giovedì 19 febbraio 2004 Italia 9 Enrico Fierro mafiosa di Peppe Morabito inizia negli anni Cinquanta, negli anni Sessanta, con la strage di Locri inizia la mattanza per la REGGIO CALABRIA L’ultima spavalderia I carabinieri del Ros Settantenne, il boss gestiva conquista della supremazia mafiosa nel- ‘u tiradrittu l’ha voluta riservare ai cara- la Locride. Alla fine degli anni Ottanta la binieri: «Bravi: se non mi pigliavate voi l’hanno sorpreso il narcotraffico dal paese ‘‘ conquista del «locale» di Africo grazie ad non mi pigliava nessuno». Mezz’ora do- una nuova guerra di mafia che in pochi po le quattro del mattino di ieri, Giusep- in un casolare dell’Aspromonte di Africo, suo paese natale anni lascia sul terreno cinquanta morti, pe Morabito è chiuso in una ca- fino agli anni nostri, quando u’ tiradrittu sa-bunker di Santa Venere, ai piedi del- insieme al genero. I due uomini Il suo è uno dei clan si conquista l’appellativo di Provenzano l’Aspromonte, quello è il suo ultimo rifu- ‘‘ della Calabria. Le figure dei due boss gio da cane che scappa. Latitante da dodi- erano armati, ma non hanno più potenti e ramificati sono state «comparate» da Gianluca An- ci anni, non ha mai usato il telefono, dreani, sostenendo che sono «due perni meno che mai il cellulare: per comunica- fatto in tempo a reagire in Italia e all’estero fondamentali che, se spezzati, potrebbe- re con i suoi soldati usava, come Bernar- ro produrre contraccolpi rilevanti in que- do Provenzano, i pizzini, piccoli fogli di gli ingranaggi di più grande dimensione carta da leggere e che si chiamano da distruggere im- Cosa nostra e mediatamente. Da 'ndrangheta». mesi carabinieri La strategia del Ros e dei Cac- Analisi quanto ciatori di Calabria mai vera, perché erano sulle sue la storia criminale tracce. Hanno Preso il boss Morabito, ’ndrangheta decapitata dei due superboss aperto buchi im- ha moltissimi pun- portanti nella rete ti di contatto. An- di protezione che che se a vederlo la ‘ndrangheta ha Arrestato «’u tiradrittu» dopo dodici anni di latitanza. «Era più potente di Provenzano» nelle foto segnale- steso attorno a tiche Morabito - quello che viene ri- come Provenzano tenuto il capo dei capi, il Provenzano - ricorda più un contadino rozzo e se- della Calabria, il boss che ha reso la ma- mianalfabeta, siamo di fronte ad un ma- fia calabrese più forte di Cosa Nostra. Nella lista dei 28 superlatitanti Lecce, colpita anche nager del crimine che ha costruito una Ora possono mettere le mani su uno dei organizzazione ramificata in Italia e al- 28 latitanti giudicati «di massima perico- il capo di Cosa Nostra la Sacra Corona Unita: l’estero. Un uomo che è stato in grado di losità». Con lui, in quel casolare, c’è un «unificare» la ‘ndrangheta calabrese, do- medico, Giuseppe Panzera, marito di e altri 7 boss delle cosche calabresi all’alba 72 arresti tandola di una struttura molto simile a una delle sue figlie. Hanno una mitra- Cosa Nostra, con una «commissione glietta e una pistola. Non fanno in tem- ROMA Il nome del boss Giuseppe Morabito figu- LECCE C'è anche Fabio Franco, il lati- provinciale» composta dai capi latitanti po ad usarla. Non gli conviene. Come i ra nella lista dei 28 «superlatitanti» definiti dal tante presunto affiliato della Sacra e tre «mandamenti»: Jonico, Tirrenico e veri capi, ‘u tiradrittu sa quando è il mo- ministero dell’Interno «di massima pericolosi- Corona Unita, arrestato il 4 febbraio Reggio centro. Al vertice della Cupola, mento di arrendersi. «Bravi carabinie- tà», tra i quali spicca Bernardo Provenzano. scorso in Brasile, tra i destinatari insieme a Morabito, i capi delle famiglie ri...». Ora Morabito è I 28 criminali fanno parte del dell'ordinanza di custodia cautelare Piromalli e De Stefano. Una organizza- in isolamento, interro- cosiddetto «Programma speciale di emessa dalla direzione distrettuale zione per «compartimenti», che consen- gatorio top secret. ricerca» della Direzione centrale antimafia di Lecce nei confronti di te - secondo il sostituto procuratore na- La resa Sul viso della polizia criminale. 72 persone accusate a vario titolo di zionale antimafia Vincenzo Macrì - «uni- del boss dei boss ru- Tra questi, oltre a Morabito, ci associazione mafiosa, estorsioni, tà di indirizzo e maggior efficienza, ma ghe da settantenne, sono altri 7 ricercati legati alla traffico di sostanze stupefacenti soprattutto elimina lo scoppio di guer- borse sotto gli occhi ‘ndrangheta calabrese. (cocaina ed eroina), detenzione re». Che non pagano, attirano l’attenzio- acquosi, andamento Si tratta di Giuseppe Bellocco, illegale di armi e materiale esplosivo. ne dello Stato e frenano gli affari: questa stanco. L’espressione nato nel 1948 a Rosarno, ricercato L'Operazione di ieri mattina, è la filosofia di Morabito. Leader nel bu- non più spavalda di dal 1997 per omicidio, associazio- denominata «Lupa», ha colpito due siness mafioso a Milano, dove a curare un tempo. Di quando ne di tipo mafioso, traffico di dro- gruppi, i De Tommasi di Campi gli interessi economici della cosca erano compare Peppe veni- ga ed altro; Pietro Criaco, nato nel Salentina e i Tornese di Monteroni, personaggi di peso del mondo della fi- va visitato da un altro 1972 ad Africo (Rc), ricercato dal considerati vicini alla Sacra Corona nanza sporca, come il commercialista capo dei capi: Totò Ri- 1997 per associazione di tipo ma- Unita di Cerfeda, il presunto boss, Enrico Cilio, cognato di Michele Sindo- ina, che da viddano di fioso, omicidio ed altro; Giuseppe oggi pentito eccellente. Ventotto na. Alla fine degli anni Novanta, il ragio- Corleone diventò so- Iamonte, nato nel 1949 a Melito ordinanze di custodia cautelare sono niere si occupò di trasferire all’estero il vrano assoluto di Cosa Nostra. Racconta- Porto Slavo (Rc), ricercato dal 1993 per associa- state notificate in carcere. Molti patrimonio di 26 società (alberghi, risto- no i pentiti Ierinò e Lauro che Riina viag- zione di tipo mafioso, omicidio, traffico di stupe- presunti affiliati, nonostante fossero ranti, bar e garage, tutti nel cuore di giò dalla Sicilia alla Calabria travestito facenti ed altro; Pasquale Condello, nato nel detenuti, riuscivano a tenere le fila Milano). da frate cappuccino per incontrarlo ad 1950 a Reggio Calabria, ricercato dal 1997 per dell'organizzazione tramite loro La rete internazionale Ma la scoper- Africo, grazie alla intercessione e alla ge- omicidio, estorsione ed altro; Orazio De Stefano, emissari. I circa 100 equipaggi della ta più importante fatta dai magistrati nerosa ospitalità di un prete (vero, que- nato nel 1959 a Reggio Calabria, ricercato dal Polizia di Stato, per un totale di 350 milanesi, fu che i canali utilizzati dai Mo- sta volta) vicino alla famiglia Morabito. 1992 per associazione di tipo mafioso ed altro; uomini, hanno operato nei territori rabito per riciclare soldi erano gli stessi Da boss a boss. Questa volta, con i mitra Gregorio Bellocco, nato nel 1955 a Rosarno dei comuni di Lecce, Cavallino, utilizzati per pulire i miliardi delle tan- dei segugi del Ros puntati in faccia, ‘u (Rc), ricercato dal 1996 per associazione di tipo Lizzanello, Merine, Monteroni, genti. La cosca Morabito ha da sempre tiradrittu si è mostrato umile. mafioso, omicidio ed altro; Pasquale Tegano, Vernole, Maglie e in alcuni comuni avuto una fitta rete di complici in istituti Pedigree di un boss E pensare che nato nel 1955 a Reggio Calabria, ricercato dal del basso Salento. Degli arrestati, 46 bancari a livello nazionale e internazio- qualche anno fa «diffidò» una capo della 1994 per associazione di tipo mafioso, omicidio risultano indagati per associazione nale, per operazioni che arrivavano fino polizia, il prefetto Vincenzo Parisi. Sia- ed altro. per delinquere di stampo mafioso. alla clonazione di titoli e altre truffe da mo nel 1989 e Parisi si reca in Calabria effettuare in Lituania, Russia, Polonia, per fare il punto sulla lotta alla Il boss Giuseppe Morabito in auto con i carabinieri; a lato in una foto segnaletica Spagna e Malta. No, il boss che è stato ‘ndangheta, tra i luoghi da visitare anche arrestato ieri in un casolare non è il capo Africo, il regno di Morabito. Don Peppe di una mafia contadina e d’altri tempi, incarica un ufficiale giudiziario per noti- le reazioni ma il numero uno di una moderna indu- ficare la sua diffida al numero uno della stria criminale. Un uomo, ammettono Polizia italiana. «Sono totalmente estra- gli stessi inquirenti, dotato di «una intel- neo a fatti di criminalità e pertanto la tratta di «un grande colpo e un risultato stra- magistratura antimafia di Reggio Calabria. ligenza superiore alla media», «un capo diffido a proseguire negli accertamenti ordinario». «La ‘ndrangheta spiega Lumia - è Chissà quali altri risultati potremmo ottenere carismatico, capace di imporre la pace sul mio conto». Anche questa volta il Lumia (Ds): «Successo straordinario, oggi una delle mafie più pericolose in Italia e se garantissimo loro più mezzi e delle buone nelle faide, di essere arbitro e mediato- confronto è da capo a capo. La carriera al mondo. Morabito stava lavorando per orga- leggi». Il capogruppo Ds in Commissione ri- re». Un boss degli anni Duemila. nizzare una sorta di cupola così da rendere tiene in ogni caso che nessuno debba «illuder- ma contro le mafie lo Stato è ancora indietro» l'organizzazione più coordinata e più forte si che questo risultato possa farci esultare» Una carriera iniziata nel controllo del territorio, nell’aggressione perchè «nella lotta alla mafia e alla Massimo riserbo agli appalti e nelle collusioni con l’economia e ‘ndrangheta lo Stato è indietro e ancora mol- ‘‘ ‘‘ negli anni Cinquanta ROMA «Il contemporaneo arresto del latitante sionalità e grande spirito di servizio. Me ne la politica». Lumia ricorda che, quando era to al di sotto di quanto si dovrebbe fare».
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