Nemla Italian Studies

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Nemla Italian Studies Journal of Italian Studies Italian Section Northeast Modern Language Association Editor: Simona Wright The College of New Jersey Volume xxxi, 2007­2008 i Nemla Italian Studies (ISSN 1087­6715) Is a refereed journal published by the Italian section of the Northeast Modern Language Association under the sponsorship of NeMLA and The College of New Jersey Department of Modern Languages 2000 Pennington Road Ewing, NJ 08628­0718 It contains a section of articles submitted by NeMLA members and Italian scholars and a section of book reviews. Participation is open to those who qualify under the general NeMLA regulations and comply with the guidelines established by the editors of NeMLA Italian Studies Essays appearing in this journal are listed in the PMLA and Italica. Each issue of the journal is listed in PMLA Directory of Periodicals, Ulrich International Periodicals Directory, Interdok Directory of Public Proceedings, I.S.I. Index to Social Sciences and Humanities Proceedings. Subscription is obtained by placing a standing order with the editor at the above The College of New Jersey address: each new or back issue is billed $5 at mailing. ********************* ii Editorial Board for This Volume Founder: Joseph Germano, Buffalo State University Editor: Simona Wright, The College of New Jersey Associate Editor: Umberto Mariani, Rutgers University Assistant to the Editor as Referees: Umberto Mariani, Rugers University Federica Anichini, The College of New Jersey Daniela Antonucci, Princeton University Eugenio Bolongaro, McGill University Marco Cerocchi, Lasalle University Francesco Ciabattoni, Dalhousie University Giuseppina Mecchia, University of Pittsburgh Maryann Tebben, Simons Rock University MLA Style Consultants: Framcesco Ciabattoni, Dalhousie University Chiara Frenquellucci, Harvard University iii Volume xxxi 2007­2008 CONTENTS Acrobati senza rete: lavoro e identità maschile nel cinema di G. M. Tavarelli e S. Soldini. PAOLO CHIRUMBOLO.................................................................1 Cesare Pavese and Film Noir: A Case of Convergent Sensibilities. Preliminary remarks: Pavese, America and the Cinema. CRISTOPHER CONCOLINO.......................................................25 Denaro e potere nel Novelliere di M. M. Bandello. ROBERTO NICOSIA....................................................................44 Nirvana di Gabriele Salvatores: tra Spaghetti­Sci­Fi e cinema d’autore. FULVIO ORSITTO........................................................................65 The General Body. Representations of the cognitariat in Italy: a Provocation. SABRINA OVAN..........................................................................85 L’illusione dell’improvvisazione: l’Arlecchino, dal canovaccio alla regia di Strehler. ANNA CAFARO..........................................................................101 iv BOOK REVIEWS Giulia Guarnieri. Narrative di viaggio urbano: mito e anti­mito della metropoli americana. Bologna: Bononia University Press, 2006 (Emanuele Occhipinti), 121. Cristina Farronato. Eco’s Chaosmos. From the Middle Ages to Postmodernity. Toronto: University of Toronto Press, 2003 (Fulvio Orsitto), 125. Carlo Celli. Gillo Pontecorvo. From Resistance to Terrorism. Lan­ ham (MD): Scarecrow Press, 2005 (Fulvio Orsitto), 129. Franco Pappalardo La Rosa. !"#$%&''()"#*+',-".#/)''"0"1#2344351# Ripellino. Edizioni dell’Orso: Alessandria 2004 (Sabrina Ovan), 133. v Acrobati senza rete: Lavoro e identità maschile nel cinema di G. M. Tavarelli e M. Soldini Che il problema del lavoro sia oramai diventato il problema !"#$%"&'()(*'"$%($+,"-.*$-/*#/(*$%($0(11"''(*$2!!2#"$*#202($/3(2#*$ anche ai più scettici. Non passa giorno infatti senza che i mass media$ /*0,'(/3('*4$ /*'$ .*'($ -"0!#"$ !(5$ 2112#02.($ "$ /2.2-.#*&-.(4$ cifre inquietanti concernenti la crisi economica e la crescente disoccupazione. Basti pensare, ad esempio, ai recenti dati riguardanti 16*//,!2)(*'"$20"#(/2'2$0"--($('$#(1("7*$'"1$!#(0*$%(-/*#-*$,8&/(21"$ tenuto da Barack Obama: 600.000 posti di lavoro persi nel solo mese del gennaio 2009, 4.4 milioni dall’inizio della recessione, ed uno scenario sociale che si trasforma in maniera inquietante sotto i nostri occhi senza che nessuno sappia dire quando e in che modo questa spirale negativa possa terminare. L’impressione che se ne ricava (ed è un’impressione che genera ansia e paura) è che un mondo fondato su consolidati principi socio­economici, il mondo del lavoro fordista e tradizionale, stia oramai giungendo – come aveva predetto Jeremy Rifkin una decina di anni orsono nel suo The End of Work – al capolinea, con conseguenze umane disastrose1. Come ha scritto la giornalista Serena Zoli, che a questo argomento 32$ %"%(/2.*$ ,'$ 1(9#*$ %21$ .(.*1*$ :(;$ 0*1.*$ -(:'(&/2.(7*$ <Il lavoro smobilita l’uomo=4$12$&'"$%($+,"-.*$0*'%*$-(:'(&/2$2'/3"4$-"$'*'$ -*!#2..,..*4$>12$&'"$%"1$/*112'."$/3"$/($32$&'$+,($82..($/*0,'(.;$"$ ?/*#!*$ -*/(21"6$ <@@@=$ A12B$ &'"$ %($ ,'$ 8*#."$ -"'-*$ "-(-."')(21"4$ !"#$ (1$ singolo e per la collettività” (10). Il cambiamento che si ha di fronte è, in altri termini, epocale. Complice l’affermarsi indiscriminato della New Economy e della globalizzazione dei mercati, fenomeni che hanno messo in moto consistenti ristrutturazioni aziendali e una conseguente revisione delle politiche occupazionali, il lavoro come valore centrale della società capitalistica è stato, nel corso di questi ,1.(0($ 2''(4$ !"#(/*1*-20"'."$ "#*-*@$ C"$ &'*$ 2$ ("#($ "--*$ "#2$ 7(-.*$ '*'$-*1*$/*0"$0"))*$%($-,--"-.20"'.*$02$/*0"$&'"$('$-"$-."--*4$ ,'2$ -*#.2$ %($ >D21*#"$ -,!#"0*$ /,($ E$ 1"/(.*$ -2/#(&/2#"$ +,21,'+,"$ altra esigenza” (Zoli 63) e tramite cui raggiungere la realizzazione professionale, sociale e psicologica dell’individuo, oggi questo atteggiamento è sempre meno possibile. L’impegno lavorativo che 1 Chirumbolo nella società fordista era a lunga scadenza e dunque forniva una /"#.2$-.29(1(.;$&'2')(2#(2$"%$"0*.(72$-.2$1"'.20"'."$-/*0!2#"'%*@$ Oggi, come nota Zygmunt Bauman, “la situazione è cambiata, e l’ingrediente cruciale del cambiamento è la nuova mentalità ‘a breve termine’ che si è sostituta a quella ‘a lungo termine’” (La società individualizzata 34), e che produce insicurezza lavorativa, sociale e, come vedremo nelle due pellicole in analisi, psicologica. Questo perché paradossalmente, e ciò vale soprattutto per il rapporto che viene a crearsi tra l’uomo e la propria attività professionale, oltre a produrre uno stato di alienazione, il lavoro inteso in senso tradizionale forniva anche solide basi su cui costruirsi una identità e un ruolo 9"'$ %"&'(.*@$ F*3'$ G"'H*'4$ '"1$ -,*$ -.,%(*$ %"%(/2.*$ 2116,'(7"#-*$ maschile, ha sostenuto che i grandi cambiamenti del mercato del lavoro occidentale (scomparsa del capitalismo a carattere familiare, introduzione delle nuove teconologie informatiche, la transizione da un’economia industriale ad una post­industriale, maggiori opportunità lavorative per le donne; 86­87) hanno avuto un grande impatto nella rappresentazione e nella narrazione della identità maschile. The paradox – scrive Benyon – is that while many working men were alienated from their work, nothing has proved more damaging to them and their sense of the masculine than unemployment, which took away independence and family &'2'/"-@$ I'-,#!#(-(':1H4$ ,'"0!1*H"%$ 0"'$ -,88"#$ ('."'-"$ feelings of disempowerment, emasculation, and loss of self­ esteem. (87) Tradizionalmente e culturalmente investito dal ruolo di breadwinner, capofamiglia e provider l’uomo della società postindustriale si trova improvvisamente a fare i conti con una situazione inusuale e imprevista. Laddove la società della produzione di massa >27"72$ 9(-*:'*$ %($ #,*1($ 9"'$ %"&'(.(4$ -.29(1(4$ &--(J$ <K("#*'($ LMN=$ ben radicati all’interno delle istituzioni, la società “liquido­ moderna” sembra svilupparsi secondo direttive sempre più labili e volatili che, di continuo, mettono in discussione privilegi e ruoli acquisiti nel corso della storia. Non è un caso allora che Osvaldo Pieroni parli più volte, riferendosi ai maschi del giorno d’oggi, 2 ACROBATI SENZA RETE di “incertezza” (180), di “profonda angoscia” (181), di “crisi del 8211*J$<LNL=4$"$%($>2/#*92.($-"')2$#"."J$<OPL=$('/2!2/($%($#(%"&'(#"$(1$ proprio ruolo all’interno di un mondo profondamente trasformato. Questa crisi individuale e di genere viene messa al centro %"($%,"$&10$%($/,($0($2!!#"-.*$2$!2#12#"4$Liberi (2003) di Gianluca Maria Tavarelli e il più conosciuto Giorni e nuvole (2007) di Silvio Soldini. Pur utilizzando contesti e linguaggi diversi, entrambi i registi si dimostrano sensibili nei confronti di un fenomeno che, lo si è già detto, sta cambiando i connotati sociali e culturali del mondo contemporaneo. In questo senso, sia Liberi che Giorni e nuvole ben si prestano ad un’indagine di questo tipo, proprio perché in essi si racconta la storia di due padri di famiglia che, da un giorno all’altro, si ritrovano a fare i conti con un problema, quello della disoccupazione, ancora più devastante se le vittime sono quelli che C"#"'2$Q*1($32$%"&'(.*$>:(*72'($.#*!!*$2')(2'(J$<LOR=2. Lo scopo di questa analisi è mostrare come questa progressiva ed inesorabile caduta nel tunnel della depressione venga raccontata in termini narrativi e stilistici dai due registi, analizzando al contempo in che modo i due personaggi in questione, Cenzo e Michele, si comportino di fronte all’improvvisa scoperta di essere vulnerabili: non più breadwinners ma, al contrario, breadlosers. ‘Liberi’: lavoro e identità sociale nel mondo operaio3 Regista noto al

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