A Lisa e Lucia 2 Ringraziamenti Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento alla prof.ssa Donatella Fiorani e al prof. Giovanni Carbonara per le innumerevoli occasioni di confronto, il costante supporto nel corso della ricerca con i loro preziosi e lungimiranti consigli senza i quali questa tesi non sarebbe esistita. Ringrazio il Coordinatore del corso di Dottorato in “Storia e Restauro dell’Architettura”, prof. Augusto Roca De Amicis, la prof.ssa Maria Piera Sette che lo ha preceduto nei miei primi anni di studio, e il Collegio dei Docenti per le utilissime indicazioni fornite durante le riunioni. Voglio esprimere la mia riconoscenza agli avvocati Zeno Forlati e Laura Picchio Forlati, figlio e nuora di Ferdinando, che con grande disponibilità e interesse sostengono ricerche come questa, dispensando utilissime informazioni agli studiosi. Aggiungo inoltre un ringraziamento per il personale dell’Archivio Progetti dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, nonché ai professori Eugenio Vassallo e Serena Maffioletti. Ricordo con particolare gratitudine l’arch. Giangiacomo Martines, già Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia per avere indirizzato questo lavoro nella sua fase iniziale. Ringrazio inoltre i dirigenti e i funzionari delle Soprintendenze e degli altri Enti italiani e croati che hanno gentilmente concesso la consultazione degli archivi custoditi nei loro Uffici: tra le molte persone che mi hanno aiutato vorrei ricordare la dott.ssa Claudia Crosera e la dott.ssa Rossella Fabiani della Soprintendenza di Trieste, le dott.sse Annalisa Bristot e Maria Grazia Fumo della Soprintendenza di Venezia, il dott. Ivor Vodopivez, la dott.ssa Maja Cerić, il prof. Ivan Matejčič. Un ringraziamento inoltre all’arch. Ettore Vio, già Proto della Basilica di San Marco in Venezia, all’arch. Claudio Menichelli e all’ing. Alberto Lionello del MIBACT per la disponibilità e cortesia dimostrata. Ringrazio infine i miei familiari per il supporto che in ogni senso mi hanno dato in questi anni, i quali hanno visto crescere un percorso di ricerca iniziato con l’omen della nascita di Lucia. Cormòns, 1 ottobre 2016 3 Abbreviazioni ACSRm, - Archivio Centrale dello Stato di Roma MPI, - Ministero della Pubblica Istruzione DGABA - Direzione Generale Antichità e Belle Arti IUAV-AP - Archivio Progetti dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia FAST-Tv - Foto Archivio Storico Trevigiano SABAP-VeLag - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune Venezia e Laguna* SABAP-Vr - Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza* SABAP-VeOr - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso* SABAP-FVG - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia* MAN - Museo Archeologico Nazionale ASUd - Archivio di Stato di Udine ASTs - Archivio di Stato di Trieste ASCnn - Archivio Storico del Comune – seguito dall’abbreviazione che sarà indicata nel testo Nell’arco cronologico in cui si è svolta questa ricerca, tra il 2011 e il 2016, la riorganizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo ha modificato la denominazione e organizzazione degli Uffici periferici che custodiscono i fondi archivistici consultati. Nella redazione finale della tesi sono state accolte le nuove denominazioni delle Soprintendenze, sebbene non sia stata riscontrata, al momento, alcuna variazione delle sedi in cui gli archivi sono conservati. 4 INDICE INTRODUZIONE…………………………………………………………………………... 9 1. ATTUALITÀ E “FORTUNA CRITICA” DI FERDINANDO FORLATI 1.1 Gli studi sull’attività di Ferdinando Forlati: stato dell’arte e inquadramento della ricerca … 11 1.1.1 Cenni biografici 1.1.2 Gli studi pregressi e i principali ambiti di interesse della storiografia sul personaggio 1.1.2.1 Agli albori della notorietà (1945-75): il restauro dei monumenti italiani danneggiati dal secondo conflitto mondiale 1.1.2.2 In memoriam: contributi commemorativi (1975-78) 1.1.2.3 Contributi storiografici 1.1.2.4 Recenti sviluppi degli studi su Forlati 1.2 Motivazioni, obiettivi e metodologia della ricerca…………………………………………….. 26 1.2.1 Aspetti inediti dell’attività di Forlati 1.2.2 Motivazioni e obiettivi della ricerca 1.2.3 Note metodologiche e sulle fonti per lo studio dell’attività di Forlati 1.2.3.1 Le opere edite 1.2.3.2 Le fonti archivistiche 2. DAL MEDIOEVO SALVATO ALL’ARCHEOLOGIA RIVELATA: FORMAZIONE E CARRIERA DI FERDINANDO FORLATI 2.1 La formazione e le prime esperienze alla Soprintendenza di Venezia (1910-25) …………. 39 2.1.1 Il contesto culturale veneziano nei primi decenni del Novecento 2.1.2 La formazione di Forlati e l’assunzione nei ruoli della Soprintendenza 2.1.3 I primi progetti: metodologia di lavoro, criteri di restauro e scelte operative 2.1.4 La parentesi della Grande Guerra 2.2 La permanenza a Trieste e la collaborazione con l’Ufficio di Venezia (1926-35) ………. 53 2.2.1 La tutela del patrimonio culturale in Friuli e nella Venezia Giulia nei primi decenni del XX secolo 2.2.2 Forlati a Trieste: il restauro dei monumenti negli anni venti e trenta 2.2.3 Archeologia e restauro, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale: la collaborazione con la moglie Bruna Tamaro 2.3 L’attività in Veneto dagli anni trenta alla ricostruzione post-bellica (1936-52) ………… 85 2.3.1 Il ritorno a Venezia nel ruolo di Soprintendente 2.3.2 Il secondo conflitto mondiale: danni bellici, tutela e restauro 2.4 L’attività professionale dopo il collocamento a riposo (1952-75) ………………………….. 115 2.4.1 L’attività di libero professionista e il ruolo di Proto della basilica di S. Marco 2.4.2 La collaborazione con la moglie Bruna Tamaro, Soprintendente alle Antichità di Padova 5 3. IL CONTRIBUTO DI FORLATI ALLA SPERIMENTAZIONE DI MATERIALI E TECNICHE INNOVATIVE: APPLICAZIONI E PROBLEMI ATTUALI DI RESTAURO 3.1 Restauro e tecnologia nell’epoca di Forlati (1912-1972) …………………………………….. 133 3.1.1 Tecniche innovative, cemento e restauro nei primi decenni del XX secolo 3.1.2 Il dibattito sulle tecniche “moderne” dalla Conferenza di Atene alla Carta Italiana del Restauro del 1972 3.1.3 Restauro e tecnologia nell’opera di Forlati 3.2 Strutture di elevato: il problema della stabilità muraria …………………………………….. 153 3.2.1 Iniezioni cementizie a pressione ……………………………………………………… 153 3.2.1.1 Applicazioni: casi di studio, note tecniche Il castello di Gorizia: consolidamento di murature dissestate dai bombardamenti La “torre degli Anziani” di Padova salvata dalla demolizione Le strutture murarie della basilica di San Marco a Venezia 3.2.1.2 Note critiche e problematiche conservative 3.2.1.3 L’evoluzione della tecnica e alcune recenti esperienze 3.2.2 Recupero di deformazioni murarie …………………………………………………… 176 3.2.2.1 Applicazioni: casi di studio, note tecniche Il restauro e la ricostruzione post-bellica chiesa degli Eremitani di Padova Il palazzo dei Trecento a Treviso Il restauro della cinta muraria nel castello di S. Salvatore a Collalto di Susegana Il consolidamento della chiesa S. Sofia a Ochrid (Ex-Jugoslavia) e la missione internazionale per l’UNESCO 3.2.2.2 Note critiche e problematiche conservative 3.2.2.3 L’evoluzione della tecnica e alcune recenti esperienze 3.2.3 Precompressione di murature 222 3.2.3.1 Applicazioni: casi di studio, note tecniche Il consolidamento dell’Ala dell’Arena di Verona mediante la precompressione Il consolidamento di un muro di spina nella cavea del Teatro romano di Verona La ricomposizione del cosiddetto “Ginnasio” romano o “Basilica” di Tindari attraverso la precompressione 3.2.3.2 Note critiche e problematiche conservative 3.2.3.3 L’evoluzione della tecnica e alcune recenti esperienze 3.3 L’ “infìdo” sottosuolo di Venezia: il consolidamento delle fondazioni tra restauro e valorizzazione 273 3.3.1 Interventi di rinforzo e sottofondazione in cemento armato 3.3.1.1 Applicazioni: casi di studio, note tecniche Il rinforzo della fondazioni nella chiesa di S. Maria Mater Domini a Venezia (1911-12) Il rinforzo delle fondazioni della cappella Corner nella chiesa dei Ss. Apostoli a Venezia (1912) Il rinforzo delle fondazioni nella Cappella d’Oro della chiesa di S. Zaccaria a Venezia 1920-21 Il consolidamento delle fondazioni nel duomo di S. Stefano a Caorle, 1925-28 La sostituzione delle fondazioni del Fondaco dei Tedeschi a Venezia (1928-39) Le sottofondazioni profonde nel palazzo dei Camerlenghi a Venezia (1931-32) Le sottofondazioni profonde per il campanile di Concordia Sagittaria (1955-56) Il chiostro della biblioteca Capitolare di Verona: ritrovamenti archeologici e valorizzazione (1956) Le sottofondazioni della cappella dei Mascoli nella basilica di S. Marco (1969-71) 3.3.1.2 Note critiche e problematiche conservative 3.3.1.3 L’evoluzione della tecnica nei decenni successivi 6 INDICE 3.3.2 Vasche di protezione dall’acqua alta 3.3.2.1 Applicazioni: casi di studio, note tecniche Il restauro del chiostro di S. Apollonia e la protezione dall’acqua alta (1967-69) 3.3.2.2 Note critiche e problematiche conservative 3.3.2.3 L’evoluzione della tecnica e alcune recenti esperienze 3.4 Coperture, solai e opere di protezione di resti archeologici ………………………………... 337 3.4.1 Interventi su solai e coperture 3.4.1.1 Applicazioni: casi di studio, note tecniche Interventi su coperture e solai con materiali tradizionali Interventi sulle coperture con materiali “moderni” Interventi sui solai con materiali moderni Il Museo Paleocristiano ad Aquileia: l’allestimento museale e la valorizzazione dell’area archeologica (1958-61) 3.4.1.2 Note critiche e problematiche conservative Il restauro della copertura della basilica Palladiana di Vicenza La rimozione della struttura di protezione dei mosaici nell’area archeologica del complesso Eufrasiano di Parenzo Il Museo Paleocristiano di Aquileia 3.4.1.3 L’evoluzione della tecnica e alcune esperienze successive a Forlati 4. L’OPERA DI FORLATI NELLA STORIA E NELL’ATTUALITÀ DEL RESTAURO: CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 4.1 Aspetti biografici: un contributo alla storiografia del restauro del Novecento …………….
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