UMBRIA/Valle Umbra UMBRIA/Valle Umbra Le mani dell’ di Enrico Caracciolo Umbria UMBRIA Valle Umbra DUOMO La cattedrale di Santa Maria Assunta a Spoleto 96 97 UMBRIA/Valle Umbra UMBRIA/Valle Umbra percepibile quasi ovun- e Ivan Pizzoni hanno rivo- que. Dalle mani di Maria luzionato il concetto di Zappelli che hanno ac- alta cucina: dopo anni compagnato milioni, for- trascorsi in cucine raf- se miliardi di olive, dalle finate e stellate hanno piante al frantoro; alle saputo interpretare i mani di Emma Di Filippo e tempi con intelligenza e Maria Rosa Bartoloni che propongono una ristora- trasformano le uve in vini zione semplice ma di al- pregiati. Fortunate le mani tissima qualità. Cucinaa di Maria Rosa che possono coccolare le prezio- è il loro nuovo progetto gastronomico dove l’alta se viti di Trebbiano Spoletino, che non si sono gastronomia abbandona il ristorante per trasfe- mai ammalate di filossera e crescono senza in- rirsi in una bottega di alimentari, che nobilita i nesti ma a “piede franco”. Sempre per rimanere concetti di salumeria e tavola calda: servizi es- in tema su questo territorio c’è anche la firma di senziali, niente fronzoli, costi ridotti su tutto tran- una mano famosa, quella di Arnaldo Pomodo- ne che sulle materie prime, tutte rigorosamente ro che ha progettato la cantina della Tenuta di del territorio. Nella sua semplicità Cucinaa è un Castelbuono. E cosa dire delle mani preziose di progetto rivoluzionario di democratizzazione Brunello, “storico” cavatore di tartufi incontrato dell’alta cucina. E cosa vogliamo dire delle mani nella Tenuta di San Pietro a Pettine, dove Carlo di Gian Piero Lucarelli che hanno concretizzato La ciclabile che va da Spoleto ad Assisi è un viaggio nel segno Caporicci e la sua famiglia accarezzano e tra- l’idea geniale di un panificio a km 0? Gian Piero sformano i preziosi tuberi. A Foligno invece sei si racconta così: «Sono il contadino che produce dell’acqua alla scoperta di un fazzoletto d’Umbria che si mani, quelle di Marco Gubbiotti, Andrea Santilli la farina con il suo grano, la panifica e vende il racconta con le mani, l’ingegno, il cuore di contadini, artisti, cuochi e artigiani. IDILLIO RURALE Il borgo di Trevi tra ulivi e campi di grano. In alto: Marco Gubbiotti e Ivan Pizzoni del ristorante Cucinaa a Foligno. Nella pagina a fianco, in alto: il Ponte delle Torri a Spoleto; in basso: in bici tra gli ulivi tra Montefalco e Bevagna. arte da Spoleto e termina ad Assisi. Una cin- km/h. Dalla primavera all’autunno il paesaggio P quantina di chilometri piatti come l’Olanda, mostra i suoi aspetti più affascinanti. Si passa intensi come un viaggio, in armonia col genius dalle fioriture, ai colori solari dell’estate per finire loci della terra umbra. Tutti sanno che l’Umbria nel meraviglioso autunno umbro. Ottobre e no- è terra di santi e lavoratori, non tutti sanno che vembre sono i mesi dedicati tradizionalmente è meta di pedalatori. Monti e colline sono solo alla raccolta delle olive. In particolare, il territorio varianti ed eventuali su questo tracciato che si che circonda Trevi è un trionfo di verde argento lascia guidare dai torrenti Tessino, Marroggia, senza soluzione di continuità. Ci troviamo, infat- Beverone, Timia e del fiume Topino. L’acqua è il ti, nella culla della civiltà dell’olio, un’antichissima filo conduttore di questa pedalata lungo argini, cultura che caratterizza tutti i paesi mediterranei borghi e movimentate campagne. Sulla direttri- e che, in Umbria, affonda le sue radici proprio ce della Via Flaminia l’Umbria distesa, ampia e nella zona di Trevi. solare lascia spazio a strade e ferrovie. La Valle Umbra è luogo di veloci transiti e nell’immagina- Ora et labora rio collettivo tra Assi- In Umbria quando le si e Spoleto esistono mani non vengono usa- solo borghi isolati fatti te per pregare passano di pietre antiche e no- il tempo a lavorare. Ma bili. In pochi sanno non solo. Le mani um- che esistono Casco bre raccontano storie dell’Acqua, il fiume To- più profonde di pre- pino e l’olivo di Sant’E- ghiere; trasformano miliano. In pochissimi la materia e i prodotti rallentano per scoprire della terra in opere d’ar- com’è l’Umbria a 15 te. Questo fermento è 98 99 UMBRIA/Valle Umbra UMBRIA/Valle Umbra si affacciano nella ma- chiamò i tre figli Satur- gica piazza dove si re- no, Nettuno e Venere. spira aria di Medioevo, Il viaggio finisce ad As- soprattutto nel mese sisi, volendo con una di giugno quando, in deviazione tra le pietre occasione del Mercato nobili di Spello. Forse delle Gaite, la città fa un è più facile incontrare salto all’indietro di mille San Francesco tra i si- anni: botteghe, taverne, lenzi della ciclabile che cortei, tessuti, musiche tra l’onda di turisti che e canti sono quelli, ap- affollano le basiliche di punto, del Medioevo. È solo una rappresenta- Santa Chiara e di San Francesco. Almeno, per zione, ma tutto sembra reale. In pochi lo sanno me è stato così. E tra gli appunti del viaggio ritro- ma i bevanati sono conosciuti come quelli dai vo una nota. “Vero che il cuore di questa terra si nomi originali. Basta una passeggiatina al cimi- legge attraverso le mani della sua gente. Vero al- tero dove si può recitare un requie per Coriolano, lora che devo tornare perché non ho ancora visto Preziosilla, Euterpe, Tersicore, Aristeo, Menelao la chiesa-cubo di Fuksas a Foligno e la tomba o Pilade; in passato hanno vissuto a Bevagna il dove dal 2008 riposa Giuseppe Uncini artista del generale Crisippo e il fratello Milziade; mentre ferro e del cemento”. Mani d’artisti che raccon- negli anni ’40 il fabbro del paese, il signor Giove tano questa terra. Come le mani dei contadini. pane al consumatore finale». Granarium si chia- acque alle Fonti del Clitunno dove energia tra- STRADE SILENZIOSE La ciclopedonale nel tratto di Campello su Clitunno, tra Spoleto e Trevi. In alto: trebbiatura nei pressi ma il suo progetto che ha avuto la genialità di sparente sgorga da un insieme di sorgenti già di Montefalco. Nella pagina a fianco, in alto: le Fonti del Clitunno. In alto: la strada del Sagrantino tra Bevagna e Montefalco. concentrare in due mani l’agricoltore, il mugna- note ai Romani e dove hanno trovato ispirazione io e il panificatore. Il valore di tutte queste mani, Plinio il Giovane, Lord Byron e Giosuè Carduc- come dice ancora Gian Piero, sta nel «cercare di ci. Da Trevi, la città dell’olio, abbarbicata al colle tramandare in modo autentico ai grandi e piccini che sovrasta la via Flaminia, il panorama sulla le nostre origini, i sapori dimenticati di un passa- valle è mozzafiato e una passeggiata tra i vicoli to recente e la semplicità che è negli occhi di chi, regala un’immagine intima e silenziosa dell’Um- come noi, ha fatto sempre il contadino». bria meno turistica. A Bovara, poco distante dal borgo, si trova un monumento naturale: l’ulivo di Chilometri da vivere Sant’Emiliano, nove metri di circonferenza alla A noi che viaggiamo in bici, le mani servono di base, plurimillenario sopravvissuto a gelate e meno ma bisogna avere buone gambe anche se intemperie è il simbolo di una natura forte e ge- tra Spoleto e Assisi, salvo deviazioni, non ser- nerosa. In piena valle sorge il colle di Montefalco, vono muscoli particolarmente allenati. Anche il gioiello di pietra noto come “la ringhiera dell’Um- chilometraggio che non supera i 60 km potrebbe bria”, dove il panorama a 360 gradi va da Perugia trarre in inganno perché 3 o 4 giorni sono ap- a Trevi, dai Monti Martani ai percorsi d’acqua del pena sufficienti per scoprire questo territorio Topino e del Clitunno. Il colle di Montefalco è an- che offre tappe tutte da vivere. A cominciare da che terra del prezioso Sagrantino, nettare rosso Spoleto, dove oltre al fascino del centro storico DOC molto apprezzato anche lontano dall’Um- si può sperimentare - a bria. Tappa importante due passi dal Ponte del- del viaggio sarà la splen- le Torri e dalla fortezza dida Bevagna, impor- Albornoziana - il silenzio tante municipio romano del Monteluco, luogo di e cittadella medievale isolamento e meditazio- fortificata. Ancora visibili ne per gli eremiti siriaci i resti di antiche terme, di e per San Francesco. un teatro romano e di un Atmosfere di pace e si- tempio. Le chiese di San lenzio nel segno delle Michele e San Silvestro, 100 101 UMBRIA/Valle Umbra MANI SAPIENTI In alto, in senso orario: tessuti artigianali presso la Casa de Trenci a Trevi; l’antico frantoio dell’azienda agricola I Mandorli di Bovara di Trevii; Brunello e Fabio, tarufai a San Pietro a Pettine; Antonio e Angelo Stemperini sul trattore D’olio e di vino a Montefalco. In basso, da sinistra: Silvia, Andrea, Daniele e Stefano del Lithos Habitat Studio a Campello sul Clitunno; Olio: ottimo quello prodotto dalle aziende già citate nel Dove Block Notes (Dove dormire e Dove la piazza del Comune ad Assisi. Nella pagina a fianco, in senso orario: l’Agriturismo Le Due Torri a Limiti di Spelllo; Emma mangiare); inoltre Frantoio Gaudenzi, Vocabolo Camporeale, loc. Pigge, SS Flaminia, km 140, Di Filippo, produttrice di vino a Cannara; frantoio Gaudenzi in loc. Pigge di Trevi; Montefalco, borgo fiorito. Trevi, tel. 0742.781107, www.oliodopgaudenzi.it, Frantoio di Spello, via Banche 1/B, Spello, tel. 0742.651662, www.frantoiodispello.it, Az. Agricola Clarici Pier Domenico, via Garibaldi 144, Foli- gno, tel. 0742.340788, www.olioclarici.it. Vini all’Azienda Agraria Di Filippo, Vocabolo Conversino 153, Cannara, tel.
Details
-
File Typepdf
-
Upload Time-
-
Content LanguagesEnglish
-
Upload UserAnonymous/Not logged-in
-
File Pages7 Page
-
File Size-