Leggi La Recensione Del Buscadero

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bù con la chitarra (è lo stesso Stan ritono arrochito dalle sigarette nel­ Ridgway) che di volta in volta cita la cupezza acustica di una The Dick Dale, Link Wray, Duane Eddy e Ghost OfJohnny Cash che non si fa­ (ancora) Morricone. Perfetto an­ ticherebbe a credere sbucata dal­ che l'arrangiamento corale di Day le correnti limacciose del dylania­ Up In The Sun, elegia finale di un no Oh Mercy e spiega con ch iarez­ gran bel disco. za perché quella dell'uomo in nero Marco Denti sia una leggenda che non smette­ rà mai di riverberarsi: <d peccatori hanno bisogno dei loro santi per SHAWN MULLINS soprawivere alle cadute/Quando Light You Up sei in ginocchio la maggior parte Vanguard degli angeli sembra troppo •••{) O alta/Perciò vivo questa vita fino in fondo, polvere alla polvere e cenere Chissà se al georgiano Shawn Mul­ alla cenere/Affidandomi alla mia lins capita ancora di incontrare tizi guida dall'altro lato, il fantasma di che assomigliano a Richard Brau­ Johnny Cash ». E' un piacere ritro­ tigan sui precipizi di Twin Rocks, vare Mullins alle prese con la dol­ Oregon. Di sicuro ha incontrato cezza folkie di una No Blue Skyche Zac Brown, nel 2008, e ci ha scritto cita per l'ennesima volta l'amato Ja­ assieme quella Toes che ha cata­ mes Taylor (a occhio e croce il re­ STAN RIOGWAY un'interpretazione da crooner pultato TheFoundation, il terzo al­ ferente stilistico più attendibile an­ Neon Mirage o l'altrettanto splendida Flag bum della Zac Brown Band, in cima che per il fragrante folk-pop di I A440 Records Up On A Pole, il cui incedere alle classifiche country. Mullins avrà Knew A Girn, ed è magnifico sentirlo •••{) O reggae è sottolineato da una guadagnato un bel po' di soldi, tornare al fingerpicking tesissimo tastiera che ricorda Riders On The ma non si è montato la testa. Ha della tenebrosa Catoosa Country (in Fin dall'era dei (grandissimi) Wall Of Storm) e pervaso da una sottile continuato a fare le cose alla sua pratica un compendio della tradi­ Voodoo, con Stan Ridgway ci vuo­ vena di dolore. La perdita del padre maniera, seguendo una politica zione delle murder-ballads visto le tempo, pazienza, perché è un e della violinista Amy Farris (sen­ dei piccoli passi, e per portare a ter­ dagli occhi di un soldato della musicista e un (superbo) songwri­ titela in Halfway There), una delle mine Light You Up ha lavorato due guerra civile e dotato di incipit ful­ ter a cui piacciono i percorsi defilati, Guilty Women di Dave Alvin suici­ anni. Ne valeva la pena, perché minante: «Avevo 17 anni nella pri­ le strade invisibili tracciate nel de­ datasi proprio nel mezzo della ge­ senza nulla togliere ai più che di­ mavera del 186 l /Uccisi venti uo­ serto, le atmosfere notturne e cre­ stazione di Neon Mirage, hanno screti 9th Ward Pickin' Parlor (2006) mini prima di compierne 21»), al puscolari popolate da fantasmi, costretto Stan Ridgway a confron­ e Honeydew ('08), era dai tempi country-rock stradaiolo di Mur­ miraggi e tagli di luce da regista di tarsi con la fatica di trovare le parole dell'inaspettato successo pressoché phy's Song o a un esercizio di ma­ qualità. Una mezza dozzina di dischi giuste e il mood più adatto per rac­ mondiale del bellissimo Soul'sCore linconia rootsy bello e struggente in trent'anni di carriera, tutti belli e contare quella linea d'ombra che ('98) che Mullins non faceva un di­ come una Can't Remember Summer affascinanti (la prima parte è con­ nessun "miraggio" e nessun "neon" sco così azzeccato. Lui, che è sem­ che a più riprese sfiora il capolavoro. densata in un'efficace antologia, può rischiarare. Però non è per pre stato uno storyteller sulla fal­ Qualcosa di nuovo, di volenterosa­ Songs That Made This Country Gre­ niente un disco cupo o funereo, sariga di Kris Kristofferson o Ja­ mente nuovo, c'è anche in LightYou at), con un capolavoro (The Big anzi: la tensione è costante perché mes McMurtry (con in più una spic­ Up, a cominciare dal funky sinuoso Heat) e almeno un paio di altri titoli Stan Ridgway in Desert Of Dreams cata propensione per il classic-rock di una title-track che fa le fusa per da avere Black Diamond e Snakebi­ ci mette una beguine degna della degli anni 70, da David Bowie a Neil tre minuti buoni di up-tempo pri­ te: Blacktop Ballads and Fugitive Borderland di Tom Russell con un Young a George Harrison), ultima­ ma di deflagrare in un'infuocata Songs. Per Neon Mirage si ricomin­ sassofono dolcissimo di Ralph Car­ mente sembrava aver perso per coda jam dai profumi sudisti, e cia proprio da Black Diamond, con ney (uno abituato al tenore di Tom strada la grana ruvida e chiaroscu­ stavolta non si tratta di meri riem­ la rilettura di Big Green Tree riadat­ Waits) che poi diventa stridente e rale dei suoi racconti, spesso secchi, pitivi ma di esperimenti riusciti. Il tata, secondo le indicazioni di Dave coltraniano in Turn A B/ind Eye. I ri­ amari e violenti come una pagina rhytm'n'blues à la Motown di Love Alvin, a essere una dolce e intensa ferimenti jazzy valgono anche per scritta da Annie Proulx. Niente di WiII Find A Way, incorniciato da ballata, sul tenore di Blackjack Da­ le ritmiche di Behind The Mask, una male: ne stava cercando un'altra, di uno splendido fondale di fiati, e i vid. La collaborazione offre frutti an­ bella ballata punteggiata dal pia­ strada, più morbida, attraversata da ruggiti del piano elettrico nell'epi­ cora migliori nell'interpretazione di noforte e quelli a Tom Waits ritor­ venature sou l e country. Oggi tor­ ca Tinseltown funzionano eccome. Lenny Bruce, canzone che per Stan nato per Scavenger Hunt, un blues na al folk, quello duro e senza com­ You Make It Better, per contro, è ve­ Ridgway riesce ad essere un tribu­ reso incandescente dall'acidissi­ promessi, sprofondando il suo ba- ramente scema (nonché roboante to a due dei suoi eroi (l'altro è Dy­ ma chitarra di Rick King che nel suo in modo del tutto gratuito), e ben­ lan, owiamente) in contempora­ svolgimento ricorda parecchio Way ché si preferirebbe non ci fosse è nea. Altre ispirazioni citate qui e là Down InA Hole, o giù di lì. Infine: gli pur vero che di fronte alla strepitosa in un disco di suggestioni e di strumentali nel rock'n'roiliasciano apoteosi di elettricità e rock'n'roll di grande atmosfera sono Alfred Hit­ sempre il tempo che trovano ep­ una California sulla scia di Tom chcock, Gertrude Stein, Hank WiI­ pure Neon Mirage (che ricorda un Petty (<< Lo stereo di lei sparava le liams, Ennio Morricone che si sen­ po' anche Camouflage, la grande Bootleg Sessions di Dylan/E The Ti­ te già all'inizio in This Town They Cali ballata che chiudeva The Big Heat) mes They Are A-Changin' suonava Fate, che sembra un reperto di Cali ha più di un senso perché potreb­ dawero bene/Lei si voltò e lo vide OfThe West. Neon Mirage è un disco be essere la colonna sonora per­ sorridere al sole della California/Si immaginifico, denso di visioni e fetta per surfisti, harleysti e giallisti innamorarono sull'asfalto della immagini (la bellissimi Wandering (non ci vuole molto a immaginar­ 101 ») al Mullins targato 2010 si Star dove Stan Ridgway sfodera Ia in un film di Tarantino) e altre tri- può perdonare qualsiasi cosa . Non 70 I BUSCA .

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