Relazione VCI San Pietro Viminario

Relazione VCI San Pietro Viminario

COMUNE DI SAN PIETRO VIMINARIO Provincia di Padova P.I. Elaborato A 2 1 Scala / RELAZIONE DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA Sindaco: Federico Curzio Responsabile area tecnica Marco Montin Professionista incaricato Alberto Dacome Collaborazioni Andrea Gastaldo Verifiche Ing. Francesco Zaffanella STUDIO ADGEO di dr. Alberto Dacome - www.adgeo.it Data: Luglio 2016 PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SAN PIETRO VIMINARIO RELAZIONE DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA DEL PAT SOMMARIO 1 PREMESSA 3 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 5 2.1 QUADRO NORMATIVO 5 3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE 7 3.1 LOCALIZZAZIONE 7 3.2 MORFOLOGIA - LITOLOGIA - GEOMORFOLOGIA 9 3.3 ASSETTO ALTIMETRICO 11 4 CARATTERISTICHE IDROGRAFICHE 13 4.1 IDROGRAFIA DELLA RETE TERRITORIALE 13 4.2 DESCRIZIONE DEI SOTTOBACINI 14 4.2.1 LA FOSSA MONSELESANA E IL CANALE DEI CUORI 16 4.2.2 L’ALTIPIANO E IL CANAL MORTO (TERRENI ALTI) 17 5 INQUADRAMENTO IDROLOGICO 18 5.1 STUDIO DELLE PIOGGE INTENSE 18 5.2 CURVA DI POSSIBILITÀ CLIMATICA 21 5.3 COEFFICIENTI DI DEFLUSSO 22 6 IL RISCHIO IDRAULICO 24 6.1 CRITICITA’ IDRAULICHE 24 6.1.1 CRITICITÀ' PER INSUFFICENZA DELLA RETE SCOLANTE 24 6.1.2 PER INSUFFICIENZA DI TOMBINAMENTI O INFRASTRUTTURE 26 7 PROPOSTA DI PIANO DEGLI INTERVENTI, VALUTAZIONE IMPATTI 27 7.1 SINTESI DEL PROGETTO DI PIANO 27 7.2 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI 29 7.3 INTERVENTI DI COMPENSAZIONE IDRAULICA 31 7.4 ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI E PRESCRIZIONI PER LA MITIGAZIONE IDRAULICA 32 7.4.1 METODO DI CALCOLO 32 7.4.2 TEMPO DI CORRIVAZIONE 33 7.4.3 CALCOLO DELLE PORTATE 34 7.4.4 SUPERFICIE MASSIMA IMPERMEABILIZZABILE – NORME TECNICHE 37 7.5 CALCOLO DEI VOLUMI DI INVASO 37 8 CONCLUSIONI E INDICAZIONI PER LA MITIGAZIONE IDRAULICA 39 8.1 RIDUZIONE RISCHIO PERCOLAZIONE POLLUENTI - ACQUE DI PRIMA PIOGGIA 40 8.2 “BUONE PRATICHE” PER LA MITIGAZIONE IDRAULICA 40 _____________________________________________________________________________________________________________________________ ALLEGATI - FACSIMILE MODULO DI ASSEVERAZIONE PER INTERVENTI MINORI - SCHEDE RIASSUNTIVE DEGLI INTERVENTI E DELLE MISURE COMPENSATIVE - TAV. 1: Carta della morfologia e della sistemazione idraulica – Interventi previsti - TAV. 2: Carta generale DTM del microrilievo LiDAR Studio ADGEO VCI SAN PIETRO VIMINARIO - PI Ponso (PD) Documento protetto ai sensi della L. 633/41 e succ. Qualsiasi riproduzione, completa o pag. 2 www.adgeo.it parziale, dei contenuti dovrà essere esplicitamente autorizzata dagli Autori. PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SAN PIETRO VIMINARIO RELAZIONE DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA DEL PAT 1 PREMESSA Il comune di San Pietro Viminario ha conseguito l’approvazione del PAT (Piano di Assetto del Territorio) con Decreto del Presidente della Provincia di Padova n. 22 dell’11.12.2014, pubblicato nel BUR n. 123 del 24.12.2014. L’Amministrazione comunale intende procedere quindi alla redazione del primo P.I. (Piano degli Interventi), che si attua attraverso interventi diretti o per mezzo di piani urbanistici attuativi (PUA), secondo quanto disposto dal quadro conoscitivo e dalle Norme Tecniche del P.A.T., ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 11/2004. Tra gli obiettivi del PI vi sono altresì: - individuazione delle unità minime d’intervento, delle destinazioni d’uso e degli indici edilizi; - stesura della disciplina di riferimento per i centri storici, per le fasce di rispetto e per le zone agricole, oltre alla normativa di carattere operativo con riferimento alle attività commerciali e ai piani urbani (traffico, parcheggi, inquinamento luminoso, classificazione acustica, mobilità ciclistica). - definizione delle modalità per l’attuazione degli interventi di trasformazione e di conservazione; - individuazione delle trasformazioni da assoggettare a interventi di valorizzazione e sostenibilità ambientale; - definizione e localizzazione delle opere e dei servizi pubblici e d’interesse pubblico, nonché quelle relative a reti e servizi di comunicazione; - individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli eventuali ampliamenti, nonché quelle da trasferire anche mediante l'eventuale riconoscimento di crediti edilizi e l'utilizzo di eventuali compensazioni; Il presente documento è redatto secondo quanto indicato nell’Allegato A della DGR 2948/2009, allo scopo di valutare nella progettazione urbanistica le interferenze che gli interventi di nuova edificazione o di modifica dell’uso del suolo avranno con i dissesti di natura idraulica presenti o potenziali, perseguendo la “messa in sicurezza degli abitati e del territorio dai rischi sismici e di dissesto idrogeologico”. Si applica pertanto il “principio d’invarianza idraulica”, secondo cui l’aumento di volume meteorico che affluisce alla rete come conseguenza dell’incremento di superficie impermeabile, deve essere compensato con opportuni sistemi d’invaso, da realizzarsi all’interno delle aree in cui sono previste le trasformazioni, per non aggravare situazioni di rischio esistenti o introdurre nuove criticità idrauliche. La presente relazione è articolata attraverso il seguente percorso logico: - premesse e inquadramento normativo territoriale (Capp. 1÷4); - valutazione del contesto idrologico, delle criticità e peculiarità presenti sul territorio (Capp. 5-6); - analisi del PI e delle trasformazioni, elaborazione delle informazioni per la stabilizzazione idraulica (Progetto - Cap. 7); - Indicazioni per la gestione del territorio (Cap. 8) Studio ADGEO VCI SAN PIETRO VIMINARIO - PI Ponso (PD) Documento protetto ai sensi della L. 633/41 e succ. Qualsiasi riproduzione, completa o pag. 3 www.adgeo.it parziale, dei contenuti dovrà essere esplicitamente autorizzata dagli Autori. PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SAN PIETRO VIMINARIO RELAZIONE DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA DEL PAT È evidente come i punti finali siano interdipendenti, in altre parole la progettazione dell’uso del territorio deve essere svolta alla luce di una gestione ottimale, e viceversa. Questo è regolato attraverso lo strumento delle Norme Tecniche Operative (art. 17 comma 5 lett. c, L.R. 11/2004), che individuano e codificano le azioni d’intervento sull’edificato e nei confronti delle principali vulnerabilità del territorio, sia per la corretta pianificazione locale, che per consentire il monitoraggio nel tempo dei nuovi assetti raggiunti nell’ambito degli Interventi e dei PUA. Va inoltre chiarito con forza alle Amministrazioni locali e alla Popolazione il significato tecnico della frase “messa in sicurezza del territorio”, citata dalla L.R. 11/2004, frase che può generare false attese di sicurezza. Il “Rischio” nel territorio è un elemento ineliminabile e imprescindibile, perché legato al concetto di “tempo di ritorno” di un evento calamitoso. Con il termine rischio “R” s'intende la combinazione tra la pericolosità “P” (considerata come la probabilità di accadimento di un evento) e la vulnerabilità “V” (intesa come il valore degli elementi in pericolo): R = P x V E normale che nel tempo il VALORE (vulnerabilità) dei beni esistenti sul territorio in genere aumenti, poiché aumenta numero e valore delle abitazioni e delle attività economiche, numero e valore dei beni custoditi nelle case etc. Anche se la PERICOLOSITA' restasse invariata, o addirittura venisse un po' ridotta, a fronte di miglioramenti sul territorio, purtroppo il RISCHIO (che come visto è dato dal prodotto PxV) fatalmente AUMENTERA’. Più in generale vi sarà sempre probabilità non nulla di un evento estremo, che ecceda il tempo di ritorno di progetto. Alla PIANIFICAZIONE competono pertanto due strategie: - l’ADATTAMENTO alla trasformazione, assecondando il sistema naturale, e preparando il territorio e la popolazione a fronteggiare danni modesti per eventi che eccedano il tempo di ritorno di progetto; - la MITIGAZIONE della PERICOLOSITA’, che richiede consistenti interventi di riduzione della pericolosità; questi però potranno essere impattanti e antieconomici, e comunque potranno sempre essere resi inefficaci da (rari) eventi estremi. Alla PROTEZIONE CIVILE competono invece: - la PREDISPOSIZIONE DI PROCEDURE DI PROTEZIONE CIVILE; - la FORMAZIONE DEGLI OPERATORI; - le ESERCITAZIONI, momento di verifica e collaudo; - l’INFORMAZIONE, per far conoscere i rischi e le modalità di autoprotezione. Studio ADGEO VCI SAN PIETRO VIMINARIO - PI Ponso (PD) Documento protetto ai sensi della L. 633/41 e succ. Qualsiasi riproduzione, completa o pag. 4 www.adgeo.it parziale, dei contenuti dovrà essere esplicitamente autorizzata dagli Autori. PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SAN PIETRO VIMINARIO RELAZIONE DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA DEL PAT 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2.1 QUADRO NORMATIVO La Valutazione in oggetto considera e osserva le normative generali che regolano gli interventi sui corsi d’acqua e quelle specifiche afferenti alla compatibilità idraulica. Il seguente elenco riassume (in maniera non esaustiva) le normative di riferimento: - R.D. del 25/07/1904, n° 523 “Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie”; - R.D.L. 13/02/1933, n° 215 e ssmmii: “Nuove norme per la bonifica integrale”; - Codice Civile (R.D. n° 262/1942). – artt. 913 (scolo delle acque dai fondi) e 908 (scolo da tetti e manufatti); - D.Lgs. 11/05/1999, n° 152 "Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento" (recepimento Direttiva 91/271/CE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della Direttiva 91/676/CE: protezione delle acque dall'inquinamento provocato da nitrati provenienti da fonti agricole); - L.R. 23/04/2004, n° 11 "Norme per il

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