(r.e) Non sono proprio scampoli di stagione i film che trovano spazio in queste settimane sugli schermi, promettendo un’estate cinematografica decisamente meno sonnacchiosa del solito. Il buon momento della produzione nazionale sta nel terzetto dei film italiani in vetrina a Cannes (Gomorra, Il divo, Sanguepazzo), dove in anteprima mondiale ha avuto il suo battesimo anche Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, attesissimo (fors’anche perché insperato) quarto episo- dio della celebre saga spielberghiana, prontamente in distribuzione. Ma c’è dell’altro anche in giugno e luglio, ampia- mente documentato nella trentina di titoli rubricati dalla A alla Z nelle pagine che seguono. Nel cuore dell’estate si col- locano le uscite de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, con Christian Bale/Batman (mercoledì 23 luglio) e Le crona- che di Narnia: il principe Caspian (mercoledì 20 agosto), che se non dicono molto allo spettatore d’essai, qualcosa certa- mente promettono al pubblico del cinema-spettacolo, pur sempre maggioritario. E occorrerà dunque tenerne conto anche in sede di programmazione estiva delle nostre sale, armonizzando le nuove prime visioni al consueto riepilogo della stagione uscente, ancora utile per riacciuffare in extremis quel che si è perso nei mesi precedenti. E naturalmente ci sarà l’Arena di San Polo, a furor di popolo, chiamato quest’ultimo a confermare ora nei fatti l’affetto tributato al vecchio buon cinema all’aperto mesi fa, quando se n’era paventata la chiusura. Sulla scia di quell’affetto, il consiglio comunale ha prov- veduto a rimpinguare parzialmente il bilancio del settore cinema con un finanziamento aggiuntivo pari al 50% dei tagli intercorsi negli ultimi tre anni, che tradotto in termini organizzativi significherà una struttura necessariamente più snel- la (senza gradinata ma con la stessa capienza delle ultime edizioni) e un periodo di programmazione più ampio (dal 29 luglio al 7 settembre), compensato per ragioni di contenimento dei costi dall’introduzione di un turno di chiusura setti- manale nelle prime quattro domeniche di agosto, storicamente le serate più “stanche”. Cinema all’aperto secondo la for- mula consueta, dunque, con qualche novità di programmazione in corso d’opera al fine di arricchirne la capacità attrat- tiva, confidando anche nella clemenza di Giove Pluvio e per quanto riguarda Esterno notte in un più fattivo rapporto di collaborazione con la Biennale. Perché a Istanbul? giugno DI Vittorio Urbani Alla Videoteca Pasinetti la rassegna di Curdo e la malattia che è prima “del vive- dizione francese, da Truffaut e Godard; luglio cinema d’autore e di video d’artista Lo re” che del corpo, la narrativa visuale si non a caso Elkoury ha a lungo vissuto a sguardo obliquo offre in giugno una pre- snoda tra serie di fotografie (di un cupo, Parigi. (Per “Lettres à Francine” sono 2008 sentazione del cinema dalla (e sulla) glorioso e “antiquato” bianco e nero) e grato di idee a Delfina Marcello). Turchia di oggi. Paese di cui tanto si domestiche riprese di videocamera pal- I “corti d’artista” che precedono i film – dibatte: frontiera dell’Islam moderato, mare con testi sovrapposti. Tutto scorre quasi nella tradizione delle “comiche” margine dell’Est, ultimo bordo dell’am- sotto i nostri occhi nella monotona dici- dell’antico cinema - provengono dalla pliamento geografico e politico tura del regista, anzi dell’artista che, in Collezione Elgiz, Istanbul; rendono dell’Europa; la Turchia da noi tanto primis autore delle foto, ha in seguito conto al pubblico veneziano della ricerca osservata a sua volta ci guarda. Ci sono in dato vita al film. Diremmo anzi che le recente di Sukran Moral, Gulsun fondo tante Turchie: quella “dei Turchi”, serie di immagini statiche in b/n sono la Karamustafa, Nezaket Ekici. quella dei Curdi, quella dei Turchi emi- parte più “filmica” dell’opera. Nella vita e La rassegna Lo sguardo obliquo accom- grati in Germania, quella di “noi” di qui nel parzialmente autobiografico film, pagna la mostra del pittore astratto che pensiamo a “loro” di là, quella di un Elkoury si è “rifugiato” a vivere a Abdurrahman Oztoprak che contempo- fotografo libanese che decide di vivere a Istanbul, città della cui consapevolezza di raneamente si svolge al Museo di Arte Istanbul e non sa in fondo perchè. metropoli e di centro lui sembra non Moderna di Ca’ Pesaro, ed è realizzata in Lo sguardo dei cineasti Fatih Akin e Nuri essere interessato, perlomeno non quan- collaborazione con Nuova Icona e Bilge Ceylan è già noto in Italia; nuovo to lo è agli aspetti uterini delle strade a Galleria Michela Rizzo, Venezia. invece il presentare i loro film in abbina- cul-de-sac, dei baretti fumosi, delle ban- Alla incertezza del cosa mostrare nella ta con video di artisti visivi della Turchia. chine umide di pioggia nella sera. Perché rassegna, attraversata dall’incertezza sul Inedito per l’Italia è invece il film Lettres a Istanbul dunque? Perché là le cose, nel- perché mostrarlo, e sulle molteplici à Francine (2001) del fotografo libanese l’incontro tra due continenti, ritrovano diverse soluzioni possibili, si è risposto Fouad Elkoury (sottotitolato in inglese). una loro completezza, e un senso armo- con piglio decisionista, che pur custo- Elegiaca ma asciutta storia di un amore nioso. Questo lavoro presenta una riedi- dendo il fuoco del dubbio resta consape- finito intrecciata a preoccupanti vicende zione del filone di ricerca sulle “foto par- vole che, alla fine, vince chi fa. sanitarie, tra un viaggio/fuga nel paese lanti – film come fotoromanzo” della tra- Guardando le nuvole, al Candiani... DI Cristina Morello Le nuvole, metafora di vita, da sempre natura. Come accade a Paolo Bianchi, degradato. rappresentano una perenne ricerca di uomo qualunque, padre di famiglia che E poi le nubi minacciose. Le nuvole che quanto sta oltre le cose e le immagini, si trova un giorno inaspettatamente a coprono il cielo, che offuscano relazioni, Anno XXII, n. 6 giugno/luglio 2008 “l’assoluta misteriosa realtà che nessuno fare Quattro passi tra le nuvole per un vite. Ecco allora il dramma della disoccu- Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 1070 R.S. del 5/11/1991 vedrà mai” (Michelangelo Antonioni). caso strano. O a Nanni, Lele e Michele in pazione, della precarietà – anche dei DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Ellero Raccolgono segreti, portano cambiamen- Nuvole basse, d’agosto, adolescenti in sentimenti, l’incomunicabilità, l’estranei- ti, accolgono speranze. Possono portare fuga da una realtà ostile che pensano a tà dei personaggi agli ambienti che li Mensile edito dal Comune di Venezia con sè problemi o soluzioni, arrivano e Mazinga come al nume protettore che ospitano (Al di là delle nuvole). E all’im- Ufficio Attività Cinematografiche se ne vanno. E prima o poi ritornano. sta lassù, oltre le nuvole. E Philippe (Il provviso cadono i pochi punti di riferi- Rappresentano un mondo in cui tutto è vento fa il suo giro) che con la sua fami- mento, le relazioni e gli equilibri – per- REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Palazzo Mocenigo, San Stae 1991 possibile. Si può sognare, guardando le glia decide di andarsene dai Pirenei dove sonali, interiori e di coppia – sono i 30125 Venezia nuvole. Perché le cose che stanno sulla costruiranno una centrale nucleare e primi ad andare in frantumi. Ilona e Lauri tel. 0415241320, fax 0415241342 terra sono solide, dure, definite mentre ricominciare una vita in un remoto e (Nuvole in viaggio), Elsa e Michele http://www.comune.venezia.it/cinema/ le nuvole corrono, cambiano, si trasfor- semideserto paesino del Monviso. Un (Giorni e Nuvole), il gruppo di attori che [email protected] mano. ritorno alla natura maestosa, quasi sacra- lottano per non far chiudere il loro tea- DIRETTORE Roberto Ellero La ricerca di un’identità, la voglia di liber- le. Quella stessa natura riflessa come in tro a Buenos Aires (La nube) o il corteo REDAZIONE Norma Dalla Chiara (capo), tà, il desiderio di una vita migliore può uno specchio in Koyaanisqatsi, una criti- di manifestanti/nuvole (Le pere di Noemi Battistuzzo far fuggire verso un luogo magico, lonta- ca nei confronti del modello di sviluppo Adamo): tutti cercano di andare avanti HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: no dalla città, dai problemi quotidiani: delle società occidentali, in cui le imma- nel difficile mestiere di vivere. Con la Cristina Morello, Vittorio Urbani un monte e le sue vallate, i prati verdi e il gini, accompagnate dalla musica solenne testa fra le nuvole, ma i piedi ben saldi GRAFICA Tapiro cielo terso, dove tutto può essere come di Philip Glass, mostrano ciò che l’uma- per terra. STAMPA Grafiche Biesse Scorzè si desidera, seguendo i ritmi lenti della nità ha follemente alterato, sfregiato, 2 Tutti i film dalla A alla Z Agente Smart - Casino totale L’incredibile Hulk L’anno in cui i miei Il cavaliere oscuro Alexandra Indiana Jones e il regno del genitori andarono TIT. OR. The Dark Knight teschio di cristallo REGIA Christopher Nolan L’amore perso nel fuoco in vacanza SOGG. Bob Kane Interview SCN. Jonathan Nolan L’anno che i miei genitori TIT. OR. O ano em que meus pais saìram de FOT. Wally Pfister andarono in vacanza Jimmy sulla collina Férias MUS. James Newton Howard REGIA Cao Hamburger MONT. Lee Smith Be Kind Rewind - Maradona Sogg e SCN. Claudio Galperin INT. Christian Bale, Michael Caine, Heath Gli acchiappafilm FOT. Adriano Goldman Ledger, Maggie Gyllenhaal, Gary Oldman Mongol MONT. Daniel Rezende PROD. Warner Bros Cargo 200 MUS. Beto Villares OR. Usa, 2008 La notte non aspetta INT. Michel Joelsas, Germano Haiut, Il cavaliere oscuro Paulo Autran, Daniela Piepszyk Once PROD. Gullane Films Charlie Bartlett Sanguepazzo OR. Brasile, 2007 DUR. 104’ Cover Boy - L’ultima rivoluzione Savage Grace Dark, violento…si presenta così Il cavaliere oscuro VI capitolo della saga dell’Uomo pipistrel- 10 cose di noi Sex and the City lo aperta alla fine degli anni Ottanta da Tim Il divo Burton dopo la serie televisiva degli anni ‘60-70.
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