Il Sistema Cittadino Della Mediazione Interculturale

Il Sistema Cittadino Della Mediazione Interculturale

1 2 Il Sistema Cittadino della Mediazione Interculturale Progetto siti- servizi integrati e tecnologie dell’incontro Fondo Europeo per l’integrazione di Cittadini di Paesi Terzi Ap. 2010 – Prog. 8341 Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute di Roma Capitale Partner Programma integra e Fondazione Roma Solidale Periodo: agosto 2011 – giugno 2012 3 Presentazione Il Sistema Cittadino della Mediazione Interculturale di cui il progetto Siti - Servizi integrati e tecnologie dell’incontro - è una declinazione operativa, è un’iniziativa finanziata dal Ministero dell’Interno nell’ambito del Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi – Azione 5 - AP 2010. Il capofila dell’iniziativa è il Dipartimento Promozione Servizi Sociali e Salute di Roma Capitale in partenariato con Programma integra e Fondazione Roma Solidale onlus. Il progetto siti è un modello ideato per generare risposte innovative in grado di adattare metodologie e contenuti operativi alle esigenze specifiche dei territori. L’iniziativa potenzia e consolida la funzione del Registro Pubblico dei Mediatori Interculturali di Roma Capitale (strumento per la valorizzazione dei saperi e delle esperienze dei mediatori interculturali operanti nel territorio) offrendo opportunità di facilitazione relazionale nell’incontro domanda/offerta di mediazione. Obiettivo principale del progetto è quello di migliorare e rendere sistemica la comunicazione tra cittadini stranieri e operatori pubblici. Nello specifico il progetto ha previsto la creazione di un’equipe di mediatori – selezionati tra gli iscritti al Registro. Gli operatori attraverso lo strumento della videochiamata hanno risposto alle richieste di facilitazione linguistica provenienti dai servizi dei Municipi di Roma Capitale. Per i Municipi aderenti all’iniziativa è stato previsto un adeguamento della strumentazione informatica e tecnologica. Le lingue disponibili sono quelle più rappresentative della popolazione straniera a Roma. In particolare: inglese, francese, spagnolo, rumeno, 4 polacco, ucraino, russo, filippino, bangla, farsi, arabo, tigrino, amarico e albanese. L’intervento di mediazione a distanza è accessibile direttamente dall’homepage del sito www.sitimediazione.it. Dopo aver cliccato sull’icona si apre una schermata dove è possibile scegliere in quale stanza accedere a seconda della lingua richiesta: Stanza 1. Per la mediazione in lingua tigrino, amarico, arabo, francese e inglese. Stanza 2. Per la mediazione in lingua albanese, bangla, hindi, spagnolo, portoghese e inglese. Stanza 3. Per la mediazione in lingua russo, ucraino, polacco, tedesco e inglese. Stanza 4. Per la mediazione in lingua rumeno, moldavo, polacco, russo, inglese e francese. Stanza 5. Per la mediazione in lingua tagalog, cinese, farsi, pashtu, dari, turco. Ad ogni Municipio a cui è stata consegnata la strumentazione informatica necessaria (webcam e casse audio) è stata assegnata una password che permette di accedere al servizio e connettersi con il mediatore in tempo reale. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00 e il martedì e giovedì anche dalle 14,00 alle 16,00. Avviata la procedura verrà attivata la videochiamata che connetterà in tempo reale il mediatore presente presso la sede operativa e 5 l’ufficio o il servizio pubblico presso il quale si è manifestato un bisogno di dialogo linguistico mediato. Figura 1. Funzionamento del servizio a distanza I Municipi hanno inoltre potuto richiedere, per i servizi più complessi, un intervento di mediazione in presenza contattando la segreteria del progetto e fissando un appuntamento presso l’ufficio richiesto. Figura 2. Funzionamento del servizio in presenza 6 Accanto all’intervento di facilitazione linguistica, il progetto ha previsto l’attivazione di interventi di consulenza socio legale sia a distanza che in presenza. Il consulente socio legale ha fornito informazioni riguardanti le pratiche di soggiorno, ricongiungimento, cittadinanza e fissando un appuntamento presso la sede del progetto sarà possibile prendere in carico casi più complessi. 7 I Processi Il Sistema Cittadino della Mediazione Interculturale la cui declinazione operativa è il progetto siti, è un intervento di sistema che ha portato all’introduzione del software per la videochiamata, elemento innovativo all’interno dei servizi comunali che operano a contatto diretto con il pubblico. Tale caratteristica permette di ampliare il sistema relazionale all’infinito sia in termini disciplinari – si pensi ad esempio all’aumento delle lingue o all’introduzione di altri tipi di linguaggio (ad esempio il LIS) - che quantitativi - in termini di attori aderenti: non solo municipi ma anche asl, ospedali, tribunali. Questa caratteristica ha permesso di attivare processi intra- organizzativi grazie alle nuove risorse umane e tecnologiche immesse nel sistema cittadino e comunale. Anche il processo di selezione dell’equipe degli operatori della facilitazione linguistica ha seguito questa logica, valorizzando storie e competenze di coloro iscritti al Registro Pubblico dei Mediatori Interculturali Si è proposto un processo di innovazione nei Municipi congiuntamente ad un lavoro di networking fra i servizi territoriali. Le fasi coincidenti per intenti e per cronologia hanno portato alla costruzione di una rete di interventi che da gennaio 2012 ha permesso l’attivazione del servizio. I processi possono essere idealmente suddivisi in 3 macro aree complementari l’una all’altra 1. La selezione dei mediatori Il progetto, come detto, ha voluto valorizzare il ruolo centrale del Registro pubblico dei mediatori interculturali di Roma Capitale. 8 Il registro è stato istituito dal Consiglio Comunale di Roma con Delibera n. 160 del 18 luglio 2005. L’attività, attraverso la sua Commissione permanente, consiste prevalentemente nel percorso “aperto” di analisi dei requisiti del richiedente al fine di procedere alla formale iscrizione. Dalla lettura dei profili curriculari, dalla valutazione delle competenze possedute dai mediatori e dall’articolazione dei soggetti promotori dei corsi di formazione, emerge con chiarezza la qualità dell’offerta di mediazione nella città di Roma e un potenziale d’intervento assai significativo per l’intero sistema pubblico. I mediatori interculturali iscritti al Registro sono, al 31 maggio 2012, 417, 82 sono i mediatori iscritti provvisoriamente (coloro in attesa di una documentazione formale da ente formatore o datore di lavoro) su un totale di 631 domande pervenute. Le donne sono pari all’81% , l’età media è di circa 42 anni e il periodo medio di soggiorno in Italia è di 12 anni. I laureati che fanno richiesta di iscrizione al Registro sono 388, 272 diplomati; le nazionalità maggiormente rappresentate sono Romania, Polonia, Perù, Albania, Ucraina, Marocco, Moldavia. I mediatori che hanno costituto l’equipe del Sistema cittadino provengono dagli iscritti al registro. Tale scelta ha, inoltre, permesso di garantire al progetto la qualità dell’intervento di mediazione grazie alla “certificazione” delle competenze dei singoli mediatori che precede alla fase di iscrizione. Il processo di selezione ha preso il via in data 14 settembre 2011 con la pubblicazione di un bando di selezione. I mediatori interessati hanno potuto inviare le candidature di partecipazione entro il 30 settembre 2011. Le domande pervenute sono state 197. 9 Il maggior numero di richieste è pervenuto da mediatori interculturali di lingua rumena, araba ,russa, albanese e spagnola (in particolari mediatori provenienti dal Perù). La Commissione per la valutazione delle domande di iscrizione al Registro è stata formalmente incaricata del processo di selezione. E’ stata prima effettuata una valutazione dei curricula che ha portato all’ammissione di 83 candidati ai colloqui orali che si sono svolti nelle date del 14, 21 e 28 novembre 2011 presso il Centro Cittadino per le Migrazioni, l’Asilo e l’Integrazione Sociale. 10 Figura 3. La commissione di valutazione al lavoro presso Il Centro cittadino per le Migrazioni, l’Asilo e l’Integrazione sociale. I risultati dei colloqui sono stati resi pubblici in data 7 dicembre 2012. I mediatori ammessi al servizio che hanno costituito l’equipe del mediatori sono stati 14, scelti in base alle lingue maggiormente richieste nei territori municipali e in base alle capacità linguistiche dei singoli; tutti i mediatori selezionati infatti parlano almeno 3 idiomi permettendo al servizio così costituito di dare copertura a 25 lingue. Accanto all’equipe dei facilitatori linguistici a distanza sono stati selezionati 58 mediatori da coinvolgere per gli eventuali interventi in presenza a seconda delle necessità palesate dai Municipi in base al profilo del bisogno e all’intensità dell’intervento di mediazione preventivato. 11 Terminato il processo di selezione, il 19 dicembre 2011, l’equipe dei mediatori ha intrapreso un percorso formativo propedeutico alla gestione dell’attività. Il processo formativo integrato ha riguardato da un lato l’aggiornamento delle conoscenze in merito al funzionamento della Figura 4. I mediatori al lavoro. “macchina burocratica” comunale, dall’altro l’approfondimento delle tecniche di comunicazione necessarie per la gestione di un servizio a distanza, in ultimo una sessione dedicata all’area informatica di natura pratico-operativa sul funzionamento del programma SKYPE e sulla gestione delle videochiamate. A concludere il programma di formazione iniziale due lezioni di approfondimento legale sulle tematiche dell’immigrazione. L’equipe ha dunque avviato l’attività prestando

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