7058_pp.73-95:Layout 1 1-12-2009 13:00 Pagina 87 » PICCOLO MONDO ANTICO PICCOLO MONDO ANTICO di MARIO SOLDATI CONTESTO STORICO-LETTERARIO: ROMANZO E FILM POPOLARE Pubblicato nel 1895, Piccolo mondo antico è romanzo che guarda ancora pienamente alla sensibilità ottocentesca, senza avverti- re il clima del Novecento che si annuncia invece in d’Annunzio, Svevo, De Marchi. Il romanzo di Fogazzaro ha notevoli affinità con I Promessi Sposi di Manzoni (ambienta- zione, senso religioso, valore patriottico) e divenne, come quest’ultimo, “romanzo po- polare” per eccellenza. Esso ebbe infatti vasta diffusione sin dall’uscita e per tutto il primo Novecento. Nell’età di passag- gio tra i due secoli, i film cominciarono a proporsi come pro- dotto culturale per il grande pubblico dei cinema spesso po- vero di mezzi e semianalfabeta. Romanzo e cinema popola- re vengono così assumendo grande valore educativo poiché, pur rivolgendosi a pubblici differenti, si rivelano entrambi IL FILM potenti mezzi di diffusione di valori condivisi. TITOLO ORIGINALE: Piccolo mondo antico REGIA: Mario Soldati INTERPRETI: Alida Valli, Massimo Serato, Annibale Betrone GENERE: Drammatico DURATA: 102 minuti COLONNA SONORA: Enzo Masetti PRODUZIONE: Italia, 1941 DISTRIBUZIONE DVD: Surf Video 87 Questa pagina è fotocopiabile esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore, Torino 7058_pp.73-95:Layout 1 1-12-2009 13:00 Pagina 88 » PICCOLO MONDO ANTICO IL REGISTA via, Soldati realizza numerosi film Mario Soldati, torinese, nasce nel su soggetti originali, tra cui Fuga 1906. Dopo aver studiato in un in Francia (1949), di ispirazione istituto di gesuiti, si iscrive alla fa- neorealista, e La donna del fiume coltà di Lettere dell’Università di (1955), un melodramma interpre- Torino. Laureatosi in storia del- tato da Sofia Loren esordiente. Il l’arte, ottiene due borse di studio suo ultimo film, Policarpo, uffi- che gli consentono di continuare ciale di scrittura (1959) gli vale la gli studi a Roma e in seguito di in- Palma d’Oro al Festival del Cine- segnare a New York alla Columbia ma di Cannes. Muore nel 1999. University. Tornato in Italia nel 1931, inizia a lavorare nel cinema LA TRAMA come dipendente di una società 1850, sul lago di Lugano. Contro il di produzione a Roma, prima con volere dell’arcigna zia, il giovane mansioni tecniche, poi come sce- idealista Franco intende sposare neggiatore, quindi come aiuto re- segretamente Luisa. La vecchia gista di Mario Camerini. Dopo al- marchesa minaccia di sottrargli la cuni anni trascorsi lontano dalla parte d’eredità del marito a lui capitale, vi ritorna per realizzare destinata; in realtà, da quanto ri- il suo primo film: La principessa sulta da certi documenti che la Tarakanova (1938). zia nasconde, a Franco spettereb- A partire dagli anni ’40 Mario Sol- be l’intero patrimonio. In ogni ca- dati svolge contemporaneamente so, il matrimonio viene celebrato l’attività di scrittore e regista. Il e i due giovani sposi trovano al- primo importante riconoscimen- loggio presso uno zio, dando poi to ottenuto da Soldati come scrit- alla luce una bambina, Ombretta. tore è il Premio Strega nel 1954 Cinque anni più tardi, Franco è per il romanzo Lettere da Capri. È ancora senza lavoro. Venuto me- anche giornalista e autore di do- no il sostegno dello zio, colpito cumentari per la televisione. dalle autorità austriache per mo- Oltre alla celebre trilogia di film tivi politici, Luisa chiede a Franco per il grande pubblico tratti da di far valere le sue ragioni sul- romanzi di Fogazzaro (Piccolo l’eredità, ma lui esita ancora. La mondo antico, Malombra e Da- tensione tra loro cresce progressi- niele Cortis), a cui si aggiungono, vamente, fino al giorno della par- sempre di derivazione letteraria, tenza di Franco per Torino, dove Eugenia Grandet (1947) da Balzac ha trovato lavoro presso un gior- e La provinciale (1953) da Mora- nale. 88 Questa pagina è fotocopiabile esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore, Torino 7058_pp.73-95:Layout 1 1-12-2009 13:00 Pagina 89 PICCOLO MONDO ANTICO « Messa a dura prova dalle ristrettez- dizione sociale ma soprattutto ze, un giorno Luisa decide di affron- di sensibilità contrastanti, per tare lei stessa la vecchia marchesa; certi versi opposte: quella di ma la piccola Ombretta, lasciata so- Franco, tendente al pietismo e la, si allontana e scivola nelle acque all’inettitudine, e quella di Lui- limacciose del lago. Soccorsa trop- sa, risoluta e combattiva. «Il loro po tardi, la bambina spira tra le screzio», scrisse Fogazzaro, «si braccia della madre. paleserà in forma gravissima di La marchesa comincia a sentirsi fronte a un gravissimo fatto che responsabile di quanto è accadu- esige una decisione. Lei sarà per to. Per tacitare la propria coscien- una decisione suggerita dalla za, intende ora lasciare tutto a giustizia e lui sarà per un’altra Franco, che sta precipitosamente decisione suggerita non dalla rientrando da Torino. Ma il giova- pietà umana, ma da una carità ne deve ancora scappare perché superiore, religiosa». ricercato dagli austriaci, lascian- Un altro contrasto di fondo in do così Luisa in un cupo dolore. Piccolo mondo antico è tra gene- Quattro anni dopo, Luisa vive razioni: salvo poche eccezioni, i ancora nell’ossessione della col- vecchi, soprattutto se nobili, sono pa. Il suo rapporto con Franco è generalmente reazionari, bigotti come sospeso, gravato dall’in- e filo-governativi; i giovani, al comprensione e dal lutto. Al ri- contrario, aperti alle idee nuove. cevere una sua lettera, con l’in - Tema fondamentale, nel film co- vito a incontrarsi, Luisa esita. Po- me nel romanzo, è la morte: quel- trebbe essere l’ultima occasione la tragica e imprevista della bam- per vederlo, dato che si appresta bina e quella incombente sui pa- a partire per la guerra d’in - trioti della guerra d’indipendenza. dipendenza. Infine lo raggiunge Ben esemplificata nel romanzo e in una località poco distante e, nel film è poi l’ossessione tipica- dopo lunghi momenti d’in cer - mente romantica e decadente per tezza, ormai poche ore prima l’in cubo, con le voci dei defunti della sua partenza per il fronte, che consolano o condannano. Fo- finalmente lo riabbraccia. gazzaro, scrittore cattolico, lega al- la morte il tema del senso di colpa: TEMI E MOTIVI DEL FILM il lutto stretto di Luisa è, per certi Film e romanzo sono incentrati versi, una morte anticipata da cui sui personaggi di Franco e Luisa, viene strappata solo dalla forza due innamorati di diversa con- dell’amore di Franco. 89 Questa pagina è fotocopiabile esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore, Torino 7058_pp.73-95:Layout 1 1-12-2009 13:00 Pagina 90 » PICCOLO MONDO ANTICO LA SEQUENZA ti termina con la partenza di Fran- Sotto un acquazzone, Luisa corre co in battello. Non si cita dunque verso l’imbarco per affrontare di né la morte dello zio né il concepi- petto la marchesa, ma nel frat- mento di un altro figlio da parte di tempo Ombretta, lasciata sola, Luisa nella notte dell’addio («Nel cade nelle acque limacciose del grembo di Luisa spuntava un ger- lago; quando le comari l’av visano me vitale preparato alle future bat- della tragedia, Luisa corre indie- taglie dell’era nascente»). tro verso casa. IL BRANO DAL TESTO AL FILM La furia della pioggia la colse nelle L’adattamento è fedele all’origina- viuzze scure d’Albogasio. Non pensò le. Il valore ideologico del romanzo a riparar dentro una porta, andò è sostanzialmente rispettato. Se avanti imperterrita. Incontrò una poco rimane nel film dei riferi- frotta di ragazzi che scappavano dal- menti all’occultismo e allo spiriti- la pioggia dopo aver inutilmente at- smo, è al contrario ben presente il teso sul sagrato dell’Annunciata il sottofondo di inquietudine religio- passaggio della marchesa in portan- sa; in particolare, il personaggio di tina. Nel breve tratto di via ch’è tra la Luisa, prima piuttosto indifferente casa comunale di Albogasio e la chie- alla religione, viene alla fine im- sa, il vento le rovesciò l’ombrello [...]. merso nell’atmosfera cupa del ri- Finalmente un grup po di persone cordo ossessivo della figlia morta, comparve sulla svolta. Luisa distinse confortato da una ritrovata fede. la portantina, dietro la portantina Peraltro, la sceneggiatura rielabora Pasotti e don Giuseppe, poi, ultimi, i ampiamente i dialoghi del roman- due barcaiuoli della marchesa. Non zo, pur conservandone con cura il si mosse ancora, seguì con gli occhi senso. L’interpretazione degli atto- la portantina che avanzava molto ri è vivace, con qualche concessio- lentamente e chiuse l’ombrello per- ne al macchiettismo. ché non pioveva quasi più. [...] Sono tuttavia presenti alcune va- Quando si avvicinarono, riconobbe rianti rispetto al romanzo, piena- i due ch’erano alla testa della por- mente giustificate dall’ampiezza tantina, un fratello d’Ismaele e un del testo originario, oltreché da cugino della Veronica. A quattro valutazioni estetiche del regista. passi accennò loro, con un gesto im- Il finale, in particolare, si ferma a perioso, di fermarsi. Obbedirono qualche pagina dall’effettiva con- immediatamente, posarono la por- clusione del romanzo. Il film infat- tantina a terra e cosí fecero, senza 90 Questa pagina è fotocopiabile esclusivamente per uso didattico © Loescher Editore, Torino 7058_pp.73-95:Layout 1 1-12-2009 13:00 Pagina 91 PICCOLO MONDO ANTICO « saperne il perché, i due portatori vegna a cà sübet! Che La vegna a che seguivano. [...] cà sübet!». Le facce, i pianti, le La marchesa mise il capo fuori, la voci la strapparon d’un colpo ravvisò, si ritrasse dicendo con qual- fuori della sua passione, del suo che vigor nuovo nella sua voce flo- proposito. scia: «Avanti!» Si avventò fra quelle donne escla- In quel momento partirono dal- mando: «Cosa c’è?».
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