COMUNE DI SUPERSANO PROVINCIA DI LECCE PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE DISCIPLINA URBANISTICA STUDIO CAPPELLO DISCIPLINA URBANISTICA CAPO UNICO Criteri per la determinazione degli indici e dei perimetri Indici e parametri L’utilizzazione delle aree, ai fini dell’edificazione consentita dallo strumento urbanistico, anche in relazione alle destinazioni d’uso, è regolata dagli indici e dai parametri definiti in seguito, riferiti ai tipi edilizi descritti nello strumento urbanistico stesso. Definizioni degli indici e dei parametri INDICE DI FABBRICABILITA’ TERRITORIALE. E’il rapporto (mc./mq) fra il volume, come definite più innanzi nel paragrafo VOLUME, realizzabile in una zona che lo strumento urbanistico vigente destina ad insediamento abitativo e produttivo, e la superficie della zona stessa. Si applica soltanto in sede di attuazione dello strumento urbanistico, nell’ambito degli insediamenti unitari da esse definiti. ATTREZZATURE. Le aree per l’istruzione, le attrezzature d’interesse comune, gli spazi attrezzati e i parcheggi pubblici debbono essere riservati in sede di attuazione dello strumento urbanistico, nell’ambito degli insediamenti unitari da esse previsti, in funzione degli abitanti da insediare o insediati. Si è determinato pertanto un rapporto tra tali aree e l’area degli insediamenti, escluse vie, piazze, ecc. DESTINAZIONI D’USO. Per ogni zona sono stabilite, dallo strumento urbanistico, una o più destinazioni d’suo specifiche. Non possono essere consentite altre destinazioni. INDICE DI FABBRICABILITA’ FONDIARIA. E’ il rapporto (mc./mq) fra il volume realizzabile e l’area da edificare, escluse le sedi viarie, anche se private e da cedere al Comune. SUPERFICIE MINIMA DEL LOTTO. Si intende per superficie del lotto quella di cui all’indice di fabbricabilità fondiaria. INDICE DI COPERTURA. E’ il rapporto tra la superficie copribile e la superficie del lotto, di cui all’indice di fabbricabilità fondiaria; si considera superficie copribile la proiezione sul terreno della superficie lorda del piano di maggiore estensione, con esclusione dei soli aggetti costituiti da balconi e da pensiline. ALTEZZE. L’altezza delle pareti di un edificio non può superare i limiti fissati per le singole zone dello strumento urbanistico e da particolari norme vigenti ad eccezione dei soli volumi tecnici, purchè siano contenuti nei limiti strettamente indispensabili e costituiscono una soluzione architettonicamente compiuta. Si intende per parete esterna ogni superficie esterna con inclinazione superiore al 100 per cento. L’altezza di una parete esterna è la distanza verticale misurata dalla linea di terra (definita da piano stradale e di sistemazione esterna dell’edificio) alla linea di copertura (definita dal coronamento del parapetto pieno del terrazzo di copertura, e, in mancanza, dal piano del medesimo terrazzo; per gli edifici coperte a tetto, dalla linea di gronda del tetto, e, se queste ha pendenza superiore al 35% dai due terzi della proiezione verticale del tetto). Quando le due linee suddette non siano orizzontali si considera la parete scomposta in elementi quadrangolari e triangolari, e mistilinei, e per ogni elemento si considera la media delle altezze; la maggiore di tali altezze, per ciascuno degli elementi di cui sopra, non potrà superare del 20%, né di due metri, l’altezza massima consentita. L’altezza di una parete in ritiro è misurata dalla linea di terra ideale che si ottiene collegando i due punti nei quali il piano della parete incentra il perimetro esterno dell’edificio in corrispondenza del piano stradale e di sistemazione esterna, e, in mancanza, il piano di raccordo fra le due strade e sistemazioni più vicine. VOLUME. E’ quello del manufatto edilizio e dei manufatti edilizi che emergono dal terreno sistemato secondo il progetto approvato, con esclusione dei volumi perticati se destinati ad uso collettivo. E’ compreso, però, il volume relativo al parcheggio obbligatorio ai sensi delle leggi vigenti, se coperte. NUMERO DEI PIANI. Si intende il numero dei piani fuori terra, compreso l’eventuale piano di ritiro ed il seminterrato, se abitabile. DISTACCO FRA GLI EDIFICI. E’ la distanza fra le proiezioni verticali dei fabbricati, misurata nei punti di massima sporgenza. DISTACCO DAI CONFINI. E’ la distanza fra la proiezione del fabbricato, misurata nei punti di massima sporgenza, e la linea di confine. ACCESSORI. Dove consentiti saranno ad un solo piano, ed adibiti al servizio dell’edificio principale. La cubatura degli accessori sarà conteggiata ai fini del volume massimo realizzabile e non dovrà superare la percentuale – in rapporto al predetto volume – stabilita nella tabella dei tipi edilizi. LUNGHEZZA MASSIMA DEI PROSPETTI. E’ la più lunga delle proiezioni di un prospetto continuo, anche se a pianta spezzata e mistilinea. SPAZI INTERNI AGLI EDIFICI. Si intendono per spazi interni le aree scoperte circondate da edifici per una lunghezza superiore ai 3/4 del perimetro. Sono classificati nei seguenti tipi : a) Cortile. Si intende per cortile uno spazio interno come nell’art.36 delle norme generali. b) Chiostrina. Si intende per chiostrina uno spazio interno come all’art.37 delle norme generali. INDICE DI PIANTURAZIONE. Indica il numero di piante d’alto fusto (n/ha) prescritto per ogni ettaro nelle singole zone, con l’eventuale specificazione delle essenze. TABELLA DEI TIPI EDIIZI TAVOLA I ) TABELLA DEI TIPI EDILIZI Zona A Centro storico da risanare e restaurare DESTINAZIONE DI ZONA Zona A Centro storico da risanare e restaurare Interessata da agglomerati urbani che rivestono carattere storico-artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante per tali caratteristiche, degli aggomerati. ATTREZZATURE Allo stato attuale non destinabili per la palese mancante disponibilità di aree idonee. Sarà elaborato apposito piano particolareggiato. Si individuerà in tale sede, un isolato, risultante, nel suo complesso, inabitabile ed il meno caratterizzante i valori storici artistici e di particolare pregio ambientale e si provvederà allo sfollamento, diradamento e liberazione, o utilizzazione in parte, dei fabbricati. DESTINAZIONE D’USO Case addossate per abitazioni o negozi. INDICE DI FABBRICABILTA’ FONDIARIA Non superiore al 50 per cento della densità fondiaria media della zona. In ogni caso non superiore a 5 mc./mq. ALTEZZA Pari a quella degli edifici circostanti di carattere storico-artistico. RISANAMENTO Per operazioni di risanamento conservativo ed altre trasformazioni, non si supereranno gli indici, superfici, altezze e volumi preesistenti, computati senza tener conto delle soprastrutture e di sopraelevazioni di epoca recente prive di valore storico-artistico. DISTACCO Non inferiore a quello intercorrente tra i volumi preesistenti, computati senza teenr conto di costruzioni aggiuntive d’epoca e prive di valore artistico e ambientale. INSEGNE Insegne reclamistiche non sporgenti e non vistose, applicate sul fronte del fabbricato. SPAZI LIBERI Spazi liberi destinati a giardini, cortili, orti non saranno mai occupati da qualsiasi tipo di costruzione. EDIFICI DI INTERESSE STORICO-ARTISTICO Gli edifici di interesse storico-artistico di particolare pregio ambientale potranno essere soggetti a restauro, sia statico che igienico, a condizione che gli interventi non modifichino, alterandole le caratteristiche ambientali, osservando che l’architettura esterna, in muratura a faccia vista ed in muratura intonacata e colorata, sia consona all’ambiente circostante. PRESCRIZIONI PARTICOLARI In casi particolari si potrà procedere anche a demolizioni e ricostruzioni, nonché ad ampliamenti, purchè gli interventi suddetti siano inseriti in idonei settori e riportino il preventivo parere favorevole della soprintendenza ai Monumenti e dell’Ufficio Urbanistico Regionale. Vanno in ogni caso rispettate le disposizioni contenute negli art. 7-8-9- del D.M. 2.4.1968 n.1444, per le zone omogenee di tipo A. TAVOLA II ) TABELLA DEI TIPI EDILIZI Zona B Edilizia esistente e di completamento. DESTINAZIONE DI ZONA Zona B Edilizia esistente di completamento Interessa le parti, diverse dalla zona A, in area a tessuto urbano definito o con maglie quasi totalmente edificate. ATTREZZATURE Aree per l’istruzione mq/ab. 4,50 Attrezzature d’interesse comune mq/ab. 2 Spazi pubblici attrezzati mq/ab. 9 Parcheggi pubblici mq/ab. 2,50 Il reperimento degli spazi, a completamento, è previsto nelle immediate vicinanze, distribuite entro i raggi d’influenza delle singole attrezzature e delle organizzazioni dei trasporti pubblici. Il rapporto è determinato in mq. abitante in quanto è noto il numero di abitanti in ogni comprensorio. DESTINAZIONE D’USO Abitazioni, negozi e piccoli laboratori compatibili con gli edifici circostanti e tali da non arrecare molestia alle abitazioni contigue; negozi. TIPO EDILIZIO Case isolate o continue ed edilizia perimetrale chiusa, a carattere intensivo. INDICE DI FABBRICABILITA’ FONDIARIA mc./mq. 5 pari alla media della densità esistente nel comparto. L’indice di fabbricabilità stabilite in mc.5 dell’art.7 del D.M. 2.4.1968, nelle trasformazioni mediante demolizioni e ricostruzioni per interventi sostitutivi singoli e di gruppi di edifici, può superare il limite di 5 mc./mq. a condizione che tale limite non ecceda il 70% della densità preesistente. Gli interventi su aree costruite con superfici fino a mq.120 conserveranno la densità edilizia preesistente. ALTEZZA Non superiore a quella degli edifici preesistente e circostanti. In ogni caso l’altezza massima
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