Università Ca’ Foscari Venezia Dottorato di ricerca in Storia sociale europea dal Medioevo all'Età Contemporanea, 22° ciclo (A. A. 2006/2007 – A.A. 2008/2009) Santi e luoghi santi al servizio della politica carolingia (774-877). Vitae e Passiones del regno italico nel contesto europeo SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE DI AFFERENZA: M-STO/01 STORIA MEDIEVALE Tesi di dottorato di Giorgia Vocino, Matricola 955347 Coordinatore del dottorato Tutore del dottorando prof. Mario Infelise prof. Stefano Gasparri prof. François Dolbeau La storia non è poi la devastante ruspa che si dice. Lascia sottopassaggi, cripte, buche e nascondigli. C'è chi sopravvive. […] La storia gratta il fondo come una rete a strascico con qualche strappo e più di un pesce sfugge. (EUGENIO MONTALE, La Storia, da Satura I, 1971) Ringraziamenti Voglio esprimere il più sentito ringraziamento ai professori Stefano Gasparri e François Dolbeau per aver creduto fin dall’inizio in questo progetto di tesi di dottorato in cotutela con l’École Pratique des Hautes Études di Parigi, per avermi validamente indirizzata lungo tutto il periodo di preparazione della tesi stessa e per avere pazientemente seguito la sua realizzazione fornendomi costantemente preziosi consigli. Grazie ai professori Mauro Ronzani e Michel Sot per la disponibilità che hanno sempre avuto nell’ascoltarmi e offrirmi validi suggerimenti. Un ringraziamento va anche ai colleghi che hanno avuto la pazienza di discutere con me di santi e reliquie: Marco Stoffella, Piero Majocchi, Eugenio Susi e Giovanna Tondini. Un pensiero, infine, agli amici che hanno reso possibile la consultazione della bibliografia che da sola non avrei potuto reperire: grazie a Giulia Simone, Francesco Veronese, Angela Ulacco e Stefania Anzoise. INDICE 1. UNA LETTERATURA DI RIVENDICAZIONE. L‟AGIOGRAFIA DI AREA ITALICA DURANTE LA PRIMA ETÀ CAROLINGIA 4 1.1. LA CULTURA CAROLINGIA IN ITALIA: IL RUOLO DELLE ÉLITES TRANSALPINE 4 1.2. IL BOOM DELL'AGIOGRAFIA NELL'ITALIA CAROLINGIA 9 1.3. L‟AFFERMAZIONE DI UN GENERE LETTERARIO: I CIRCUITI DI DIFFUSIONE DEI TESTI 13 1.4. MEMORIA E TESTO: IL VALORE DELLA PAROLA SCRITTA 17 1.5. L‟AGIOGRAFIA COME STRUMENTO DI RIVENDICAZIONE 21 2. MILANO: L‟AFFERMAZIONE DI UNA CAPITALE DECLASSATA 28 2.1. IL DECLASSAMENTO DI UNA CAPITALE IMPERIALE (568-774) 28 2.2. L‟ETÀ CAROLINGIA: MILANO “CITTÀ AMBROSIANA” (774-881) 32 2.3. SOTTO L‟EGIDA DI AMBROGIO: L‟AGIOGRAFIA CAROLINGIA A MILANO 40 2.3.1. IL DE VITA ET MERITIS SANCTI AMBROSII (BHL 377D) 42 2.3.2. LA VITA SATYRI (BHL 7510) 48 2.4. LA POSTERITÀ DEL CULTO AMBROSIANO TRA IX E X SECOLO 54 3. SULLE ORME DEL MODELLO MILANESE: IL CASO DI BRESCIA CAROLINGIA 60 3.1. DAI LONGOBARDI AI FRANCHI SOTTO IL SEGNO DELLA CONTINUITÀ 60 3.2. LA RISCOPERTA DELLE GLORIE CITTADINE: I SANTI MARTIRI DI BRESCIA 67 3.2.1. LA RETRODATAZIONE DELLA LEGENDA MAIOR: BHL 2836 68 3.2.2. LE ADBREVIATIONES DI UNA ‗LEGGENDA EPICA‘: BHL 2837 E BHL 2838 78 3.3. IL RILANCIO DEL CULTO EPISCOPALE: FILASTRIO „COLLEGA‟ DI AMBROGIO 86 3.3.1. IL ‗DOSSIER DELLE ORIGINI‘: IL VALORE DELLA CONTINUITÀ DELLA LINEA EPISCOPALE 87 3.3.2. LA TRANSLATIO SANCTI FILASTRII (BHL 6797) 92 3.4. STRATEGIE EPISCOPALI DI EMULAZIONE A BRESCIA NEL IX SECOLO 97 4. PAVIA. LA „CAPITALE PUNITA' 100 4.1. L'AFFERMAZIONE DI PAVIA: DA SEDES REGIA A CAPITALE (V-VII SECOLO) 100 4.2. L'EMANCIPAZIONE DALL'AUTORITÀ METROPOLITANA MILANESE E LA POLITICA ECCLESIASTICA DEI SOVRANI LONGOBARDI (VII-VIII SECOLO) 102 4.3. IL PERIODO CAROLINGIO (FINE VIII-IX SECOLO) 108 4.4. UNA „AGIOGRAFIA DI RIVENDICAZIONE‟: IL DOSSIER DI SAN SIRO E SANT‟IVENZIO 114 4.4.1. LA TRADIZIONE MANOSCRITTA 119 1 4.4.2. LA PROTO-LEGGENDA: L‘YMNUS SANCTORUM SYRI ET IVENTII (BHL 7977B) 122 4.4.3. LA VITA SANCTORUM SYRI ET IVENTII (BHL 7976+4619) 128 4.5. LA TRANSLATIO SANCTI SYRI (BHL 7978) 145 4.5.1. LA TRADIZIONE MANOSCRITTA 145 4.5.2. LA TRANSLATIO SANCTI SYRI: IL CONTESTO REDAZIONALE 147 4.6. I TORTUOSI PERCORSI DELL‟AFFERMAZIONE DI UN SANTO 154 5. VENETIA ET HISTRIA.L‟AGIOGRAFIA COME MATERIALE SUSSIDIARIO ALLA RISOLUZIONE DELLA LITE PER IL PATRIARCATO TRA AQUILEIA E GRADO 157 5.1. ALLE ORIGINI DELLO SCISMA (VI - VIII SECOLO) 157 5.2. IL PRIMO PERIODO CAROLINGIO (FINE VIII – INIZIO IX SECOLO): UN FRAGILE EQUILIBRIO 159 5.3. ALL‟ORIGINE DI UNA LEGGENDA AGIOGRAFICA: IL LIBER DE EPISCOPIS METTENSIBUS 162 5.4. GENESI DI DUE RACCONTI AGIOGRAFICI: LA PASSIO HERMACHORAE ET FORTUNATI (BHL 3838) E LA PASSIO HELARI ET TATIANI (BHL 3881) 164 5.5. AUCTORITATES E LITTERAE SACRAE: I DOCUMENTI PROBATORI DEI DIRITTI DELLA CHIESA DI AQUILEIA (MANTOVA, 827) 179 5.6. LA REAZIONE VENEZIANO-GRADESE 183 5.7. AZIONI LITURGICHE, PRODUZIONE AGIOGRAFICA E RIVENDICAZIONI ECCLESIASTICHE: LE STRATEGIE POLITICO-RELIGIOSE DELLO STATO PATRIARCALE IN FORMAZIONE (X-XI SECOLO) 193 6. DA SEDES REGIA A CAPITALE: IL TENTATIVO FALLITO DI VERONA CAROLINGIA 202 6.1. LA TRANSIZIONE DALLA DOMINAZIONE LONGOBARDA ALLA PRIMA ETÀ CAROLINGIA 202 6.2. IL FILTRO DELLE FONTI: I RISCHI DELL‟INTERPRETAZIONE STORICA 208 6.3. ESEGESI DI UN TESTO CHIAVE PER LA DATAZIONE DELL'AGIOGRAFIA VERONESE: I VERSUS DE VERONA 210 6.4. TRE AGIOGRAFIE PER UNA CITTÀ 215 6.5. IL SERMO DE VITA ZENONIS (BHL 9001-9008D) E IL RYTHMUS DE SANCTO ZENONE (BHL 9009) 216 6.5.1. LE DIVERSE RECENSIONI E I MANOSCRITTI DELL'AGIOGRAFIA ZENONIANA 216 6.5.2. IL SERMO DE VITA ZENONIS 219 6.5.3. IL RYTHMUS DE SANCTO ZENONE 224 6.6. LA PASSIO ET TRANSLATIO SANCTORUM FIRMI ET RUSTICI (BHL 3020-3021) 227 6.6.1. LA TRADIZIONE MANOSCRITTA 227 6.6.2. LA NECESSITÀ DI UN‘AGIOGRAFIA MARTIRIALE: DATAZIONE E CONTESTO REDAZIONALE 228 6.7. UN UNICO GENERE, MOLTEPLICI STRATEGIE 240 7. IL RILANCIO DEL CULTO DEI SANTI NEI CENTRI EPISCOPALI MINORI 243 7.1. LA REGIONE AEMILIA: I SANTI „INVENTATI‟ DI BOLOGNA E PIACENZA 244 7.2. LA LIGURIA: SAN SIRO PATRONO DI GENOVA CAROLINGIA 258 2 8. ALLE PERIFERIE DEL REGNUM ITALIAE E DELL‟IMPERO DI CARLO MAGNO 268 8.1. TRA LONGOBARDI E CAROLINGI: LA LETTERATURA AGIOGRAFICA NEL PANORAMA ITALICO 268 8.1.1. L‘AGIOGRAFIA CAROLINGIA DELLA TUSCIA: LA DIMENSIONE LOCALE DI UN GENERE LETTERARIO 271 8.1.2. LA SPINTA CENTRIPETA DI ROMA: LA PRODUZIONE AGIOGRAFICA CAROLINGIA DEL DUCATO DI SPOLETO 294 8.1.3. I SANTI AL SOSTEGNO DELL‘ULTIMO BALUARDO LONGOBARDO: L‘AGIOGRAFIA DEL DUCATO DI BENEVENTO 307 8.2. ALLA PERIFERIA DELL‟IMPERO: L‟AGIOGRAFIA DI RIVENDICAZIONE NELLE REGIONI DI CONQUISTA 321 8.2.1. L‘AGIOGRAFIA DI UN DUCATO CATTOLICO: LA BAVIERA TRA AGILOLFINGI E CAROLINGI 322 8.2.2. LE ARMI E LA RELIGIONE: UN GENERE LETTERARIO PER LA CONQUISTA DEFINITIVA DELLA SASSONIA 335 9. CONCLUSIONI 360 10. APPENDICE I. L‟INNO DEI SANTI SIRO E IVENZIO (BHL 7977B) 367 11. APPENDICE II. DA ORIENTE A OCCIDENTE: I MODELLI DELL'AGIOGRAFIA CAROLINGIA AQUILEIESE 370 12. ABBREVIAZIONI 379 13. FONTI 382 14. COLLEZIONI DI FONTI 395 15. BIBLIOGRAFIA 397 16. INDICE DEI NOMI E DEI LUOGHI NOTEVOLI 435 17. INDICE AGIOGRAFICO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 18. INDICE DEI MANOSCRITTI 447 3 1. Una letteratura di rivendicazione. L‟agiografia di area italica durante la prima età carolingia 1.1. La cultura carolingia in Italia: il ruolo delle élites transalpine La caduta di Pavia e, con essa, della monarchia longobarda ha lasciato poche tracce nella documentazione superstite e le rare testimonianze sono inesorabilmente contaminate dalla prospettiva dei vincitori, i Franchi e i pontefici romani.1 Il fatidico 774 e la conquista del regnum langobardorum da parte di Carlo Magno non costituirono, tuttavia, una profonda frattura tra passato longobardo e presente carolingio: l‘annessione al regno dei Franchi dei territori sottoposti al governo di Desiderio ha tutte le caratteristiche di un colpo di stato politico e diverge profondamente dalle altre campagne militari del sovrano franco, connotate da violenza e aggressività, tra le quali spiccano ovviamente quelle sassoni.2 Se si esclude la rivolta del duca friulano Rotgaudo nel 776, l‘insediamento dei Carolingi al vertice del regnum langobardorum non provocò eclatanti atti di 1 Sull‘assenza di uno sguardo ‗longobardo-italico‘ rispetto agli eventi del 774 si è pronunciato recentemente Stefano Gasparri sottolineando come le uniche fonti che facciano apertamente riferimento alla conquista del regno siano gli Annales Regni Francorum – che liquidano l‘accaduto con poche parole –, alcune lettere del Codex Carolinus e la vita di Adriano I (772-795) inserita nel Liber Pontificalis (cfr S. GASPARRI, The fall of the Lombard Kingdom: facts, memory and propaganda, in 774. Ipotesi su una transizione, IDEM (a cura di), Turnhout, 2008, pp. 41-65 [Seminari Internazionali del Centro Interuniversitario per la Storia e l‘Archeologia dell‘Alto Medioevo, 1]). 2 La conquista del regno longobardo è definita coup d‟état da Rosamond McKitterick nel suo volume dedicato a Carlo Magno, vd. R. MCKITTERICK, Charlemagne. The Formation of a European Identity, Cambridge, 2008, in particolare sull‘annessione del regno longobardo vedi pp. 107-111. 4 ribellione, sebbene le formule di datazione delle carte private, abbondanti in alcune regioni della penisola come quella toscana, permettano di ipotizzare che l‘adesione delle élites locali alla nuova monarchia fu un processo lungo e problematico. I vertici dell‘amministrazione laica furono progressivamente sostituiti con uomini di fiducia del re franco – insigniti del titolo di comites – in pressoché tutte le principali città del regno. I conti carolingi furono, così, incaricati di assicurare l‘inquadramento della realtà italica nella complessa costruzione politica forgiata da Carlo Magno.3 Sempre a pochi anni dalla
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