
INDIA ZANSKAR Il Regno Perduto Da Leh a Srinagar attraverso la remota Valle dello Zanskar tra imponenti montagne, antichi monasteri e popoli di religione buddhista e mussulmana. 16 giorni - in hotel, resort e campo tendato 3 passeggeri per auto Un originale itinerario dal Kashmir al Ladakh che consente di conoscere le vallate più recondite e i superbi panorami dell’Himalaya. Dall’affascinante Srinagar, adagiata sulla riva dell’incantevole Lago Dal, alla cittadina di Kargil, che segna il limite orientale dell’incursione mussulmana in Ladakh. Poi verso sud lungo il corso del fiume Suru per fare ingresso nella remota e aspra valle dello Zanskar, di cultura e religione buddhista, costellata di piccoli villaggi e monasteri: Rangdum, Dzongkhul, Sani, Padum, Karsha, Stongdey, Zangla… la valle ha persino il suo re, sebbene tale carica oggi sia puramente formale e simbolica. Da novembre a maggio questo piccolo Regno Perduto è completamente tagliato fuori dal mondo esterno, il ghiaccio ostruisce i valichi di accesso e la valle giace sotto una silenziosa coltre di neve. In estate gli abitanti producono e mettono da parte le provviste per i lunghi mesi invernali. Si continua per Lamayuru con il suo antico monastero appollaiato sulla cima di un torreggiante sperone roccioso nel bel mezzo di un bizzarro paesaggio lunare. Quindi la valle di Dah-Hanu dove vive una sparuta comunità di Dardi, probabilmente discendenti dalle milizie erranti di Alessandro Magno. Infine i meravigliosi affreschi del Monastero di Alchi prima di giungere a Leh. PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2019 1° giorno / Italia – Delhi Partenza al mattino con volo di linea per Delhi via scalo intermedio. Arrivo a Delhi poco dopo la mezzanotte, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel. Pasti a bordo. Pernottamento in hotel. 2° giorno / Delhi – Srinagar ( nel mitico Kashmir indiano ) Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per il volo di linea per Srinagar. Arrivo a Srinagar in tarda mattinata, accoglienza, trasferimento e sistemazione nelle suggestive house-boat (case galleggianti) sul lago Dal . La maggior parte delle house-boat risalgono alla fine dell’800, quando il maharaja della città non permetteva agli inglesi di possedere dimore fisse sulla terra ferma . Situata a 1.750 metri sul livello del mare e circondata da montagne e boschi, la città più importante del Kashmir indiano è abitata in prevalenza da mussulmani (la stessa popolazione che vive nell’adiacente Kashmir pakistano). Questa situazione crea forti tensioni politiche che di tanto in tanto richiedono l’intervento delle forze dell’ordine ed è per questo che sulle strade di accesso e per le vie della città si trovano numerosi posti di controllo militare. Pomeriggio dedicato al relax in questo incantevole luogo dove si possono contrattare simpatici oggetti di artigianato locale venduti dai commercianti che si avvicinano alle house-boat con le loro colorate barchette. Pensione completa e pernottamento in house-boat. N.B. Le camere delle house-boat sono dotate di ventilatore e di bagni privati. Ogni house-boat è dotata di sala da pranzo, soggiorno e piccola veranda esterna con vista sul lago. 3° giorno / Srinagar (la vita sul lago Dal ) Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita del lago Dal , caratterizzato da una atmosfera di pace e tranquillità tra distese di fiori di loto e gigli d’acqua, e alla visita della città di Srinagar con i suoi giardini, le sue numerose moschee, templi hindu e sikh che dimostrano la coesistenza di molte religioni. Presto al mattino escursione in shikara , l’imbarcazione locale a remi simile a una gondola, al mercato galleggiante che si svolge lungo le rive del lago, dove si concentrano innumerevoli imbarcazioni cariche di ortaggi, frutta e fiori. Si continua con la visita dei giardini moghul che si trovano lungo la strada che corre verso est attorno al lago. Il delizioso Shalimar Bagh , una delle massime espressioni artistiche nel suo genere, formato da una serie di terrazze, ombreggiate da alberi, costellate da padiglioni e irrigate da ruscelli artificiali. Il Nishat Bagh , una vasta cascata di terrazze delimitate da possenti alberi chinar , che partono dalle sponde del lago e salgono fino a un’elegante facciata finta. Il Cheshmashahi , che offre maggiori esempi di arte topiaria, cespugli di rose e giochi d’acqua. Visita del minuscolo Shankaracharya Mandir , un tempio in pietra risalente a un periodo che precede di almeno un migliaio di anni l’arrivo dell’Islam nel Kashmir, che si trova in cima alla collina conosciuta come Takht-i-Sulaiman o Trono di Salomone. Pensione completa. Pernottamento in house-boat. 4° giorno / Srinagar – Sonamarg – Kargil (dal Kashmir al Ladakh) (circa 200 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per la cittadina di Sonamarg (2.740 m), situata in un’ampia valle ricoperta di foreste. Oltre Sonamarg la strada attraversa terreni sempre più aspri mentre sale ai 3.530 m dello Zojila-La, il passo che separa il Kashmir dal Ladakh. Oltre il passo il paesaggio è deserto e incredibilmente silenzioso se paragonato alle valli del Kashmir che risuonano del canto degli uccelli. Nel tardo pomeriggio si arriva nel villaggio di Kargil (2.820 m), centro amministrativo delle quattro vallate circostanti, che segna il limite più orientale dell’incursione mussulmana nel Ladakh. Prima della Partizione era un importante centro commerciale per le carovane che viaggiavano tra il Baltistan e lo Zanskar, oggi invece rappresenta la linea di frattura tra India e Pakistan. Pranzo con luch-box lungo il percorso. Cena e pernottamento in semplice hotel. 5° giorno / Kargil – Sanku – Panikhar – Rangdum (le imponenti vette del Nun e del Kun) (circa 130 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud lungo la strada carrozzabile che segue la valle di Suru, verdeggiante e fertile, fino al villaggio di Sanku . Si prosegue per il villaggio di Panikhar , situato all’ombra delle imponenti vette del Nun (7.135 m) e del Kun (7.087 m). Più a est il ghiacciaio Parkachik precipita nel fiume Suru dando origine a un paesaggio mozzafiato. Il panorama diventa più selvaggio e aspro man mano che la strada si addentra nell’arida pianura di Rangdum, battuta dai venti. La valle di Suru è abitata ancora da musulmani e il confine religioso lo si raggiunge nel villaggio di Rangdum (3.650 m), un piccolo agglomerato di case in stile tibetano, stupa e bandiere di preghiera. Le stratificazioni rocciose ai margini della valle sono state ritorte e attorcigliate, dalla tettonica a zolle, in un astratto dipinto tridimensionale. Visita del Rangdum Gompa , circa 5 km a sud del villaggio, appollaiato sulla cima di una bassa collina sovrastante la pianura, le cui sale di preghiera contengono alcuni pregevoli affreschi. Pranzo con lunch-box lungo il percorso. Cena e pernottamento in campo tendato fisso. I campi tendati in questa regione sono allestiti per la stagione estiva. Sono costituiti da grandi tende con due letti forniti di lenzuola, cuscini e coperte. I bagni e le docce sono in comune (disponibili secchi di acqua calda). Una tenda o una costruzione in muratura, con tavoli e sedie, fungono da ristorante. 6° giorno / Rangdum – Padum (la Valle dello Zanskar) (circa 110 km) Dopo la prima colazione si continua verso sud-est sulla polverosa strada carrozzabile e si supera l’aspro passo Pensi-La (4.400 m), valico che segna l’ingresso nel bacino idrografico dello Zanskar. Le marmotte abbondano sulle chiazze erbose tra le rocce e il passo offre vedute mozzafiato del ghiacciaio Drang Drung, una perfetta lingua di ghiaccio di un bianco scintillante che scende serpeggiando in mezzo a morene color grigio acciaio. Sul lato più ampio del passo, la valle si apre in una vasta e piatta pianura all’incrocio dei fiumi Zanskar e Stod. Questa è una caratteristica peculiare dello Zanskar: un vasto lenzuolo di terra agricola circondato da ripide pareti rocciose. Con la discesa finale si raggiunge la cittadina di Padum (3.670 m), la capitale dello Zanskar. Nei suoi dintorni gli Yak pascolano placidamente nei campi e la pianura è costellata di piccole fattorie e villaggi. Padum ha una piccola moschea che serve una ridotta comunità di mussulmani e due gompa in rovina. Percorrendo una breve distanza a piedi attraverso la valle sui può raggiungere il monastero medievale di Pibiting , coronato da un imponente chorten con vedute sulla pianura. Pranzo con lunch-box lungo il percorso. Cena e pernottamento in semplice hotel. 7° giorno / Padum (Zangla, Stongdey e Karsha) (circa 90 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord-est, lungo la riva orientale del fiume Zanskar, per la visita del villaggio di Zangla , caratterizzato dal vecchio palazzo reale in rovina che domina la valle dalla cima di una collina. Residenza dei sovrani dello Zanskar, i Gyalpo, dal XVI secolo, il palazzo e stato abitato saltuariamente, dai discendenti della famiglia reale, fino a pochi anni fa. Nelle vicinanze si trova un vecchio convento di monache buddhiste che merita una visita per osservarne l’austero stile di vita. Sulla via del ritorno a Padum sosta per la visita del Gompa di Stongdey costruito nell’XI secolo nel luogo in cui il Traduttore Marpa lasciò un’impronta del suo piede. Marpa (1012-1096) è famoso per aver fondato il lignaggio di trasmissione Kagyu, o della “trasmissione orale”, una delle quattro principali scuole del buddhismo tibetano assieme a quelle Nyingmapa, Sakyapa e Gelugpa. Situato sulle pendici di una montagna, il gompa offre uno dei punti panoramici più belli di tutto lo Zanskar. Rientrati a Padum si procede verso nord per il Gompa di Karsha , il più grande e più antico monastero buddhista dello Zanskar, che si staglia come una macchia di calce bianca sul versante della montagna. Fondato nel X secolo da Phagspa Sherab dell’ordine dei Gelug-Pa (Berretti Gialli), il complesso monastico comprende otto templi impreziositi da mirabili affreschi, chorten, sale di preghiera dove vivono circa 150 monaci.
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