Inventario dell’archivio storico postunitario del comune di Montecatini Terme A cura di Lucia Roselli 1 Dal comune di Montecatini Valdinievole al comune di Bagni di Montecatini poi Montecatini Terme L’entrata in vigore della legge per l’unificazione del Regno d’Italia del 20 di marzo del 1865 segnò la nascita dei comuni dello stato unitario. La prima legge comunale e provinciale del nuovo Stato determinò le strutture dell’amministrazione periferica, dividendo il territorio in province, circondari, mandamenti e comuni; questi ultimi sostituirono le amministrazioni comunitative preunitarie 1. Il comune di Montecatini Valdinievole succedeva così alla comunità preunitaria, riconfermando la circoscrizione territoriale esistente prima dell’unificazione. Fin dall’antichità Montecatini Valdinievole, denominata anche Montecatini Alto, era stata il centro della vita politica e amministrativa della comunità. Lo sviluppo del territorio, che ebbe la sua spinta determinante nella migliorata viabilità e nella costruzione della ferrovia negli anni 1853- 1856, modificò la condizione di supremazia di cui Montecatini Alto aveva goduto fino ad allora. Le varie attività si svilupparono principalmente in pianura favorendo la crescita delle due frazioni di Bagni di Montecatini e di Pieve a Nievole. La frazione di Bagni, sorta ai piedi dell’antico borgo di Montecatini per volontà di Pietro Leopoldo, costituiva un importante bacino di acque curative ed ospitava ogni anno visitatori sempre più esigenti e numerosi. Dopo l’unità la piccola frazione di Bagni attraversò un periodo di rapida crescita, raggiungendo il suo periodo di maggior notorietà alla fine dell’800 ed accrescendo il proprio peso nell’ambito dell’amministrazione comunale. La maggior importanza che gli abitanti di Bagni andavano assumendo nei confronti di quelli del vecchio comune dette luogo a contrasti sociali, politici ed economici che culminarono nella richiesta di divenire comune autonomo 2. Lo sfruttamento delle risorse del territorio era oggetto delle più animate dispute all’interno dell’amministrazione. In un primo momento, intorno agli anni novanta dell’Ottocento, si tentò di risolvere queste contese concedendo tanto a Bagni quanto a Pieve a Nievole una più larga rappresentanza nel consiglio comunale. Alla frazione di Bagni furono assegnati sei posti in seno al consiglio comunale, che era composto da altri quattordici membri equamente divisi tra Montecatini Valdinievole e Pieve a Nievole. Il nuovo consiglio eletto sulla base della ripartizione tra le frazioni si insediò il 18 febbraio 1891 3. Tuttavia l’attribuzione della rappresentanza in consiglio non distolse gli abitanti della frazione di Bagni dal fermo intento di istituire un nuovo comune, cosicché con un’istanza, sottoscritta da elettori sia di Bagni che di Pieve a Nievole, chiesero in data 19 settembre 1891 l’autonomia dal capoluogo. Il vecchio comune di Montecatini Valdinievole si opponeva, naturalmente, alla cessione della parte del territorio che più di ogni altra costituiva fonte di ricchezza per le casse comunali. A sostegno della resistenza del comune di Montecatini Valdinievole si prestava la legislazione vigente, che disponeva dovesse esserci un numero di abitanti non inferiore a 4000 per la costituzione di nuovi comuni: la frazione di Bagni ne contava 2314, quella di Pieve a Nievole 2727 e Montecatini Alto 2639. Quindi al fine di raggiungere il proprio intento Bagni doveva unirsi a Pieve a Nievole per ottenere un sufficiente numero di abitanti. La richiesta di autonomia dal capoluogo presentata dagli abitanti di Bagni sembrò concretizzarsi nel 1897, ma il 5 giugno dello stesso anno, su ricorso di alcuni cittadini di Montecatini Valdinievole, tale autonomia fu revocata da una decisione del consiglio di Stato 4. Tra le motivazioni che fecero propendere il giudice amministrativo per la revoca del decreto fu citata 1 La Legge n. 2248 del 1865 dettò le norme relative al funzionamento ed alle competenze dei comuni, poi ulteriormente specificate dal regolamento di applicazione della legge R.D. 8 giugno 1865, n. 2321. 2 E’ sempre alla vivacità economica e alle trasformazioni e differenziazioni sociali da esse provocate che devono essere ricondotti i mutamenti più importanti della maglia comunale e in particolare la nascita di nuovi municipi, molto spesso espressione di realtà economiche emergenti. CARLO PAZZAGLI E SIMONETTA SOLDANI , Lineamenti e scansioni di un territorio regionale. La Toscana amministrativa da Pietro Leopoldo ad oggi , in La Toscana dal Granducato alla Regione. Atlante delle variazioni amministrative territoriali dal 1790 al 1990, Firenze, 1992, p. 45-46. 3 ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI MONTECATINI TERME (d’ora in poi ASCMT), Deliberazioni del consiglio, della giunta, del podestà e del commissario prefettizio del comune di Montecatini Valdinievole , registro n, 10, deliberazione n. 266. 4 ROBERTO PINOCCHI , Un centenario lungo due secoli – prologo alla divisione fra comunità di Montecatini in Val di Nievole e i suoi Bagni, in Storie e memorie della comunità, “Prefazione al 2005 anno del centenario della divisione del comune di Montecatini Valdinievole.” Atti del convegno Montecatini Alto 2 ottobre 2004 , Montecatini, 2005, pp.19-22. 2 l’approvazione da parte del consiglio comunale della concessione per la costruzione di un moderno mezzo di locomozione, una funicolare che doveva collegare il capoluogo con la frazione di Bagni; la funicolare sarebbe stata un nuovo elemento di connessione e avrebbe portato al superamento della frattura esistente tra le due frazioni 5. Nel frattempo si erano verificati casi di istituzione di comuni con popolazione inferiore ai 3000 abitanti; i “Bagnaioli” poterono appellarsi a tali precedenti per richiedere e ottenere l’autonomia 6. Con il distacco della frazione di Bagni sarebbero rimasti uniti Montecatini Alto e Pieve a Nievole, con una popolazione complessiva di 5366 abitanti 7. Tale soluzione non piacque ai Montecatinesi né ai Pievarini, che si sentivano defraudati del ricco bacino idrominerale che, patrimonio comune nel territorio compreso nei vecchi confini, avrebbe costituito beneficio per le sole famiglie residenti nel nuovo comune 8. I fatti ebbero grande ripercussione sia a livello locale che centrale. Delle mutate condizioni determinate dallo sviluppo territoriale delle frazioni cominciò a prendere consapevolezza l’amministrazione di Lucca, dalla quale i comuni della Valdinievole dipendevano dal 1860 9; in sede parlamentare fu presentato il progetto di legge dell’onorevole Ferdinando Martini il quale propendeva per la costituzione di un comune autonomo anche per la frazione di Pieve a Nievole, che peraltro aveva il maggior numero di abitanti 10 . Dopo notevoli contrasti locali e dibattiti in parlamento si giunse finalmente ad un compromesso. Poiché il comune di Montecatini Alto veniva privato del cospicuo gettito derivante dalle attività termali e alberghiere, il nuovo comune di Bagni provvedeva ad un compenso annuo da devolvere al vecchio comune affinché questo potesse far fronte alle proprie spese di bilancio. A tutti gli abitanti del comune veniva, inoltre, garantita la gratuità dell’uso di acqua, bagni e cure negli stabilimenti termali 11 . La legge del giugno 1905 stabilì all’articolo 1 che: Le frazioni di Pieve a Nievole e di Bagni di Montecatini sono distaccate dal comune di Montecatini di Valdinievole e costituite in comuni autonomi che prendano nome delle rispettive frazioni 12 . In data 30 settembre 1905 vi fu l’insediamento del consiglio comunale del comune di Bagni di Montecatini 13 . I nuovi comuni intrapresero le iniziative economiche e sociali che più si confacevano alle caratteristiche dei rispettivi territori 14 . Oltre ai comuni di Bagni di Montecatini e Pieve a Nievole, tra il 1881 e il 1905, nel territorio della Valdinievole furono istituiti anche i nuovi comuni di Altopascio e Ponte Buggianese 15 . Nel 1927 fu istituita la provincia di Pistoia composta dai comuni del vecchio circondario di Pistoia, e nel gennaio del 1928 le furono aggregati alcuni comuni, precedentemente dipendenti dalla provincia di Lucca, ossia Bagni di Montecatini, Buggiano, Massa e Cozzile, Ponte Buggianese, Uzzano e Vellano 16 . Il nuovo assetto della provincia implicò che tutti gli organismi 5 Il consiglio comunale in data 8 ottobre 1896 deliberazione n. 182 affidò all’ingegner Ferretti la concessione per l’impianto di una funicolare tra i Bagni e il Castello. Le corse non dovevano mai essere meno di tre. ASCMT, Deliberazioni del consiglio, del comune di Valdinievole , registro n. 13. 6 ALFREDO MICHELOTTI , I comuni dell’Alta Valdinievole: cenni sulla loro evoluzione territoriale , in Atti del Convegno su I comuni rurali nella loro evoluzione storica con particolare riguardo alla Valdinievole, Buggiano Castello giugno 1982. A cura dell’Associazione Culturale Castello in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Buggiano e la Sezione della Valdinievole dell’Istituto Storico Lucchese, Buggiano, 1983, pp. 82-83. 7 Ibid, pp. 82-83. 8 Per approfondimenti sul periodo precedente alla separazione tra il comune di Montecatini Valdinievole e le frazioni di Bagni e Pieve a Nievole si rimanda a AMEDEO BARTOLINI , Tra unità e autonomie: Il dibattito fino al 1905 , in Val di Nievole e i suoi Bagni, …cit., pp. 25- 87. 9 ALFREDO MICHELOTTI , I comuni dell’Alta Valdinievole…cit ., p. 80. 10 Ibid , p. 83. 11 Ibidem . 12 Legge 29 giugno 1905, n. 353. 13 ASCMT, Deliberazioni del consiglio del comune di Bagni di Montecatini poi Montecatini Terme , registro n. 1. 14 Poiché ogni
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