INDICE PREMESSA | 2 SCENARIO DI RIFERIMENTO | 2 IL MODELLO DI GESTIONE | 12 1. CAPITALI GESTITI | 13 Il Capitale Economico | 13 Il Capitale Produttivo e Naturale | 16 Il Capitale Umano | 24 Il Capitale Intellettuale e Organizzativo | 26 Il Capitale Sociale e Relazionale | 31 2. VALORIZZAZIONE DEGLI ASSET PRINCIPALI | 63 Lo sviluppo delle Squadre Nazionali | 63 L’attività giovanile | 74 Il calcio femminile | 97 3. LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE | 109 4. LA FORMAZIONE TECNICA | 120 5. ATTIVITÀ DEGLI UFFICIALI DI GARA | 130 6. VALORIZZAZIONE COMMERCIALE | 132 7. ATTIVITÀ REGOLATORIA | 137 8. LA GESTIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA CONNESSA | 146 AL COVID-19 CONCLUSIONE: IL PERCORSO DI TRASPARENZA DELLA FIGC | 156 RELAZIONE DI ATTIVITÀ 2020 PREMESSA Il Management Report costituisce un processo di reporting annuale nato nel 2015, finalizzato a rafforzare la dimensione della trasparenza e a rendicontare le attività svolte dalla Federazione, a beneficio di tutti gli stakeholder interni ed esterni alla FIGC. Si sviluppa attraverso la redazione di specifici Rapporti di Attività da parte delle diverse “aree di funzione” della Federazione, e si inserisce in un più generale programma orientato al raggiungimento dell’obiettivo di good governance, al fine di costruire di un dialogo interno costante tra aree e funzioni. Le aree federali trasmettono periodicamente un rapporto di sintesi delle attività svolte, che vengono riepilogate in questo documento finale. In estrema sintesi, il Management Report costituisce uno strumento di verifica, monitoraggio e allineamento dei risultati gestionali e amministrativi rispetto agli indirizzi politici dettati dagli organi federali e dalle strategie aziendali. Sul tema della visibilità operativa, la FIGC rende disponibili, oltre al presente Rapporto di Attività, tutti i principali documenti di riferimento relativi al proprio sistema attraverso altre pubblicazioni redatte, anche in lingua inglese, e inserite sul proprio sito internet all’interno della sezione “Federazione Trasparente”, raggiungibile al seguente link: https:// www.figc.it/it/federazione/federazione-trasparente. Vengono in particolare pubblicati il Bilancio Sociale e quello Integrato, il budget federale e il bilancio di esercizio, insieme al ReportCalcio, al Conto Economico del Calcio Italiano e a numerosi altri documenti che riassumono le peculiarità e gli aspetti salienti del modello di gestione adottato dalla Federazione e della strategia federale. SCENARIO DI RIFERIMENTO La Federazione nel 2020 ha operato nel rispetto delle indicazioni fornite da Sport e Salute, per il perseguimento degli obiettivi di buona gestione, al fine di riuscire ad assicurare un elevato livello di servizi strettamente connessi al proprio scopo istituzionale, legato a promuovere e disciplinare l’attività del giuoco del calcio e gli aspetti sociali ad essa connessi, garantendo i migliori risultati sportivi, organizzativi ed economici. L’attività della governance federale si è concentrata sul far riacquisire alla FIGC un ruolo centrale nel contesto politico-istituzionale e in quello sportivo, per poi intraprendere un ampio e strutturato processo di riforma che l’aggravarsi della crisi dovuta alla pandemia da COVID-19 ha soltanto rallentato. In questo documento vengono rappresentate innanzitutto le azioni intraprese con successo e i risultati ottenuti in ambito federale, frutto di una cultura del fare che ha ispirato l’agire di questa governance. Un’analisi dettagliata dei progetti sviluppati dalla Federazione, al fine di dare finalmente contenuto e sostanza al concetto di “sostenibilità”, agendo sulle norme e ammodernando l’impianto regolatorio dell’intero sistema, ma cercando anche in parallelo di ridare entusiasmo alle Nazionali e a tutti gli appassionati offrendo, allo stesso tempo, sostegno alle Leghe, alle società, alle componenti tecniche e ai loro associati. 2 RELAZIONE DI ATTIVITÀ 2020 L’anno 2020, a partire dai mesi di febbraio e marzo, è stato caratterizzato dal significativo impatto prodotto dall’emergenza sanitaria connessa all’epidemia da COVID-19, che ha generato un rilevante contraccolpo socio-economico su tutti i settori strategici del Sistema Paese, compreso il comparto sportivo e il settore calcistico nello specifico. Le principali conseguenze hanno riguardato, a partire dal marzo 2020, l’interruzione prolungata della stagione sportiva 2019-2020, che si è poi tradotta nella cancellazione e nello stop definitivo di tutte le competizioni calcistiche organizzate sotto l’egida della Federazione, con l’unica eccezione del calcio professionistico: la Serie A e la Serie B sono riprese a giugno e si sono concluse ad agosto (oltrepassando quindi il canonico termine previsto per la stagione sportiva, ovvero il 30/06/2020); la regular season della Serie C non è invece più ripresa, e nei mesi di giugno e luglio si sono disputati solo i play-off e i play-out. Anche il calendario delle Rappresentative Nazionali ha subito dei significativi impatti: la Nazionale A maschile non ha potuto disputare partite ufficiali fino al mese di settembre; tutte le principali competizioni per Rappresentative giovanili sono state annullate (es. Europei Under 17 e Under 19, Mondiali Under 20 e Under 17), insieme alla cancellazione e/o al posticipo delle amichevoli e delle diverse fasi di qualificazione in tutte le categorie (Nazionali femminili, giovanili, Beach Soccer e Calcio a 5). Nel 2020, nello specifico, le Rappresentative Nazionali hanno disputato appena 49 partite ufficiali, rispetto alle 262 del 2019. La Nazionale “A” maschile ha giocato appena 8 partite, il dato più basso dal 1993. Gli altri principali effetti prodotti dall’emergenza sanitaria hanno riguardato la necessità di disputare le partite a porte chiuse, insieme agli ovvi riflessi diretti e indiretti che l’emergenza sanitaria ha prodotto su tutti gli stakeholder del settore, a causa principalmente del drastico calo dei ricavi da ticketing, sponsorizzazioni, merchandising e corporate hospitality, oltre agli ulteriori costi connessi all’attuazione dei protocolli sanitari. La pandemia sta producendo nel medio-lungo termine un impatto su tutti i settori dell’attività calcistica (sistema professionistico, calcio dilettantistico e giovanile, movimento calcistico femminile, ecc…), che si è tradotto in vari scenari negativi: crisi economica di società e associazioni sportive, calo del livello di occupazione, diminuzione dei tesseramenti e del livello di attività (con ripercussioni socio-economiche sul territorio), calo della domanda dovuto alla disaffezione del pubblico, al cambio delle preferenze di consumo e dell’allocazione dei budget delle aziende, diminuzione del valore economico degli asset commerciali e minor potere di negoziazione, fino alla depressione del mercato dei trasferimenti e agli impatti patrimoniali dovuti alla perdita del valore aziendale delle imprese (anche in relazione al portafoglio dei diritti). A fronte del significativo impatto prodotto dall’emergenza sanitaria, una parte significativa delle progettualità condotte dalla struttura federale nel corso del 2020 è stata necessariamente rivolta all’attuazione di piani e progetti per assicurare la sostenibilità del Sistema Calcio, a tutti i livelli. A cominciare dall’introduzione dei protocolli medico-sanitari per la graduale ripresa degli allenamenti e delle competizioni, redatti con il coinvolgimento di tutte le componenti federali attraverso la neocostituita Commissione Medico-Scientifica della FIGC. Dal 22 maggio 2020 sono stati approvati protocolli specifici relativi ai seguenti ambiti: ripresa allenamenti professionisti, Serie A femminile e arbitri; ripresa calcio giovanile e dilettantistico; disputa gare a porte chiuse; ripresa calcio paralimpico e sperimentale; attività Rappresentative Nazionali; prosecuzione campionati nazionali LND e Serie B 3 RELAZIONE DI ATTIVITÀ 2020 femminile; oltre a numerosi aggiornamenti dei protocolli stessi e all’implementazione del nuovo impianto sanzionatorio ad hoc per il mancato rispetto degli stessi. La proficua interlocuzione instaurata con il Governo ha portato alla validazione dei protocolli, nonché all’introduzione di “corridoi sanitari” per i viaggi da e per l’Italia degli sportivi impegnati in attività ufficiali e alla definizione di un “iter straordinario” per decisioni in materia di determinazioni delle classifiche 2019-2020 e/o modifiche di format 2020-2021 (articolo 218 del “Decreto Rilancio”), insieme alla definizione di una serie di provvedimenti legislativi finalizzati a dare sostegno all’intero sistema sportivo, di cui si possono citare i principali: contributi per le società dilettantistiche e per i lavoratori sportivi, differimento scadenze fiscali e contributive, sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie degli impianti, cassa integrazione per i tesserati con contratti fino a 50.000 euro lordi, istituzione del “Fondo Salva Sport” e del credito di imposta per le sponsorizzazioni sportive. Per quanto concerne i regolamenti e l’assetto normativo, si segnala l’importante introduzione della regola delle 5 sostituzioni (avvenuta dopo la richiesta indirizzata dalla FIGC alla FIFA e l’approvazione in via sperimentale da parte dell’IFAB) che ha permesso una gestione più efficiente delle rose in presenza di calendari necessariamente molto più congestionati di prima. Sono state inoltre ratificate le nuove regole sui trasferimenti dei calciatori, che recepiscono le indicazioni della FIFA sulla rinegoziazione dei contratti dei tesserati e intervengono sull’adeguamento dei termini di
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