I Castelli Del Ducato Uffici Turistici Numeri Utili Sala Baganza: Tel

I Castelli Del Ducato Uffici Turistici Numeri Utili Sala Baganza: Tel

I castelli del Ducato Uffici turistici Numeri utili Sala Baganza: tel. 0521.331343 Castelli del Ducato: tel. 0521.823221 Le signorie locali e poi i Farnese e i Borbone lasciarono in eredità Torrechiara: tel. 0521.355009 Comune di Traversetolo: tel. 0521.344511 fortezze, rocche e palazzi: veri scrigni d’arte che sfidano i secoli 3 Fontanellato: tel. 0521.829055 Comune di Roccabianca: tel. 0521.876165 San Secondo: tel. 0521.872147 Museo Ebraico: tel. 0524.599399 Monteicelli Terme: tel. 0521.657519 Parma Point: tel. 0521.931800 Chilometraggio totale Tipologia di percorso Periodo ideale Circa 180 km Pianura Da marzo a ottobre Aree sosta Traversetolo Fontanellato (N 44.678824 - E 10.291313) (N 44.87755 - E 10.169263) Sala Baganza, v. Case Nuove San Secondo P (N 44.725458 - E 10.21235) P (N 44.921158 - E 10.224785) Sala Baganza, v. Di Vittorio Soragna (N 44.710827 - E 10.230803) (N 44.930015 - E 10.125704) Parma, l.go XXIV agosto Fidenza, via Marconi (N 44.808659 - E 10.284448) P (N 44.868776 - E10.063026) Indicazioni chilometriche Montechiarugolo – Torrechiara: km 18 Torrechiara – Fontanellato: km 35 Fontanellato – Roccabianca: km 18 Roccabianca – Scipione: km 38 In alto Fontanellato. Sopra da sinistra: Roccabianca, San Secondo, Soragna Museo Ebraico, Fontevivo 26 27 re di Francia Francesco I. Vi si TORRECHIARA accede attraverso la possente Giunti a Panocchia, sempre I castelli del Ducato struttura merlata dal ponte le- sulla Sp 32, si può svoltare a vatoio, accolti da splendide sale sinistra (strada un po’ stretta) affrescate, dove leggenda vuole e, passando davanti al comples- che ancora si aggiri il fantasma so monastico benedettino della della Fata Bema e dal loggiato Badia di Torrechiara, si arriva si gode di una magnifica vista allo splendido maniero di Torre- su tutto il medio corso dell’En- chiara, che da una bassa collina za. Il borgo antistante, piccolo e circondato da vigneti, domina e ben curato, mantiene intatta tutta la media vallata del Parma. l’atmosfera magica di un tempo. Costruito tra il 1448 e il 1460 Nello storico Palazzo Civico si da Pier Maria Rossi, rappresenta tengono periodicamente mostre un esempio tra i più significati- Montechiarugolo, loggiato esterno d’arte. Una curiosità. Davanti al vi e meglio conservati di archi- Municipio, nel 1797, si tenne un po’ ovunque e ben segnalati, tettura castellana italiana. La una battaglia tra la guarnigione anche se un po’ distanti dall’area funzione difensiva è attestata austriaca e gli insorti indipen- di mercato. A Traversetolo, dalle tre cerchia di mura e da dentisti: Andrea Rivasi, l’unica nella centrale Corte Agresti, quattro torri angolari, ma altret- vittima, è oggi considerato il bell’esempio di struttura rurale tanto fondamentale nella sua primo caduto del Risorgimento secentesca recuperata a spazio progettazione è la destinazione italiano. pubblico, si trova il museo dedi- residenziale. Lo confermano gli Lasciando Montechiarugolo si cato a Renato Brozzi, scultore spazi interni ed esterni e soprat- procede verso sud in direzione attivo all’inizio del Novecen- tutto la ricchezza degli affreschi Traversetolo. Il centro della val to, che collaborò con Gabriele a grottesche di Cesare Baglio- Il castello di Torrechiara Termina ospita, alla domeni- d’Annunzio. Da Traversetolo, ne. La sala più importante è la ca mattina, uno dei più grandi prendendo la Sp 32, in direzio- Camera d’Oro, attribuita a Be- UN DucatO DI CASTELLI partire dal 1545. Il Ducato, fu un controllo a vista da una torre mercati settimanali dell’Emi- ne Felino, si passa davanti a nedetto Bembo, per celebrare, La provincia di Parma è una poi retto dai Borbone dal 1731 all’altra lungo tutto il torrente lia Romagna: vi si può trovare Villa Magnani Rocca, circonda- ad un tempo, la delicata storia terra di castelli. Borghi fortifica- e nel 1859 fu incorporato nel Enza. di tutto, dall’abbigliamento, ta da uno splendido parco. Qui d’amore tra Pier Maria e Bianca ti, rocche circondate da fossati, Regno d’Italia. all’alimentare, alle tipicità ga- ha sede la Fondazione Magnani Pellegrini e la potenza del casa- fortezze che dominano intere L’itinerario proposto fa tappa MONTECHIARUGOLO stronomiche. Ci sono parcheggi Rocca it. 2 . to, attraverso la raffigurazione vallate, palazzi storici, dimore tra le dimore storiche visitabili Appena al di là dell’Enza, ad nobiliari: la storia non ha fat- presenti tra la pianura e la col- un paio di chilometri in linea to mancare nulla. E si parte da lina. d’aria da Montecchio si trova La Badia di Torrechiara molto lontano. Se in montagna Il punto di partenza può essere Montechiarugolo. Per arrivarci Il complesso abbaziale, posto è ancora visibile il sistema for- uno dei caselli autostradali pre- si deve entrare nel piccolo bor- sulla riva del torrente Parma, tificato di epoca matildica (XI senti sulla A1. Si può scegliere go, il parcheggio però è comodo venne fondato nel 1471 da Pier quello di Campegine – Terre di e spesso disponibile. Il castello Maria Rossi per il figlio Ugoli- secolo) o quello dello stato dei no. La struttura quattrocente- Landi (XI – XVI secolo), è la Canossa. Dirigendosi verso sud fu fatto costruire da Guido To- sca, conserva ornamenti sei e Bassa a riservare le sorprese più lungo la veloce dorsale della relli nel XV secolo e svetta a settecenteschi. Presso la Badia forti. L’itinerario si svolge tra la val d’Enza, si raggiunge Mon- strapiombo sul torrente Enza. è in funzione un laboratorio pianura e la prima collina, il nu- tecchio. Il centro reggiano Il suo periodo di massimo apistico ove è possibile trovare cleo politico ed economico del conserva una Rocca, caposal- splendore risale al Cinquecento, miele, tisane, creme e prodotti realizzati secondo le antiche Ducato di Parma e Piacenza, do militare più importante in quando Pomponio Torelli, uma- tradizioni erboristiche. Inoltre sorto dall’unificazione delle pic- zona del sistema difensivo dello nista e letterato, ne fece punto i frati, coadiuvati da alcune cole signorie locali (le più note stato Estense, al confine con il di riferimento di una eletta cer- monache, svolgono attività di sono i Sanvitale, i Rossi, i Meli Ducato farnesiano di Parma e chia di artisti ed ospiti illustri, ospitalità. Lupi) effettuata dai Farnese a Piacenza: il sistema prevedeva tra i quali il papa Paolo III e il Badia di Torrechiara 28 29 degli oltre 25 castelli del feudo. SALA baganza condata da un ampio fossato Consigliamo di non tentare di Riprendendo la Sp 32 si giun- d’acqua. Considerate almeno un salire con il vostro camper fino ge a Felino, la cui rocca, risa- paio d’ore per la visita. all’area storica. lente all’anno 890, ospita un Si parte dal piano terra, dove Dall’ampio parcheggio alla base ristorante e il Museo del Sa- si trova uno dei capolavori del della collina, con una passeg- lame it. 2 . Poco oltre, al di là manierismo italiano, la saletta giata panoramica di una decina del torrente Baganza, si arriva a dipinta dal Parmigianino nel di minuti si arriva alla sommità. Sala Baganza. 1524 raffigurante il mito di Una volta saliti, comunque, la Adagiata sulle prime colline Diana e Atteone. Ancora intat- visita oltre che al castello può dell’Appennino la località ebbe to è l’appartamento nobile dei estendersi al borgo, ben con- un ruolo di primaria importanza Sanvitale, con mobili e suppel- servato e concludersi con un nel sistema difensivo dei castel- lettili d’epoca, i ritratti di di- li parmensi. La Rocca si trova al versi esponenti della famiglia, gli affreschi e quadri di Felice centro del borgo e dispone di un Sala Baganza, Cappella Palatina ampio piazzale in acciottolato Boselli. E, come i castellani di un tempo, dalla Camera ottica, in pendenza. Ha l’aspetto di un strada parallela al torrente Ba- Fontanellato, la saletta del Parmigianino lungo parallelepipedo delimita- ganza, si può arrivare alla fra- grazie ad un ingegnoso sistema to agli estremi dai resti di due zione di San Vitale, un piccolo di lenti e di prismi, si può an- go storico ha mantenuto carat- torrioni. Le sale interne sono borgo che ha mantenuto intatti cora curiosare, stando segreta- teri originali, mentre le vie del La Spalla Cotta decorate da preziosi affreschi e i tratti storici medievali. mente nascosti, sulla vita della centro sono ricche di negozi. di San Secondo piazza. La fortezza si trova al margine decorazioni, opere cinquecen- La Spalla Cotta è la più antica tesche di Orazio Samacchini, FOntanellatO Il borgo di Fontanellato ospita del paese. Del castello originale specialità suina del Parmense: Bernardino Campi e Cesare Ba- Il percorso continua raggiun- poi ogni fine settimana merca- rimane la struttura rinascimen- alcuni documenti ne parlano Torrechiara, la Camera d’Oro glione e la visita può concluder- gendo la tangenziale di Parma e tini settoriali, dall’antiquariato, tale, che ha ospitato una delle già nel 1170. Deriva dalle car- pranzo o una cena in uno degli si nell’ampio parco, che è stato poi, lungo la SS9 Via Emilia, in alle produzioni biologiche, che famiglie più illustri del Parmen- ni della scapola del suino e la ottimi ristoranti della zona. Chi recentemente ristrutturato e direzione Fidenza, si raggiunge richiamano numerosi visitatori se: i Rossi. sua preparazione si completa anche da altre regioni. Il calen- Al suo interno sono conservati con una cottura di 8 - 10 ore ama i vini, può trovare alcune aperto al pubblico. lo svincolo di Ponte Taro. Da qui in acqua. Va consumata cal- delle più note cantine parmensi A Sala Baganza ha sede anche si svolta per Fontanellato, pas- dario degli eventi è consultabile superbi affreschi, che equipara- da, magari accompagnata da nei paraggi, nelle località di Ca- il Parco dei Boschi di Carre- sando per Fontevivo it.

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