COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 19-04-2004 C(2004) 1550 Oggetto: Aiuti di Stato/Italia (Calabria) Aiuto n. N 559/03 Determinazione dei criteri e delle modalità di erogazione di indennizzi in favore del settore frutticolo a seguito delle gelate verificatesi in alcuni comuni della Calabria dal 7 al 9 aprile 2003 (delibera della Giunta regionale del 28 ottobre 2003, n. 824) Signor Ministro, 1. Con lettera del 2 dicembre 2003, protocollata l'8 dicembre 2003, la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea ha notificato la delibera in oggetto alla Commissione in virtù dell’articolo 88, paragrafo 3 del trattato. 2. Con lettere del 18 febbraio 2004, protocollata il 23 febbraio 2004, e del 19 marzo 2004, protocollata il 25 marzo 2004, la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea ha trasmesso alla Commissione i complementi d’informazione richiesti alle autorità italiane con lettera del 13 gennaio 2004 nonché a seguito di contatti informali. 3. La base giuridica è costituita dalla delibera in oggetto nonché dall’articolo 7 della legge regionale n. 24/2002, attualmente esaminata nel quadro del fascicolo d’aiuti N 287/03. La presente decisione riguarda pertanto le modalità d’applicazione dell’articolo 7 di cui sopra, definite nella delibera in oggetto. Essa non implica in alcun modo un’approvazione definitiva e assoluta del suddetto articolo 7, le cui modalità d’applicazione, tenuto conto del carattere generale delle sue disposizioni (annuncio di misure o regimi da elaborare successivamente), dovranno essere notificate caso per caso. 4. Fatta questa precisazione, mi pregio informarLa che la Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti dell’aiuto previsto dalla delibera in oggetto. 5. Nell’adottare tale decisione la Commissione si è basata sulle seguenti considerazioni: S.E On. Franco FRATTINI Ministro degli Affari esteri P.le della Farnesina 1 I - 00194 ROMA Rue de la Loi 200, B -1049 Bruxelles/Wetstraat 200, B-1049 Bruxelles - Belgio Telefono: centralino 32 (0) 2 299.11.11 Telex: COMEU B 21877. Indirizzo telegrafico: COMEUR Bruxelles Descrizione 6. La delibera in oggetto prevede l’indennizzo degli agricoltori dei comuni di Altomonte, Belvedere Marittimo, Bonifati, Buonvicino, Cassano Ionio, Castrovillari, Cetraro, Corigliano Calabro, Diamante, Firmo, Grisolia, Maierà, Montegiordano, Orsomarso, Praia a Mare, Rocca Imperiale, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo, San Marco Argentano, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Scalea, Spezzano Albanese, Terranova Da Sibari, Tortora e Verbicaro, colpiti dalle gelate fra il 7 e il 9 aprile 2003. 7. Secondo una relazione tecnica del Servizio provinciale dell’agricoltura di Cosenza, le perdite dovute al gelo rappresentano il 69,85% della produzione lorda vendibile. La delibera contiene in ogni caso una disposizione a norma della quale potranno beneficiare di un aiuto solo coloro che hanno subito una perdita pari almeno al 20% della produzione lorda vendibile rispetto alla media dei tre anni precedenti, nelle zone svantaggiate, e del 30% nelle altre zone. In quanto all’aiuto, esso è calcolato sulla base della formula seguente: (reddito medio lordo dei tre anni precedenti x percentuale di perdita) - 15% per il rischio minimo a carico dell'agricoltore. 8. Le sole produzioni frutticole interessate dall’indennizzo saranno le drupacee e il cedro, dato che le colture di agrumi sono già state oggetto di aiuti destinati ad indennizzare le perdite dovute a condizioni climatiche sfavorevoli nel corso degli ultimi tre anni. 9. Il bilancio destinato al finanziamento della misura è stimato a circa 1 600 000 €. La durata della misura è di un anno. Gli aiuti non sono cumulabili con altri destinati agli stessi fini. Valutazione 10. A norma dell’articolo 87, paragrafo 1 del trattato, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza. Le misure in oggetto corrispondono a questa definizione, nel senso di favorire certe imprese (quelle del settore frutticolo) e che possono incidere sugli scambi a motivo del posto occupato dall'Italia nelle produzioni frutticole (nel 2001 l'Italia è stato il primo paese produttore di pesche nell'Unione). 11. Tuttavia, nei casi previsti dall'articolo 87, paragrafi 2 e 3 del trattato, certe misure possono, in deroga, essere considerate compatibili con il mercato comune. 12. Nella fattispecie, dato che la misura è destinata a compensare danni causati da un evento climatico, la sola deroga invocabile risulta quella dell’articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato, a norma del quale possono considerarsi compatibili con il mercato comune gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempreché non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. 13. Affinché questa deroga sia applicabile nella fattispecie debbono sussistere varie condizioni, definite al punto 11.3 degli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel 2 settore agricolo (in appresso denominati "gli orientamenti")1. Per quanto concerne il rispetto di queste condizioni la Commissione osserva quanto segue: 14. Il livello delle perdite deve raggiungere una certa soglia, fissata al 20% nelle zone svantaggiate e al 30% nelle altre. La gravità dell’evento climatico in questione deve essere corroborata da dati meteorologici. 15. Tenuto conto delle indicazioni contenute al punto 7, il criterio rappresentato dalla soglia di perdita può essere considerato soddisfatto (cfr. anche le considerazioni di cui al punto 17). L’esistenza e la gravità delle gelate sono state da parte loro attestate da dati provenienti dalle antenne meteorologiche della regione. 16. La soglia del 20% o del 30% di perdita va determinata sulla base del confronto tra la produzione lorda della coltura di cui trattasi nell’anno in questione e la produzione annua lorda in un anno normale. Quest’ultima va generalmente calcolata prendendo come riferimento la produzione lorda media nelle tre campagne precedenti, escludendo gli anni in cui è stato pagato un compenso in seguito ad avverse condizioni atmosferiche. Può comunque essere utilizzato un metodo alternativo di calcolo, a condizione che sia rappresentativo. 17. Nella fattispecie le autorità italiane hanno calcolato la perdita in percentuale della produzione lorda commercializzabile. Trattandosi di un parametro che è stato riconosciuto nel quadro del fascicolo C 12/A/95, la Commissione non ha motivo di modificare la propria posizione nell’ambito del presente fascicolo. 18. Allo scopo di evitare qualsiasi forma di sovracompensazione, l’importo dell’aiuto da versare non deve superare il livello medio della produzione durante il periodo normale moltiplicato per il prezzo medio nello stesso periodo, da cui si sottrae la produzione effettiva nell'anno in cui si è verificato l’evento moltiplicata per il prezzo medio in quell’anno. Dall’importo dell’aiuto vanno inoltre detratti eventuali pagamenti diretti. 19. La Commissione osserva anzitutto che il metodo di calcolo dell’aiuto proposto dalle autorità italiane non corrisponde a quello caldeggiato dagli orientamenti. 20. Dato questo stato di cose, nei complementi di informazione da esse forniti le autorità italiane hanno dimostrato dettagliatamente e con un esempio concreto che la formula di calcolo dell’aiuto che intendono utilizzare dà un importo inferiore del 30% a quello in cui si sarebbe tradotta l’applicazione della formula di cui al punto 11.3.2 degli orientamenti. 21. Dato che l’importo dell’aiuto proposto dalle autorità italiane è di gran lunga inferiore a quello che avrebbe potuto essere versato sulla base dell’applicazione del metodo di calcolo menzionato al punto 11.3.2, e che inoltre le autorità di cui sopra hanno precisato che dall'importo dell'aiuto sarebbe stato detratto qualsiasi aiuto diretto ricevuto, la Commissione può concludere che il meccanismo d'aiuto previsto non comporta rischio di sovracompensazione dei danni subiti. 22. Vanno detratte dall’importo dell’aiuto eventuali somme percepite a titolo di regimi assicurativi. Occorre inoltre tener conto delle spese ordinarie non sostenute dall’agricoltore, come nel caso in cui non sia necessario effettuare il raccolto. 1 GU C 232 del 12.8.2000, pag. 17. 3 23. Nei complementi di informazione trasmessi le autorità italiane hanno dichiarato che le colture in questione non erano coperte da regimi assicurativi. Non risulta dunque pertinente nella fattispecie il criterio rappresentato dalla detrazione degli importi riscossi nel quadro di tali regimi. 24. Infine le autorità italiane hanno precisato che dall’importo dell’aiuto sarebbero state detratte le spese non sostenute dall’agricoltore a motivo delle conseguenze dell’evento climatico. 25. Considerati tutti questi elementi, possono essere considerate soddisfatte le condizioni fissate al punto 11.3 degli Orientamenti e l’aiuto previsto dalla delibera in oggetto può beneficiare della deroga prevista dall’articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato. Decisione 26. Tenuto conto dell’analisi di cui sopra la Commissione ha deciso di ritenere l’aiuto previsto dalla delibera in oggetto compatibile con il mercato comune. 27. Ove la presente lettera dovesse contenere informazioni riservate da non divulgare, si prega informarne la Commissione entro quindici giorni lavorativi dalla data di ricezione della presente. Ove non riceva una domanda motivata in tal senso entro il termine indicato, la Commissione presumerà l’esistenza del consenso alla comunicazione del testo integrale della lettera, nella lingua facente fede, sul sito Internet http://europa.eu.int/comm/sg/sgb/state_aids/. La domanda dovrà essere inviata a mezzo lettera raccomandata o telecopia al seguente indirizzo: Commissione europea Direzione generale Agricoltura Direzione H.2. Ufficio: Loi 130 - 5/128 B-1049 BRUXELLES Fax (32-2) 2967672. Voglia gradire, Signor Ministro, i sensi della mia alta considerazione. Per la Commissione Franz FISCHLER Membro della Commissione 4.
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