Sommario Rassegna Stampa

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Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Data Titolo Pag. Rubrica Anica Web Quinlan.it 08/02/2021 LA DISTRIBUZIONE DEL RISTORO 2 Rubrica Cinema 24 Avvenire 09/02/2021 A GUADAGNINO E ROSI I PRIMI "NASTRI" 5 8 Buone Notizie (Corriere della Sera) 09/02/2021 "COLT E SPAGHETTI" LA OLLIVUD DI TIZIANO (L.Cerbini) 6 41 Corriere della Sera 09/02/2021 PER GLI OSCAR LA FRANCIA PUNTA SUL REGISTA ITALIANO 8 MENEGHETTI (A.Manieri) 15 Corriere della Sera - Ed. Milano 09/02/2021 "THE MINER": UN FILM PER RICORDARE LE FOIBE (G.Grossini) 10 15 Corriere della Sera - Ed. Roma 09/02/2021 DALL'EDEN AL MIGNON, LA DESOLAZIONE DEI " CINEMA 11 MUTI" (N.Distefano) 14 Domani 09/02/2021 LA TOSSICODIPENDENZA E SANPA NON FINISCONO CON GLI ANNI 12 '80 (V.Roghi) 31 Il Mattino 09/02/2021 ""SPACCIATORE" LA SCENEGGIATA DA STREAMING" (L.Giannini) 14 17 La Gazzetta del Mezzogiorno 09/02/2021 PRIMI NASTRI 2021 A GUADAGNINO E ROSI 15 24 La Stampa 09/02/2021 NUOVO CINEMA SOCIALE (F.Caprara) 16 44 Panorama Icon (Panorama) 01/02/2021 FILM SENZA FESTIVAL (M.Mancuso) 18 Rubrica Audiovisivo & Multimedia 12 Domani 09/02/2021 LA RAI PENSI A PRODURRE NUOVI CONTENUTI PER NON FALLIRE 19 (S.Balassone) 19 Il Messaggero 09/02/2021 DOPO 40 ANNI SU AMAZON RITORNA LO ZOO DI BERLINO (I.Ravarino) 20 23 Il Messaggero 09/02/2021 SUL WEB I NUOVI EPISODI DI SNOOPY, IL BRACCHETTO CHE 22 DOVEVA "MORIRE" (I.Rav.) 18 Italia Oggi 09/02/2021 CHESSIDICE IN VIALE DELL'EDITORIA 23 XVI/II La Gazzetta del Mezzogiorno 09/02/2021 "IO, LA FIGLIA DI IMMA LA MIA VITA NELLA SERIE TV CON LA 24 TENACE TATARANNI" (C.Stragapede) 31 QN- Giorno/Carlino/Nazione 09/02/2021 IL PROFESSORE E LA FUGA IMPOSSIBILE LA QUINTA (E ULTIMA) 26 CASA DI CARTA (B.Berti) 40 Panorama Icon (Panorama) 01/02/2021 IL RITORNO DI HUGH E BRYAN 27 Rubrica Internazionale Web Screenrant.com 09/02/2021 ICARLY SEASONS 1 & 2 STREAMING ON NETFLIX AHEAD OF 28 PARAMOUNT+ REVIVAL - SCREEN RANT AlloCine.Fr 08/02/2021 LA TRAQUE : LA FICTION DE TF1 SUR L'AFFAIRE FOURNIRET EN 30 AVANT-PREMIE'RE SUR SALTO Screendaily.com 08/02/2021 CHINA BOX OFFICE: DETECTIVE CHINATOWN 3 LEADS CHINESE 32 NEW YEAR PRE-SALES Screendaily.com 08/02/2021 SOUL NEARS $100M AT INTERNATIONAL BOX OFFICE; DENZEL 34 WASHINGTON'S THE LITTLE THINGS HITS $13M Variety.com 08/02/2021 ICARLY' FIRST TWO SEASONS NOW STREAMING ON NETFLIX 37 Rubrica Internazionale 1 Financial Times 09/02/2021 EU READY TO FOLLOW AUSTRALIA'S LEAD ON MAKING BIG TECH 39 PAY FOR NEWS 22 Le Monde 09/02/2021 "JE VOIS L'HISTOIRE GOMME UNE SUITE DE CRIMES" (T.Sotinel) 40 12 The New York Times - International 09/02/2021 THE NOT (J.Herrman) 41 Edition 14 The New York Times - International 09/02/2021 A REQUEST TO DISNEY+: MORE ICELANDIC, PLEASE (E.Bjarnason) 43 Edition QUINLAN.IT Data 08-02-2021 Pagina Foglio 1 / 3 Home / Speciali / Editoriali / La distribuzione del Ristoro HOME IN SALA FESTIVAL HOME VIDEO ALTREVISIONI ANIMAZIONE INTERVISTE SPECIALI NOTIZIE EDITORIALI Cerca REGISTI PAESI GENERI Quinlan.it QUINLAN CONSIGLIA Relic di Natalie Erika James Voto: 8 Le Eumenidi Posted 02/08/2021 by Raffaele Meale di Gipo Fasano Voto: 8 Soul di Kemp Powers, Pete Docter LA DISTRIBUZIONE DEL RISTORO Voto: 8 Lo scorso 28 gennaio il MiBACT ha decretato il riparto del fondo di sostegno alle Careless Crime imprese, i cosiddetti “ristori”, per la distribuzione cinematografica. Quello che emerge è di Shahram Mokri un paradosso: gli aiuti sosterranno soprattutto chi ha già avuto modo di incassare, Voto: 8.5 lasciando in estrema difficoltà le realtà più piccole e le meno tutelate. Già il 17 marzo del 2020, con il Paese in lockdown da una settimana, il governo retto da Giuseppe Conte ufficializzava un decreto-legge (convertito poi in legge, con alcune modifiche non sostanziali, il successivo 24 aprile) recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. L’articolo 89, in particolar modo, si proponeva il fine di sostenere i settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo, tra i più colpiti dall’espandersi dell’epidemia. Venivano dunque istituiti due Fondi, uno di parte corrente e l’altro in conto capitale, per arginare la sofferenza economica delle imprese che si occupano di spettacolo dal vivo, di cinema e di audiovisivo nel suo complesso. Il 28 gennaio scorso, infine, il MiBACT ha decretato la ripartizione del fondo. La lettura del Decreto Ministeriale pone però delle specifiche che appaiono preoccupanti, e che sembrano andare in controtendenza proprio rispetto alla necessità di aiutare tutte le imprese in difficoltà. Occorre partire, prima di allargare il discorso, dalle due specifiche che introducono le misure scelte dal dicastero gestito da Dario Franceschini (nel toto-ministri che i media rilanciano di giorno in giorno in attesa della sintesi di Mario Draghi nessuno mette in discussione la riconferma dell’esponente del Partito Democratico a Santa Croce in Gerusalemme). Le si riporta qui fedelmente: TENUTO CONTO che la chiusura delle sale cinematografiche disposta 125121 quale misura di contenimento del contagio da Covid-19 ha determinato significative ricadute sulle attività delle imprese di distribuzione cinematografica; Pag. 2 QUINLAN.IT Data 08-02-2021 Pagina Foglio 2 / 3 RITENUTO opportuno prevedere una misura di ristoro delle perdite subite dalle imprese di distribuzione cinematografica in conseguenza della chiusura delle sale cinematografiche; Le premesse non lasciano dunque dubbi sull’indispensabilità di un’azione che tuteli ogni impresa che si occupi di distribuzione, quale che sia il suo peso all’interno dello scacchiere economico. Il primo punto dell’Articolo 1 sembra fare ulteriore chiarezza: «Una quota pari a euro 25 milioni per l’anno 2021del fondo di cui all’articolo 89 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, è destinata al sostegno delle imprese di distribuzione cinematografica». Il secondo punto si muove nella medesima direzione: «Possono presentare domanda di contributo i soggetti con codice ATECO 59.13 che hanno distribuito, dal 20 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020 almeno un film di lungometraggio, di qualunque nazionalità, provvisto di nulla osta di proiezione in pubblico di cui alla legge n.161 del 1962 ed uscito in sala cinematografica, così come certificato da idonea documentazione SIAE. Ai fini del presente decreto non sono considerate uscite in sala eventuali passaggi del film in rassegne, festival, anteprime e altre proiezioni speciali nonché diffusioni attraverso fornitori di servizi media audiovisivi ivi incluse, in ogni caso, le piattaforme Tvod e Svod». Il terzo punto dell’Articolo 1 prevede però una specifica che nei fatti annulla le premesse del Decreto: «Ai fini del calcolo del contributo, sono eleggibili i film che hanno ottenuto un incasso pari ad almeno 10.000 euro». Continuando a scorrere il Decreto si può arrivare a comprendere, ma non a condividere, il motivo per cui in modo del tutto burocratico si è deciso di porre una simile soglia d’accesso al fondo straordinario: nell’Articolo 2, dove si entra nel dettaglio dell’assegnazione dei contributi, si legge che le risorse, nei limiti dei già citati 25 milioni, sono ripartite partendo da «una quota fissa pari a euro 15.000 per ciascun beneficiario». Si è dunque calcolato che chi avesse guadagnato meno di tale cifra non potesse esigere un ristoro. Una scelta che non tiene conto, ed è qui che si forma una prima e grave preoccupazione, proprio della natura del fondo speciale. Escludendo nei fatti tutti coloro che non siano stati in grado di guadagnare almeno diecimila euro con la loro uscita in sala nel corso del 2020, si lasciano fuori dal contributo soprattutto le realtà più piccole, quelle che maggiori difficoltà stanno affrontando in questa durissima fase caratterizzata dalle sale chiuse (e sulla tragica situazione degli esercenti si tornerà a ragionare prossimamente). Una volta di più si è scelto dunque di favorire il vertice della piramide, e non la sua base. Nulla di nuovo, purtroppo, ma proprio per questo è doveroso porre l’accento su un errore così grave, e dalle conseguenze potenzialmente letali. Il punto del ragionamento dovrebbe essere quello di aiutare in particolar modo le imprese che non sono state in grado di raggiungere determinati risultati, non escluderle direttamente dal lotto dei pretendenti a un aiuto statale. Coloro che hanno portato in sala i loro film nel periodo di riapertura, quando le major avevano chiuso i condotti d’aria, sono proprio i piccoli distributori, che hanno cercato di venire incontro alla richiesta di esercenti altrettanto disperati ma desiderosi di riaprire l’attività. È un paradosso difficile da accettare quello che prevede che chi più di ogni altro ha provato a tenere vivo l’interesse per il cinema – per di più proponendo spesso opere non nazional popolari, già normalmente a rischio nell’incontrare i favori del grande pubblico – venga ora declassato, al punto da vedergli negato perfino il diritto al Ristoro. Il secondo punto dell’Articolo 2 pone un’ulteriore disparità di trattamento, altrettanto iniqua: «La Direzione generale Cinema e audiovisivo assegna a ciascun beneficiario un punteggio calcolato per ciascun film eleggibile, secondo quanto previsto dall’articolo 1, commi 2 e 3, assegnando 10 punti per ogni 10.000 euro di incasso in sala». Dunque non solo chi non ha avuto in sorte di raggiungere 10.000 euro di incasso non può neanche fare richiesta di aiuti economici – di fatto sottolineando, da parte dello Stato, come non si tratti di una perdita così ingente da meritare attenzione – ma al contrario chi è riuscito a incassare di più (ovviamente le case di distribuzione già più forti sul mercato, 125121 e dominanti) ha addirittura diritto a un maggior Ristoro da parte del governo.

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