PI “Per uno sviluppo equilibrato ed armonioso” Accordo esecutivo di attuazione Allegato 1 Caratteristiche del PI PI “Per uno sviluppo equilibrato ed armonioso” Accordo esecutivo di attuazione Allegato 1 “Caratteristiche del PI” ____________________________________________________________________________ Area di riferimento Macroarea Basso Molise: Comuni di Bonefro, Casacalenda, Civitacampomarano, Collotorto, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Lupara, Mafalda, Montelongo, Montenero Di Bisaccia, Montorio Dei Frentani, Morrone Del Sannio, Palata, Setacciato, Portocannone, Provvidenti, Ripabottoni, Rotello, S.Giacomo Degli Schiavoni, S. Giuliano Di Puglia, S.Croce Di Magliano, S. Martino In Pensilis, Tavenna, Termoli, Ururi. Partnership locale I sottoscrittori del protocollo per l’attuazione e lo sviluppo del Progetto Integrato sono 113. I componenti il partenariato sono 52: - 26 Comuni: 1. Bonefro 2. Casacalenda 3. Civitacampomarano 4. Colletorto 5. Guardialfiera 6. Guglionesi 7. Larino 8. Lupara 9. Mafalda 10. Montelongo 11. Montenero Di Bisaccia 12. Montorio Dei Frentani 13. Morrone Del Sannio 14. Palata 15. Petacciato 16. Portocannone 17. Provvidenti 18. Ripabottoni 19. Rotello 20. S.Giacomo Degli Schiavoni 21. S. Giuliano Di Puglia 22. S.Croce Di Magliano 23. S. Martino In Pensilis 24. Tavenna 25. Termoli 26. Ururi - La Provincia di Campobasso; - 2 Comunità Montane (Comunità Montana Cigno, Comunità Montana Fortore); - 4 Istituti bancari o creditizi (Banco di Napoli, Finmolise, Banca di credito cooperativo del Molise, Cooperativa Artigiana di Garanzia Molisana); - 8 Associazioni di categoria (AMA, CNA, Cia, Coldiretti, ACEM, Confcooperative; LegaCoop; Associazione generale Cooperative Italiane; Federazione regionale Unione nazionale Cooperative Italiane); - 3 sindacati (CISL, UIL, UGL); - la Camera Commercio della Provincia di Campobasso; - il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Termoli; - 2 Associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF); - 4 Associazioni varie (Associazione Armatori Motopescherecci Termoli; Consorzio Turistico Molisano “Acque chiare”; “Lago” società consortile; Federsolidarietà Molise). 2 PI “Per uno sviluppo equilibrato ed armonioso” Accordo esecutivo di attuazione Allegato 1 “Caratteristiche del PI” ____________________________________________________________________________ Soggetto Responsabile INNOVA: Società Consortile di sviluppo Basso Molise Fortore a r.l. Piazza Duomo n. 44 cap.86035 0874/824627 [email protected] www.provincia.campobasso.it Legale Rapresentante: Prof. Cloridano BELLOCCHIO Tel. 0875/680004 Analisi SWOT Punti di forza Territorio e produzioni alimentari - La maggiore presenza di comuni collinari rispetto a quelli montani, consente un più ampio sfruttamento delle superfici a fini agricoli con buoni risultati in termini di quota di prodotto. - Il territorio manifesta una maggiore vocazione verso coltivazioni orticole e seminativi, in particolare cereali e frumento, nell’ambito delle quali è in costante aumento la coltivazione biologica. - Il territorio del Basso Molise è quello, nella regione, che presenta la maggiore superficie coltivata a olivo e la maggiore produzione di olio (Larino, Colletorto, Guglionesi, S. Martino in Pensilis, Rotello, ecc.). - Sostanzialmente con uguale vocazionalità è il settore della viticoltura (Guglionesi, Portocannone, Montenero di Bisaccia, ecc.) con crescenti quantità di superficie agricola destinata a tale produzione. - Il comparto della pesca ed acquacoltura, concentrato soprattutto nel termolese, presenta buone prospettive di sviluppo se si supererà l’obsolescenza del mercato all’ingrosso e la mancanza di infrastrutture adeguate. Industria, artigianato e servizi - È aumentata negli ultimi anni la presenza di attività industriali, principalmente nel settore manifatturiero e delle costruzioni, nonché in quello alimentare e tessile, soprattutto nella zona di Termoli e nei comuni a questo vicini. La disponibilità di aree per insediamenti produttivi presenti nelle zone prossime al polo industriale della città, attira progetti e collegamenti infrastrutturali di elevato interesse. Quanto ai servizi, questi, soprattutto per i comuni più interni, si concentrano nel commercio all’ingrosso o al dettaglio. Infrastrutture - Le aree costiere presentano anche in questo caso una posizione prevalentemente favorevole per la presenza di importanti infrastrutture di trasporto stradale, autostradale e ferroviario, collegate alla direttrice adriatica, e quelle di tipo intermodale come il porto e l’interporto di Termoli. Qualità ambientale, beni ed attività culturali, turismo - L’area vanta un diversificato sistema paesaggistico – ambientale che spazia dalle realtà costiere fino a quelle tipicamente rurali, con un intatto equilibrio ecosistemico. Il mare, tra i più puliti d’Italia, le colline, su cui sono arroccati i comuni più caratteristici, le campagne, i boschi, la salubrità dell’aria e dell’acqua, caratterizzano l’identità paesaggistico - ambientale locale. - L’area si presenta ugualmente ricca di testimonianze storico-architettoniche di varie epoche (tardo romaniche, medioevali, barocche), quali castelli, chiese, fortificazioni, ma soprattutto rinvenibili nelle caratterizzazioni dei centri storici dei singoli comuni, tipicamente inseriti in un altrettanto suggestivo contesto ambientale. - Il contesto socioeconomico, cui è legata la tradizione contadina (usi, costumi, riti del passato), si esprime anche attraverso un’articolata attività artigianale (dalle produzioni tessili ai mastri organai, orologiai, ebanisti) e gastronomica. 3 PI “Per uno sviluppo equilibrato ed armonioso” Accordo esecutivo di attuazione Allegato 1 “Caratteristiche del PI” ____________________________________________________________________________ - Il turismo risulta quantitativamente concentrato nel tratto costiero, dove è presente la maggioranza delle strutture alberghiere della regione. Tuttavia inizia ad interessare anche l’entroterra, suggerendo la nascita e l’affermazione di agriturismi e di una ricettività alternativa (come ad es: B&B). Aspetti sociodemografici - La dinamica sociodemografica segue i livelli di sviluppo economico dell’area, evidenziando, in linea con gli altri fattori analizzati, una forte concentrazione di popolazione verso la costa i cui comuni più dinamici hanno anche il minore tasso di invecchiamento e di popolazione “improduttiva”. - Sulla stessa linea, il tasso di disoccupazione, per quanto conforme ai livelli del resto della Regione, si alleggerisce, tuttavia, se si considerano sia la economia non osservata, sia una complessiva tendenza verso l’autoimprenditorialità. Punti di debolezza Territorio e produzioni alimentari - Anche questa area, come il resto della regione patisce un grave dissesto idrogeologico e necessita di interventi di forestazione e protezione della qualità dei suoli. - Le produzioni agricole non sono ancora orientate, sia in termini quantitativi che di trasformazione e commercializzazione, verso la piena qualificazione ai fini di un’adeguata affermazione sui mercati extraregionali. - Il settore del biologico, in costante crescita, è ancora poco valutato e valorizzato. - Per la produzione vinicola , si continua a far riferimento a strutture di trasformazione extraregionali, perdendo in tal modo una valida occasione di specializzazione per le produzioni locali ed una evidente possibilità di sviluppo di imprese nel settore. - I vini prodotti necessitano di una maggiore qualificazione dal punto di vista enologico. - Il settore della pesca e acquacoltura, appare frenato nelle sue ampie potenzialità dalla obsolescenza del mercato e delle infrastrutture, a cui si aggiunge l’assenza di strutture di trasformazione tali da fornire valore aggiunto ad un settore che necessita di rapidissimo inserimento sul mercato per la vendita. Industria, artigianato e servizi - I livelli di innovazione industriale sono ancora mediocri e l’esposizione delle aziende e dei prodotti sui mercati nazionali ed internazionali appare ancora limitata; manca una sinergia fra aree produttive; le infrastrutture sono da potenziare e sviluppare per accelerare i collegamenti ed articolare, anche verso le aree interne, i benefici derivanti dallo sviluppo industriale. - L’artigianato tipico e di valore sta completamente scomparendo sia a causa di un mancato ricambio generazionale sia per carenze di mercato. Infrastrutture - La situazione diventa gradualmente più problematica per le aree interne, i cui comuni sono spesso mal collegati tra loro, faticosamente raggiungibili e dipendenti da un paio di arterie stradali che hanno subito, tra l’altro, negli ultimi anni, fenomeni di dissesto. - Per le aree costiere, va segnalata la necessità di reticolarizzare, modernizzare, potenziare e adeguare funzionalmente le infrastrutture di trasporto e produttive alle esigenze economiche e sociali dei territori. Qualità ambientale, beni ed attività culturali, turismo - Per quanto sentito come importante, manca un approccio sistemico e strategico alla tutela ambientale e alla valorizzazione delle aree di maggiore pregio (da poter trasformare in parchi, oasi o aree protette) in modo da poterle connettere con la valorizzazione delle risorse culturali e del turismo rurale. Ciò vale soprattutto per le aree interne, effettivamente dotate di tali risorse, ma non ancora in grado di sfruttarle al meglio. - I centri storici presentano una diffusa situazione di degrado, sia per la mancanza di presidio antropico che per una più generale insufficiente manutenzione e gestione di tale patrimonio. - Nel settore
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