I Fratelli Eroi Della Resistenza

I Fratelli Eroi Della Resistenza

SA B ATO 60 17 APRILE 2 02 1 Cucu lt u r a @ lap r o v in ltu ciacr . it ra &S p e t ta c o l i 25 APRILE 1945/2021 Un libro di Piffer sulle formazioni autonome ricorda tra gli altri anche i due militari diventati partigiani Una manifestazione di partigiani cattolici Sotto la copertina del libro A destra i fratelli Alfredo e Antonio Di Dio I fratelli eroi della Resistenza Siciliani di nascita e cremonesi d’adozione, Alfredo e Antonio Di Dio furono uccisi in Val d’Ossola nel 1944 di GIANPIERO GOFFI nitori originari di Enna, e tra- (1983) ricorderà che Alfredo sferiti ancora bambini a Cre- «parlava continuamente di nCREMONA È dedicato ai mona nel 1928 –con il padre Dio, che era la sua passione: il fratelli Alfredo eAntonio Di Ar cangelo , vice-brigadiere compito di loro tutti non era Dio , siciliani di nascita, cre- della polizia e la madre Ad e l e soltanto la liberazione della monesi di adozione, entrambi Calà - i Di Dio possono essere patria dall’oppressione tede- decorati di medaglia d’oro al ritenuti una sintesi vivente sca, era anche il recupero del valor militare, uno dei contri- della raggiunta unità nazio- popolo alla sua civiltà più au- buti del volume Le formazioni nale, valore avvertito e ali- tentica che è quella cristia- autonome nella Resistenza italia- mentato dai sentimenti pa- na». Non mancano, al contra- na , curato da Tommaso Piffer, triottici e monarchici della fa- rio, «giudizi riduttivi su Di Dio d e l l’Università di Udine, per le m ig l i a. nella memorialistica e nella edizioni Marsilio (pagine 260, I due ragazzi furono allievi storiografia», come quelli di euro 24), rivolto alle compo- delle elementari Plasio e poi Giorgio Bocca, Aldo Aniasi e nenti cattoliche, liberali e mi- del liceo ginnasio Daniele Ma- Michele Beltrami, figlio di Fi- litari della guerra di Libera- nin, attivi nell’Azione cattoli- lippo ma «allineato su posi- zione e promosso dalla Fede- ca, sportivi e abilissimi nella zioni ideologiche progressi- razione italiana volontari del- scherma, alla scuola dell’Ac - ste». Alfredo Di Dio cadde in la libertà «nata nel 1948 come cademia d’Armi. Da studenti battaglia a Finero il 14 ottobre reazione alla progressiva ege- universitari divennero anche 1944, mentre tentava di arre- monizzazione dell’As s ocia- arbitri federali di calcio, come stare l’offensiva di nazisti e zione nazionale partigiani raccontato dal loro amico, il fascisti di Salò contro la Resi- d'Italia da parte del Partito magistrato Fulvio Righi, in stenza in Val d'Ossola. comunista». Il saggio, firmato una memoria uscita, nel 1985, Il volume contiene altri rife- da Eugenio Capozzi, ordinario nel libro di Marco Allegri su Le Antonio Di Dio, morto a Megolo in Val d’Os s o la Alfredo Di Dio, «comandante Marco», caduto rimenti alla nostra storia lo- di storia contemporanea al- Fiamme verdi e la Resistenza dei il 13 febbraio 1944 alla Gola di Finero il 12 ottobre 1944 cale, soprattutto riguardo ad l’Università Suor Orsola Be- cattolici cremonesi. In forza del- alcune figure del clero. In par- nincasa di Napoli, analizza, la diretta conoscenza e fre- diresse a Novara, dove venne 1944, a Megolo, Beltrami, An- camente «opera pia». Sullo ticolare Alfredo Canavero, nel attraverso le figure dei Di Dio, quentazione, Righi descriveva però posto agli arresti dai su- tonio Di Dio e altri dieci com- sfondo c’era il dissidio tra una saggio su Chiesa e cattolici nella le vicende e le caratteristiche anche la netta diversità di periori. Rilasciato, partì con i ponenti della Quarna vennero sostanziale continuità con l’I- Res is t enz a , accenna alla vicen- della lotta partigiana in Val temperamento dei fratelli: suoi soldati per Milano, ma uccisi in un conflitto a fuoco talia prefascista e una pro- da di «don Tullio Calcagno, d’Ossola nel 1944, nel nord «misurato in ogni suo atteg- dovette lasciare i mezzi ai te- con Ss e militari della Guardia spettiva rivoluzionaria. protetto dal ras di Cremona d’Italia sotto l’occu p az ione giamento, sin quasi ad appa- deschi e darsi alla macchia nazionale repubblicana. Dai Roberto Farinacci», e all’allo - tedesca e il restaurato gover- rire talvolta freddo» Alfredo, raggiungendo il Verbano e da resti della formazione nac- LA VITA PER L’ITALI A ra vescovo di Crema Fr ance - no fascista della Rsi. «estroverso, portato al rapido qui la Val d’Ossola. A loro si quero due nuovi gruppi: quel- Per Di Dio, «soldato coraggio- sco Maria Franco quale ecce- entusiasmo» Antonio. unì Antonio, giunto da Mode- lo più consistente divenne la so, inflessibile, moralmente zione alla «maggiore simpa- ESTRANEI A OGNI IDEOLOGIA L’8 settembre 1943 –narr a n a. Divisione Valtoce agli ordini integro», l’unico obiettivo - tia» dell’episcopato lombardo L’autore, pur soffermandosi Capozzi –Alfredo Di Dio si di Alfredo Di Dio «coman- riassunto nel motto «La vita «per i partigiani piuttosto che soprattutto sulla personalità trovava, da tenente, al I° Reg- LA MORTE DI ANTONIO dante Marco», e con Eu genio per l’Italia» - era quello di re- per i repubblichini». Invece del fratello maggiore, Alfredo gimento carristi di Vercelli; I Di Dio presero contatto con Cefis vice-comandante. «Essa stituire la libertà alla nazione. Roberto Tagliani eDa n i l o (1920-1944), evidenzia i tratti Antonio, di due anni più gio- una formazione di militari e godeva delle simpatie di una La stessa proclamazione della Ap rigliano , scrivendo della comuni della formazione dei vane, alla Scuola di applica- civili, la Quarna, già presente vasta fascia di società civile Repubblica dell’Ossola fu da Fiamme verdi bresciane, rie- due: l’appartenenza all’es er- zione militare di Modena: nella zona, comandata dal ca- piemontese e lombarda, e di lui più subita che non voluta. vocano la protezione offerta cito, provenivano entrambi «Non ebbero esitazioni sulla pitano di artiglieria Filipp o finanziamenti provenienti Capozzi riporta alcune testi- ai promotori del giornale d a l l’Accademia militare di scelta da compiere, entrambi Belt rami, milanese, «estra- dagli imprenditori di entram- monianze, come quella di clandestino Brescia libera da Modena; poi l’estraneità a convinti che i militari italiani neo a qualsiasi fedeltà politica be le regioni», mentre racco- Piero Malvestiti che ne evi- padre Carlo Manziana, del- partiti e ideologie, e la fede dovessero da allora in poi di- e ideologica», mentre nel No- glieva «ostilità nei gruppi denzia «il dominio di una fer- l’Oratorio della Pace, cattura- cattolica quale ispiratrice del- fendere il suolo nazionale da- varese operava anche una partigiani più ideologizzati». rea volontà, e il prorompere to nel gennaio 1944 e interna- la ribellione morale al fasci- gli ex alleati tedeschi». Alfre- banda delle Brigate Garibaldi, Comunisti e socialisti ne met- di un furibondo amor di pa- to a Dachau. Sarà vescovo di smo e al nazionalsocialismo. do, preso il comando di una che faceva capo al comunista tevano in discussione l’ant ifa - tria». Mentre Eugenio Corti, Crema dal 1963 al 1981. Inoltre, nati a Palermo, da ge- compagnia di carri armati si Cino Moscatelli. Il 13 febbraio scismo e la definivano ironi- nel romanzo Il Cavallo rosso © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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