A Cura Di Domenico D

A Cura Di Domenico D

Questo catalogo è pubblicato con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Mercogliano, che qui si ringrazia nella persona del sindaco Massimiliano Carullo Copyright © Monkey adv, 2018 Via Circumvallazione, 79 83100 Avellino Distribuzione MEPHITE srl ISBN: 978-88-6320-190-1 Printed in Italy Tutti i diritti riservati PRESENTAZIONE Massimiliano Carullo* Volentieri l’Amministrazione comunale di Mercogliano ha aderito alla richiesta degli amici della Biblioteca di Montevergine di offrire un contributo alla stampa di questo catalogo. L’importanza della pubblicazione sarà sicuramente ben presente agli addetti ai lavori; tuttavia, non si può non riconoscere a questo volume - nel quale sono raccolti gli spartiti musicali appartenuti al maestro Luigi Imbimbo - un valore di più ampie proporzioni, ben riconoscibile anche da chi del settore non è. Questa Amministrazione comunale e chi scrive personalmente sono da sempre vicini alla Congre- gazione monastica verginiana e alla Biblioteca di Montevergine, non solo per onorare doverosa- mente rapporti ormai ampiamente consolidati nel corso degli anni, ma anche per riaffermare la con- creta e convinta volontà di offrire il proprio sostegno – nelle forme e nei modi che bilanci sempre più esigui possono consentire – alle innumerevoli attività che sul territorio danno lustro all’intera comunità. Una comunità che è tanto più coesa e interprete di valori positivi quanto più riesce ad individuare dei punti di riferimento concreti; uno di questi è stato sicuramente nel corso degli ultimi anni “il” direttore della Biblioteca di Montevergine, padre Placido Tropeano, al quale ci legano sentimenti di affetto e di riconoscenza, non solo personali, che nel tempo hanno trovato conferma anche in contesti istituzionali (penso ad esempio alla cittadinanza onoraria che questo Comune gli attribuì). La stampa di questo catalogo di spartiti musicali della Biblioteca di Montevergine rientra a pieno titolo nel novero delle attività destinate a dare lustro anche alla cittadina di Mercogliano. Le biblio- teche infatti rappresentano, specialmente in questi tempi, un autentico presidio di civiltà (in alcuni contesti anche di legalità), motivo per cui una biblioteca aperta regolarmente, che offra a un ampio bacino d’utenza, insieme con altri, i servizi di consultazione di libri e riviste, del prestito locale e interbibliotecario, costituisce uno dei tanti “servizi essenziali” che rendono la vita quotidiana più sicura, più agevole, più confortevole. L’occasione ci è propizia per complimentarci con i bibliotecari e il personale tutto della Biblioteca di Montevergine per aver conseguito un ulteriore prestigioso traguardo, nell’ambito peraltro di un’attività pressoché ininterrotta di divulgazione della cultura locale. Innanzitutto, la cultura e l’in- segnamento della comunità benedettina, a cominciare dall’esempio del fondatore san Guglielmo da Vercelli, patrono dell’Irpinia, e naturalmente san Benedetto; ma anche l’esempio della vita quoti- diana che si svolge al Santuario di Montevergine e, allo stesso modo, nel palazzo abbaziale di Loreto di Mercogliano. 3 * Sindaco del Comune di Mercogliano Infine, l’Amministrazione comunale di Mercogliano, quale che ne sia ora e in futuro la guida, non farà mai mancare il proprio sostegno alle attività e alle iniziative della Congregazione e della Bi- blioteca, nello sforzo congiunto di offrire delle opportunità di aggregazione che la comunità locale sarà sempre pronta a cogliere. 4 PREMESSA P. Riccardo Guariglia* Ci ritroviamo a distanza di poco tempo dal nostro ultimo incontro: esattamente il 7 ottobre del 2017, dopo un lavoro di circa due anni, presentavamo nel Salone degli arazzi del Palazzo abbaziale il catalogo a stampa delle 35 edizioni del XV secolo possedute dalla Biblioteca Statale di Montever- gine. Da quel momento non si è conosciuta alcuna fase di stallo, anzi la pubblicazione del catalogo suddetto e di quello precedente sulle cinquecentine del 2015 ha fatto sì che si voltasse pagina e ci si rimboccasse nuovamente le maniche per un ulteriore obiettivo: la catalogazione nella rete nazionale di SBN del fondo musicale della sala C e la stampa del relativo catalogo. In più occasioni abbiamo avuto modo di rappresentare il patrimonio culturale della Biblioteca annessa al Monumento nazio- nale di Montevergine, la quale, sul finire del XIX secolo, in seguito al provvedimento sulle corpo- razioni religiose, ha ereditato la collezione bibliografica della comunità monastica dei Verginiani, della quale ho il privilegio di essere Abate. La specificità dell’argomento religioso conferisce una precisa fisionomia al suddetto istituto biblio- tecario, che ha comunque saputo accogliere anche altre branche del sapere che vanno dall’umani- stico allo scientifico. L’originaria sistemazione delle sale in base alle discipline ha perso rilevanza a causa dell’esiguità degli spazi - problema comune a molte biblioteche - e sembra ritornare in auge negli ultimi mesi con la nuova versione dell’opac del polo di Napoli. Infatti, il catalogo on line diventa più completo e performante con l’aggiunta del bottone “scaffale” che permette di visualiz- zare ciò che è stato collocato prima e dopo il volume ricercato. Vantaggioso quindi il suo uso quando i contenuti sono uniformi e omogenei, come nel caso del nostro fondo musicale donato dalla famiglia Imbimbo negli anni Cinquanta del secolo scorso. Il puntuale trattamento di questa raccolta ha per- messo di svelare un’altra parte del patrimonio librario custodita tra le mura di questa biblioteca e, come giusto che sia, viene messa a disposizione degli interessati. Al reperimento dei titoli concor- rono gli strumenti bibliografici standard e congiuntamente questo catalogo a stampa, il quale, di- scostandosi da quelli precedenti per il contenuto - abbiamo trattato di fondi antichi e di pregio - è posto sul loro stesso piano per quel discorso intrapreso sulla valorizzazione della ricchezza biblio- grafica della biblioteca. Si dice che il tre sia il numero perfetto, ma nel nostro caso la “perfezione” non conosce limiti visto che la realizzazione di ulteriori lavori catalografici, su cui si fonda gran parte dell’essenza stessa della biblioteca, sarà ben accolta. I miei ringraziamenti quindi ai collaboratori della Biblioteca, che da sempre molto entusiasmo e alacrità mettono nel loro lavoro, e al comune di Mercogliano che partecipa alle iniziative culturali promosse dalla Biblioteca e dall’Abbazia di Montevergine, a supporto di uno sviluppo culturale locale e nazionale. * Abate ordinario di Montevergine, Conservatore del Monumento nazionale di Montevergine 5 PREFAZIONE P. Andrea Davide Cardin* La Biblioteca di Montevergine persegue con ostinazione, direi con pervicacia, la sua missione prin- cipale che è quella di incrementare costantemente i suoi cataloghi. In più di un’occasione questo concetto è stato esplicitato e riaffermato nei più disparati contesti come uno dei compiti primari di una biblioteca: è necessario avere sempre contezza di ciò che si possiede, perché se non si dispone di questo dato elementare, non si può essere in grado di adempiere al ruolo proprio di una biblioteca pubblica, cioè conservare, tutelare, valorizzare il proprio patrimonio. In tutte le biblioteche, ancorché in quelle veramente antiche che sono depositarie di un patrimonio vario ed eterogeneo esistono delle “sacche” di vuoti, per cui bisogna mettere in conto di non avere a disposizione dei dati complessivi e certi. Si pensi ad esempio alla Biblioteca di Montevergine, con i suoi 200.000 volumi, dei quali fino ad ora soltanto circa 70.000 sono catalogati in SBN. Il resto è presente al catalogo storico della biblioteca, che dunque non è consultabile se non in sede e, soprat- tutto, andrebbe aggiornato alle nuove norme di catalogazione, il che significa che per buona parte andrebbe ricatalogato. Tutto ciò per non dire del prezioso materiale documentario che si custodisce nel piccolo archivio annesso alla Biblioteca, soprattutto pergamene e documenti sciolti, ma anche numerosi manoscritti. Insomma, avremmo bisogno di schiere di archivisti e bibliotecari in numero tale da consentirci di predisporre un piano d’intervento per affrontare e portare a compimento pro- getti di inventariazione del materiale d’archivio e catalogazione dei libri. Ciò premesso, non si può tacere dello spirito di abnegazione e della dedizione di tutto il personale della Biblioteca di Montevergine, non solo dunque dei (pochi) bibliotecari, che si dedica quotidia- namente ad onorare la missione della Biblioteca. Ce ne siamo fatti, ormai da tempo, un punto di impegno e d’onore: sistemare la biblioteca, catalogando ciò che resta da catalogare e mettendo a disposizione degli utenti quante più notizie possibili. Sappiamo che altrove le biblioteche fanno fronte alla crisi che drammaticamente le attanaglia e che si traduce innanzitutto in una vera e propria emorragia di utenti, adottando delle strategie che di primo acchito destano sorpresa e disorientano, ma che forse - sottolineo forse - rappresentano il futuro delle biblioteche, così come le conosciamo ora. Mi riferisco in particolare a quelle biblioteche che sono già diventate dei veri e propri luoghi di aggregazione, in cui è possibile, certo, consultare libri e leggere quotidiani e riviste, ma dove allo stesso tempo si può seguire un corso di lingua in- glese, o di italiano elementare per immigrati, si trova un bar dove si può prendere un caffè mentre si legge un romanzo preso in consultazione in biblioteca… A queste pur innovative esperienze, i bi- bliotecari

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