Viale Trinacria Mail: [email protected] Facebook: Pro Loco Villarosa Comune di Villarosa Scarica la nostra App da: www.unplisicilia.it | [email protected] Progetto grafico e impaginazione, Vantaggio - Signorelli & Partners Foto: Giovanni Baglio, Michele D’Alù, Nicola Ferrigno, Egidio Gangichiodo Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale dell’opera, in ogni forma e con ogni mezzo, inclusi fotocopia, la registrazione e il trattamento informatico, senza l’autorizzazione del possessore dei diritti. È stato fatto ogni sforzo per contattare i detentori dei diritti d’autore relativi al materiale incluso nella presente guida. Per i casi in cui non è stato possibile invitiamo a contattare l’autore. Progetto “Itinerari e prodotti tipici nei tre Valli”: Promozione & Fruizione” - Finanziato ai sensi della misura 313. Azione B “Servizi per la fruizione degli itinerari rurali” del PSR SICILIA 2007-2013, GAL “Rocca di Cerere”. Il territorio del Gal Rocca di Cerere Il territorio del “GAL Rocca di Cerere” comprende 16 Comuni: Aidone, Agira, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Santa Caterina Villarmosa, Troina, Villarosa ed è racchiusa da una sorta di perimetro montuoso, costituito dalle estreme pendici meridionali dei Nebrodi, delle Madonie a Nord e dai rilievi degli Erei, che ne occupano gran parte della superficie. Il comprensorio del “GAL Rocca di Cerere” offre allo sguardo un paesaggio decisamente ricco di suggestioni, costellato da catene montuose, valloni, fiumi, laghi, antichi centri arroccati e colline che degradano dolcemente verso le estese pianure del catanese. Nella zona sorgono alcuni fra i comuni più alti sul livello del mare, a partire da Enna che con i suoi 900 metri è il capoluogo più alto d’Italia. Con oltre 1200 metri sul livello del mare, Troina, invece, è uno dei comuni più alti della Sicilia. La parte centro-orientale del comprensorio è costituita da un’ampia fascia della piana di Catania: zona, nei pressi di Catenanuova, che è coltivata in parte ad agrumi. Nella valle del fiumi Dittaino, invece, sono sorte varie attività produttive agricole ed alcune piccole industrie Comune di Villarosa POPOLAZIONE: 5038 ab. SUPERFICIE: 54,89 KMQ DISTANZA DAL CAPOLUOGO: 17,3 km NOME ABITANTI: Villarosani CODICE DI AVVIAMENTO POSTALE: 94010 COORDINATE GPS: DD: latitudine 37,5898° N - longitudine 14,1668° E DMS: 37° 35’ 23,28’’ N - 14° 10’ 0,48’’ E Come si arriva IN AUTO: Da Palermo: Imboccare A19 in direzione Catania. Uscire a Ponte cinque archi o ad Enna e continuare su SS121 direzione Villarosa. Da Catania: Imboccare A19 in direzione Palermo. Uscire a Enna e continuare su SS121 direzione Villarosa. Da Messina: Prendere A 20 in direzione Catania. Proseguire come “da Catania”. IN TRENO: Arrivare alla stazione centrale di Villarosa tramite la linea ferroviaria Palermo-Catania. IN PULLMAN: Arrivare ad Enna e prendere autobus Autolinee Sais Trasporti per Villarosa. IN AEREO: Arrivare in uno degli aeroporti siciliani di Palermo, Catania, Trapani o Comiso e proseguire con autobus, treni, autonoleggio o taxi. Il territorio del Gal Rocca di Cerere Nelle vicinanze Natura distanza Monte Altesina (Leonforte) 27,5 km Lago di Pergusa (Enna) 28,8 km Parco Urbano (Assoro) 34,3 km Cultura Museo Regionale Interdisciplinare e Castello di 17,3 km Lombardia (Enna) Necropoli Pantalicana di Realmese (Calascibetta) 17,7 km Borgo Cascino (Enna) 32,8 km Castello di Valguarnera (Assoro) 34,3 km “Putieddi” e Museo Bellico (Barrafranca) 38,3 km Museo Etno-Antropolico (Nissoria) 39 km Museo Tripisciano e Palazzo Moncada (Caltanissetta) 52,6 km Divertimento Sicilia Outlet Village (Agira) 57,1 km In Centro 1 2 3 4 5 Il nostro giro turistico inizia dal Corso Regina Margherita in cui si erge la Chiesa Immacolata Concezione (punto 1) risalente al XX secolo. Essa nasce sulla preesistente chiesetta del Cinquecento intitolata alla Madonna di Magando rappresentando, da sempre per i villarosani, il maggiore luogo di culto dove onorare Maria Santissima. Nel 1700, per volontà del duca Notarbartolo, fu dedicata all’Immacolata Concezione. La facciata si presenta con uno stile gotico-romanico; l’interno è diviso da quattro colonne centrali e otto laterali. La Chiesa dispone di tre altari: quello centrale, dedicato all’Immacolata Concezione, e quelli laterali, dedicati rispettivamente al Sacro Cuore e alla Madonna del Carmelo. Interessanti sono: la Via Crucis realizzata interamente in legno; il quadro raffigurante San Francesco che riceve le stimmate; le statue di San Francesco di Paola, la Madonna del Carmelo e San Michele Arcangelo; il Crocifisso ligneo con Gesù morto e l’urna di Gesù. Adiacente alla struttura si innalzano due torre campanarie, risalenti alla fine degli anni Cinquanta e caratterizzate dal solaio a volta posto sotto le preesistenti capriate lignee. Proseguendo sul Corso regina Margherita, dopo 80 metri circa, arriviamo in Piazza Vittorio Emanuele dove si innalza la neoclassica Torre dell’Orologio (punto 2). Tale monumento, eretto nel 1849, è caratterizzato da una pianta quadrata e da cornicioni aggettanti orizzontali che ne individuano i piani superiori. La sua altezza è sottolineata dalle lesene angolari di stile neoclassico costituenti il legame stilistico. Sul vertice del tetto, a forma piramidale, sventola liberamente una bandiera, assecondando la direzione del vento. Nel 2014 l’edificio è stato intitolato al finanziere villarosano Cataldo Lombardo, caduto il 6 Gennaio del 1945, a Ragusa, in seguito all’operazione criminale di alcune bande insurrezionaliste. Restando in Piazza Vittorio Emanuele, noteremo altre due attrattive. La prima è la Chiesa Madre del paese, Chiesa di San Giacomo Maggiore (punto 3), risalente al 1763. Essa, costruita per volontà dei Duchi del Casato Notarbartolo, fondatori di Villarosa, accoglie i visitatori con un’ampia scalinata all’ingresso. Accanto alla struttura si innalza la torre campanaria di più recente costruzione. L’interno accoglie un ricco patrimonio artistico-culturale come: la fonte battesimale, artigianalmente prodotta; il dipinto della Madonna del Carmine; il dipinto delle Anime del Purgatorio; il quadro della Madonna col Bambino, proveniente dagli artisti della scuola fiamminga; la tela, datata 1842, dell’Assunzione della Vergine realizzata dall’artista Raimondo Butera di San Cataldo; arredamenti sacri di notevole fattura. L’altare maggiore, ricostruito nel 1962, fu consacrato alla Madonna Assunta e definito “Privilegiato” dal Papa Pio IX. Posto nell’accesso laterale della struttura vi è il settecentesco organo a canne, utilizzato fino agli anni trenta e rimesso recentemente in funzione a seguito di un restauro. L’altare in fondo al corridoio è dedicato a San Giacomo che viene omaggiato il 10 Agosto di ogni anno. Di fronte la Chiesa si erge il Palazzo Ducale di Notarbartolo (punto 4) edificato nel 1762. Esso fu destinato, dapprima, a residenza signorile, e dopo a sede della civica amministrazione feudale. La struttura rappresenta uno dei primi Palazzi abitativi di Villarosa. Durante l’edificazione venne rispettata la legge VIII del 1573 di Filippo II secondo cui la struttura doveva sorgere ad una certa distanza sia dalla piazza principale che dalla Chiesa Madre, in modo da non oscurare quest’ultima. Fino a pochi anni fa, l’interno ospitava: un quadro murale raffigurante il mezzo busto del duca Placido Notarbartolo, realizzato da Rosa Ciotti; e un affresco murale rappresentante Santa Rosalia, realizzato da Rosa Ciotti o da suo padre. Ad oggi non è consentito accedere al Palazzo in quanto risulta essere inagibile. L’esterno si presenta molto semplice e non curato, confondendosi con le abitazioni circostanti. Proseguendo dalla Piazza, in direzione Sud, dopo 300 metri circa, troviamo il Monumento ai Caduti (punto 5) dedicato a quasi cento villarosani caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Il Monumento venne inaugurato il 31 Maggio 1931 e non a caso collocato in Piazza Giovanni Palatucci, realizzata in onore all’uomo che salvò molti ebrei durante il periodo di persecuzione. La struttura presenta una foto antica in cui è raffigurato il Monumento qualche giorno dopo della sua inaugurazione. Fuori dal Centro 9 8 6 7 A pochi metri dall’abitato del Comune di Villarosa, proseguendo lungo la SS121, sorge su una collina il Parco urbano Villa Lucrezia (punto 6). La villa privata con giardino nasce per volontà del Barone Michele Deodato, membro della omonima famiglia dei Deodato. Villa Lucrezia venne edificata seguendo i dettami di fine Ottocento, e ispirandosi più a forme nordiche che mediterranee. Particolari sono le falde di copertura che hanno una pendenza superiore a quella tipica della zona; inoltre, finestre e porte con arco a sesto acuto e oblò di forma circolare sono elementi che fanno della Villa Lucrezia un unicum nel centro dell’isola. Oggi la villa, attorniata dal bel giardino, è di proprietà comunale e ospita un anfiteatro intitolato al tenore villarosano Salvatore Gioia. All’ingresso del teatro si trova una lapide commemorativa dedicata a Gioia. Inoltre, per iniziativa di imprenditori locali, sono sorte due piscine pubbliche, aperte durante la stagione estiva. Panchine, giochi in legno, aree verdi e profumati alberi di arancio fanno della Villa Lucrezia un luogo di relax e divertimento, un’oasi perfetta per chi cerca la tranquillità di una passeggiata respirando aria pura. Continuando lungo la SS121, a meno di 6 km da Villarosa si trova la Stazione ferroviaria di Villarosa
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