SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI (Decreto Ministero dell’Università 31/07/2003) Via P. S. Mancini, 2 – 00196 – Roma TESI DI DIPLOMA DI MEDIATORE LINGUISTICO (Curriculum Interprete e Traduttore) Equipollente ai Diplomi di Laurea rilasciati dalle Università al termine dei Corsi afferenti alla classe delle LAUREE UNIVERSITARIE IN SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA Il linguaggio del corpo e la comunicazione nella danza RELATORI: CORRELATORI: Prof.ssa Adriana Bisirri Prof.ssa Tamara Centurioni Prof.ssa Marylin Scopes Prof.ssa Claudia Piemonte CANDIDATA: MARINA EVANGELISTA ANNO ACCADEMICO 2015/2016 1 Alla mia famiglia,e ai Professori della SSML Gregorio VII che mi hanno amata, sostenuta e portata fino a questo traguardo. Con tutta la mia gratitudine. 2 3 SOMMARIO SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI ...................................... 1 ANNO ACCADEMICO 2015/2016 ......................................................................... 1 INTRODUZIONE ..................................................................................................... 7 PARTE I ...................................................................................................................... 11 1. La comunicazione NON Verbale ..................................................................... 12 1.1 La Danza ..................................................................................................... 14 2. Insegnare a esprimersi... ................................................................................ 16 3. La danza è un’arte antica… ............................................................................ 20 3.1 Cenni storici ................................................................................................ 22 4. Icone della Danza ........................................................................................... 32 4.1 Roberto Bolle ............................................................................................. 37 4.2 Carla Fracci ................................................................................................. 39 5. Tradizioni teatrali ........................................................................................... 41 - Teatro San Carlo di Napoli:......................................................................... 42 - Teatro dell’Opera di Roma: ........................................................................ 43 - Teatro alla Scala di Milano: ........................................................................ 44 - Teatro Massimo di Palermo: ...................................................................... 45 CONCLUSIONE ........................................................................................................... 46 PARTE II ..................................................................................................................... 49 INTRODUCTION ......................................................................................................... 50 1. Nonverbal communication ............................................................................. 51 2. Learn how to express yourself ....................................................................... 52 3. The history of dance ....................................................................................... 54 4. Dance icons .................................................................................................... 55 4.1 Margot Fonteyn ......................................................................................... 56 4.2 Rudolf Nureyev........................................................................................... 60 5. Theatre tradition ............................................................................................ 63 - The Royal Ballet .......................................................................................... 64 - English National Ballet ............................................................................... 66 CONCLUSION ............................................................................................................. 67 4 PARTE III .................................................................................................................... 69 INTRODUCCIÓN ......................................................................................................... 70 1. Comunicación no verbal ..................................................................................... 72 2. Enseñar a expresarse ......................................................................................... 73 3. La historia de la danza ........................................................................................ 75 4. Estrellas de ballet ............................................................................................... 77 4.1 Tamara Rojo ....................................................................................................... 79 4.2 José Carlos Martínez ........................................................................................... 81 5. Compañías de Teatro en España .................................................................... 83 - Compañía Nacional de Danza: ................................................................... 83 CONCLUSIÓN ............................................................................................................. 86 RINGRAZIAMENTI ...................................................................................................... 88 BIBLIOGRAFIA ............................................................................................................ 89 SITOGRAFIA ............................................................................................................... 90 5 “Perchè dipingo la danza? E’ il movimento della gente e delle cose che ci consola. Se le foglie degli alberi non si muovessero, gli alberi sarebbero infinitamente tristi e la loro tristezza sarebbe la nostra”. Edgar Degas 6 INTRODUZIONE Ho scelto questo argomento per la tesi perché della mediazione linguistica ne ho fatto il mio lavoro. Infatti, grazie alla conoscenza delle lingue e alla capacità di tradurre le mie lezioni di danza, riesco a trasmettere alle bambine la passione e l’amore per quest’arte. Loro sono troppo piccole per avere un’adeguata istruzione, non sanno neanche leggere o scrivere, quindi è molto importante focalizzare l’attenzione sui loro movimenti, sulla voglia di apprendere qualcosa a loro sconosciuta, sulla diversità di compiere gli stessi passi mostrati dall’insegnante in una loro fantasiosa sequenza. Il mio lavoro dunque, è quello di comunicare, attraverso i movimenti del corpo, una storia senza la necessità di utilizzare alcuna parola. Fin da bambina sono stata affascinata dalla leggiadria che esprimeva la ballerina classica, la quale nonostante il suo corpo così esile, eseguiva alla perfezione passi tanti complessi, mantenendo un equilibrio costante. Questo è stato il motivo per cui ho deciso all’età di soli quattro anni di iniziare a studiare questa disciplina caratterizzata da rigorose regole e comportamenti sui quali si fonda fin dall’epoca del Rinascimento. Da quel giorno la danza classica è diventata la mia passione, alimentata giorno dopo giorno dalle ripetute prove e dalle esibizioni. Questa disciplina mi ha accompagnato durante la crescita influenzando la formazione del mio carattere e soprattutto del mio corpo. All’età di tredici anni volevo entrare a far parte dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma dove potevo migliorare la mia tecnica e diplomarmi, ma la mia insegnante non 7 mi ha incoraggiata, al contrario mi ha derisa e non mi ha permesso di andare. L’anno seguente ho lasciato quella palestra per andare a studiare con il maestro Paganini e il maestro Martelletta, i quali mi hanno aiutata a prepararmi per quell’audizione, e all’età di sedici anni ho riprovato quell’esame. Sono riuscita, dopo varie scremature, ad arrivare fino alla fine della lezione, ma non sono entrata nella scuola perché ormai avevo sviluppato il mio fisico e, come sappiamo tutti, loro fanno una rigida selezione dunque non avrebbero potuto “modificarmi” secondo i loro canoni. Ero delusa, triste, arrabbiata, ma quest’ostacolo non mi ha buttata giù, anzi mi ha spinta a fare di più, a dare sempre il massimo in ogni mia esibizione. Inoltre, il titolo di studi che ho scelto, mi ha permesso di continuare a coltivare questa passione tanto da insegnare danza classica in scuole internazionali, là dove posso praticare la conoscenza di diverse lingue. Il mio sogno si è avverato e realizzato: non sarò una ballerina professionista riconosciuta nel mondo, ma posso sentirmi orgogliosa e privilegiata di essere diventata, a soli ventidue anni, una ballerina e maestra di danza di un certo livello e spessore. Questo sicuramente grazie ai continui sacrifici, alla volontà e all’impegno, alla serietà e soprattutto alla devozione che mi ha sempre accompagnata nel mio percorso. Per questa ragione ho deciso di analizzare questo tema così importante per la mia carriera. 8 - Nel primo capitolo ho analizzato la comunicazione soffermandomi su quella non verbale. Ho spiegato come sia possibile comunicare anche solamente attraverso un movimento, come si insegni a far trasparire i sentimenti e gli stati d’animo senza dover esprimere neanche una parola, soprattutto come sia possibile che quest’arte sia universale e comprensibile in tutti i paesi del mondo. - Nel secondo capitolo mi sono concentrata sulla
Details
-
File Typepdf
-
Upload Time-
-
Content LanguagesEnglish
-
Upload UserAnonymous/Not logged-in
-
File Pages90 Page
-
File Size-