COMUNE DI SAN VENANZO PROVINCIA DI TERNI 1)PREMESSA Il presente Piano fa riferimento a situazioni caratterizzate da precipitazioni nevose per le quali si renda necessario attuare interventi immediati per garantire i servizi essenziali, evitare gravi disagi alla popolazione e garantire condizioni di sicurezza per la circolazione stradale. Quando le precipitazioni sono tali da compromettere le condizioni di fluidità del traffico sulla rete stradale e causare gravi disagi alla popolazione il sindaco assume, nell’ambito del territorio comunale, la direzione ed il coordinamento dei servizi di emergenza e provvede ad attivare gli interventi necessari dandone immediata comunicazione al prefetto. Nella sua attività il sindaco sarà coadiuvato da: Sig. Geom. Mortaro Stefano coordinatore e responsabile della funzione “strutture operative locali”. Il referente della funzione “servizi essenziali” (ENEL-GAS-ACQUEDOTTO) sarà il sig. Geom. Mortaro Stefano. Il referente della funzione “viabilità” sarà il Sig. Tortolini Sandro (Vigile Urbano). Il referente della funzione “materiali e mezzi” sarà il sig. Geom. Mortaro Stefano. Il referente della funzione “sanità, assistenza della popolazione” sarà il Medico di turno della U.S.L.n°2 – Media Valle del Teverea Todi/Marsciano reperibile nelle 24h tramite i centralini dell’Ospedale della media Valle del Tevere Loc. Pantalla ( Todi) – centralino 075.8880611 2)SCOPI DEL PIANO - individuare i tratti stradali e le zone più sensibili in relazione al fenomeno neve (mappatura della viabilità primaria e secondaria); - individuare i servizi essenziali da garantire (viabilità e punti strategici, energia elettrica, gas, acquedotto, collegamenti telefonici, strutture sanitarie edifici pubblici, scuole ecc.) - individuare situazioni particolari (disabili, anziani residenti in containers o abitazioni isolate ecc.); - organizzare uomini e mezzi e predisporre le misure preventive; - prevedere le modalità di raccordo e concorso dei soggetti concorrenti; - stabilire le modalità di attivazione ed intervento a seguito delle segnalazioni di emergenza; - individuare itinerari alternativi in relazione a situazioni di chiusura al traffico di tratti stradali fortemente innevati. 3)FASI DI INTERVENTO-MISURE PREVENTIVE Al fine di consentire una tempestiva organizzazione delle strutture operative da attivare per gli interventi si individuano le seguenti fasi. ATTENZIONE - la fase di attenzione ha inizio a seguito della previsione di precipitazioni nevose nella zona - adempimenti: - procedere ad una individuazione del personale effettivamente disponibile, compresa l’eventuale mano d’opera straordinaria da impiegare nel servizio di sgombero neve, costituire le squadre; - verificare la dislocazione dei mezzi, la loro efficienza e la disponibilità di quanto necessario al loro tempestivo approntamento per l’impiego (lame, catene ecc); - contattare le ditte private preventivamente individuate per accertare la reale disponibilità di idonei mezzi sgombraneve da impiegare nel territorio; - attivare un costante flusso informativo con le altre strutture del Servizio di Protezione Civile presenti in zona (Distaccamento VV.FF., Provincia, l’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria, Aziende municipalizzate, Forze di Polizia, Corpo Forestale dello Stato, Croce Rossa Italiana, Associazioni di Volontariato, ENEL TELECOM (VERIFICA IMMEDIATA DELL’EFFICIENZA DELLE RETI INTERESSANTI LE AREE ABITATE D’EMERGENZA); - verificare le scorte di sale da disgelo e graniglia; - preparare i materiali da puntellamento; - dislocare la segnaletica stradale; - far dotare i mezzi pubblici di catene da neve da tenere a bordo; - INFORMARE (con telefonata e fax) LA PREFETTURA DELL’INIZIO E DELLA CESSAZIONE DELLA FASE DI ATTENZIONE. PREALLARME - La fase di preallarme inizia con l’invio da parte del Dipartimento della Protezione Civile o della Prefettura del BOLLETTINO DI CONDIZIONI METEO AVVERSE CON LA PREVENZIONE DI PRECIPITAZIONI NEVOSE oppure dopo la fase di attenzione con l’inizio delle precipitazioni nevose - adempimenti: - attuare quanto previsto per la fase di “attenzione” (qualora il preallarme non sia stato preceduto da tale fase); - convocare nella sede comunale i responsabili delle strutture operative di protezione civile (ivi comprese quelle del volontariato) e delle squadre comunali di intervento; - attivare stazioni radioamatori (VHF) -qualora possibile-; - effettuare un controllo continuo delle zone a rischio; - stabilire, tramite i Vigili Urbani, opportuni contatti con (Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato)per la tempestiva chiusura di tratti stradali critici, soggetti a forte innevamento; - INFORMARE FREQUENTEMENTE LA PREFETTURA CIRCA L’EVOLUZIONE DELLA SITUAZIONE. ALLARME - La fase di allarme inizia con il persistere della precipitazione nevosa (manto stradale coperto con conseguente difficoltà di circolazione) oppure con l’invio del messaggio di “allarme”- L’allarme dovrebbe sempre essere preceduto dalla fase di “preallarme” e quindi tutto l’apparato della Protezione Civile dovrebbe essere gia’ allertato. Ma non sono da escludere casi in cui, o per la particolare tipologia del fenomeno meteorologico non sia possibile prevedere una fase che consenta, prima ancora di ufficializzare uno stato di allarme, di predisporre interventi adeguati. adempimenti: - attivare le funzioni operative di supporto (indicate in premessa) ed il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) presso la quale deve essere sempre assicurata (h.24) la presenza di un funzionario “coordinatore” con esperienza e conoscenza del territorio, in grado di poter seguire la situazione, fornire notizie, attivare gli interventi, inoltrare eventuali richieste di concorso; - dare il “via” a tutte le attività di intervento previste nelle precedenti fasi; - INFORMARE LA PREFETTURA (telefono e fax) E MANTENERE COLLEGAMENTI COSTANTI. 4)LIMITAZIONI DELLA VIABILITA’ ITINERARI ALTERNATIVI. LIMITAZIONI DELLA VIABILITA’ A cura del Comando dei Vigili Urbani dovrà essere data attuazione all’ordinanza di chiusura al transito di tutti i veicoli nelle vie e strade comunali non percorribili a causa della presenza della neve. Le precipitazioni nevose nel territorio comunale non avvengono annualmente; nell’arco delle precedenti stagioni invernali si sono verificate nevicate in uno o al massimo due periodi la cui durata massima e’ di circa uno o tre giorni. Le zone maggiormente colpite dalle precipitazioni nevose sono quelle poste ad una quota superiore a 300 mt. S.l.m. e quindi quasi tutto il territorio Comunale. Sono meno soggette a precipitazioni nevose le località di Poggio Aquilone e Località Fontane di Civitella. Le strade ubicate nelle località sopraddette sono: A) STRADE PROVINCIALI: - EX S.S. 317 Marscianese; - S.P. N° 57 Pornellese che collega il Capoluogo alla Fraz. Pornello; - S.P. N° 61 San Venanzo/Fratta Todina che collega il Capoluogo alle Fraz. Rotecastello Collelungo e Ripalvella; - S.C. N° 101 di Morrano che collega la Fraz. San Marino alla ex S.S. 317; - S.P. n° 104 di Frattaguida che collega la Fraz. San Marino e Ospedaletto alla ex S.S. 317; - S.P. N° 105 di San Vito che collega la Fraz. San Vito in Monte con la ex S.S. 317; - S.P. N° 110 per Marsciano che collega la Fraz. Collelungo alla ex S.S. 317 ed al Capoluogo di Marsciano (PG); B) STRADE COMUNALI: 1. S.C. N° 109 di Ripalvella che collega la Fraz. Ripalvella con la Fraz. Ospedaletto; 2. S.C. dell’Acqua forte che collega la Fraz. San Vito in Monte al Voc. Rotaprona; 3. S.C. del Castello che collega la Fraz. San Vito in Monte alla Loc. Il Castello; 4. S.C. del Cimitero di San Vito che collega il centro abitato della Frazione al cimitero; 5. S.C. del cimitero di Poggio Aquilone che collega il centro abitato alla S.P. per Marsciano/Migliano; 6. S.C. Poggio Aquilone/San Venanzo che collega il Capoluogo alla Fraz. di Poggio Aquilone; 7. S.C. di Civitella che collega la località di Civitella alla ex S.S. 317; 8. S.C. dell’Isola di Collelungo che collega la Fraz. di Collelungo alla S.P. n° 61; 9. S.C. di Ripalvella che collega la Fraz. di Ripalvella alla S.P. n° 61 e S.C. n° 109; 10. S.C. Ospedaletto Palazzo Bovarino che collega la Località Palazzo Bovarino alla Fraz. Ospedaletto con innesto alla ex S.S. 317 ed alla Fraz. San Marino con innesto alla S.C. San Marino/Ospedaletto; 11. S.C. Ospedaletto/Spante San Marino collega i centri abitati delle località ospedaletto, Spante e San Marino rispettivamente alla ex S.S. 317 ed alla S.P. 101; 12. S.C. di Vecciano che collega la Loc. Spante alla S.P. 101; 13. S.C. San Marino/Settano che collega la Fraz. San Marino alle Loc. Di Setteno, Casalicchia e Oppio/Cettina; 14. S.C. San Marino/Parrano che collega la Fraz. di San Marino alla S.P. 104; 15. Ospedaletto/Celle/S. Cristina che collega le Loc. Celle e Poggio al centro abitato del Capoluogo e della Fraz. Ospedaletto mediante innesto alla ex S.S. 317; 16. S.V. di Rotaprona con inizio da strada Comunale Loc. Castello di San Vito in Monte fino al Voc. Rotaprona; 17. S.V. di Casaglia da incrocio S.P. 105, collega il Voc. Balli/Voc. Pofao/Voc. Corniete fino al Voc. Casaglia al confine con il Comune di Piegaro. 18. S.C. di Astancolle dal centro abitato della Frazione Collelungo, collega il Voc. Astancolle fino al confine con il Comune di Fratta Todina; 19. S.V. della Badia di Collelungo da incrocio con la S.P. 110 al Voc. Casa Rossa, collega il Voc. Badia/Voc. Benda fino al confine con il Comune di Fratta Todina; 20. S.C. I Poggi dall’incrocio con la ex S.S. 317 Marscianese collega il Voc. Casalmusa/Voc. Celli/Voc. Fossatacola,
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