
Comune: Carasco Bene: Ambito fluviale Tipologia bene: Bene naturale Descrizione: A Carasco si forma il torrente Entella, formato dalla confluenza di tre torrenti: Il Lavagna, che è il principale; il Graveglia e lo Sturla. Proprio la grande quantità di torrenti che solcano il suo territorio lo rendono estremamente interessante dal punto di vista naturale e faunistico: qui, tra il Garaveglia e lo Stura, nidificano infatti gli aironi. Si ritrovano inoltre garzette, martin pescatori e cormorani; nonché falchi pellegrini, poiane e albanelle. È possibile anche vedere, seppur solo in alcuni periodi dell’anno, lo svasso, il tarabuso, il germano reale e raramente l’alzavola1. Nel Lavagna, invece, poco prima di confluire nell’Entella, è possibile ritrovare diverse tipologie di pesci e molluschi di acqua dolce, tra cui il bivalve d’acqua dolce unio; mentre abitano l’ambiente esterno la gallinella d’acqua ed i fagiani2. È caratterizzato da un letto ampio e ciotoloso ed è relativamente corto, essendo lungo solo 8 km, per poi sfociare nel Mar Ligure tra Chiavari e Lavagna. Nel suo breve percorso forma una piana che, pur essendo modesta, è tra le più grandi della regione. In questa piana tra Chiavari e Lavagna si ritrovano molti uccelli migratori. È stata inoltre qui costruita, da entrambe le sponde del torrente Entella, una pista ciclabile attrezzata inoltre di panchine e di piazzaule. Tutti coloro che hanno intenzione di svolgere attività naturalistiche volte a scoprire la flora e la fauna del luogo può recarsi a Paggi e San Martino, due frazioni di Carasco. Nel 1988 è stata istituita l’oasi protetta Fiume Entella da parte della Regione Liguria, prendendo in seguito inoltre parte a Rete Natura 2000 dell’Unione Europa. Oggi l’Oasi fiume Entella è però messa in pericolo da lavori che tendono a modificare la foce del fiume ed in particolar modo il deflusso delle acque, rischiando di distruggere l’Oasi e l’avifauna migratoria. Da tempo inoltre si sono rivolti alcuni interessi nel voler costruire presso il margine del torrente che, tuttavia, rimane a rischio esondazione e quindi rimane vietato costruire. 1 http://www.tigulliovisit.it/info.aspx?type=Ambiente&cid=19 2 Ivi .
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