SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA GUIDO MOGGI Catalogo della Flora del Cilento (Salerno) * Repertorio delle piante vascolari finora segnalate e problemi sistematici connessi 2001 Pubblicata col contributo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e del M.U.R.S.T., Fondi ex-60% Si ringrazia la Società Botanica Italiana per il concreto appoggio e l'assistenza prestata per la stampa della presente pubblicazione INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 33 SUPPL. 3, 2001 5 Flora del Cilento (Salerno) INDICE 7 Presentazione (V. La Valva) 9 Introduzione 12 L’esplorazione floristica del Cilento Dal XVIII secolo al 1921 Dal 1921 al 2000 13 Criteri seguiti nella redazione del Catalogo Fonti bibliografiche Sistematica e ordinamento delle specie Limiti geografici della zona considerata Suddivisione geografica dell’area Abbreviazioni e sigle usate Articolazione di ogni scheda 22 Catalogo della flora 108 Considerazioni Specie citate da Lacaita Specie da controllare e da confermare Specie non più segnalate dall’epoca di Tenore 110 Conclusioni 110 Letteratura citata 112 Abstract 112 Riassunto 113 Indice delle famiglie e dei generi Le fotografie delle tavole fuori testo sono di E. Luccioli La carta base per l’allestimento delle figure 2 e 4 è pubblicata per gentile concessione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 33 SUPPL. 3, 2001 7 Flora del Cilento (Salerno) PRESENTAZIONE Nella primavera del 1970, laureando in Scienze Il Catalogo, redatto con il rigore scientifico che ha Naturali con una tesi in Botanica sistematica, sentii sempre contraddistinto i lavori dell’Autore, non con- parlare, per la prima volta, della Flora del Cilento e tiene soltanto informazioni e notizie sulle specie del professore Guido Moggi. Ed allora partii verso il vegetali presenti nel territorio del Parco (ed anche Cilento, da Napoli, alla ricerca di Isoëtes, piccole e oltre ....), ma risulta essere una miniera di notizie e rare felci mediterranee, segnalate alla confluenza tra note floristiche oltre che di fonti bibliografiche rela- l’Alento ed il Palistro. Unica guida (e compagno di tive al territorio cilentano, considerato nella sua più viaggio) le fotocopie di un lavoro del 1955: La flora vasta accezione geografica, prodotte negli ultimi del Monte Alburno (Appennino Lucano), proprio di ottanta anni e, finalmente, riunite insieme. Guido Moggi che da quel giorno ritenni mio “Tutor- Grazie alla precisione ed alla accuratezza critica del Maestro” nella speranza di conoscerlo un giorno. lavoro il Catalogo rappresenta anche una miniera di E più tardi appresi del Cilento interno e della sua problemi e quesiti floristici ancora da risolvere che Flora dagli scritti dei botanici dell’ottocento, dal non solo mettono in risalto il notevole valore bio- Petagna al Briganti, dal Gussone a Lacaita, appresi geografico del popolamento vegetale del Parco della Primula di Palinuro. Attraverso i lavori di Nazionale, ma rappresentano una ulteriore spinta Guido Moggi presi conoscenza della flora dei Monti alla prosecuzione della ricerca di base ed applicata. Alburni, delle betulle delle falde del M. Cervati, dei Con la stampa del Catalogo della Flora del Cilento pascoli a lavanda del Monte Bulgheria, degli abeti del viene dunque ad essere realizzato il primo repertorio Monte Motola. E, finalmente, conobbi anche lui, il analitico ed aggiornato della Biodiversità vegetale di prof. Guido Moggi. uno dei più importanti siti biogeografici del meri- Ricordo ancora l’emozione di quel giorno, nelle sale dione d’Italia e dell’intero bacino del Mediterraneo e dell’Herbarium Centrale Italicum di Firenze, ricordo pertanto devo doppiamente ringraziare il prof. ancora l’entusiasmo e la voglia di “fare” che epider- Guido Moggi sia come Botanico che come massimo micamente avvertivo in mezzo agli exsiccata responsabile di un Parco Nazionale. dell’Erbario fiorentino. Come Botanico esprimo gratitudine per questo lavo- Molte “lune” sono passate da quel giorno; molte le ro che, a mio giudizio, rappresenta una grande inie- ricerche, le escursioni attraverso vette magiche e zione di entusiasmo per la ricerca floristica di base. silenziose, forre ed acque pullulanti di vita, paesaggi Come ricercatore nel campo della gestione delle Aree incredibili e boschi dai colori cangianti. Grazie a protette sono grato a Guido Moggi perchè ci per- Guido Moggi ed al suo entusiasmo ho scoperto non metterà di migliorare la progettazione ambientale nel solo rare ed interessanti piante del Cilento ma ho campo della prevenzione, della salvaguardia e tutela, conosciuto anche l’Antece, le grotte di Castelcivita, i della gestione e, in definitiva, di porre le basi per un resti dell’Uomo del Paleolitico, le grave e gli inghiot- più ampio e globale progetto di sviluppo ecososteni- titoi, i castelli ed i piccoli borghi medioevali, i san- bile del territorio campano. tuari rupestri e le chiese basiliane. Come ex Presidente del Parco Nazionale del Cilento Su molte di queste cose, per mezzo dell’Ente Parco, è e Vallo di Diano intendo inoltre ringraziare il stato scritto e diversi volumi sono stati già pubblica- Presidente della S.B.I. che ospitando questo contri- ti; oggi, con grande soddisfazione ed orgoglio, do buto nella rivista societaria ne ha reso possibile la l’annuncio della concretizzazione di un altro tassello divulgazione a scala nazionale ed internazionale. nella conoscenza del territorio del Parco: il Catalogo della Flora del Cilento, certosinamente realizzato dal prof. Guido Moggi grazie alla sua esperienza ed alle [a cura di V. LA VALVA sue pluriennali ricerche che ancora conduce, con già Presidente del immutato entusiasmo, nel territorio cilentano. Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano] INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 33 SUPPL. 3, 2001 9 Flora del Cilento (Salerno) INTRODUZIONE Il Cilento costituisce ancora oggi uno dei territori strettamente legato nel suo popolamento vegetale a d’Italia meno conosciuti dal punto di vista botanico. tutta l’area meridionale d’Italia con evidenti collega- Nell’arco di due secoli (XIX e XX) infatti questo menti con la flora balcanica. Inoltre i rilevanti disli- interessante lembo della provincia di Salerno ha visto velli altimetrici (dal livello del mare fino ai 1899 m pochi botanici percorrerne le strade ed i sentieri per del Cervati), i diversi substrati geologici (arenacei, studiarne la flora. Se si pensa che da Tenore a Lacaita calcarei, argillosi, ecc.), i tortuosi percorsi dei nume- (all’incirca fra il 1811 e il 1921) solo una diecina di rosi corsi d’acqua (come il Calore, l’Alento, il botanici hanno visitato questa area e che fra il 1921 Mingardo, il Bussento, ecc.), le grandi varietà del e il 2000 non sono più di una trentina gli studi effet- paesaggio dalle spiagge sabbiose alle coste rocciose, tuati sulla sua flora, ben si comprende come ancora dalle paludi e le foreste planiziarie (Persano) alle molto ci sia da fare nel campo dello studio della flora aspre vette montane (Sacro, Bulgheria, Alburno, e della vegetazione di questo territorio. Motola, Cervati, ecc.), dalle anguste forre del Calore, Il Cilento si presenta come un’area di grande rilevan- del Sammaro, del Bussento alle dense foreste di onta- za botanica e fitogeografica per molteplici ragioni. ni, di castagni, di faggi, tutto contribuisce a rendere Anzitutto risulta peculiare la sua collocazione geo- il paesaggio vegetale del Cilento estremamente vario grafica (Fig. 1), vero avamposto dell’Appennino pro- ed affascinante, tenendo conto anche che in molte teso verso il mar Tirreno (al di fuori dello spartiacque zone è rimasto praticamente inalterato o almeno appenninico da cui si dirama verso occidente), ma poco contaminato. Così anche la flora, che di questo Fig. 1 Posizione geografica del Cilento. Geographical position of Cilento. 10 MOGGI paesaggio vegetale costituisce l’elemento costruttivo, importante opportunità per l’approfondimento degli si presenta numerosa e variata, composta da molte studi sul paesaggio vegetale di questo territorio; è specie di grande bellezza e suggestione, oltre che di perciò auspicabile che, proprio attraverso l’interven- grande rilevanza scientifica. Basterà ricordare la to di questo Ente a cui per legge è demandata la sal- splendida primula di Palinuro (Primula palinuri vaguardia e la valorizzazione di questo patrimonio Petagna), l’unica primula europea che cresca lungo le scientifico, si possano in futuro intensificare e svilup- coste, importante elemento esclusivo delle coste pare le ricerche sulla interessante flora del Cilento. cilentane e calabresi, giustamente assurto ad emble- ma del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ******* per capire perchè la flora del Cilento sia da conside- rare una preziosa componente biologica di questa Quando nel lontano 1951 visitavo per la prima volta area di rilevante interesse scientifico, oltre che di il Cilento per andare a raccogliere piante sul monte notevole suggestione estetica. Alburno, non mi ero reso conto dell’aspra bellezza di Purtroppo ancora oggi non molto si conosce sulla questo grande territorio e dei suoi elevati valori dal flora di questo territorio e quindi sarebbe augurabile punto di vista scientifico, paesistico, culturale e sto- che gli studi floristici venissero incrementati in modo rico. da portare a compimento la nostra conoscenza bota- Nei lunghi anni delle mie frequenti visite in tutto il nica di questa area. territorio (ben 29 viaggi ed escursioni fra il 1951 e il Tuttavia, in attesa di un’opera che affronti in manie- 2000 per un totale di più di 140 giorni passati sul ra critica e dettagliata lo studio del popolamento campo), l’approfondita conoscenza che via via veni- vegetale del Cilento (una vera e propria “Flora del vo maturando su questo ambiente mi ha sempre più Cilento”), ho ritenuto opportuno redigere questo convinto del grande significato che esso possedeva e repertorio nell’intenzione di “fare il punto” sulla mi ha portato ad apprezzarne gli aspetti naturali, cul- situazione in questo settore. turali ed umani che ne fanno un territorio di altissi- Questo repertorio quindi non è e non vuole essere mo interesse. Le lunghe e faticose salite sulle splendi- una completa flora del Cilento.
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