Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Europee Americane e Postcoloniali Tesi di Laurea La pubblicistica in lingua russa in Israele: il caso di “Beseder?” (1992- 1994). Relatore Ch.ma Prof.ssa Donatella Possamai Correlatrice Ch.ma Prof.ssa Marcella Simoni Laureanda Anna Balestrieri Matricola 812764 Anno Accademico 2013 / 2014 Uno dei modi migliori per conoscere un popolo è sapere cosa lo faccia ridere. Il riso abbraccia i confini dell’animo. Nello humour, la vita è ingentilita ed accettata. L’ironia e la satira danno una comprensione molto più profonda della psiche collettiva e dei valori di un popolo di quanto possano fornire anni di ricerca. One of the best way to understand a people is to know what makes them laugh. Laughter encompasses the limits of the soul. In humor, life is refined and accepted. Irony and satire provide much keener insights into a people's collective psyche and values than do years of research. H. Golden, The Golden Book of Jewish Humor, G.P. Putnam's Sons, New York, 1972, p.11. 2 Ai miei 3 Indice Ringraziamenti......................................................................................................................................... 5 Abstract ................................................................................................................................................... 7 Вступление ............................................................................................................................................. 8 Introduzione............................................................................................................................................18 Capitolo 1 - Le aliyot russe in Israele: un profilo storico ..........................................................................23 Gli ebrei in Russia fino agli anni Settanta del Novecento .........................................................................23 Gli ebrei in Russia negli anni Settanta .....................................................................................................31 I “repatrianty” russi a cavallo del ventunesimo secolo: da pionieri a parassiti? .........................................34 Capitolo 2 – La pubblicistica in lingua russa nell’Impero zarista ed in Unione Sovietica ..........................52 Breve storia del giornalismo russo-ebraico ..............................................................................................52 Letteratura e libertà di stampa in Unione Sovietica ..................................................................................60 Il samizdat ebraico ..................................................................................................................................69 Capitolo 3 – La pubblicistica in lingua russa in Israele ............................................................................76 Il boom della pubblicistica in lingua russa in Israele negli anni '90 ..........................................................76 La rivista “Beseder?” come psicologo sociale degli immigrati russi .........................................................84 “Beseder?” e le elezioni israeliane del 1992 ............................................................................................90 “Beseder?” e il confronto tra sabra, vatikim ed olim hadashim ................................................................98 “Beseder?” ed il rapporto con la religione .............................................................................................107 Verso una conclusione?.........................................................................................................................111 Appendice.............................................................................................................................................115 Интервью - Марк Галесник (10/05/2012)............................................................................................115 Интервью - Марина Концевая (12/05/2012) .......................................................................................126 Интервью - Анатолий Лившиц (17/05/2012) ......................................................................................137 Интервью - Лев Меламид (19/05/2012) ..............................................................................................148 Интервью - Давид Зильбер (20/05/2012) ............................................................................................157 Bibliografia ...........................................................................................................................................172 4 Ringraziamenti Sfrutto a sproposito questo momento di celebrità per ricordare tutti coloro a cui devo dire grazie. Alle professoresse Donatella Possamai e Marcella Simoni, che mi hanno sostenuto nel periglioso ed estenuante cammino di questa tesi biennale. Con commozione e riconoscenza per aver voluto incoraggiarmi a proseguire negli studi come nel lavoro, con profonda umanità e precisione e competenza professionali. A mio padre ed all’odiato/amato complesso di Elettra che l’ha reso ideatore e compilatore occulto di questa tesi di laurea. A mia madre, vittima sacrificale di ogni mio processo di reale o presunta identificazione, che per un’inspiegabile sindrome di Stoccolma continua a consacrarmi indefessa devozione e cieco amore. Ai miei zii Annalisa e Libero, modelli di vita, consiglieri preziosi e spassionati ed eccezionali compagni di giochi. A mia nonna, sorgente perenne di saggezza esperienziale e popolare, di cui invidio la forza e in cui ammiro l’intraprendenza e l’apertura mentale, per avermi trasmesso l’amore per la musica e per la gente e l’inestimabile dono di stare bene in solitudine in armonia con il mondo. A mio nonno, in attesa che il suo ruolo nella mia vita venga chiarito da un percorso decennale di analisi. Ai miei fratelli, per essere stati la migliore palestra di confronto ed avermi ridimensionato “a pin e pesade” insegnandomi a stare al mio posto. Alle mie amiche Elisabetta, Erica, Laura, Paola e Yasha, per ricondurmi alla realtà quando sono troppo annebbiata, per aver avuto la bontà di risparmiarmi in questi mesi senza indurmi in tentazione, per essere per me eternamente orgoglio, benessere e spensieratezza e memoria storica dei momenti più freschi della mia giovinezza. A Tiziana, Denis e Fabio, per il dono inaspettato che è stato conoscerli e per avermi accolto, con affetto e semplicità, nel calore della famigghia. 5 Ad Angelo e Fabio della Zato, che in questi due anni sono stati “le mie università”. Agli slavofili Chiara, Giada, Roberto e Valeria e a tutti i poputčiki, compagni di strada e di vita che ho avuto la fortuna di conoscere tra Brescia, Venezia, Londra, il Galles, la Russia ed Israele, ringraziandoli di cuore per avermi fatto perdere tutto questo tempo. A te, spalla, amico e compagno di avventure, fonte discreta e inconsapevole di ispirazione, sollazzo e conforto, per aver deciso - pur conoscendomi - di starmi accanto, assecondandomi con entusiasmo disinteressato e glissando nobilmente sui miei passi maldestri. Acknowledgements This work would not have been possible without the guidance and generosity of Prof. Narspy Zilberg, who has actually traced the path of this research and whose achievements in the field have served me as inspiration and food for thought. I thank my good friends Keren and Shay Alleson-Gerberg for helping, counselling, sustaining, entertaining and feeding me during my stay in Israel and for opening to me the gates of the long-cherished and dreamt Russian community, that would have been otherwise impossible to meet. Благодарю Марину Концевую, Анатолию Лившицу, Лева Меламида и Давида Зилберьа за их терпение и великодушие. Искренное спасибо Марку Галеснику за романтику нашей встречи и возможность день исполнять роль героини его романа, за его терпение и больше всего за его замечательную сообразительность. 6 Abstract La massiccia immigrazione russa degli anni ’90 ha sconvolto Israele in senso etnico, sociale e demografico. Lo scompenso psicologico, tuttavia, è stato sperimentato in primo luogo dai repatrianty, gli ebrei sovietici che hanno scelto la via dell’aliyah, il ritorno nella Terra di Israele. Nel presente lavoro si indaga come gli olim abbiano saputo adattarsi alla nuova realtà creando istituzioni culturali di supporto: dagli anni ’90 nascono pubblicazioni in lingua russa di ogni genere e per ogni pubblico. In questo contesto la rivista umoristica “Beseder?”, riveste un ruolo peculiare: accompagna il nuovo immigrato nel cammino di adattamento alla società israeliana, dando dignità e riconoscimento all’eredità culturale grande-russa abbandonata ed allo status sociale perduto nell’inserimento occupazionale, aiutando a superare le divergenze materiali e culturali attraverso lo humour, compensando le perdite e rafforzando la solidarietà di gruppo. Dopo una presentazione del panorama storico in cui la rivista si inserisce e dei suoi precedenti letterari si giunge all’analisi dei contenuti, evidenziando i temi più frequenti negli anni analizzati e concentrandosi sull’utilizzo in essi degli espedienti satirici della tradizione umoristica russa ed ebraica. 7 Вступление В истории Израиля не было ни одного периода, когда бы "русские" не были заметной частью общества - доминирующей или одной из доминирующих.1 Слова Юрия Штерна свидетельствуют о роли, которую русские играли в истории Израиля с момента его зарождения в началe двадцатого века,
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