Università degli Studi di Udine Sede convenzionata: Università degli Studi di Trieste Sede co-tutela: Université de Lorraine, Nancy Dottorato in Studi Linguistici e Letterari XXIX Ciclo Sodalizio e congedo: Mario Luzi e il simbolismo Marta Gas Supervisori: prof.ssa Elsa Chaarani prof.ssa Laura Toppan prof. Rodolfo Zucco Anno 2017 A Davide e Ginevra Sodalizio e congedo: Mario Luzi e il simbolismo Indice Introduzione .................................................................................................................. 3 Capitolo I PER UN INVENTARIO TEMATICO E STILISTICO DEL SIMBOLISMO ................ 9 I.1) L’immaginario simbolista ................................................................................... 9 Il poeta, istrione spirituale ...................................................................................... 9 Il poeta balbuziente .............................................................................................. 17 La poetica delle corrispondenze ........................................................................... 24 Dinamismo e stasi ................................................................................................ 30 I.2) Lo sguardo simbolista ....................................................................................... 56 I.3) La voce nella poesia simbolista ......................................................................... 96 Capitolo II STILEMI SIMBOLISTI IN FRASI E INCISI DI UN CANTO SALUTARE ................ 135 II.1) L’immaginario ............................................................................................... 137 Il poeta: da istrione ad attante ............................................................................ 137 Intermittenza di voce e luce................................................................................ 143 La poetica delle corrispondenze ......................................................................... 162 Dinamismo e stasi .............................................................................................. 179 II.2) Lo sguardo ..................................................................................................... 211 II.3) La voce .......................................................................................................... 243 Sintassi sub specie constellationis ...................................................................... 254 La punteggiatura, tra oralità e poetica delle rovine ............................................. 277 Agone e conciliazione ........................................................................................ 297 Poesia in re: coesione fonica e visiva ................................................................. 311 Conclusione .............................................................................................................. 333 Bibliografia ............................................................................................................... 341 1 Opere di Mario Luzi .............................................................................................. 341 Opere di poeti simbolisti ........................................................................................ 343 Opere di altri autori ............................................................................................... 345 Bibliografia critica ................................................................................................. 346 Strumenti di consultazione..................................................................................... 352 Indice dei nomi ......................................................................................................... 353 Sintesi ....................................................................................................................... 357 2 Introduzione È oscura in loro ma c’è, non li lascia in pace, li rode ma anche li sostiene, dura forza, un retaggio – quale?1 Per tentare di capire Luzi, ho dovuto seguirne lungamente le tracce: l’itinerario si è disposto come risalita alle origini, sino alla definizione di quel retaggio simbolista che è in Luzi imprescindibile radice poetica. I poeti simbolisti sono infatti la fonte sotterranea o risorgiva, a seconda dei momenti creativi di Luzi; essi accompagnano il poeta lungo tutta la sua produzione, sino alle ultime poesie. Come nel 1969 notava Carlo Bo, l’ermetismo aveva reso possibile una nuova interpretazione del simbolismo nel quadro della poesia italiana.2 Nel 1975 Pier Vincenzo Mengaldo evidenziava l’assenza di un approfondimento in tal senso: Pure produttivo, non solo sul piano culturale ma anche su quello stilistico, potrebbe essere lo studio degli influssi della poesia straniera otto-novecentesca sulla nostra lirica contemporanea; tuttavia, ove si tolgano buone indagini sulle “fonti” francesi dei crepuscolari e di Ungaretti e poco altro, manca ancora il necessario lavoro di scavo.3 Due anni più tardi anche Franco Fortini annotava nel suo studio sul movimento surrealista come la storia dell’influenza francese su autori e poeti italiani fosse ancora tutta da scrivere, «anche se è luogo comune indicare in taluni autori (Alfonso Gatto) e in 1 M. Luzi, L’opera poetica, Milano, Mondadori («I Meridiani»), 20107 (prima edizione: 1998), p. 728. («È oscura in loro»). 2 C. Bo, La nuova poesia, in Storia della letteratura italiana, IX. Il Novecento, Milano, Garzanti, 1969, p. 364. 3 P. V. Mengaldo, La tradizione del Novecento. Da D’Annunzio a Montale, Milano, Feltrinelli, 1975, p. 132. 3 certe fasi di essi (Mario Luzi, Elio Vittorini) l’ustione lasciata dal passaggio del surrealismo».1 Del rapporto tra Luzi e Mallarmé si sono occupate Michela Landi, in Mario Luzi fidèle à la vie (1995), e Laura Toppan, in «Le chinois». Luzi critico e traduttore di Mallarmé (2006), autrici di studi in lingua francese sull’opera di Luzi: infatti, benché buona parte della sua opera sia stata tradotta in francese,2 prima di questi saggi Luzi non era stato oggetto in Francia di un’opera critica che permettesse di avvicinarsi alla sua scrittura. Michela Landi è fortemente convinta dell’eredità mallarméana, accolta e trasformata da Luzi: La “tentation mallarméenne” de Luzi se situe à l’époque de son deuxième recueil […]. Luzi a, d’ailleurs, rappelé maintes fois l’analogie foncière entre l’Hermétisme et le Symbolisme français.3 Del medesimo parere è Laura Toppan, che ha sottolineato il ruolo del Luzi critico e traduttore come testimone del simbolismo francese in Italia anche in Mario Luzi: poète, critique et traducteur: un témoin du symbolisme français en Italie (2002):4 la lezione mallarméana viene riconosciuta come fondamentale nel percorso luziano anche nel saggio di Giovanni Fontana, Il fuoco della creazione incessante. Studi sulla poesia di Mario Luzi.5 1 F. Fortini, L. Binni, Il movimento surrealista, Milano, Garzanti, 1977, p. 9. 2 Sono numerose le traduzioni francesi dell’opera di Luzi, sin dal 1965, anno in cui A. Fongaro tradusse una scelta di poesie (Poèmes, Marseille, Cahier du Sud); si ricorda poi L’incessante Origine, traduzione realizzata da Ph. Renard e B. Simeone di Dal fondo delle campagne, Nel magma, Su fondamenti invisibili (Paris, Flammarion, 1985). Gli stessi autori tradurranno poi Per il battesimo dei nostri frammenti (Paris, Flammarion, 1987). Infine, vasta l’opera traduttoria di J.-Y. Masson: Cahier gotique précédé de Une libation (Paris, Verdier, 1989); La barque suivi de Avènement nocturne (Paris, La Différence, 1991), Prémices du désert suivi de Honneur du vrai, tradotto da J.-Y. Masson e A. Fongaro (Paris, La Différence, 1994). È del 1995 la traduzione di Voyage terrestre et céleste de Simone Martini, ad opera di B. Simeone (Verdier, Paris). 3 M. Landi, Mario Luzi fidèle à la vie, Paris, Edition l’Harmattan, 1995, p. 23. «La “tentazione mallarméana” di Luzi si situa all’epoca della sua seconda raccolta […]. Luzi, d’altro canto, ha ricordato diverse volte l’innata analogia tra l’ermetismo e il simbolismo francese». 4 L. Toppan, Mario Luzi poète, critique et traducteur: un témoin du Symbolisme français en Italie, Lille, ANRT, 2002. Questo lavoro è poi confluito in parte nel volume L. Toppan, «Le chinois». Luzi critico e traduttore di Mallarmé, Pesaro, Metauro, 2006. 5 G. Fontana, Il fuoco della creazione incessante. Studi sulla poesia di Mario Luzi, Lecce, Manni, 2002. Del rapporto tra il Luzi del Giusto della vita e i francesi si è anche occupato Tommaso Tarani nel suo lavoro di ricerca dottorale: La linea simbolista francese nel ʹGiusto della vitaʹ di Mario Luzi (1935-1956), Pisa, 2013 (relatori: R. Donnarumma, J.C. Vegliante). 4 Nel mio lavoro di tesi magistrale, discussa nel 2011, le traduzioni hanno costituito la chiave che mi ha permesso di entrare nel vivo dell’officina poetica luziana: ho approfondito in particolare l’influenza di Baudelaire e la permanenza degli stilemi mallarméani nelle raccolte Avvento notturno (1940) e Un brindisi (1946). Tuttavia il «necessario lavoro di scavo» prospettava nuovi interessanti sviluppi, in particolare nell’ampliamento della base di partenza (gli autori simbolisti o gravanti intorno all’orbita simbolista) e nell’avanzamento del punto di arrivo, sino a comprendere una raccolta come Frasi e incisi di un canto salutare, edita nel 1990. Il simbolismo “della prima ora”, quello di Avvento notturno e di Un brindisi, lascia spazio, in questa raccolta degli anni Novanta, a un simbolismo sedimentato, genetico: la ricerca delle similarità, ora fattesi stilistiche
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