
MIBACT|SAB-AMO|27/02/2020|0000336-P - Allegato Utente 1 (A01) COMUNE DI VILLA SANT’ANGELO INVENTARIO DELL’ARCHIVIO STORICO a cura di Rosa Liberatore COMUNE DI VILLA SANT’ANGELO PROVINCIA DELL’AQUILA INVENTARIO ARCHIVIO STORICO COMUNALE 1809-1975 ARCHIVIO OPERE PIE - CONGREGAZIONE DI CARITA’ - E.C.A. 1827-1978 ARCHIVIO DELL’UFFICIO DI CONCILIAZIONE 1818-1974 A cura di Rosa Liberatore Anno 2019 IL PROGETTO Il progetto “Carte da Salvare” riguarda l’intervento di recupero, inventariazione, digitalizzazione e valorizzazione dell’Archivio storico del Comune di Villa Sant’Angelo, avviato nell’anno 2018 e concluso nell’anno 2019; esso è rientrato in un programma di interventi indirizzati e finalizzati a recuperare e restituire quella memoria collettiva che si configura nelle vicende civiche descritte nelle fonti documentarie. Tale iniziativa nasce e va ad inserirsi in un contesto di recupero e salvaguardia della memoria storica: l'archivio quale bene culturale, fonte di testimonianza storica ed educativa, riferimento essenziale e supporto alla futura ricostruzione sociale e civica, opportunità di imparare dal passato per capire il presente e progettare il futuro. I soggetti coinvolti in questa iniziativa sono stati: l’Amministrazione comunale di Villa Sant’Angelo con il sindaco Domenico Nardis e il vicesindaco Caterina Melonio, i quali hanno delineato l’idea progettuale, la Fondazione Carispaq, che ha concesso il finanziamento permettendone la realizzazione e l’archivista Rosa Liberatore che ha predisposto il progetto e successivamente portato a compimento l’intervento nell’Archivio storico. L’ARCHIVIO STORICO COMUNALE L’Archivio storico comunale è ospitato in un locale molto spazioso posto nella vecchia sede degli uffici comunali. I locali di deposito dimostrano di possedere in maniera soddisfacente tutti i requisiti necessari per consentire un’ottimale conservazione del materiale documentario. Il fondo archivistico, il cui arco temporale ha inizio nel primo decennio dell'Ottocento ed arriva alla metà degli anni Settanta del secolo scorso, è costituito dai documenti delle istituzioni che nel corso dei secoli hanno operato nel territorio comunale. Oltre alla documentazione prodotta e acquisita dal Comune di Villa Sant’Angelo, sono presenti archivi aggregati di enti ormai estinti quali l’Archivio dell’Ente Comunale di Assistenza (nel corso dei secoli denominato Opere Pie e in seguito Congregazione di Carità) e l’Archivio dell’Ufficio di Conciliazione. Frammista al carteggio comunale è compresa la documentazione riguardante la frazione di Tussillo che fino al 1880 aveva mantenuto e gestito un proprio Ufficio di Stato Civile con i Registri di nascita, di matrimonio e di morte separati e distinti da quelli del comune capoluogo. L’intervento archivistico ha permesso il rinvenimento di documenti apprezzabili quali testimonianze per la conoscenza del contesto e della storia civica del territorio: gli organismi che hanno gestito nel tempo la beneficenza pubblica anche attraverso l’istituzione dell’asilo d’infanzia, la costruzione degli edifici scolastici e l’istituzione della Scuola Secondaria Statale di Avviamento Professionale, i lavori di sistemazione della piazza del paese, delle strade interne e di collegamento con il circondario, il restauro degli edifici dedicati al culto, il censimento della popolazione del 1871 che riporta i nomi delle antiche strade e delle famiglie che vi dimoravano, la determinazione dell’Amministrazione comunale nel perseguire come obiettivo essenziale l’istituzione della fermata ferroviaria, nonché il carteggio legato al fiume Aterno, fonte di vita per la pesca e l’agricoltura ma anche di timore quando le abbondanti piogge generavano alluvioni. Molteplici sono i riferimenti che il fondo offre circa gli avvenimenti che hanno contribuito a determinare l’assetto territoriale attuale, dalla definizione dei confini con i comuni limitrofi e lo scioglimento della promiscuità del Bosco Faito che risolve le vetuste controversie con i Comuni di Rocca di Mezzo e San Demetrio Nei Vestini al carteggio connesso alla ricostruzione a seguito dell’evento sismico del gennaio del 1915. Infine, i documenti legati all’emigrazione, agli eventi bellici e la corrispondenza riferita alle personalità del mondo politico del passato delineano un quadro della realtà sociale ed economica di un tempo. Il periodo cronologico a cui si riferisce il materiale documentario inizia dai primi anni dell’Ottocento per arrivare al 1930, da qui si evidenzia un vuoto documentario e cronologico fino all’anno 1953 pertanto la produzione documentaria del comune riprende nel 1954. Tale assenza di produzione delle carte è giustificata dalle scelte del governo centrale poiché, con l’emanazione del Regio Decreto del 17 marzo 1927 n. 383, fu avviata entro il biennio successivo una revisione generale delle circoscrizioni comunali per disporne l’ampliamento, la riunione o la modificazione; a seguito di ciò il Comune di Villa Sant’Angelo insieme al Comune di Sant’Eusanio Forconese fu accorpato al Comune di San Demetrio Nei Vestini che divenne comune capoluogo. La municipalità perduta e l’autonomia amministrativa fu riacquisita solo nel 1954. L’INTERVENTO ARCHIVISTICO Come prima operazione si è provveduto ad eseguire un’attenta analisi e ricognizione del materiale documentario presente al fine di individuare la documentazione storica sparsa nel deposito, la quale è stata opportunamente raccolta in maniera omogenea sulle scaffalature liberate dai faldoni di datazione più recente. Tale operazione si è dimostrata assai preziosa per comprendere il modus operandi di coloro i quali hanno gestito nel corso degli anni la sedimentazione delle carte poiché ha consentito di ottenere una panoramica sommaria in merito alle metodologie predisposte e adottate nell’ordinamento pregresso. L’esecuzione di questa fase ha consentito di rilevare che l’archivio sia stato interessato da un intervento di riordino, probabilmente compiuto negli anni ‘30 del Novecento, dopo l’accorpamento con il Comune di San Demetrio Nei Vestini. Tale ipotesi è giustificata dal rinvenimento di vecchie coperte di fascicoli comprensive degli indici di classificazione, rivoltate e riutilizzate ai fini di una nuova fascicolazione definita per anno e non per oggetto come riportato nelle segnature originali. Anche la tipologia dell’inchiostro e i caratteri della scrittura sulle coperte concorrono ad avvalorare questa ipotesi. L’archivista che in passato operò l’intervento di riordino decise inoltre di adottare la classifica del Titolario Astengo del 1897 anche per i documenti prodotti antecedentemente a tale anno i quali solitamente vengono rinvenuti contraddistinti da una classifica specifica e differente. Si sono di conseguenza rilevate due tipologie di classificazione e ordinamento in relazione al periodo storico, ovvero: - l’ordinamento del carteggio datato fino al 1930 il quale fa riferimento al Titolario Astengo in uso dal 1897 ed è contraddistinto dalla ripartizione degli atti comunali in 15 categorie; - l’ordinamento dei documenti dal 1954 che viene dettato in maniera prioritaria dalla suddivisione per anno e solo dopo dalle categorie. Nelle scelte operative adottate nel presente intervento è chiaro che entrambi i criteri di classificazione delle carte sono stati rigorosamente rispettati e considerati nella stesura dell’inventario per poi essere evidenziati anche nella disposizione fisica della documentazione organizzata sulle scaffalature separata e distinta. Il metodo seguito nel presente ordinamento si riconduce nel pieno rispetto della struttura originaria; si è cercato quindi di porre la massima attenzione nell’identificazione e ricostruzione dell’originaria integrità delle serie. Particolare cura è stata posta nella compilazione omogenea delle schede nelle quali sono stati riportati come elementi essenziali: indice di classificazione, serie, sottoserie, numero progressivo, tipologia dell’unità di conservazione (busta, registro, volume, fascicolo), vecchia segnatura se presente, indicazione della natura dei documenti, estremi cronologici, collocazione. La struttura descrittiva delle unità archivistiche storiche stabilita nella compilazione delle schede è stata successivamente ricondotta nella redazione dell’inventario realizzato in formato cartaceo ed in fogli elettronici di Excel. L’archivio ora si presenta così strutturato: - una parte comprendente quel carteggio caratterizzato dalla classificazione e ordinamento che riconduce alle 15 categorie previste nel Titolario Astengo; - un segmento di documenti il cui arco cronologico si estende dal 1954 al 1975, il quale riporta in maniera decisa l’ordinamento originario stabilito in primis dall’anno e poi dalle 15 categorie del Titolario Astengo. Costituiscono serie a sé i registri del protocollo, i registri dell’anagrafe, i registri della contabilità, le deliberazioni della Giunta e del Consiglio, lo Stato Civile. Sono stati identificati e distinti gli archivi aggregati dell’Ufficio di Conciliazione e dell’Ente Comunale di Assistenza. Il carteggio appartenente alla Confraternita Sacro Monte dei Morti è stato identificato all’interno della Categoria II “Opere Pie, Assistenza e beneficenza”. GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI Il Comune di Villa Sant’Angelo ha provveduto ad organizzare spazi idonei per la consultazione del proprio Archivio storico con la possibilità di accedere alla ricerca per mezzo di strumenti elettronici che interagendo attraverso un linguaggio universale, permettono la visione dell’Inventario e consentono l’accesso diretto ai documenti e la
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