoni, fotografo (Rieti) Leonardo Rocca, illustratore (Alcamo – TP) Massimiliano Savona, scrittore (Roma-Faenza – RA) Baldo Savonari, pittore-scrittore (Erice – TP-Farfa – RI) Francesco Verola, pittore-illustratore (Lecce-Farfa – RI) Tutti presenti fino al decennale del 1997... Il termine “Terzofuturismo” nacque per caso. Savonari stava reinterpretando la battaglia di San Romano di Paolo Uccello usando stili e stilemi dei futuristi e cercava una definizione intorno a “neo-futurismo”, “nuovo futurismo” ecc., quando entrò nel suo studio il pittore figurativo ma colto Francesco Maria Saverio Verola che, piazzandosi davanti alla grande tela (4,5 m X 2 m) e sprofondando su una sgangherata poltrona (erano tutte sgangherate), sentenziò: “ Mah… Baldo, tu stai facendo un terzo futurismo”. “terzofuturismo . Per quanto riguarda i contenuti veri e propri, il Terzofuturismo è un movimento eterogeneo composto da più anime che percorrono vie diverse per raggiungere lo stesso obiettivo: il rinnovamento dell’arte italiana sia nella tradizione che nella sperimentazione, programma ribadito e amplificato nel più definitivo manifesto n. 4. Ha collaborato con Futurismo Oggi di Enzo Benedetto. www.savonari.it KRAFTWERK (Ralf Hutter Florian Schneider) Negli anni '70 nasce il progetto musicale Kraftwerk, basato su una miscela minimale e obliqua denominata robot pop. I fondatori Florian Schneider e Ralf Hutter si conoscono al Conoscono al Conservatorio di Dusseldorf e iniziano la loro collaborazione con un gruppo chiamato Organisation: pubblicano l' album Tone Float (1970). I due poi si ribattezzano Kraftwerk (Centrale Elettrica) e iniziano a lavorare nel loro studio esplorando le potenzialità della musica elettronica. L'album di debutto si intitola semplicemente Kraftwerk (1971) e offre una visione della loro particolare estetica , già tra i protagonisti della cosiddetta

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