Mercpled^8 giugno 1994 <t in Italia 'Unità paisin. a L/ 007 ALLA SBARRA. Il pentito Mutolo: «Il giudice fu ucciso due giorni dopo» A Roma al processo Sisde depone il capo della polizia «Dissi a Borsellino tutto su Contrada » «Il dottor Contrada incontrò il boss Rosario Riccobono, a stabilire relazioni di ottimo vici­ nato proprio con quei boss che pri­ mentre era latitante, nello studio dell'avvocato Fileccia. ma lo avevano considerato un in­ Tutti e tre parteciparono all'incontro». E ancora: «Di­ cubo, Riccobono disse a Mutolo: - chiarai al dottore Borsellino la mia volontà di collabora­ «Se dovessero arrestarti, appena ti portano in Questura, chiedi subito re svelando anche i nomi di chi, nelle istituzioni, favori­ del dottor Contrada: e a nostra di­ va Cosa Nostra. Gli feci anche il nome di Contrada. sposizione». Mutolo prosegue ri­ Qualche giorno dopo ci fu la strage». Le parole del pen­ cordando che, per ben tre volte, Riccobono fu costretto a lasciare i tito Gaspare Mutolo gelano gli avvocati della difesa. covi dove trascorreva la sua latitan­ za proprio grazie alle imbeccate di Contrada. Un giorno, stufo di esse­ SAVERIO LODATO re continuamente net mirino, e convinto che qualcuno, dall' inter­ •i ROMA. Un semplice fatto di ero- - Mutolo, ad esempio, per mesi e no di Cosa Nostra, stava facendo il naca? No. Sentire parlare Gaspare mesi segui Giuliano, lo vide uscire Mutolo rappresenta qualcosa di • possibile per farlo arrestare chiese dalla Squadra Mobile, lo aspettò di incontrarsi con Contrada. «L'in­ più. Due giorni prima della strage sotto casa. A quella data, i boss - di via D'Amelio, Paolo Borsellino lo contro avvenne nello studio del­ ha spiegato Mutolo - avevano deci­ l'avvocato Fileccia. ' Riccobono incontrò, seppe che Contrada era so di avere ragione di «sti cornutaz- «a disposizione di Cosa Nostra », gli chiese al dottor Contrada di dirgli zi che erano ai vertici, erano un pe­ da chi partivano le informazioni strappò l'impegno a verbalizzare '•• ricolo», e di avere ragione del loro tutto il lunedi successivo. La strage • sul suo conto che arrivavano in avvenne di domenica. Borsellino . zelo «con le buone o con le catti­ Questura. Ma il dottore Contrada mancò l'appuntamento decisivo. E , ve». Giuliano fu ucciso nel 79. Con­ gli rispose: "non te lo dico se no tu adesso, forse, Mutolo si morde le trada, attraverso la mediazione del entro dieci minuti lo fai ammazza­ mani per avere frapposto difficoltà ' conte Cassina, e di Bontade, riuscì re"», Mutolo aggiunge: «L'avvocato Il capo della polizia Vincenzo Parisi Luigi Baldelll/Contrasto che nascevano dalla sua preoccu­ Fileccia si comportava in questo pazione di affrontare «un argomen- > modo, da quello che so io, almeno to troppo delicato»..- i_» •-. r Processo bis dal 1973...». Il presidente France­ Contrada avvisava Saro Ricco- , sco Ingargiola invita Mutolo a so­ bono dei blitz in arrivo usando, co- • morte don Pessina prassedere su questo punto, visto me ambasciatore, l'avvocato Cri-, che, con ogni probabilità, ci sono stoforo Fileccia. Mutolo appartiene ' 45 anni dopo indagini tutt'ora in corso. all'alta scuola del pentitismo ma­ Contrada non disdegna costosi «Mai dati soldi a Scalfaro» fioso. È dotato di una memoria Oggi la sentenza presenti, «Nel Natale 1981, Ricco­ prodigiosa. Nomi, cognomi e date, bono, mentre facevamo la conta­ per lui non sono un problema. Gli '-, bilità degli incassi della famiglia, avvocati cercano di scalare una '* Forse si avrà questa sera la mi disse che andavano sottratti parete rocciosa di sesto grado Ma sentenza del processo di revisione quindici • milioni che erano stati Parisi difende il suo ex ministro dopo ore e ore di estenuanti con-,' per l'omicidio di Don Pessina. È In spesi per regalare un' auto Alfa a troesami devono arrendersi. E non ;. corso da Ieri mattina davanti al una amica del dottor Contrada». riescono a segnare punti a vantag­ giudici della corte d'appello di Contrada rischia di fare assassina­ Parisi difende Scalfaro: «Non gli ho mai dato un soldo causa a proposito di quella recedu­ nale poi si paga...». E i risultati? gio del loro assistito, Acquista spes- '. Perugia l'udienza di revisione del re un cugino di Mutolo: «Mio cugi­ ta e dei lavori di ristrutturazione e «molto buoni, malgrado i pochi sore. nell'aula bunker di Rebibbia, • processo che nel 1949 si concluse no, che era costruttore, si era la- quando dirigevo il Sisde», ha detto ieri testimoniando al di arredamento di un appartamen­ soldi». Alla fine lasciò in eredità 12 lo schema accusatorio che tratteg­ con condanne a pene tra 120 ed I processo suijondi neri. Ma ha confermato che il servizio to dove Scalfaro abitò assieme alla miliardi di fondi riservati. Li conse­ r mentatocon lui dei vampiri ài Pal­ gia due ritratti dell'ex funzionano . 22 anni di reclusione per gir ex lavicino che, per autorizzarlo a'cp- passava 2S,milioni.al mése al gabinetto del ministero. An­ figlia'Marianna"- invece dei veleni gnò al suo successore, quel Riccar­ di polizia, un Contrada coraggioso ". partigiani Germano Nlcollnl, struire ih quella borg'àta, "gli impo­ che' tutti si asportavano sono volati •' do Malpica che Parisi ieri ha defini­ ed efficiente sino all'uccisione di . Antonio Prodi ed Elio Ferretti In nevano eccessivi taglieggiamenti. che Malpica per il capo della polizia è «un galantuomo»,' da piazzale Clodio, gli attestati di • to «corretto, onesto, scrupoloso, Boris Giuliano, un Contrada am­ relazione all'omicidio del parroco Andai da Riccobono avendo sapu­ mentre Broccoletti e la Sorrentino si distinguevano «per stima di Parisi. Il capo della polizia, persona di grande prestigio e di miccante, pavido, corrotto negli di San Martino Piccolo di to che avevano deciso di ucciderlo. impegno e per capacità». Insomma: tra l'84 e l'87, quando ascoltato come testimone indaga­ grandi capacità» e che, però, è fini­ anni successivi a quel grande delit­ Correggio (Reggio Emilia), don Riccobono mi disse: "non lo abbia­ to per favoreggiamento in un prò- ' to in carcere assieme a Broccoletti, to di mafia. Mutolo offre episodi a ' ' Umberto Pessina, ucciso II 18 c'era lui in via Lanza, tutto filava liscio come l'olio. cedimento connesso, non si è av­ Sorrentino, Galati, De Pasquale, ; mo ancora ucciso proprio perchè valso della facoltà di non risponde­ Marrucci, accusato dai magistrati ' conferma di entrambe le immagi- giugno 1946 sulla porta della ' é tuo cugino. Fatti dire da lui quello ni. La sua logica e di una lineanti canonica con un colpo di pistola. re. «Non si tratta di difendere il mi­ di peculato. Pansi però assolve che ha raccontato al dottore Con­ nistro dell'Interno di quel tempo Malpica, malgrado quei 14 miliardi che non si concilia affatto con l'i­ L'Istanza di revisione era stata trada." Lo lasciarono vivo, ma da potesi del «complotto», sin qui cai- ' accolta nel marzo scorso, dopo NINNI ANDRIOLO GIANNI CIPRIANI che è diventato capo dello Stato - spariti dal Sisde. Quando lo seppe deggiata dalla difesa. E quando il ]. quel giorno gli impedirono di met­ ha detto tra l'altro l'ex direttore del non si preoccupò più di tanto, pen­ che II 7 luglio la corte d'assise - tere più piede a Pallavicino». Con­ m ROMA. Malpica? Un galantuo­ uno spostamento, provvedeva im­ penalista Pietro Milio, credendo di , perugina aveva amnistiato William mo. E il dottor Broccoletti? Un gran ' mediatamente alla restituzione Sisde - ma di rendere omaggio ad ' sò ad un'operazione importante, ' provocare imbarazzo nel pentito, trada, come garsonniere, adopera un galantuomo come difficilmente • ha detto ieri. Una assoluzione, Gatti, Ero Righi e Cesarlno • un appartamentino in via Jung, «risparmiatore». Il prefetto Parisi ha con assegni a sua firma. Assegni ' gli ha chiesto se si fosse personal­ Catellanl (Il primo riapri la vicenda raccontato ieri ai giudici della no­ del Banco di Roma che compilava , se ne trovano». —•• •'<-• quellla di Parisi, che contrasta con mente macchiato di qualche orni- ' messogli «a disposizione» da un Insomma, quando c'era lui nien­ la sua gestione «specchiata» de- confessando tre anni fa di aver mafioso. na sezione penale, gli anni passati . manualmente, sei o sette in quel cidio, Mutolo non si é nascosto commesso il delitto), altri tre ex periodo». te buste da cento milioni dirette al scntta con dovizia di cifre. Tra que­ ; Undienza fiume, quella di ieri. a dirigere il Servizio segreto civile. ste quelle delle operazioni pagate dietro paraventi: «Sissignore. Fra partigiani che già nel '49 avevano Ai suoi tempi, tra il 1984 e il 1987, • Insomma: una discesa in campo Viminale (ne aveva parlato in aula • strangolamenti e omicidi ho am­ Mutolo ricostruisce la tappe del • un altro ex cassiere del Sisde della con i fondi riservati: contro i terrori­ confessato l'omicidio, subendo suo pentimento. Il suo incontro dice lui - tutto filava liscio come l'o­ molto netta per tentare ancora una sti rossi e neri, gli attentati, le inizia­ mazzato una trentina di persone, '.. però una condanna per lio e nessuno poteva immaginare ' volta di sgombrare l'aula dove si gestione Malpica), semmai «ero­ mafiosi e non mafiosi». Ma venia­ con Falcone, che però non poteva gazioni che andavano capo di ga­ tive delle frange estremistiche pale­ mo alle dichiarazioni di questo autocalunnia. Nel pomeriggio ha più interrogarlo perché ormai diri­ le ruberie e gli scandali degli anni celebra il processo dalle nuove stinesi. I soldi servivano anche a deposto per oltre due ore Germano successivi. Proprio nessuno: sem­ binetto del ministero, si trattava di pentito che, quando fu ascoltato geva gli Affari penali a Roma, e che ombre che, nei giorni scorsi, sono erogazioni di 25 milioni al mese, ; proteggere i pentiti di mafia, oppu­ dall'Antimafia, confessò di avere ' Nlcollnl, riassumendo I contenuti gli propone Antonio Manganelli bra questo il succo della deposizio­ salite fino al Quirinale.
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