Piano Territoriale Di Coordinamento Provinciale Ai Sensi Della LR 12/2005 ALLEGATO a DICEMBRE 2011

Piano Territoriale Di Coordinamento Provinciale Ai Sensi Della LR 12/2005 ALLEGATO a DICEMBRE 2011

PTCP Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ai sensi della LR 12/2005 ALLEGATO A DICEMBRE 2011 PROVINCIA MONZA BRIANZA L’attività di collaborazione ed assistenza tecnico-scientifica alla redazione del PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Monza e della Brianza [IST_20_10] è ricompresa nei Programmi di Collaborazione Centro Studi PIM – Provincia di Monza e della Brianza [Settore Pianificazione Territoriale e Parchi] per gli anni 2010 e 2011. dicembre 2011 PTCP // Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ai sensi della legge regionale n.12/2005 Adozione Adottato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. XX del gg mese anno Approvazione Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. XX del gg mese anno. Pubblicazione Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, Serie Inserzioni n. XX del gg mese anno, ai sensi dell'art. 17 comma 10 della LR 12/2005 PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA Settore Pianificazione Territoriale e Parchi Paolo Morazzoni, Direttore Laura Brioschi, ufficio di piano Bruno Grillini, sistemi verdi Marco Longoni, pianificazione territoriale Lisa Sacchi, difesa del suolo con la collaborazione dei Settori Ambiente ed Agricoltura Fabio Sabatino Lopez Nunes, Direttore Infrastrutture, Interventi strategici, Opere pubbliche e Trasporti Antonio Infosini, Direttore Turismo, Sport e Tempo Libero, Caccia e Pesca, Attività produttive, Politiche Giovanili Saverio D’Ambrosio, Direttore Viabilità e Strade Saverio Bourlà, Direttore COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Roberto Busi, Ezio Micelli, Paolo Riganti, Michele Rossi, Fabio Saldini GRUPPO DI PROGETTAZIONE Paolo Morazzoni (Provincia MB), progeettista SISTEMA ECONOMICO TERRITORIALE e responsabile del procedimento Pietro Lembi Franco Sacchi (Direttore Centro Studi PIM) SISTEMA DEL COMMERCIO Pierluigi Nobile (Capo progetto Centro Studi PIM) Aldo Redaelli, Francescoo Redaelli, con la collaborazione di: COORDINAMENTO TECNICO Saverio D'Ambrosio (Provincia MB) Amedeo Cedro Paolo Rigamonti NORME DEL PIANO Umberto Vascelli Vallara Michele Schiavulli IMPOSTAZIONE METODOLOGICA SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE Paolo Rigamonti ED ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE Andrea Giambarda (Provincia MB), SISTEMA INSEDIATIVO E CONSUMO DI SUOLO con la collaborazione di: Paolo Rigamonti, con la collaborazione di: Angelo Armentano, Francesca Cella, Fabio Cervi, Marco Longoni (Provincia MB), Alma Grieco, Cinzia Vanzulli, Lorenzo Villa Angelo Armentano, Emanuele Garda COORDINAMENTO REDAZIONALE AMBITI AGRICOLI STRATEGICI E SEGRETERIA Amedeo Cedro e Marco Longoni (Provincia MB), Laura Brioschi (Provincia MB), con la collaborazione di: Ilaria Parisi Angelo Armentano, Elisabetta Vangelista SUPERVISIONE ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE, SISTEMA INFRASTRUTTURALE GRAFICA Paola Pozzi, con la collaborazione di: Centro Studi PIM Fabio Andreoni, Antonio Infosini, Marco Longoni (Provincia MB), Mauro Barzizza, Alberto Giudici, Paolo Rigamonti, VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Paolo Riganti, Maria Evelina Saracchi Fondazione Lombardia per l’Ambiente SISTEMA PAESISTICO E AMBIENTALE Manuela Panzini, Stefano Pareglio (coordinamento Umberto Vascelli Vallara, con la collaborazione di: scientifico), Bruno Grillini (Provincia MB), Silvia Agnnello, Alice Pasquinelli, Silvia Ronchi Fabio Bianchini, Francesca Boeri, Francesca Gobbato, VALUTAZIONE D’INCIDENZA Albano Marcarini. Fondazione Lombardia per l’Ambiente Contributo di Arturo Lanzani (DiAP-Politecnico di Mattia Busti, Antonia Tedesco Milano) sugli ambiti di azione paesagggistica DIFESA DEL SUOLO E RISCHIO IDROGEOLOGICO AUTORITA' COMPETENTE PER LA V.A.S. Lisa Sacchi (Provincia MB), con la collaborazione di: Direttore Generale, Direttore Settore Ambiente e Alfredo Bini, Emanuele Garda, Andrea Strini, Ferruccio Agricoltura, Responsabile del procedimento Tomasi, Stefano Turri (Provincia MB) 1 SCHEDE TIPOLOGIE DI PAESAGGIO .................................................................... 1 2 REPERTORI BENI STORICO-ARCHITETTONICI, BENI ARCHEOLOGICI, ALBERI MONUMENTALI .......................................................... 17 3 DIFESA DEL SUOLO. PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO - PAI ...................................................................................... 59 4 LINEE GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO ALLA SCALA COMUNALE ..................................................................................... 71 5 LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ DEI CARICHI URBANISTICI SULLA RETE DI MOBILITÀ .......................................................... 91 Gli elaborati che costituiscono il PTCP della Provincia di Monza e della Brianza sono: RELAZIONE DI PIANO DOCUMENTO OBIETTIVI NORME DEL PIANO ELABORATI CARTOGRAFICI Tavola 1 Caratteristiche del sistema insediativo e interventi di trasformazione urbana di rilevanza sovracomunale Tavola 2 Elementi di caratterizzazione ecologica del territorio Tavola 3.a Ambiti, sistemi ed elementi di rilevanza paesaggistica Tavola 3.b Rete della mobilità dolce Tavola 4 Ambiti, sistemi ed elementi di degrado e compromissione paesaggistica Tavola 5.a Sistema dei vincoli e delle tutele paesistico-ambientali Tavola 5.b Parchi Locali di Interesse Sovracomunale Tavola 6.a Progetto di tutela e valorizzazione del paesaggio Tavola 6.b Viabilità di interesse paesaggistico Tavola 6.c Ambiti di azione paesaggistica Tavola 6.d Ambiti di interesse provinciale Tavola 7 Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico Tavola 8 Assetto idrogeologico Tavola 9 Sistema geologico e idrogeologico Tavola 10 Interventi sulla rete stradale nello scenario programmatico Tavola 11 Interventi sulla rete del trasporto su ferro nello scenario programmatico Tavola 12 Schema di assetto della rete stradale nello scenario di piano Tavola 13 Schema di assetto della rete del trasporto su ferro nello scenario di piano Tavola 14 Ambiti di accessibilità sostenibile Tavola 15 Classificazione funzionale delle strade nello scenario programmatico: individuazione delle strade ad elevata compatibilità di traffico operativo ALLEGATO A 1 Schede tipologie di paesaggio 2 Repertori beni storico-architettonici, beni archeologici, alberi monumentali 3 Difesa del suolo. Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - PAI 4 Linee guida per la determinazione del consumo di suolo alla scala comunale 5 Linee guida per la valutazione di sostenibilità dei carichi urbanistici sulla rete di mobilità Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale [LR 12/2005] ALLEGATO A 1 SCHEDE TIPOLOGIE DI PAESAGGIO a cura di Albano Marcarini 1 IST_20_10_ELA_TE_15_rev3 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale [LR 12/2005] ALLEGATO A 2 IST_20_10_ELA_TE_15_rev3 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Elenco e quadro d’unione delle tipologie di paesaggio della Provincia di Monza e della Brianza Indice delle tipologie (con la numerazione suggerita dal Piano del paesaggio lombardo) Paesaggio della fascia collinare 2.6. (paesaggi delle colline e degli anfiteatri morenici) 2.6.1 Colline della Brianza Paesaggio dell’alta pianura 2.8. (paesaggi dei ripiani diluviali e della pianura asciutta) 2.8.1 Alta pianura terrazzata occidentale 2.8.2. Altopiano delle Groane 2.8.3. Alta pianura terrazzata orientale 2.8.4. Pianura asciutta 2.9. (paesaggi delle valli fluviali escavate) 2.9.1. Valli fluviali ’individuazione delle tipologie di paesaggio 2009), dal Piano paesaggistico regionale intro- sue trasformazioni. sfumature, toni; maggiori centri abitati (Monza, Vimercate), tal- rispetta le indicazioni della Dgr 27.12.2007, ducendo all’interno delle ‘grandi’ tipologie di Ma le riflessioni che l’hanno motivata possono c) in ogni caso, si è cercato di inserire nella volta indotto dal sistema radiale dell’area n.8/6421,L laddove considera tale operazione paesaggio una maggiore e più puntuale artico- essere così sintetizzate: descrizione delle singole tipologie anche i fatti metropolitana milanese (Strada Comasina complementare ai sistemi di relazione che si lazione. Il criterio seguito nella scelta rispetta a) si è preferito considerare l’assetto fisico-geo- evolutivi e modificatori che le forme dell’inse- ecc.). instaurano, sotto il profilo ambientale, insediati- una lettura di tipo fisico-geografico, basata sulla grafico come palinsesto di base del paesaggio, diamento hanno innescato nel palinsesto di Le unità tipologiche sono descritte qui a seguire vo, economico, viabilistico nell’insieme del terri- conformazione del territorio, da cui discendono poiché, nonostante la progressiva e intensa base, alterandone più o meno l’assetto, con e sono individuate nel loro insieme nella carta torio. Gli ambiti e le unità tipologiche, si affer- diversi scenari di paesaggio, talvolta solo debol- urbanizzazione, esso non è mutato nelle sue l’aggiunta di possibili modalità di comportamen- soprastante. Per alcune tipologie si sono con- ma in quel documento, «sono in grado di com- mente accennati (la differenza ad esempio fra linee generali; to per salvaguardare alcuni valori condivisi: il dotti alcuni approfondimenti, ovvero dei ‘focus’, pletare le descrizioni introducendo quel caratte- l’alta pianura e i terrazzi diluviali), altre volte b) si è notato inoltre che un’eventuale classifi- mantenimento degli spazi aperti, il recupero dei speciali temi di interesse, che possono suggeri- re di sintesi, che sfugge alla lettura per macro- invece più marcati (nel caso della Brianza colli- cazione tipologica per fenomeni insediativi, o paesaggi urbani degradati, la valorizzazione re attenzioni, programmi e azioni

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